Ufficializzato dalla UEFA l’erede di Michael Platini. A ricoprire la carica che è stata dell’ex presidente francese sarà lo sloveno Aleksander Ceferin che con 42 voti a favore si è sbarazzato del rivale van Praag che ne ha ricevuti solo tredici. “Le Roi” Platini ha così commentato l’elezione del suo successore: “Continuate senza di me, ho la coscienza pulita”. Nominato vice presidente dell’UEFA una vecchia conoscenza biancoceleste, Dejan Stankovic.
Partita della Pace – L’invito di Lucas Biglia
Allo stadio Olimpico di Roma il prossimo 12 ottobre andrà in scena la Partita della Pace, l’incontro di calcio organizzato da Papa Francesco. Presenti all’evento benefico molti personaggi del mondo del calcio sia del momento che del passato.
A rappresentare la Lazio dovrebbero esserci Biglia, Cataldi e Murgia, che hanno già preso parte alla conferenza di presentazione della gara. Il giocatore argentino, connazionale del Papa, ha postato il suo invito attraverso la pagina social della manifestazione: “Ciao sono Lucas Biglia, ti aspettiamo il 12 ottobre alla partita della Pace per dare una mano e un contribuito”.
#LucasBiglia giocherà la partita “Uniti per la pace” il 12 Ottobre allo Stadio Olimpico di Roma @OfficialSSLazio https://t.co/uK7QngBHYl
— Uniti Per la pace (@Unitiperlapace) 13 settembre 2016
Buccioni: “Il Flaminio è una culla laziale, sarebbe bello rifarne la casa dei biancocelesti”
Il Presidente della Polisportiva Antonio Buccioni parlando dello stadio Flaminio ha voluto ribadire un concetto noto in città ed agli addetti ai lavori, cioè che l’impianto romano edificato per le Olimpiadi di Roma del 1960 dall’ing. Nervi è da sempre legato alla storia della società biancoceleste. Queste le sue parole riportate da Radiosei:
“Il Flaminio culturalmente, socialmente e storicamente è ritenuto in città come una culla laziale. Come lo è anche il quartiere intorno all’impianto, quindi sarebbe una cosa meravigliosa restituire alla Lazio la propria casa. La Polisportiva da tempo si è mossa nei limiti in cui ha potuto farlo ma gli interlocutori istituzionali spesso non ci hanno dato ascolto”.
POLISPORTIVA – Campagna abbonamenti della S.S. Lazio Calcio a 5
La S.S. Lazio Calcio a 5 ha emesso il seguente comunicato relativo alla campagna abbonamenti 2016-17:
“La S.S. Lazio Calcio a 5 entra in una nuova era, varando la versione 2.0 del suo percorso da quando, ormai tre anni fa, è cambiata la proprietà del club. Con l’annuncio del nuovo campo di gioco, con la scelta di Fiano Romano quale sede delle partite interne della Serie A maschile e dell’Elite femminile, entreranno in gioco nuove dinamiche. Fino alla passata stagione, infatti, l’ingresso per le gare casalinghe risultava gratuito. Non sarà più così: al fine di regolamentare l’accesso agli spalti ed avvalendosi del supporto di un marchio di assoluto prestigio come LiveTicket, è stata pianificata una casistica di prezzi riguardante le gare casalinghe. Il tutto valido sia per ciò che riguarda l’ingresso singolo alle partite, sia per la campagna abbonamenti alla stagione 2016/2017 che parte questa mattina. Sentiamo infatti la necessità di fidelizzarci ancor di più ai nostri tifosi, rendendoli parte integrante del nostro percorso. Crediamo infatti che la Serie A maschile e la Serie A Elite femminile siano uno spettacolo unico nel loro genere, che oltretutto in Italia solamente la Lazio può fornire a questo livello. Un passo come il nostro va nella direzione di crescita dell’intero movimento, una spinta verso il professionismo che andrebbe raccolta e sostenuta da tutti i top club del nostro paese. “Sempre insieme” è il nostro motto. Insieme ai nostri tifosi, al fianco delle nostre due prime squadre.
INGRESSO SINGOLA PARTITA
Il biglietto della partita si potrà comprare online sul sito LiveTicket – a partire da sette giorni prima dell’evento – oppure il giorno stesso della gara presso l’apposita postazione che sarà allestita all’interno del Palazzetto dello Sport di Fiano Romano (via Tiberina km 21.500). Il costo di un biglietto intero sarà di 3,50 euro (3,50 esclusa prevendita qualora il ticket venisse comprato online). Previsto il pagamento ridotto per i ragazzi dai 6 ai 12 anni (1,50 euro).
ABBONAMENTI
Di seguito sono elencate tutte le diverse casistiche di prezzi e genere per gli abbonamenti della stagione 16/17. Tali abbonamenti si potranno effettuare online sul sito di LiveTicket, all’apposita sezione www.liveticket.it/sslaziocalcioa5 e alla biglietteria del campo il giorno della prima gara. L’abbonamento sottoscritto online con la relativa tessera arriverà all’indirizzo indicato con spedizione semplice, oppure potrà essere ritirato presso la sede sociale del club (via F. Gentile 135, Roma).
ABBONAMENTO SERIE A + SERIE A ELITE (19 gare totali)
Intero: 60 Euro, esclusa prevendita
Ridotto (6-12 anni): 25 Euro, esclusa prevendita
ABBONAMENTO SERIE A MASCHILE (Regular season, 11 gare)
Intero: 35 Euro, esclusa prevendita
Ridotto (6-12 anni): 15 Euro, esclusa prevendita
ABBONAMENTO SERIE A ELITE FEMMINILE (Girone B, 8 gare)
Intero: 25 Euro, esclusa prevendita
Ridotto (6-12 anni): 12 Euro, esclusa prevendita
Per ulteriori informazioni si può visitare la sezione del sito LiveTicket appositamente dedicata alla Lazio C5 (www.liveticket.it/sslaziocalcioa5), oppure contattare il numero di telefono 347 457 4174″.
Bizzarri: “Lazio avversaria prestigiosa ma vogliamo fare punti”
Il numero 1 del Pescara Albano Bizzarri ha parlato della gara di sabato contro la sua ex squadra la Lazio a tuttopescaracalcio.com: “Per me si tratta solo di una grande partita che ci aspetta, in un grande stadio e contro un’avversaria prestigiosa e forte. Per il Pescara, però, sarà un’altra occasione per fare punti: per noi non ci sono partite impossibili, ci proviamo sempre puntando sulla nostra identità”
Ag. Klose: “Con la Lazio la scorsa stagione ha fatto 31 gare e 8 gol. Perché nessuno lo prende?”
Dopo l’addio dalla Lazio, Miro Klose non è ancora riuscito a trovare una squadra. A spiegare la situazione ci ha pensato uno dei suoi agenti: “A partire da luglio abbiamo parlato con diversi club a proposito di Miro. C’era stato un interessamento iniziale, ma sfortunatamente nulla di concreto. L’ostacolo principale è rappresentato dall’età. Ovviamente i 38 anni spaventano subito diverse persone. Ci è stato persino detto che c’erano delle preoccupazioni riguardo le sue condizioni, è un mistero per noi. La scorsa stagione, tra Serie A ed Europa League, ha giocato 31 partite con Lazio segnando otto reti e servendo altrettanti assist. Chiunque conosce Miroslav Klose, sa che le sue potenzialità fisiche e il suo stato di forma sono sempre stati al top. Solo in questo modo ha potuto giocare a questi livelli per così tanto tempo”, le parole riportate da outside90.com.
Il sindaco Virginia Raggi rifiuta la maglia della Lazio. Ecco perché
In questi giorni é circolata una foto della Raggi in compagnia di suo figlio Matteo con indosso la maglia numero 87 di Antonio Candreva, appena ceduto all’Inter. Immagine che abbiamo riportato anche noi sul nostro sito.
Il nuovo responsabile della comunicazione del club capitolino, Arturo Diaconale, ha così pensato di procurare, per il piccolo, la casacca di questa stagione. E ha ritenuto che quella di Ciro Inmobile potesse essere la più apprezzata. Sicuramente sarebbe stato così. Peccato che Matteo quella maglia non l’abbia mai ricevuta.
A riportarlo è L’Ultima ribattuta che spiega come il sindaco di Roma abbia rifiutato la maglia della Lazio con la seguente risposta (o di chi per lei).“No grazie, il sindaco non può schierarsi apertamente ed essere etichettata come tifosa laziale. Deve mantenere imparzialità, anche nel calcio”.
Sebastiani: “Rispettiamo la Lazio ma non abbiamo paura. Lotito? Personaggio che fa bene al calcio”
Si sta avvicinando la seconda sfida proibitiva per il Pescara dell’ex Massimo Oddo. Dopo la sconfitta contro l’Inter di De Boer, pur giocando un ottimo calcio, i delfini dovranno vedersela con i ragazzi di Inzaghi, vogliosi più che mai a far tacere i pessimisti. Per parlare della sfida di sabato pomeriggio (ore 18) allo Stadio Olimpico è intervenuto patron Sebastiani che si è dimostrato più che soddisfatto del rendimento dei suoi: “Abbiamo fatto tre grandi partite e mi auguro che si possa giocare così anche la quarta. Io ho la certezza di avere diversi giocatori che faranno parlare di loro. Caprari ha fatto delle giocate da campione contro l’inter, se avesse avuto la maglia neroblu e non la biancoazzurra se ne sarebbe parlato per giorni. Questo stimolo va mantenuto per tutti il campionato, dobbiamo metterci sempre il 150%. Sabato verranno a Roma circa 2000 tifosi. Dispiace per la frattura tra le tifoserie, mi auguro che non accada nulla di particolare, perché si tratta di una partita di calcio“.
ODDO – “Ho sbagliato poche volte sugli allenatori. Di Francesco l’ho inventato io, con Oddo è stato uguale. Sono entrambi persone serie e preparate.
LAPADULA – Noi siamo una piccola società, Lapadula aveva una serie di richieste, ha deciso dove andare. Al suo posto avrei fatto un’altra scelta dal punto di vista tecnico, ma sono convinto che si prenderà un posto nel Milan e dimostrerà le sue qualità“.
LA SFIDA DI SABATO – “Non firmo nulla, le partite vanno giocate, sempre. Noi abbiamo grande rispetto per la Lazio, che è una delle squadre più forti del campionato, ma nessuna paura. Ce la giocheremo senza barricate. Mi auguro sia una partita ricca di spettacolo. Lotito? Il presidente mi chiese solo Lapadula, nessun altro giocatore. Con lui avevo un rapporto già da prima che io entrassi in questo mondo. Ritengo sia uno dei personaggi che al calcio facciano bene, lavora molto, anche se a volte ha uscite particolari”.
Poli: “Candreva non aveva la personalità da capitano. I giocatori aiutino Inzaghi”
Fabio Poli ha un posto garantito nell’Olimpo degli eroi biancazzurri, dopo il gol realizzato il 5 luglio del 1987 al Campobasso che ha garantito la salvezza dalla Serie C e la sopravvivenza stessa alla Lazio. Sugli 88.100 di Elle Radio, nella trasmissione “Laziali on Air“, l’ex centrocampista ha parlato delle sue prime impressioni sulla squadra di Simone Inzaghi in questa stagione, e non solo.
Crecco alla conquista di Avellino: “Dalla Lazio per crescere, mi manda Tesser”
Luca Crecco, talento della Lazio Primavera in prestito all’Avellino in Serie B, ha parlato in conferenza stampa di questa sua nuova avventura in Irpinia: “Tesser è uno dei mister più preparati che ho avuto (alla Ternana nel 2014-15) mi sono trovato benissimo con lui, sapevo che l’Avellino mi voleva, e come dicevo ho parlato con lui e mi ha consigliato subito di accettare. Conoscevo Gavazzi e Paghera, il gruppo è fantastico, i ragazzi mi hanno aiutato subito a integrarmi. Anche Frattali mi ha aiutato. La gara contro il Trapani? Sono soddisfatto della scelta del mister che mi ha mandato in campo dal primo minuto, dopo poche settimane che sono qui.”
Come è andato il trasferimento dalla Lazio all’Avellino? La posizione di laterale di centrocampo è la tua idonea? “Sono andato al Trapani questa estate perché mi aveva cercato Cosmi direttamente, voleva un giocatore giovane in quel ruolo. Ma sapevo anche che l’Avellino mi cercava da tre anni, in coppa Italia con il Trapani non sono stato utilizzato e quando si è palesata la possibilità di venire ad Avellino ho accettato subito perché è una grande piazza. Sul ruolo, ho sempre fatto la mezz’ala sinistra ma penso di poter rendere al meglio da quinto di sinistro. Comunque posso fare entrambi i ruoli“.
Ora una serie di partita difficilissime. “Andremo a Verona che viene da un pareggio e una sconfitta, saranno avvelenati e vorranno la vittoria, ma anche noi abbiamo bisogno di punti e andremo lì a fare la nostra partita. Poi ci sarà il Cittadella che è in forma, ma noi siamo una bella squadra. Penso che siamo forti e possiamo fare bene“.
Calcio e cucina: le passioni di Ciro Immobile
Ciro Immobile, il nuovo attaccante biancoceleste arrivato a Roma nell’ultima finestra di mercato con l’intento di far dimenticare Miroslav Klose, oltre a quella del calcio ha anche un’altra passione: la cucina.
E ieri, tramite un video postato sul proprio profilo Facebook, ha annunciato l’apertura di un ristorante che il calciatore ha avviato assieme al suo socio e amico Nicola Lentini: “Come tutti i calciatori sono legato tanto anche alla cucina, mi piace tanto. E insieme a Nicola, che ho conosciuto ai tempi del Torino, abbiamo deciso di aprire questo bel ristorante”. Lentini dal canto suo ha dichiarato: “Ho avuto sempre la passione per la cucina e la ristorazione. A Torino ho avuto la fortuna e il piacere di servire Ciro, siamo prima diventati amici e poi soci. Oggi inauguriamo insieme il primo ristorante in via Tivoli a Milano. Abbiamo tanta voglia di lavorare, siamo persone umili e ci siamo subito trovati in sintonia”.
Milan-Lazio, parte oggi la vendita dei biglietti per il settore ospiti
Retroscena Guidolin: “Fui vicino alla Lazio di Cragnotti, poi arrivò Eriksson. Anche di recente sono stato vicino alla Lazio ma…”
Se pensavate di sapere tutto sul magico periodo Cragnottiano vi sbagliate di grosso. Passa il tempo ma i retroscena non smettono mai di emergere. A svelare uno nuovo è l’attuale allenatore dello Swansea intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia nella trasmissione diario di bordo campo. “In passato sono stato molto vicino alla Lazio, tanto tempo fa venne Cragnotti con il suo aereo privato a casa mia a Castel Sardo. Sembrava tutto fatto, poi arrivò Eriksson. Poi c’è stata un’altra occasione dove sono stato vicino alla Lazio con contatti frequenti ma di questa seconda volta ne riparleremo più avanti perché è passato molto meno tempo, tra qualche anno vi racconterò”.
Dopo questa breve parentesi di Lazio l’ex tecnico dell’Udinese, racconta l’emozione di aver fermato con il suo Swansea il Chelsea di Conte pareggiando 2 a 2: “Domenica il Chelsea ha fatto un’ottima gara domenica, non meritava di perdere, forse neanche di pareggiare. Noi abbiamo guadagnato il pareggio con tanto sacrificio. Per noi è un risultato che dà morale, contro una squadra fortissima che si giocherà il titolo. E’ un risultato che ci rende molto orgogliosi, per quello che abbiamo fatto per arrivarci, per come abbiamo affrontato il match. Questo risultato è un’iniezione di fiducia. Siamo stati bravi a soffrire nel primo tempo, poi siamo saliti nella ripresa recuperando il risultato, poi il Chelsea spingeva hanno tanta qualità era prevedibile che riuscissero a pareggiare. Siamo stati in vantaggio fino a 8 minuti dalla fine poi è arrivato il goal. Giusto e meritato. In Premier League era un’avventura che avrei voluto vivere molto prima, però sono contento e gratificato di come sta andando. Abbiamo fatto benissimo lo scorso anno. Adesso siamo ripartiti, sono molto contento che ci siano molti colleghi italiani, 4 italiani su 20 nel campionato dove sono arrivati quest’anno i migliori tecnici al mondo è un grande orgoglio. Guardiola è riuscito anche qui a dare la sua impronta di calcio in pochissimo tempo, è veramente bravo, complimenti. Anche Klopp è un grande allenatore, è chiaro che con i giocatori forti è più semplice ma sono grandi allenatori. Questo è il campionato più importante del mondo, le pressioni sono notevoli. Girano molti soldi e rimanere il Premier o centrare una qualificazione è importante per tutti, e le pressioni sono molto alte, sotto questo punto di vista potremmo dire che tutto il mondo è paese. Anche la moda tutta italiana di esonerare velocemente gli allenatori sta prendendo piede e ormai ci si è uniformati anche qui. Però il lavoro settimanale, quotidiano è molto più tranquillo, nessun condizionamento dei media. Poi gli stadi sono sempre tutti pieni, le strutture sono più belli e confortevoli. E il clima è diverso, c’è più rispetto degli avversari“
Caso Candreva, continua lo scambio di accuse: ecco la replica di Diaconale
“Negli ultimi mesi invece mi avevano detto che mi avrebbero ceduto e avevo capito che qualcosa era cambiato. Io volevo diventare una bandiera, ma ci sono delle cose che non mi sono scese giù e quindi ho deciso di cambiare aria”. Questo è un piccolo ma significativo stralcio della lunga intervista rilasciata da Antonio Candreva ai microfoni di Radiosei. Inutile dire che tali dichiarazioni hanno diviso l’opinione pubblica tra chi continua ad accusarlo di tradimento e chi, una volta saputa questa “sua” verità, è tornato dalla sua parte. Sull’argomento, la S.S. Lazio ha voluto ribadire la propria versione, attraverso le parole del responsabile della comunicazione Arturo Diaconale:
“La decisione dell’allenatore dello scorso anno è stata diversa – si evince della pagine de Il Corriere dello Sport –. E’ storia che Candreva, da dicembre in poi, abbia chiesto con insistenza di essere ceduto e diciamo pure che la sua insistenza e il suo disagio, anche per la mancata soddisfazione delle proprie richieste, si sono prodotti in complicazioni all’interno dello spogliatoio, ha creato un clima non disteso”. E sulla richiesta di cessione, Diaconale specifica: “E’ stato accontentato per la destinazione, ha insistito per andare all’Inter, poteva essere venduto ad altre squadre come il Napoli”.
Dainelli torna su Chievo-Lazio: “Conoscevamo la loro forza, siamo stati bravi ad arginarli sfiorando anche la vittoria”
Il giocatore del Chievo Verona, Dario Dainelli, intervenendo ai microfoni di “Casa Chievo” è tornato a parlare dell’incontro di domenica scorsa con la Lazio. Contento per la prestazione della sua squadra ma anche rammaricato per non essere riusciti a portare a casa la posta piena il giocatore clivense ha dichiarato:
“Contro la Lazio siamo stati bravi a rimanere attenti e concentrati. Conoscevamo la forza degli attaccanti biancocelesti ma siamo stati bravi a limitarli. Non è stato solo un lavoro del reparto difensivo ma sono stati bravi nel loro operato anche i compagni degli altri reparti che ci hanno aiutato nel compito di contenerli. Gamberini ha realizzato una gran rete e poteva farne anche un’altra. Sulle palle da fermo stiamo lavorando bene e stiamo raccogliendo i frutti di tanto lavoro. Domenica grazie all’applicazione che dedichiamo durante la settimana negli allenamenti a queste situazioni abbiamo anche sfiorato la vittoria”.
Fiore: “Inzaghi sta lavorando bene, ma la Lazio resta da 5-6 posto…”
Continua la girandola di opinioni sulle prestazioni dei ragazzi di Inzaghi dopo questo mini ciclo di 3 partite. Inutile dire che purtroppo i commenti positivi per questa Lazio ancora in rodaggio non fioccano. Tra i commenti preoccupati spicca anche quello dell’ex centrocampista di Lazio e Nazionale Stefano Fiore che ai microfoni di TuttoMercatWeb Radio, l’ ha affrontato diversi temi legati ai biancocelesti:
Il bilancio di questo mini ciclo di tre gare: “Direi che questa Lazio è in linea con le aspettative, non mi ha sorpreso nel bene ma nemmeno nel male. Ha battuto l’Atalanta, contro la Juve ha perso ed era preventivabile ma offrendo una discreta prestazione. Contro il Chievo, la Lazio non mi è piaciuta ma la squadra clivense generalmente fa giocare male il proprio avversario. Secondo me la compagine di Inzaghi è in linea con quello che deve essere il proprio campionato“.
L’attacco biancoceleste: “Immobile è tra i migliori in Italia, Simone Inzaghi deve essere bravo a trovare delle varianti tattiche ma soprattutto di movimento dei tre attaccanti. Immobile non è una punta d’area di rigore, ma è bravo anche fuori e a spaziare. Di conseguenza gli esterni non devono fare solo movimenti in funzione di un attaccante, ma allo stesso tempo muoversi in modo funzionale a Immobile. Credo che sia una questione di tempo, Inzaghi sarà attento a questi particolari“.
Il figlio prodigo Keita: “Ha avuto un impatto positivo contro il Chievo, spero che abbia continuità perché può diventare il valore aggiunto di questa squadra. Gli esterni magari in questo modo non stanno rendendo secondo le loro possibilità, ma è un problema che sarà risolto col tempo. Magari anche loro cercano la miglior condizione e la miglior intesa, la Lazio ha un potenziale offensivo importante“.
Aspettative stagionali: “Credo che la squadra biancoceleste non debba porsi obiettivi che, alla lunga, potrebbero pesare anche nella testa dei calciatori. Credo che la Lazio sia da quinto-sesto posto, ma Inzaghi sta lavorando bene e ha trovato un buon equilibrio difensivo. In avanti ha gli uomini per far male, può provare a ‘minacciare’ quelle squadre che sulla carta sono superiori“.
Sabato c’è il Pescara: “La Lazio deve fare una gara accorta ma essere anche aggressiva. Il Pescara è capace di giocare in contropiede ma anche di dominare il gioco per ampi tratti di gara. Ha calciatori di assoluta qualità anche se non di grande nome. La Lazio deve prestare attenzione, il delfino ha calciatori rapidi e bravi tecnicamente. Alla formazione biancoceleste servirà personalità, dovrà imporre il proprio gioco“.
MUSICA – Franco Califano, il “Califfo”
Franco Califano nacque a Tripoli il 14 settembre 1938. Ha avuto un’infanzia caratterizzata da tante vicissitudini e mille guai. Ragazzo sensibile, trova nella canzone il mezzo per poter esprimere al meglio la sua filosofia di vita e la sua matura amarezza. Il contatto con le persone, le cose e con tutto ciò che ruota nell’universo artistico romano, si dimostra fonte di un’immensa carica vitale e creativa. Anni dopo (ormai ricco e famoso) gli verrà assegnata una laurea honoris causa in Filosofia dall’Università di New York. Alcune delle frasi riportate nelle sue canzoni sono diventate dei veri e propri slogan (a partire dal celebre “tutto il resto è noia“).
Nella sua carriera scrive oltre mille canzoni, venti sono gli album all’attivo, tante canzoni di successo scritte per altri cantanti, da Ornella Vanoni (“La musica è finita” e “Una ragione di più”) a Mia Martini (“Minuetto”), da Bruno Martino (“E la chiamano estate”) a Fred Bongusto (“Questo nostro grande amore”). Califano si è dedicato anche alla letteratura pubblicando la raccolta di poesie “Voglia di vivere, voglia di morire” e i libri autobiografici “Soli fino al capolinea” e “Il cuore nel sesso”. Torna sulle scene partecipando nel 2005 alle 55ma edizione del Festival di Sanremo con la canzone “Non escludo il ritorno”. L’anno dopo è uno dei protagonisti del reality show canoro di Rai Due “Music Farm”. Malato da lungo periodo Franco Califano muore a 74 anni nella sua casa di Acilia il 30 marzo 2013.
CINEMA – Pietro Germi
Il 14 settembre 1914 nasceva a Genova il regista Pietro Germi. Comincia la sua carriera di attore a 25 anni con il film “Retroscena” del 1939. Due anni dopo recita nel film “Gli ultimi filibustieri”, poi in “Montecassino nel cerchio di fuoco” del 1946. Nel frattempo studia a Roma presso il Centro Sperimentale di Cinematografia, dove segue i corsi di regia di Alessandro Blasetti.
L’esordio alla regia avviene nel 1945 con “Il testimone”. Poi arriva “Gioventù perduta” nel 1947 e “In nome della legge” del 1949, uno dei primi film sulla mafia. Dopo il film “Il cammino della speranza” nel 1950 e “La città si difende” l’anno successivo. Nel 1952 gira “La presidentessa” e “Il brigante di Tacca del lupo”. Seguono “Gelosia”, “Il marchese di Roccaverdina”, e inoltre nel 1953 Germi lavora ad uno degli episodi del film “Amori di mezzo secolo”. Nel 1955 è la volta de “Il ferroviere”, film che verrà considerato uno dei suoi capolavori. Successivamente gira “L’uomo di paglia” nel 1958 e “Un maledetto imbroglio” l’anno dopo.
Nel 1961 la carriera di Germi prende una svolta imprevedibile quando comincia a girare commedie grottesche e satiriche. Il suo più importante lavoro è “Divorzio all’italiana” del 1961, grazie al quale riceve due nomination all’Oscar: una per la miglior regia, un’altra a Mastroianni come miglior attore, e riceve una statuetta per il miglior soggetto e sceneggiatura originale, oltre ad altri prestigiosi riconoscimenti. Con “Sedotta e abbandonata” del 1964 torna per l’ultima volta a girare in Sicilia, regione a cui il regista ligure è legato in modo particolare. Nel 1965 cura la regia di “Signore e signori”, con cui vince la Palma d’Oro al Festival di Cannes. Nel 1967 dirige “L’immorale”.
Nel 1968 ottiene uno strepitoso successo di pubblico con “Serafino”, interpretato da Adriano Celentano. Nel 1970 è la volta di “Le castagne sono buone”. Il suo ultimo film è “Alfredo Alfredo” del 1972, con Dustin Hoffman e Stefania Sandrelli. Inizia a lavorare al progetto di “Amici miei” che deve però cedere, perché sofferente di cirrosi epatica, all’amico Mario Monicelli. Pietro Germi muore a Roma il 5 dicembre 1974. Il film “Amici miei” uscirà nelle sale l’anno seguente 1975 e verrà dedicato a lui.
FORMELLO – Tutti a disposizione di mister Inzaghi
E’ ripresa oggi pomeriggio la preparazione della Lazio in vista della sfida contro il Pescara di sabato. Alle ore 18.00 ci sarà la sfida all’Olimpico contro l’ex Oddo. Inzaghi, dopo il giorno di riposo concesso, ha radunato la squadra per il primo allenamento settimanale.
Buone notizie per il mister: tutti i calciatori sono a disposizione. Luis Alberto cercherà di convincere Inzaghi di portarlo almeno in panchina. Lo spagnolo ormai sembra aver trovato la giusta condizione per essere buttato subito nella mischia. Per oggi allenamento prettamente atletico.
Delio Rossi attacca la società: “Solo 4000 abbonati? Certo, non c’è un progetto…”
Non c’è pace per la Lazio. Nonostante si siano disputate solamente tre giornate, l’aria che tira intorno a Formello non è delle più serene. Gli addetti ai lavori non sono soddisfatti del gioco della Lazio, così come molti tifosi. A gettare benzina sul fuoco ci ha pensato Delio Rossi. Intervenuto a Radio Olympia ha spiegato, in primis, il triste dato dei 4000 abbonati:
“Non mi meraviglio di questo dato abbonati. In fondo la Lazio non ha un progetto e i tifosi non vengono invogliati ad andare allo stadio. Mi dispoace perchè comunque stimo molto Inzaghi e Peruzzi. Ma la società Lazio ormai non riesce più a sanare il rapporto con i tifosi. Lotito fatica a far sognare i tifosi”. Poi sul campionato: “Il problema è che molti calciatori ancora si devono intgrare perchè arrivati a fine mercato. Dove potrà arrivare la Lazio? Non lo so forse in Europa League, ma è difficile“.