Per lui una sola stagione alla Lazio. Poche le presenze in campo alla corte di Zeman che lo aveva fortemente voluto. Una squadra in fase di crescita fornita di ottimi giocatori. A disposizione del tecnico boemo una rosa con un parco attaccanti da far invidia a molti. Per Renato Buso una stagione complicata ma che ha lasciato in lui solo ricordi positivi. Come confessa lui stesso ai microfoni di TMW Radio.
SULLA “SUA” LAZIO
“Era la Lazio di Cragnotti, avevamo una grande squadra. In rosa c’erano grandi campioni: Casiraghi, Fuser, Nesta, Rambaudi, Signori. E’ stata un’esperienza che ricordo molto positivamente”.
SU INZAGHI
“La Lazio sta andando oltre ogni aspettativa. Inzaghi è stato molto bravo. Ha preso in mano le redini della squadra e l’ha portata a un buon livello. Dando anche fiducia ai giovani e a quegli elementi che prima non avevano fatto benissimo. Non mi aspettavo potesse fare un campionato del genere. Tutti davano la Lazio al sesto, settimo posto. Abbiamo giocato insieme a Piacenza. E’ sempre stato un ragazzo intelligente, con molta voglia di imparare. Sapevo che sarebbe potuto diventare un bravo allenatore. Nella sua squadra non c’è un calciatore più rappresentativo ma c’è un gran gruppo. E di questo gliene va dato merito. Non ha mai puntato su un singolo ma ha sempre tenuto tutti in considerazione”.
SU KEITA
“Dai tempi in cui giocavo io sono cambiate tante cose. Sono dell’idea che se un giocatore non vuole rimanere, è giusto che se ne vada. Anche se dovrebbe riflettere bene prima. Il senegalese è un giocatore con grandissime qualità. Però bisogna anche considerare che questo è il primo anno che sta esprimendosi a questi livelli. Dovrebbe ricordarsi quanto ha fatto la società per lui. Io gli farei capire che lui è stato bravo, ma anche che i risultati che ha ottenuto sono frutto del lavoro di un gruppo e di una società che lo hanno aiutato e supportato. Scegliere fra Biglia, de Vrij e Keita? Una società come la Lazio dovrebbe tenerli tutti. Dovessi proprio sceglierne uno sceglierei de Vrij. Si è sempre comportato benissimo. Ma anche Biglia è un giocatore molto importante nel gioco di Inzaghi”.

Il nome per l’attacco, secondo quanto riportato da Il Corriere dello Sport, è sempre e solo uno. Il Cholito Giovanni Simeone è in cima alla lista dei desideri di Lotito e Tare. I contatti con Preziosi sono stati già avviati. L’argentino si è dimostrato pronto per la serie A, alla prima stagione in Italia ha segnato 10 gol (11 considerando la Coppa Italia). Inoltre Simeone jr sarebbe utile sia come partner a Immobile che come suo sostituto. In più è un classe ’95, con ampi margini di miglioramento. L’amicizia tra Inzaghi e Simeone padre potrebbe facilitare l’operazione. Simone conosce il Cholito, lo ha visto crescere, papà Diego spesso lo portava a Formello. Il prezzo? Si parla di una quindicina di milioni.
