Ecco il TABELLINO di
TORINO-LAZIO 2-2
Torino (4-3-3): Hart; Zappacosta, Rossettini, Castan, Barreca; Benassi (dal 78′ Maxi Lopez), Valdifiori, Baselli (dal 73′ Obi); Iago Falque, Belotti, Ljajic. A disp: Padelli, Cucchietti, Ajeti, Rossettini, Lukic, De Silvestri, Moretti, Acquah, Vives, Martinez, Boyè. All. Sinisa Mihajlovic
Lazio (4-3-3): Marchetti; Basta (dal 56′ Djordjevic), Wallace, Hoedt, Patric; Cataldi, Parolo, Lulic; Felipe Anderson, Immobile, Keita (dal 78′ Murgia). A disp: Strakosha, Vargic, Prce, Vinicius, Leitner, Lombardi, Djordjevic, Luis Alberto. All. Simone Inzaghi
Arbitro: Piero Giacomelli della sezione di Trieste
Marcatori: 20′ Iago Falque (T),71′ Immobile (L), 83′ Murgia (L), 92′ Ljajic (T)
Ammoniti: 28′ Barreca (T), 58′ Parolo (L), 60′ Belotti (T), 90′ Cataldi (L)
Espulsi: —

connessi. I Leap Second possono infatti essere paragonati a dei piccoli bug dell’anno 2000, in quanto minacciano di desincronizzare il tempo misurato dai computer e quello calcolato dagli orologi atomici. Rispetto a quello del cambio di millennio, peraltro, i Leap Second rappresentano una problematica ricorrente per gli esperti del settore. Il primo è stato introdotto nel 1972 e da allora, merito della natura imprevedibile degli eventi che li rendono necessari, ce ne sono stati ben 26. Terremoti, maree e meteo sono tutti elementi che modificano la rotazione della Terra e, di conseguenza, lo scorrere del tempo. Prima di quella del 2015 – precisa il portale Fanpage.it -, l’ultima “aggiustata” è avvenuta nel 2012 e ha portato a problematiche a diversi portali web, compresi LinkedIn, Foursquare, Reddit e molti altri, i quali sono risultati irraggiungibili subito dopo il cambio di orario. Può sembrare banale, ma un sistema va in confusione se trova un secondo in più durante il controllo tramite il Network Time Protocol. E quando un sistema va in confusione, solitamente crasha e si spegne. Per questo c’è chi propone di abolire il sistema dei secondi intercalare, un’eventualità che però non accadrà presto: a novembre i rappresentanti della World Radiocommunications Conference hanno deciso di posporre la decisione al 2023.
