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Giordano: “Temo il contraccolpo”

Bruno Giordano a Radiosei: “L’amarezza del derby sta passando, è chiaro che al momento fa male perderlo, ma poi la vita va avanti e ti rendi conto che questo tipo di gare vive sull’episodio, l’emotività, l’orgoglio ed il coraggio. Forse la Lazio in alcune di queste componenti ancora manca, soprattutto in quei giocatori che sono ritenuti più importanti. Il derby vive di episodi e di emotività, bisogna essere all’altezza di queste ultime. Il derby non è una partita normale, l’accusi, mi auguro che non ci sia un contraccolpo importante. Ora il campo ci dirà se questa è una squadra che abbia nelle corde qualcosa di importante o se si può solo accontentare di vivacchiare in zone del campionato non importanti”.

La replica di Marotta a Baldissoni

Prima della sfida di Champions contro la Dinamo Zagabria, Beppe Marotta parla ai microfoni di Premium Sport e commenta le dichiarazioni del dirigente giallorosso Baldissoni che aveva commentato la squalifica di Strootman con queste parole:”Affrontiamo Milan e Juve e guarda caso arriva questa squalifica”. Ma l’ad juventino non da troppo peso a questa polemica e ridimensiona l’accaduto: “Baldissoni è un tifoso romanista e quindi è giusto che abbia fatto questo tipo di esternazioni. Prima di noi affronteranno il Milan e poi l’ad della Roma è Umberto Gandini che è una persona molto seria, preparata e che conosce il regolamento, quindi credo che Baldissoni dovrebbe confrontarsi con lui. Non è una stilettata ma un dato di fatto – e sulla squalifica in particolare – Noi non vogliamo entrare in queste polemiche. Ne abbiamo sentite tante ma siamo abituati a confrontarci con il campo, dobbiamo vincere in ogni caso”. Con queste parole Marotta aggira le dichiarazioni di Baldissoni e si concentra sulla partita di Champions.

la Samp prepara la sfida tra recuperi e infortuni

Mentre Muriel carica i tifosi in vista della partita di sabato contro la Lazio arrivano buone notizie per Giampaolo: Carbonero e Daniel Pavlovic sono tornati ad allenarsi con il gruppo blucerchiato  e molto probabilmente scenderanno in campo contro i capitolini. Mentre è ancora fuori il portiere Viviano e Jacopo Sala. Per il portiere è il nono stop consecutivo, durante i quali, però, con Puggioni fra i pali la squadra genovese ha vinto 5 volte subendo 0 gol contro Inter e Torino, pareggiato 2 e perso 1 sola volta, per un totale di 17 punti e subendo solo 9 gol (5 se non si contano i 4 presi nell’unica sconfitta contro la Juventus!). Il portiere blucerchiato doveva tornare in campo proprio contro la Lazio ma anche questa volta lo staff medico non ha voluto rischiare confermando Puggioni che nonostante il suo secondo posto in rosa si sta facendo valere.

Muriel: “A Marassi possiamo battere chiunque”

“Sarebbe bello arrivare al 22 dicembre, ovvero alle vacanze di Natale, con 31 punti“. Queste le parole di Muriel che con la sua Sampdoria affronterà prima della sosta natalizia Lazio, Chievo e Udinese. Dopo gli ultimi 6 risultati utili la Samp fronteggerà la formazione capitolina sabato prossimo nella partita valida per le sedicesima giornata di campionato. In un incontro coi tifosi al Sampdoria Point a Genova, la punta blucerchiata ne parla così: “Stiamo dimostrando tantissimo. Continuo a dirlo che quando giochiamo a Marassi ho la sensazione che possiamo vincere contro chiunque. Sarà una gara difficile ma questa Samp sta dimostrando tantissimo e continuerà a farlo”.

Tramezzani: “La Lazio non esce ridimensionata dal derby, ma attenzione…”

Parla ai microfoni di Lazio Style Radio il vice allenatore dell’Albania sui possibili scenari dopo la partita di domenica contro la Roma: Perdere il derby lascia strascichi e amarezza, per ripartire sarà fondamentale il rapporto che avrà Inzaghi con i suoi ragazzi. Se il derby è stato caricato troppo? È una partita che si carica da sola, visto l’importanza che ha a Roma. La Lazio ha fatto tutto tranne che snobbare l’impegno. La preparazione è stata fatta nel miglior modo possibile, la Lazio all’inizio ha cercato di fare la partita ed è stata superiore alla Roma. Felipe e Keita? Hanno spinto molto nei primi 20 minuti, costringendo agli straordinari i difensori della Roma. Nel secondo tempo però i due esterni giallorossi hanno guadagnato campo, costringendo la Lazio ad abbassarsi”. Grande fan di Inzaghi, Tramezzani da alla formazione biancoceleste un buon voto nonostante la sconfitta, e sul centrale laziale che con un suo errore ha causato il primo gol: “Wallace ha fatto un’ottima partita e anche dopo l’errore non si è scoraggiato, continuando a giocare bene. In questo campionato quando è stato chiamato in causa si è sempre fatto trovare pronto. E’ un giocatore importante. Quello del derby è un errore che nasce dall’eccesso di fiducia. Nell’uno contro uno con Strootman ha voluto rischiare, ma sono sicuro che questo errore gli servirà in futuro”. Ed è proprio sul futuro, della Lazio questa volta, che si concentra e sulla partita contro la Sampdoria:“Ho avuto modo di vedere la partita di Coppa Italia, quello che mi piace è che è una squadra molto ben allenata. Sta bene in campo, anche se a livello di qualità individuali è inferiore alla Lazio. Nell’ultimo mese ha fatto bene, difende bene e in attacco ha buoni giocatori. Non sarà una partita facile. Con il Sassuolo è stata fortunata ma ha mostrato carattere. E’ una squadra che prova a superare i propri limiti. I risultati positivi degli ultimi tempi, poi, gli permettono di giocare con spensieratezza. Come deve preparare il match la Lazio? Sono sicuro che manterrà il suo gioco, facendo attenzione alla fase d’attacco della Sampdoria. I giocatori biancocelesti sono ben messi in campo, si vede che sanno bene quello che devono fare. Sarà importante rubare il pallone e lavorare sulle linee di passaggio dei doriani visto che sicuramente lasceranno spazio agli attaccanti della Lazio”. I biancocelesti devono vincere per evitare traumi dopo il derby ma su un possibile calo di aspettative parla chiaro: “Anche la Juventus ha perso 3 partite come la Lazio, non parliamo di ridimensionamento. Guardiamo anche la classifica. La squadra è cresciuta molto rispetto allo scorso anno, grazie a recuperi importanti e a giocatori che la scorsa stagione avevano deluso. Sono certo che i biancocelesti rimarranno in queste posizioni di classifica fino al termine del campionato. Al di là dello stop nel derby può ancora crescere e migliorare. Il vice dell’Albania vede la Lazio in alto e su un possibile confronto con il Napoli: “Vedo due squadre diverse, che in comune hanno l’aspetto che vogliono comandare la partita. Sono due compagini ben organizzate. Il vantaggio della Lazio è che negli ultimi 30 metri dà più libertà di manovra ai giocatori, permettendo alla bravura dei suoi esterni di emergere e  favorendo Immobile”.

Romelu Lukaku su Jordan: “Imparerà molto in Italia, si sta impegnando”

Nell’intervista rilasciata a Voetbalmagazine il centravanti dell’Everton non nasconde la sua fiducia verso il fratello Jordan Lukaku: “Ora è in Italia, perfetta per la sua crescita, imparerà molto. Vedo che si sta impegnando tanto per evitare gli errori che faceva in Belgio”. Anche se lontani molti chilometri i due fratelli belga si tengono in contatto e si scambiano consigli: “Guardo tutte le sue partite nel dettaglio: tutti i suoi duelli, le sue azioni difensive e offensive. Non mi è più capitato di dovergli puntualizzare uno sbaglio. Sta davvero iniziando a pensare come un difensore, nonostante la sua mentalità offensiva, vista la sua formazione da ala”. Romelu ha avuto sicuramente più fortuna del fratello almeno fino ad oggi,  infatti Jordan Lukaku conta solo 5 presenze con la maglia biancoceleste. La poca continuità è causata dai vari infortuni subiti che non gli hanno permesso di avere un ritmo tale da crescere veramente, ma secondo l’attaccante dell’Everton questo può essere il momento della sua svolta e ribadisce:“Ho sempre detto a Jordan che se non avesse avuto infortuni, avrebbe giocato in Premier League”. 

Almeyda: stilettata a Veron

Juan Sebastian Veron ha deciso di nuovo di scendere in campo nel campionato Argentino. L’Estudiantes è pronto a schierare la Brujita a centrocampo al fianco del giovane Santiago Ascacíbar. Per commentare la notizia è intervenuto ai microfoni di Tyc Sports Matias Almeyda che non si è risparmiato dal rilasciare una battuta sul ritorno in campo dellex compagno alla Lazio: Ascacíbar è un bel centrocampista, ma io, quando ero alla Lazio, condividevo il campo con Veron e Mancini, ed ho buttato metà del mio fegato (ride ndr). Dovevo correre per entrambi, Santiago dovrà prepararsi a fare lo stesso”. 

Petrelli: “Strootman grande provocatore, è stato l’arbitro ad aver sbagliato”

Per dire la sua sul derby di domenica scorsa l’ex difensore biancoceleste Sergio Petrelli è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3:

“Il derby è stato uno dei più corretti che abbia mai visto. All’ultimo momento a causa dell’idiozia di qualcuno si è scatenato un qualcosa che è andato oltre. C’è stata la provocazione, la reazione, c’è stato un po’ di tutto. Questa stracittadina non sarà ricordata per il gioco bensì per questi avvenimenti. Il comportamento in queste partite dovrebbe essere irreprensibile e responsabile. Mi meraviglio che della gente possa aver interpretato le frasi di Lulic come razziste. La frase detta dal calciatore biancoceleste è scaturita da una provocazione. Ai miei tempi i leader erano Wilson e Oddi, erano loro le colonne della difesa biancoceleste. Guardando la partita, osservavo Wallace e pensavo fosse un difensore affidabile; in mezzo al reparto si fa sentire prendendo tutti i palloni di testa. Nel calcio gli errori fanno parte del gioco. Avrà capito lo sbaglio e tornerà più forte di prima. Nel secondo tempo la Lazio era un po’ stanca. Il gol preso in quel modo ha influito molto, fa sentire di più la fatica, è una botta che poi si ripercuote sull’aspetto fisico e psicologico. A quel punto la partita era finita perché la Roma difficilmente concede occasioni per pareggiare; hanno una difesa molto solida e rimontare, in quel momento, era molto difficile. Una sconfitta non può cancellare quanto fatto dai biancocelesti finora. L’incidente di percorso ci può stare, ma la Lazio è una certezza del campionato italiano, è una rivelazione. Inzaghi ha saputo motivare dei ragazzi che all’inizio non sembravano una buona squadra. Ora sono un ottimo gruppo, ben messo in campo e determinato. A San Siro una volta D’Amico fece un errore simile a quello di Wallace, a metà campo, e si fece rubare la palla a seguito di un colpo di tacco. A quel punto Chinaglia gli corse dietro e gli diede un calcio nel sedere, erano cose che a quei tempi si potevano fare. Eravamo amici e accettavamo una cosa simile. D’Amico era uno dei nostri giocatori più forti, lo coccolavamo tutti. Era un trascinatore e raramente lo rimproveravamo. Le nostre partite erano molto dure, ma se qualcuno lo avesse toccato sarebbe successo il finimondo. Avevamo un grande spirito di gruppo. Strootman è stato un grande provocatore e un gran simulatore e l’arbitro è stato forte con i deboli: ha espulso Cataldi per aver trattenuto per la maglia l’olandese e ha solo ammonito quest’ultimo. L’arbitro non ha tenuto la gara sui giusti binari perché la partita era stata correttissima”.

Squalifica Strootman, Spalletti non ci sta e fa una nuova provocazione su Lulic

Nella Roma a quanto pare non è sufficiente vincere, spesso si vuole addirittura stravincere e mostrare arroganza lì dove invece andrebbe esercitato solo buon senso. Nonostante l’atteggiamento puerile e provocatorio avuto dai giocatori giallorossi durante il derby, in casa Roma si continua a gridare allo scandalo per la squalifica (sacrosanta) di Strootman. Dopo le ipotesi di complotto manifestate da Baldissoni e Tonetto questa volta è il tecnico Luciano Spalletti ad “ironizzare” sulla squalifica del suo giocatore nella conferenza stampa prima della sfida con l’Astra Giurgiu di Europa League: “A questo punto mi aspetto di tutto, si può prendere per buono qualsiasi cosa. Mi auguro che non venga squalificato Lulic o potrebbe arrivare anche quella di Rudiger per aver simulato la vendita di calzini a Stoccarda. Se l’episodio fosse avvenuto in area? Gli dai due giornate per simulazione? E’ fallo? Si entra in una vastità di interpretazioni”.

FORMELLO – Al via le prove anti Samp: probabili novità in difesa, fermo Keita

I biancocelesti di Simone Inzaghi questo pomeriggio sono tornati sul campo di allenamento per dare il via alle pime prove per preparare l’insidiosa trasferta di Marassi in casa Samp. Il tecnico biancoceleste in campo divide i suoi uomini tra difensori ed attaccanti. Nel reparto difensivo si va verso la conferma della linea a quattro. L’olandese de Vrij tornerà titolare, per giocare al suo fianco  ballottaggio tra Wallace e Hoedt. Radu tornerà ad agire da terzino sinistro. Le probabilità di vedere in campo Bastos aumenterebbero se Inzaghi dovesse optare per una difesa a tre. Sempre fermo Keita: nonostante siano state escluse lesioni legamentose l’attaccante potrebbe restare fuori per la gara di Genova. Per lui sarà fondamentale la seduta di domani mattina, dove si potranno capiranno le possibilità di rivederlo subito in campo.  Al suo posto probabilmente il tecnico laziale impiegherà Lulic, anche se oggi è sato provato come mezzala. Ricorrere al bosniaco in attacco significherebbe per Inzaghi poter schierare di nuovo Parolo, Biglia e Milinkovic assieme. Le altre alternative all’attaccante senegalese sono Kishna, Luis Alberto e Lombardi.

Macheda torna in Italia

Federico Macheda (eterna) promessa del calcio italiano, cresciuto nelle giovanili della Lazio, stava vivendo un sogno giocando, anche con discreti risultati, con il Manchester United. Poi il declino che ha portato l’attaccante romano in giro per l’Europa, tra Sampdoria, QPR, Stoccarda, Birmingham e Cardiff, fino ad arrivare al Nottingham Forest, squadra che milita nella serie B inglese. Proprio dalla serie B, stavolta italiana, inizia una nuova avventura infatti il 25enne ha firmato un contratto con il Novara, manca solo l’ufficialità, ma l’Italia è pronta a riaccogliere la sua promessa.

Tonetto, grave accusa alla Lazio

Il derby non finisce mai, anche per gli ex giocatori, questo è il caso di Max Tonetto, ex difensore giallorosso, che ha commentato così la squalifica di Strootman: “Si è arrivati a questo esito sul caso Strootman per via delle pressioni fatte dalla Lazio sull’arbitraggio di Banti. Da lì in poi c’è stato questo tentativo di farsi giustizia, arrampicandosi sugli specchi fino a far squalificare l’olandese“, a quanto pare la colpa sembra essere di tutti, tranne che della Roma.

Baldas: “La squalifica a Strootman? Ineccepibile”. E sul rosso a Cataldi….

Stamattina, Graziano Cesari, ha “giustificato” la simulazione di Strootman, definendola una mossa saggia. Non è dello stesso avviso l’ex arbitro Fabio Baldas, che  invece dichiara: “Intanto parto dalle decisioni di campo. Giusto il giallo a Strootman, il giocatore va giù e simula pure un colpo in testa, sembra dalle immagini. Anche il rosso a Cataldi però è stato giusto, un giocatore in panchina non deve entrare in campo. Se l’arbitro avesse visto il gesto della bottiglietta avrebbe dovuto estrarre subito il rosso, ma a quanto pare nessuno ha visto nulla”.

Inoltre sul utilizzo della prova TV, riguardo l’episodio: “Per me è lecito l’utilizzo perché va ad intervenire su una condotta gravemente scorretta che l’arbitro non ha visto. Se la situazione è questa, l’operato del giudice sportivo non fa una piega. Strootman andava punito per un comportamento gravemente scorretto. Per me si parla comunque troppo di questo episodio e soprattutto lo si fa guardando alle prossime gare con Juve e Milan, mentre invece sarebbe giusto solo chiedersi se la decisione è giusta o no a prescindere”.

Pioli: “Gabigol? Avete visto Felipe Anderson…”

Torna l’Europa League e torna lo Sparta Praga, un vero e proprio incubo per Stefano Pioli, che era stato eliminato dai cechi quando sedeva sulla panchina della Lazio e che ora li affronta come allenatore dell’Inter che però è già eliminata dal torneo: “Questa volta ci possiamo fare poco, c’è il rammarico di aver buttato via un gran primo tempo in Israele. Purtroppo il torneo non è stato onorato, ma dobbiamo fare in modo di farlo domani“.

Come se non bastasse, anche l’agente di Gabriel Barbosa, meglio noto come Gabigol, si è infuriato e ha criticato la società per le poche occasioni date all’attaccante brasiliano. La risposta di Pioli non si è fatta attendere: “Io ho avuto Felipe Anderson alla Lazio, che ha avuto difficoltà e poi lavorando ha dimostrato quello che vuole. Già per uno straniero ci vuole più tempo, per un ragazzo giovane ce ne vuole ancora di più

Cagni: “La Lazio ha un’identità, la vedo con Napoli e Roma. Sampdoria? Se Keita e Felipe…”

L’ex tecnico della Sampdoria, Gigi Cagni, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio per introdurre la sfida di Genova, Sampdoria-Lazio, in programma sabato sera allo Stadio Marassi.

Si parte da un’opinione sul derby: “Il derby per Roma è una partita molto importante. La Lazio ha giocato la sua partita al meglio. Sono gli episodi però a decidere il calcio. La squadra biancoceleste è buona e i tifosi devono essere contenti dei calciatori laziali“. Una valutazione sulla Lazio e sui singoli: “La squadra ha un’identità, ed è la cosa più importante. Come il Napoli gioca a suo modo, Simone ha trovato la quadratura del cerchio. La Lazio ha grandi qualità tecniche, la differenza contro la Roma è stata fatta dagli episodi. Basta a me piace molto. Non so come Inzaghi valuti i suoi difensori, ma l’errore di Wallace è stata un’ingenuità che ci può stare. Il brasiliano deve tornare in campo perché tenerlo fuori vorrebbe dire responsabilizzarlo per la sconfitta contro la Roma“. Su Sampdoria-Lazio: “Sabato sarà una bella partita. La Lazio ha un’organizzazione consolidata che a me piace molto e la Sampdoria ha fatto una grande partita contro il Torino. I doriani sono molto forti tatticamente, ma hanno qualche problema in difesa. Rischiano tanto nell’arco dei 90 minuti perché giocano molto all’attacco concedendo tanti spazi. La Lazio con Keita, Felipe Anderson e Immobile è una squadra che da metà campo in su è veramente molto valida. Muriel non ha avuto continuità a Lecce, ma starei attento a Quagliarella: dirige la fase offensiva blucerchiata ed è temibilissimo“. La chiave della sfida potrebbero essere gli esterni biancocelesti: “Gli esterni potrebbero determinare la sfida contro i genovesi. Se Felipe e Keita fanno quello che devono fare, diventerebbe difficile per la Sampdoria. Le due squadre che i affronteranno però sono entrambe in salute. Sia i doriani che i biancocelesti si difendono a pieno organico, si sacrificano tutti come impongono le regole del calcio moderno“. I biancocelesti continuano a lanciare molti giovani: “Sono anni che la Lazio promuove molti giovani di qualità, e ora la squadra è molto forte. Le qualità di Inzaghi si vedranno con il tempo, ma per ora non è giudicabile. Per essere ritenuto un allenatore di livello ha bisogno di tempo“. Infine sugli obiettivi della squadra: “La Lazio la vedo tecnicamente in Europa, il Milan sta facendo risultati non pari alla qualità della squadra. I biancocelesti li vedo insieme al Napoli e alla Roma”.

Stankevicius: “Lazio, con la Samp mi aspetto una reazione. Che ricordi quel 26 maggio…”

Il derby è ormai alle spalle, con i suoi continui ed inevitabili strascichi, ma per la Lazio c’è subito da voltare pagina e ripartire, con il pensiero puntato alla sfida di Genova contro la Sampdoria.

Un doppio ex della sfida, Marius Stankevicius, è intervenuto ai microfoni di Sampdorianews.24, per introdurre la delicata sfida dello stadio Marassi. Il lituano crede nella reazione biancoceleste post-derby: “È una gara a sé, immagino però sarà una bella sfida: la Lazio dopo il derby vorrà rispondere e dimostrare di non essere inferiore alla Roma, la Samp invece è in un ottimo momento e vuole continuare a fare bene“. Poi spazio ai ricordi: “La Lazio è stata una tappa importante della mia carriera. Devo ringraziare anche la Sampdoria, sono due squadre che ho nel cuore e a cui auguro il meglio. Il miglior momento con la maglia della Lazio è stato senz’altro vincere la Coppa Italia contro la Roma nel Derby, un momento euforico per noi giocatori e per tutta la città“.

CONFERENZA – De Vrij: “Dispiace per il derby, ma è già il passato. Il mio futuro?…”

Il derby è passato tra strascichi e polemiche, e la Lazio è già proiettata sulla delicata trasferta di Genova contro la Sampdoria. Per parlare di questo e tanto altro, da Formello, in conferenza stampa, è intervenuto Stefan de Vrij, al rientro dopo l’infortunio al piede.

Quanto ti è dispiaciuto non giocare il derby?

Certo, per noi e per la squadra è la partita dell’anno, volevo giocarla, ero pronto. Comunque so che sono stato fuori per un po’ di tempo, il mister ha fatto una scelta che ho accettato, sapendo che lui vuole il meglio per me e per la Lazio. Avrei voluto comunque vincere, con o senza di me“.

Come stai? Sei pronto per la Sampdoria?

Per sabato sono pronto, lo ero anche per il derby. Ogni tanto ho ancora un po’ di fastidio, ma è normale, niente di grave“.

Cosa vi ha detto il mister dopo la sconfitta nel derby?

Non è mai bello perdere una partita, soprattutto un derby. Ma è già il passato, dobbiamo pensare alla prossima ed alzare la testa“.

L’errore di Wallace?

In quel momento stavo facendo riscaldamento. Ovviamente mi è dispiaciuto, anche perchè stava facendo benissimo fino all’errore, ed anche in tutte le partite in cui ha giocato. E’ un bravo ragazzo ed un buon giocatore, mi dispiace per lui, ma purtroppo queste cose capitano“.

Il tuo futuro?

Fino ad ora sono stato solo concentrato sul recupero per tornare in campo. Per il futuro vediamo cosa succederà“.

Credi che le provocazioni della Roma vi abbiano innervosito?

Secondo me no. Sappiamo che il derby è una partita intensa ed emozionante, e certe cose possono succedere. Noi dobbiamo essere concentrati sul match e basta e non sentire niente

Wallace potrebbe far coppia con te?

Certamente. Abbiamo già giocato insieme, anche se con la difesa a 3. Secondo me siamo tutti e 4 forti, noi difensori centrali, l’importante è che ognuno abbia chiari i propri compiti. Wallace è forte“.

Ci sono incontri previsti per il rinnovo? Quando pensi di decidere il tuo futuro?

Per il momento no. Adesso sono concentrato sul campo, lo scorso anno ho perso tutta la stagione, quest’anno ho giocato solo 8 partite, adesso voglio solo giocare. Per il futuro si vedrà“.

Hai parlato con Strootman dopo il derby?

No non ci ho parlato dopo la partita. Prima del match ci siamo visti nella palestra dello stadio, dopo no“.

Cosa manca in certe partite alla Lazio per essere al top?

Forse ci manca ancora qualcosa in determinati match con le squadre più forti, dobbiamo essere più precisi ed intelligenti ogni tanto. Con le altre squadre ci siamo comportati benissimo“.

Da fuori, cosa ti è piaciuto della squadra? Come vedi il match con la Sampdoria?

La squadra mi è piaciuta molto in questo periodo. Ovviamente preferisco giocare, guardare le partite mi fa sentire ancora più in tensione, anche se in questo periodo sono stato tranquillo perchè avevo sempre l’idea che avremmo vinto le partite. Sabato è una partita difficile, ma abbiamo tanta voglia di vincere e secondo me vinceremo“.

Obiettivi della Lazio?

Vogliamo tornare in Europa, siamo sulla strada giusta. In questo periodo avremo partite importanti con squadre difficili, dobbiamo essere preparati per questo“.

Questa Lazio può ripetere i risultati di due anni fa?

Possiamo riuscire a centrare l’Europa, anche se ogni campionato è diverso. Siamo forti come due anni fa secondo me, quando arrivammo terzi. Ho tanta fiducia che possiamo tornare in Europa, per ora ci concentriamo solo sulla prossima partita, che è quella più importante“.

In cosa ti senti migliorato e dove puoi migliorare?

Si deve sempre migliorare e crescere, posso ancora far meglio in molte cose, soprattutto sui movimenti e la velocità, per questo mi sto allenando molto. Ogni giorno faccio il possibile per dare il massimo e crescere, per questo sono arrivato dove sono ora. Certamente non si smette mai di migliorare“.

Che ne pensi di Inzaghi?

Un bravissimo allenatore, una gran persona. E’ molto bravo tatticamente, ci dice chiaramente cosa dobbiamo fare, mi piace molto lavorare con lui“.

Che consiglio daresti ad Hoedt?

Parlo spesso con Wesley, siamo diventati amici perché siamo olandesi ed è più facile parlare tra di noi. E’ un bravissimo giocatore, l’ha dimostrato, è molto giovane, ora non sta giocando sempre. Però arriveranno le chances anche per lui“.

Giulio Piras

 

Chiesa: “Nel derby fatali gli errori individuali. Con la Samp sfida complicata”

È stato bomber sia da parte blucerchiata sia da parte biancoceleste: chi meglio di Enrico Chiesa per parlare della sfida di sabato sera tra Sampdoria e Lazio? L’ex attaccante è intervenuto sugli 88.100 di Elleradio per parlare anche di quello che è stato il derby, infuocato e pieno di strascichi, di domenica scorsa.
Che derby hai visto e cosa è mancato alla Lazio per vincere? “Non è mai facile commentare un derby perso. Il derby di Roma è una cosa straordinaria che va al di là di ogni spettacolo sportivo che si possa vedere in Italia. Penso che abbia detto tutto Inzaghi, gli errori individuali sono stati fatali per l’andamento del match. Prima il clamoroso svarione di Wallace, poi lo sbaglio di Marchetti. Il primo gol ha influito pesantemente, la Lazio fino a quel momento era stata brillante. Ora bisognerà reagire ripartendo dalle cose positive e dal buon campionato fin qui disputato dalla Lazio“.
Che Sampdoria troverà la Lazio? “Una squadra difficilissima da affrontare, soprattutto in casa loro. In partite come quelle come contro l’Inter in casa e come contro la Fiorentina in trasferta ha mostrato tutta la sua solidità. Non disdegna di rischiare qualcosa, di sicuro i blucerchiati privilegiano i ritmi alti e sono molto pericolosi a Marassi, dove sanno esprimere al cento per cento il loro potenziale“.
Wallace deve giocare dopo il gravissimo errore commesso? “Lo deciderà Inzaghi. Personalmente non toglierei mai la maglia da titolare a un giocatore per un errore tecnico. Sono situazioni che possono capitare, Wallace ha sbagliato, non so se per superficialità o presunzione, ma questa troppa sicurezza è un errore che denota come la squadra stesse giocando un buon derby fino a quel momento. L’errore tecnico di un giocatore si può sempre perdonare, quello comportamentale no. Wallace sa di aver sbagliato, ma non credo debba pagare enormi conseguenze per lo svarione di un momento“.
In campionato le fatiche europee delle squadre impegnate in ambito continentale, quanto peseranno sulla classifica della Serie A? “Dopo Natale le gerarchie si chiariranno meglio, bisognerà vedere come le squadre ripartiranno dopo la sosta invernale. Da qui a Natale si andrà avanti per inerzia. Alla ripresa invece si capirà chi potrà sfruttare la preparazione migliore. Sicuramente giocare ogni tre giorni non aiuta, Milan e Lazio hanno finora approfittato della mancanza di impegni infrasettimanali, ma hanno anche meritato oggettivamente sul campo“.
Sei stato compagno di squadra di Simone Inzaghi. Ti aspettavi un suo impatto così positivo sulla panchina della Lazio? “Quando giocavo alla Lazio facevo coppia con lui come alternativa al duo Corradi-Claudio Lopez. Era una squadra dalla quale sono nati poi tanti allenatori: Pancaro, Giannichedda, Simeone, Inzaghi, Mancini che aveva appena iniziato ad allenare, io stesso… Simone Inzaghi ha fatto un importantissimo percorso interno alla Lazio, arrivare già preparato a quelle che sono le peculiarità dell’ambiente laziale lo ha aiutato moltissimo. Deve continuare ad essere determinato e sfruttare questa trafila importante che ha svolto per crescere ancora“.
In quella squadra c’era anche Angelo Peruzzi, che da questa estate sta ricoprendo un ruolo molto delicato in società: “Non è mai facile essere da tramite ed aiutare nella gestione dei giocatori la società. Angelo è una persona molto calma, ma è pericoloso quando si arrabbia… (ride, ndr). Un silenzioso che sa farsi sentire molto bene quando decide di parlare. Credo sia un personaggio che possa giovare molto all’immagine della Lazio, ideale per agevolare il dialogo tra i giocatori e la società. Un personaggio che può avvalersi della straordinaria esperienza maturata nel corso della sua carriera, tra club ai massimi livelli e Nazionale“.
A gennaio la società sarà chiamata a completare una squadra buona, ma che soffre di alcune mancanze e che dovrà fare a meno di Keita, via per la Coppa d’Africa: “Il mercato di gennaio può essere una chance importante, ad esempio la Coppa d’Africa sarà un problema per molte società. L’urgenza di cambiare però per la Lazio non la vedo. Inserire dei giocatori non è mai facile in un contesto di squadra che funziona. La Lazio valuterà cosa può aiutarla a completare la rosa, ma ci sono giocatori che al momento non giocano che stanno già aspettando una chance in panchina. Poi si faranno le giuste valutazioni anche a livello economico, se dovesse presentarsi qualche opportunità favorevole“.
Da ex attaccante tra i più prolifici della storia della Serie A, qual è il tuo pensiero su Ciro Immobile? “E’ un attaccante capace di fornire un apporto straordinario sul piano del sacrificio e della collaborazione verso la squadra. Deve avere fiducia nei propri mezzi, è preziosissimo perché sa mettersi al servizio dei compagni e può fare grandi cose trovando la giusta continuità che gli era mancata nelle esperienze all’estero“.
Nei prossimi due turni di campionato ci saranno diversi scontri diretti, soprattutto al vertice. Cosa ti aspetti? “La Lazio dovrà affrontare un calendario molto difficile, ma da qui a Natale molte cose potranno cambiare. L’equilibrio attuale della Serie A è avvincente, i prossimi scontri diretti diranno se potrà riaprirsi anche al vertice oltre che nella lotta dal secondo al quinto posto“.
L’Inter potrà riprendersi con Pioli? “Al momento i nerazzurri vivono ancora troppo di alti e bassi. Dal centrocampo in su hanno giocatori straordinari, individualità tra le più forti del campionato, ma i tanti cambi di allenatori sono sintomatici dei problemi che ci sono in società, che non conosco nel dettaglio. Passare da Mancini a De Boer e poi a Pioli è sintomatico di un disagio, nonostante ci siano reparti come l’attacco che hanno potenzialità enormi, di livello internazionale. Il problema è sempre lo stesso, la continuità di risultati“.

Strootman, l’ex arbitro Cesari: “La Roma può vincere il ricorso, vi spiego perché”

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Continua a suscitare clamore la squalifica inflitta al centrocampista della Roma Kevin Strootman per la simulazione seguita allo strattonamento da parte del pari ruolo della Lazio Danilo Cataldi nel corso del derby di domenica scorsa. Sulla vicenda è intervenuto, ai microfoni di ‘Sport Mediaset’, l’ex arbitro, attualmente opinionista sportivo per l’emittente del Biscione, Graziano Cesari, che ha detto la sua anche sul ricorso presentato dalla società giallorossa:

Quando vieni colpito alle spalle, come è successo a Strootman, o corri più veloce possibile per schivare i colpi o ti butti a terra e copri le parti deboli. Il centrocampista della Roma non aveva altre alternative, visto che era di spalle e non poteva vedere cosa succedeva dietro di lui. La questione fa giurisprudenza perché è la prima volta che un giocatore viene squalificato per questo motivo e per così tante giornate. La Roma ha buone possibilità di vincere il ricorso“. Sì, caro Cesari, il problema è che Strootman non ha fatto nessuna delle due cose da te citate, ammesso che abbiano un senso, ma si è buttato a terra portandosi le mani al volto, come se fosse stato colpito da un pugno o da un colpo di pistola anziché da uno strattone. Evidentemente, il suo intento era quello di ingannare l’arbitro e ci è riuscito (vista l’espulsione inflitta a Cataldi), ma per fortuna non ha fatto lo stesso con il Giudice Sportivo, che giustamente ha deciso per le due giornate di squalifica. Il caso è chiuso.

Pescara su Djordjevic, la risposta del patron abruzzese Sebastiani

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Il presidente del Pescara Daniele Sebastiani è intervenuto questa mattina ai microfoni di ‘Radio Incontro Olympia’ per fare chiarezza sulle ultime voci di mercato riguardanti la sua squadra. Ecco le sue parole:

In questo delicato momento, il Pescara tutto, dalla società al suo allenatore Massimo Oddo fino alla squadra, è totalmente concentrato sulle prossime tre gare di campionato, quelle che condurranno alla sosta di Natale, durante la quale ci dedicheremo a riflettere sulle mosse da effettuare nel calciomercato invernale. Se ci muoveremo in questa finestra, lo faremo per migliorare immediatamente l’organico, puntando sulle certezze e non sulle scommesse. Djordjevic? Sarebbe il profilo ideale per noi, l’attaccante giusto, il colpo perfetto… Nel reparto avanzato abbiamo avuto numerosi problemi a causa dell’infortunio di Bahebeck e dei problemi di Manaj, per cui, se dovessimo operare dei movimenti in entrata, andremo su una tipologia di giocatori che garantiscono prontezza, esperienza e qualità. Al momento però non c’è nessuna trattativa con la Lazio, in futuro chissà… Gabigol? Proprio per quanto appena detto, il giovane attaccante brasiliano dell’Inter non rientra nei piani del Pescara. Se dovessi e potessi scegliere, indubbiamente preferisco Djordjevic!“.