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Dalla Spagna: gli occhi del Real Madrid sul gioiello biancoceleste…

Biglia esulta dopo il gol in Lazio Saint Etienne
© Gianni Barberi

Una notizia piomba dalla Spagna, ma non si tratta di una novità assoluta: il Real Madrid vuole Lucas Biglia. A rivelarlo è il quotidiano spagnolo ABC, che mette il capitano biancoceleste all’interno della lista della spesa di Zinedine Zidane per la prossima campagna acquisti delle merengues. C’è aria di rivoluzione in casa blanca, ed oltre al centrocampista argentino, si fanno i nomi di Lewandowski, Hazard, Pogba, Verratti, Morata, Alaba, De Gea ed il sogno Neymar. Il quotidiano spagnolo spiega come Biglia e Lewandowski siano gli unici giocatori over 23 ad interessare il Real Madrid: le eccezioni che confermerebbero la regola secondo la quale la priorità delle merengues sia quella di ringiovanire la rosa. Inoltre, sempre secondo i giornalisti spagnoli, Biglia sarebbe molto favorevole al trasferimento. Il Real avrebbe già in mente la contropartita tecnica da offrire ai biancocelesti: si tratta del centrocampista brasiliano classe ’93 Lucas Silva, attualmente in prestito al Marsiglia.

Franzoni: “Lazio, ora testa all’Europa League! Keita? il più in forma”

L’ex attaccante biancoceleste Paolo Franzoni è intervenuto sulle frequenze di LazioStyleRadio per analizzare il momento della Lazio in vista dell’importantissima gara di andata degli ottavi di finale di Europa League, in programma giovedì in casa dei temibili cechi dello Sparta Praga. Questa Lazio ha confermato anche ieri di avere problemi in zona gol: “La Lazio non segna tantissimo, le ultime trasferte sono caratterizzate da pareggi e pochi gol. Manca determinazione e incisività nel reparto offensivo e alcuni giocatori non sono nelle condizioni fisiche ottimali“. Tra i più in palla sembra esserci il giovane Keita: “Al momento è il giocatore più in forma e il suo impiego deve essere maggiore. Matri è un ragazzo molto abile in attacco, pressa l’avversario ed è veloce in campo“. C’è chi pensa che la Lazio debba snobbare il campionato concentrandosi unicamente sul suo cammino europeo: “La squadra di Pioli non deve mollare il campionato, è necessaria una inversione di tendenza, la Lazio è una grande squadra e non può arrendersi. Certo, ora deve concentrarsi al massimo sull’Europa League, lo Sparta Praga è una squadra alla sua portata, e per i biancocelesti è fondamentale fare una bella prestazione e segnare“. Sui motivi della grande differenza di prestazioni rispetto allo scorso anno: “Il diverso rendimento della Lazio di quest’anno è legato a un problema mentale, la Lazio in campionato tende a sottovalutare le squadre più deboli. In Europa League i giocatori sono più stimolati perché possono mettersi più in evidenza“. Infine una chiusura sul tecnico Stefano Pioli: “Il mister deve stimolare la squadra ed ha tutte le possibilità per farlo, deve far riacquistare ai giocatori una condizione fisica e mentale migliore“.

CRONACA – Furto nella capitale

A Roma due coniugi, entrati nell’abitazione di un anziano collezionista, hanno rubato libri antichi per un valore di 200mila euro, rivendendoli poi a due librerie antiquarie. La coppia, lui 49 anni e la moglie 38, sono stati arrestati dalla polizia, mentre i titolari delle librerie sono stati denunciati. E’ stata la stessa vittima, un 91enne collezionista di preziosi libri storici, tramite una denuncia, a far scattare le indagini del commissariato Viminale. Ai poliziotti l’anziano ha raccontato che mentre stava aprendo il portone di casa era stato avvicinato da un uomo e una donna; i due, ben vestiti, fintisi esperti di libri, sono riusciti a convincerlo a farli entrare per mostrargli alcune importanti opere in suo possesso. Opere alle quali, a loro dire, sarebbero stati interessati alcuni fantomatici acquirenti inglesi.

Rambaudi: “Giusto il doppio cambio, serviva una scossa”

Nel corso della trasmissione Non Mollare Mai, in onda su Radio Sei, ha preso la parola Romberto Rambaudi. L’ex biancoceleste si è detto d’accordo con la scelta di Pioli di effettuare un doppio cambio dopo appena 40 minuti di gioco: “Sono completamente d’accordo con Pioli, il doppio cambio fatto dal tecnico nel primo tempo è servito, io l’avrei fatto anche prima. Era un momento particolare, bisognava dare un segnale forte alla squadra, nel primo tempo hanno giocato tutti male e tra l’altro i calciatori che sono entrati hanno fatto bene”. Poi sui singoli: “L’inserimento di Milinkovic-Savic ha portato dinamismo e voglia di proporsi, ciò che in quel momento mancava alla squadra. E’ un gocatore sempre propositivo, fa sempre i movimenti giusti. Sembra che manchi di cattiveria, ma è solo una sensazione. E’ stato giusto anche tirar fuori Cataldi, un ragazzo come lui in quel contesto negativo si comporta come gli altri”.

Un bimbo a Klose: “Il 26 maggio sei stato contento di alzargli la coppa in faccia?”. La risposta è epica

“Premio Etica Nello Sport”.  All’Università di Tor Vergata, presso l’aula magna della Facoltà di Economia di Roma, si è svolta nel pomeriggio la cerimonia di consegna del premio giunto alla sua XIV edizione. Dopo Montezemolo (leggi qui), ha preso la parola l’altro ospite d’onore, Miro Klose“Per me è un onore ricevere questo premio, voglio sempre essere un esempio per i giovani. Grazie davvero all’Università e a Montezemolo per le belle parole”. Anche lui ricorda con affetto il suo connazionale Michael Schumacher: “Ho conosciuto Schumi, veniva sempre nel ritiro della Germania. Mi sono bastati cinque minuti per capire di che tipo di persona è. Ti apre gli occhi. Voglio solo dire forza Schumi, non mollare!“. Quando si pensa a Miro Klose il Fair Play è d’obbligo. Indelebile il gesto a Napoli quando dichiarò che il gol non era regolare perché l’aveva toccata con la mano: “Per me è stato facile perché questo fa parte del mio carattere. Noi dobbiamo dare sempre l’esempio. Ho già preso un’altro premio per il fair play quando ero al Werder Brema, quella volta dissi all’arbitro che non era rigore. Se posso aiutare l’arbitro lo faccio volentieri”. Sul paragone con il grande Silvio Piola il tedesco ha replicato così: “E’ un grande onore. Io gioco per divertirmi, spero di farlo ancora per un paio di anni e che la salute mi assista. Ho giocato in grandi squadre e sono al mio quinto anno alla Lazio, sono contento di aver trovato questa bellissima gente, questa bellissima città e posso dire che sono veramente orgoglioso di indossare questa maglia“. Un bambino gli ha chiesto: “Miro, il 26 maggio sei stato contento di avergli alzato la coppa in faccia?”. Candidamente il tedesco ha risposto:Se sei stato contento tu lo sono stato anche io…(ride, ndr). Il bambino poi chiede: “Klose ma secondo te la Lazio vince l’europa League?“. Il tedesco replica: Bella domanda…(ride ndr)Non lo so se vinciamo l’Europa League, abbiamo qualità ma dobbiamo farla vedere sul campo“. Klose poi ha aggiunto:Ho scelto la Lazio con la mia famiglia e sono contentissimo di essere venuto qua perché ho trovato l’ambiente adatto per giocare a calcio. Sono contento dei nostri tifosi perchè si sente sempre il loro calore, quest’anno di meno, ma ci sono sempre. Posso garantirvi che la squadra dà tutto in allenamento, in partita però è diverso, sono due cose diverse. Mostrare in campo quello che si fa durante la settimana è spesso difficile. Può capitare che qualcuno sia nervoso o che non faccia la sua parte, oppure che non lavoriamo insieme come squadra. Ma ripeto, sono felice di aver scelto la Lazio insieme alla mia famiglia, abbiamo trovato tutto quello che volevamo“.

 

Fantacalcio, top e flop del 28° turno di Serie A

I risultati conseguiti dai rispettivi club di appartenenza fanno si che in questo turno di campionato a farla da padroni siano proprio juventini e giallorossi. Ben sei gli elementi delle due squadre nella top 11 stilata dalla redazione di www.fantaclub.it, equamente divisi. Chi ha puntato sui calciatori della Fiorentina sarà rimasto alquanto deluso dalla prestazione dei giocatori della squadra viola, sono ben cinque infatti gli elementi di Sousa tra i flop di giornata.

Questi i migliori undici calciatori di questa settimana, seguiti dai peggiori:

TOP 11: Buffon (6.5), Barzagli (10.0), Blanchard (9.5), Chiriches (9.0), Perotti (11.5), Duncan Joseph (10.0), Lemina (10.0), Perisic (10.0), Salah (14.5), El Shaarawy (11.5), Icardi (11.0).

FLOP 11: Tatarusanu (1.5), Astori (4.0), Alonso (4.5), Gonzalez (4.5), Bertolacci (4.5), Bonaventura (4.5), Costa (4.5), Marrone (4.5), Immobile (2.0), Balotelli (4.0), Bernardeschi (4.0).

VIDEO E FOTO – Klose riceve il Premio Etica nello Sport. Montezemolo: “Un grande!”

AGGIORNAMENTO ORE 16:00 – “Abbiamo scelto di premiare un atleta che opera da sempre per il bene comune dello sport. Un calciatore che ha dimostrato con il suo comportamento, in più occasioni, il suo impegno quotidiano nel rispetto dell’etica e del fair play, due valori fondamentali dell’universo sportivo riuscendo a coltivarli e a farli propri. Pertanto la commissione nell’assegnare il premio a Klose ha riconosciuto in lui le qualità dell’atleta e di un uomo che con le proprie azioni e col proprio vissuto ha dimostrato di avere la giusta concezione della pratica sportiva. Un valore trasmesso ai giovani col suo esempio continuo”. Con queste motivazioni Klose ha ricevuto il Premio etica nello sport.

AGGIORNAMENTO ORE 15:40 –  Prende la parola Montezemolo. Queste le sue parole: “Klose è un grande campione e una bellissima persona. Qui abbiamo fatto la prima presentazione delle Olimpiadi. Le Olimpiadi sono una straordinaria possibilità per i giovani, è una sfida che dobbiamo vincere per il futuro sportivo di tutti noi! Che sia una gran festa dello sport. Ho avuto la fortuna e l’onore di vincere 19 campionati mondiali di formula uno ma questo lo devo a Michael Schumacher grande campione che con la sua forza cerca di uscire da un momento delicato. Grazie di questo premio, spero che ci sia un grande futuro“.

“Premio Etica Nello Sport”. Oggi 7 Marzo alle ore 15.00, si terrà all’università di Tor Vergata, presso l’aula magna della Facoltà di Economia di Roma, la cerimonia di consegna del premio per la sua XIV edizione.

“Il premio simboleggia un riconoscimento che viene assegnato ad un personaggio del mondo sportivo che si sia distinto per lealtà, fair play, correttezza e impegno sociale.”

OSPITI ILLUSTRI – A farla da padrone ci saranno Luca Cordero di Montezemolo e Miroslav Klose.

I PRECEDENTI – Le ultime edizioni hanno visto assegnare il premio a Sir Alex Ferguson, Cesare Prandelli, Valentina Vezzali e Rudi Garcia.

GIURIA ILLUSTRE – La Commissione giudicante sarà composta da: Giuseppe Novelli (Presidente), Dino Zoff, Antonio Lombardo (Segretario), Paolo Del Bene (coordinatore), Giancarlo Abete, Giuseppe Di Paola, Alex Ferguson, Giovanni Lo Storto, Renato Lauro, Giovanni Malagò, Marialina Marcucci, Luca Pancalli, Valerio Piccioni, Gianni Rivera, Orazio Schillaci, Damiano Tommasi, Claudio Toti, Alessandro Vocalelli.

Superclassico River Plate-Boca Juniors: ecco come è andata (VIDEO)

Ieri, ancora una volta, l’Argentina si è fermata per assistere al Superclasico. In uno stadio Monumental pieno di tifosi, tracimante di entusiasmo e di colori, i due club di Buenos Aires si sono affrontati per la duecentoseiesima volta nella loro storia. Sugli spalti il colore dominante è ovviamente il biancorosso riverino  ma l’hincha gialloblù dei tifosi del Boca non è certo da meno.

Il Boca Juniors arriva all’incontro in un momento molto complicato dopo, neanche da tanto tempo, aver vinto il titolo nazionale. Il tecnico, Guillermo Barros Schelotto, dopo aver lasciato Palermo per la mancata conversione del patentino sudamericano entro i parametri UEFA, al suo esordio ha già battuto un record: nessuno spettatore presente allo stadio perchè la Bombonera è stata squalificata sul piano internazionale dopo l’aggressione dei tifosi del Boca – nel Superclasico di Libertadores – con il gas urticante di pimenta.

Nel primo tempo si vede solo il River Plate, tre le occasioni favorevoli per sbloccare il risultato del Superclasico vengono sprecate dagli uomini di Marcelo Gallardo. Tanto lavoro per Orion, il portiere del Boca Juniors, che più volte si oppone alle conclusioni degli avversari permettendo alla propria squadra di tornare negli spogliatoi sul risultato di 0-0. Nella ripresa, bloccata e meno spettacolare del primo tempo, il River insiste ma non riesce a sbloccare il risultato. In campo l’ex juventino Carlos Tevez, ma per lui solo una punizione a due calciata male dal limite dell’area di rigore.

Il Tabellino

River Plate: Barovero, Maidana, Domingo, Mora, Alario, Vangioni, Ponzio, Mammana, Mercado, Fernandez, Driussi. A disp.: Bertolo, Martinez, Batalla, Mayada, Alonso, Casco, Gonzalez. All.: Gallardo

Boca Juniors: Orion, Diaz, Silva, Gago, Perez, Tevez, Lodeiro, Insaurralde, Palacios, Jara, Betancur. A disp.: Carrizo, Rolin, Meli, Colazo, Cubas, Sara, Chavez. All.: Schelotto

https://www.youtube.com/watch?v=JcCgFV6PxmA

Violenza sulle donne: arriva il trolley “Salvamamme”

L’8 marzo, in occasione della Festa delle Donneverranno consegnate ai servizi sociali dei quindici municipi di Roma altrettante valige di Salvataggio. Sono ancora troppe oggi le donne che non hanno il coraggio di denunciare i propri aguzzini, troppe quelle maltrattate che non hanno il coraggio di lasciarsi tutto alle spalle e sbattere la porta dietro di loro per fuggire a miglia di distanza da chi le maltratta.

L’associazione Salvamamme, che da anni si occupa proprio di questo genere di violenze, per stimolare le donne a reagire ai maltrattamenti ha deciso di proseguire in questa speciale iniziativa, madrina dell’evento sarà l’attrice Maria Rosaria Omaggio. Dall’aprile del 2014 a oggi sono già 293 i trolley consegnati dall’associazione. Tutti destinati a donne fuggite di casa perché vittime di violenza. Donne che in preda alla disperazione – la maggior parte delle volte con bambini al seguito – hanno bisogno anche solo di un paio di slip o di uno spazzolino da denti che nella fretta di fuggire non hanno pensato a prendere. Nell’occasione Salvamamme e Rete di sicurezza attiva onlus rilanciano un servizio che si è dimostrato essenziale tramite il numero telefonico 1522 per indirizzare le donne al percorso con l’aiuto del telefono rosa.

Panchina d’oro 2014-15: ecco il vincitore…

Ecco il tanto atteso premio al miglior allenatore della stagione 2014-15. Dopo diverse valutazioni ed opinioni degli addetti ai lavori e con il mister Allegri, che solo qualche giorno fa aveva svelato che il suo voto sarebbe andato a favore di Stefano Pioli, il vincitore della panchina d’oro è il tecnico della Juventus Massimiliano Allegri. Il mister bianconero ha ricevuto ben 27 voti, alle sue spalle il tecnico della Lazio Stefano Pioli (7 voti). In terza posizione, Maurizio Sarri, il tecnico napoletano sale sul podio con 4 voti. In quel di Coverciano a Pioli è stato riconosciuto l’ottimo lavoro portato a termine nella passata stagione con la squadra biancoceleste, avendo raggiunto: terzo posto, finale di coppa Italia e finale di supercoppa italiana.

Il bomber dello Sparta parla della Lazio…

La Lazio non riesce a vincere in campionato, ma si avvicina inesorabilmente l’importante sfida contro lo Sparta Praga e per l’occasione i tifosi vorrebbero ammirare ancora una volta la Lazio formato Europeo. Ad aspettarla nell’andata degli ottavi di finale troverà il sorprendente Sparta Praga che, come la Lazio, è ancora imbattuto in questa edizione di Europa League così come il Liverpool. I colleghi di LazioPress.it hanno contattato l’attaccante Kehinde Fatai, punta di diamante della squadra ceca, otto goal in diciassette partite in questa stagione per il nigeriano 26enne. Queste le parole del centravanti della squadra ceca sui biancocelesti: “Ci aspettano due gare importanti contro una buona squadra come la Lazio. Loro stanno trovando difficoltà in campionato, ma al contrario in Europa stanno facendo davvero bene, passando il girone da primi in classifica ed hanno eliminato il Galatasaray grazie ad una grande prestazione. Vogliamo affrontarli per confrontarci con un club così importante, cercando di giocarci le nostre carte. Sappiamo che hanno grande qualità in tutti i reparti e a livello ambientale credo che giocare la prima in trasferta sarebbe stato meglio anche perché se dovessimo farcela, avremmo potuto festeggiare la qualificazione davanti ai nostri tifosi”.

Roma: uomo impiccato lascia un biglietto con scritto…

Macabra scoperta da parte degli agenti di polizia, questa mattina, pochi minuti dopo le 7:00 in zona Muratella-Trullo. Dopo che alcuni vicini di casa e parenti non hanno ricevuto risposta da un uomo, che risiedeva in via Generosa, hanno chiamato i soccorritori che si sono trovati di fronte una scena terribile. Un biglietto scritto in romeno, con le ultime parole dell’uomo che dopo aver messo bianco su nero ha preso una corda, l’ha stretta ad un albero del suo giardino e ha messo fine alla sua vita impiccandosi. Gli agenti di polizia del commissariato San Paolo, si sono introdotti nell’abitazione dell’uomo, trovandola in ordine ed al suo interno un biglietto d’addio, nel quale il protagonista del malsano gesto ha motivato il suicidio causa “problemi economici”. L’uomo, 61enne, era divorziato e senza figli. La polizia non ha potuto far altro che appurare la morte dell’uomo. Sul posto anche gli agenti della scientifica.

 

Sp. Praga, mister Scasny: “Contro la Lazio nessun cambio di formazione rispetto al campionato”

Al termine della gara di campionato vinta per 2-1 sullo Jablonec, l’allenatore dello Sparta Praga Zdenek Scasny, nella consueta conferenza stampa, ha parlato anche della prossima sfida in Europa League contro la Lazio: “Contro i biancocelesti – ha detto – non stravolgeró la formazione vista oggi contro lo Jablonec. Tornerà Costa e sarà un grande vantaggio per noi. Matějovský invece è in dubbio e speriamo recuperi, mentre Frýdek, che oggi ha giocato da terzino, potrebbe essere spostato. La formazione che affronterà la Lazio c’è già nella mia testa, ma non ve la dirò“.

Marchegiani: “Lazio più libera di esprimersi in Europa. Milinkovic è il futuro.”

Il portiere del secondo scudetto, ora commentatore della Serie A per Sky, Luca Marchegiani, è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione “I Laziali Sono Qua” per commentare il match fra Torino e Lazio, ovvero le due squadre che maggiormente hanno caratterizzato la sua carriera da calciatore.

Della partita di ieri ho visto la parte peggiore. Non so perché ci sia questa discrepanza tra le prestazioni europee della Lazio e quelle in campionato. Di sicuro in Europa League mancano quei tatticismi che ad una squadra dal grande potenziale tecnico come quella biancoceleste possono far male. La Lazio in campo continentale sembra più libera di esprimersi. Poi è evidente, almeno nelle ultime settimane, che la squadra stia esprimendo una maggiore concentrazione in Europa piuttosto che in Serie A.

Sui singoli: “Secondo me gli elementi imprescindibili nello scacchiere tattico di Pioli sono Biglia e Parolo. Il primo è il vero playmaker della squadra, il secondo se non si esprime al meglio rappresenta un problema per tutta la squadra. Poi c’è Candreva, nel bene e nel male sempre protagonista, e Milinkovic-Savic che secondo me rappresenta il futuro di questa squadra.

Assieme al giovane centrocampista serbo, anche Keita si sta probabilmente meritando una maglia da titolare: “Io dico da tempo che Keita meriterebbe più spazio, ma la Lazio ha scelto di creare molta concorrenza quest’anno in determinate zone del campo. Sicuramente quando è entrato il giovane senegalese ha fatto vedere quell’intraprendenza e quella velocità che è mancata a molti compagni di squadra.

Candreva sta vivendo un’involuzione? “Può capitare dopo anni di rendimento alto di avere un’annata meno brillante. Forse quest’anno possono mancare stimoli o motivazioni, a partire da quella che è stata la polemica sulla fascia di capitano, ma i fattori a volte sono molteplici, dopo anni trascorsi con la stessa maglia addosso.

Sull’Europa League: “La Lazio ha la potenzialità per portare a termine un’eccellente campagna europea. Certo molto dipenderà dai sorteggi, non bisogna sottovalutare nessuno a partire dallo Sparta Praga, ma la Lazio ha dimostrato finora di potersela giocare con chiunque. Lo Sparta Praga è una squadra che gioca un calcio fluido ed ha una grande compattezza difensiva, ma molto dipende anche dagli avversari incontrati in precedenza. Il sorteggio poteva essere peggiore ma l’attenzione ovviamente a questi livelli deve restare altissima.

Nei ricordi di Marchegiani qual è il momento più bello vissuto alla Lazio? “Sicuramente lo scudetto, sembra superfluo dirlo, ma anche il successo nella Supercoppa Europea contro il Manchester United è stato fondamentale, soprattutto sul piano del prestigio.

Ma la Lazio a questo punto della stagione deve concentrarsi solo sull’Europa League? “Rischiare di ritrovarsi nella terra di mezzo può essere pericoloso anche per un fattore d’immagine. E’ chiaro che l’Europa può apparire ora come l’obiettivo più stimolante, ma un calciatore di alto livello può sicuramente gestire al meglio una situazione del genere, in quanto professionista.

Fabio Belli

FORMELLO – Tre rientri in gruppo in vista di Praga

Dopo il pareggio di Torino, in casa Lazio si inizia a pensare alla sfida di giovedì sera in Europa League contro lo Sparta Praga: una gara delicata, da vincere a tutti i costi, perché riuscire a conquistare i quarti di finale della competizione significherebbe riaccendere il lume della speranza di raddrizzare questa disgraziata stagione. Ci crede Pioli, che oggi non ha diretto la seduta in quanto presente a Firenze alla cerimonia di consegna del Premio ‘Panchina d’Oro 2015’. Lo staff al lavoro a Formello ha comunque ricevuto buone notizie: gli infortunati Basta, Radu Gentiletti hanno infatti lavorato con il gruppo. Solo il serbo è stato risparmiato nella partitella finale, ma per tutti e tre si profila la convocazione per la trasferta di Praga. Dove indosseranno una maglia da titolari Candreva Matri, ieri in panchina, al pari di Milinkovic, subentrato a gara in corso, e dei confermati Parolo Biglia. Il modulo dovrebbe tornare a essere il 4-3-3, con Lulic che, con il rientro di Radu, potrebbe ritrovare posto nel vertice alto del tridente offensivo. Domani, nella seduta pomeridiana, si saranno le prime prove tattiche in vista della sfida di giovedì.

Le rivelazioni di Biglia: “Ecco cosa ho detto ai tifosi”

Il capitano biancoceleste, Lucas Biglia, è intervenuto in diretta durante l’allenamento mattutino ai microfoni di Lazio Style Channel, 233 Sky e Lazio Style Radio, 89.3 FM. Ecco le sue parole riportate sul sito ufficiale biancoeleste:

Quello che volevo dire ieri al termine della gara a Torino è che noi giocatori non possiamo più andare dai nostri tifosi sotto al settore. Ci dispiace perché i tifosi fanno tanti chilometri per venire a vederci e sostenerci, e al termine vorrebbero un saluto, una maglia o semplicemente parlare ma non si può.
Questo è quello che è successo, i tifosi chiedevano di andare verso la curva e mi sono avvicinato a dire che non possiamo andare.Non è vero quanto detto ieri, che noi non possiamo dare di più in campo. E’ tutto il contrario, noi sappiamo cosa possiamo dare e sappiamo che non siamo quelli dell’Europa”.

MERCATO – Un torinista per il dopo Klose. E in uscita…

È stato tra i migliori in campo ieri a Torino Ciro Immobile. E non è passato inosservato agli occhi del presidente Lotito, al quale l’attaccante napoletano piace da sempre e più di una volta ci aveva fatto un pensiero senza riuscire a concretizzare. Stavolta però il sogno potrebbe diventare realtà: il Toro infatti ha preso il giocatore in prestito dal Siviglia, con un’opzione di riscatto fissato a 6 milioni, ovvero i soldi che gli andalusi devono versare al Borussia Dortmund per l’ultima rata del cartellino. Certamente Immobile in Spagna non vuole tornarci e quella biancoceleste sarebbe un’ipotesi molto gradita, ma, come sempre in questi casi, occorrerà mettere mano sostanzialmente al portafoglio per sbaragliare la concorrenza. Anche perché l’attacco, che in questa stagione ha pianto non poco, a giugno potrebbe perdere Klose e ritrovarsi con i soli Djordjevic Matri, anch’essi però non certi della conferma e, nel caso del serbo, non di un ruolo di primo piano in caso di permanenza. Ecco perché dunque il nome di Immobile è scattato in pole per il posto da prima punta e, secondo quanto rivela ‘cittaceleste’, il suo ingaggio (che, tra netto e bonus, si aggira sui 2,5 milioni annui) potrebbe essere coperto con quello del tedesco in uscita. Le trattative sottobanco sono iniziate, in ballo il futuro dell’attacco della Lazio.

Sul fronte uscite, invece, si monitorano le situazioni di Biglia Marchetti: per il primo è sempre vivo l’interesse del Real Madrid, con il neo tecnico Zidane che, secondo quanto rivelano dalla Spagna, avrebbe inserito il suo nome nella lista dei 10 obiettivi per il mercato estivo. L’argentino sarà osservato attentamente nei prossimi mesi e poi per lui sarà formulata un’offerta, che però, assicurano le medesime fonti, visti i suoi 30 anni, non dovrebbe superare i 25 milioni. Dal canto suo, il Principito avrebbe fatto sapere alla dirigenza madridista di essere disposto a lasciare la Capitale: si attendono dunque nuovi sviluppi. Per lui e anche per il portierone veneto, che, nonostante il recente rinnovo, continua ad essere nel mirino della Juventus per il dopo Buffon. Italiano, con esperienza internazionale e gradito al ‘collega’ toscano, con cui ha lavorato più volte in Nazionale, a 33 anni compiuti, accetterebbe volentieri un ruolo di secondo in una squadra blasonata e impegnata costantemente ad alti come quella bianconera. Il problema sarà però convincere Lotito e, per questo, la Juventus potrebbe mettere sul piatto il cartellino di Marco Sportiello. Classe ’92, l’estremo difensore dell’Atalanta nelle ultime stagioni ha dimostrato di essere uno dei migliori per continuità di rendimento della serie A e per questo avrebbe suscitato l’interesse dei bianconeri, che avrebbero già sondato il terreno per portarlo tra le proprie fila. Da dove poi, per testarlo, sarebbe girato in un club più probante di quello atalantino: e l’idea sarebbe appunto la Lazio, dove Sportiello potrebbe dunque approdare, con la formula del prestito con diritto di riscatto e controriscatto, in cambio del cartellino di Marchetti.

Lazio, Scudetto 1915 a una svolta: ecco i documenti esclusivi risalenti a 100 anni fa

La battaglia per il riconoscimento di un diritto negato alla Lazio da quella che il promotore dell’iniziativa, l’avvocato Gian Luca Mignogna, ha definito “un’ingiustizia secolare”, va avanti. Ed ha compiuto un altro importantissimo passo, forse fondamentale. Lo stesso avvocato Mignogna ha infatti portato a termine una ricerca emerotecaria, con l’ausilio del dr. Federico Felci, che ha portato alla luce documenti esclusivi e preziosissimi. Le pubblicazioni su due giornali che cento anni fa andavano per la maggiore a Roma e in Italia. Ovvero “l’Italia Sportiva” e “l’Idea Nazionale”. Soprattutto il primo all’epoca era l’unico giornale sportivo presente a Roma: la guerra lo costrinse a cessare le pubblicazioni, con l’eredità del giornale che fu raccolta poi successivamente dal Corriere dello Sport (poi “Littoriale” durante gli anni del fascismo).

Si legge nell’articolo del 6 giugno del 1915, intitolato “Lo Sport e la Guerra”: Non solo lo sport ha dato le sue migliori forze al nostro esercito, ma anche coloro che per lunghi anni furono gli incitatori della gioventù alle discipline fisiche sono accorsi in gran numero sotto le bandiere. Le società sportive romane come l’Audace Club, l’Audax, la Rotabile, il Moto Club Roma, la Pro Roma, la Juventus, il Club Canottieri Aniene, quello Tevere Remo, tutti hanno festeggiato le schiere dei loro più forti e baldi componenti chiamati alla santa guerra, né il giornalismo sportivo romano è stato da meno. Dopo sei anni di vita, ha interrotto le sue pubblicazioni l’unico giornale di sport che si pubblichi a Roma, “l’Italia Sportiva” ed i colleghi che redigevano sono già tutti sotto le armi.

Dunque si spiega come mai nessun giornale capitolino portò avanti la battaglia per assegnare alla Lazio uno scudetto che fu considerato legittimo per il Genoa in quanto (quasi) campione del centro‐nord. Ma campioni i grifoni non furono, in quanto i giornali dell’epoca spiegarono come il girone Nord, al contrario di quello centro‐meridionale, fosse ancora in svolgimento e sospeso per la Grande Guerra. Come si legge infatti sull’Italia Sportiva di lunedì 3 maggio 1915, si ipotizzava “Anche quest’anno il titolo ad una squadra piemontese?”. A circa venti giorni dallo scoppio della Grande Guerra, Torino e Inter precedevano ancora il Milan in classifica. Il campionato del Nord venne sospeso col Genoa in testa ma col Toro che doveva ancora disputare una partita proprio contro i grifoni, poi sospesa per lo scoppio del conflitto bellico.

E la Lazio? La Lazio non solo aveva concluso legittimamente in testa il suo campionato come si legge sull’Italia Sportiva di Lunedì 3 Maggio 1915: La Lazio si aggiudica il titolo: con i ritiri del Lucca dall’ultimo incontro con la Lazio, e del Roman con il Pisa, si è deciso il campionato dell’Italia centrale a favore della Lazio, come del resto sarebbe avvenuto anche col regolare svolgimento degli incontri. La Lazio è tornata vittoriosa. L’ora grave che attraversiamo ci dispensa dal prolungarci in commenti. A tutti i calciatori indistintamente della Lazio, del Pisa, del Roman e del Lucca il saluto del forte al forte. Un match più difficile, il più difficile ed il più bello della nostra vita, ci aspetta.”

A legittimare definitivamente il primato della Lazio nell’Italia Centro-Meridionale, e questo è probabilmente il documento più importante emerso dalla ricerca emerotecaria dell’avvocato Gian Luca Mignogna e dal dottor Stefano Felci, c’è l’articolo dell’Italia Sportiva di lunedì 3 maggio 1915 che spiega come la semifinale tra Internazionale di Napoli e Naples, la cui vincente avrebbe dovuto affrontare la Lazio per il titolo dell’Italia Centro‐ Meridionale, fu ufficialmente annullata a causa di irregolarità di tesseramento. Si legge:

L’incontro di campionato Internazionale e Naples avvenuto il 18 aprile è stato annullato dalla Federazione nella sua ultima seduta, essendosi verificato che due giuocatori non avevano quel giorno la tessera in regola.”

Questo senza dimenticare il forfait del Lucca, che avrebbe dovuto affrontare l’ultimo match contro la Lazio, come riportato dall’Italia Sportiva di lunedì 17 Maggio 2015: “Il comitato direttivo del Lucca FBC nella sua ultima seduta, ha deliberato di dichiarare forfait per le rimanenti partite di campionato dell’Italia Centrale, e cioè per quella a Roma colla S.S. Lazio e per quella a Lucca col Roman. Ci dispiace assai, che scompaia così una squadra che due mesi fa non aveva competitori in Toscana.

Dunque il dado sembra ormai tratto: tramite PEC alla FIGC è pervenuta la documentazione con questi ritagli di 100 anni fa che sembrano chiarire un quadro certo: quella biancazzurra era l’unica squadra legittimamente finalista nel campionato 1914/15, mentre il primo posto del Genoa derivava solo dalla sospensione del campionato. Il successo laziale nel torneo centro- meridionale era invece legittimamente sancito dai comunicati ufficiali che sancivano il forfait del Lucca e l’annullamento di Internazionale-Naples. E la nomina della commissione in Federazione appare sempre più vicina…

Fabio Belli (tratto dal Nuovo Corriere Laziale di lunedì 7 marzo 2016)

TEMPI BELLI – Non possiamo, non dobbiamo, non vogliamo

Non possiamo, non dobbiamo, non vogliamo“, diceva Paolo Stoppa nei panni del Papa, quando in “Il Marchese del Grillo” i francesi chiedevano la resa allo Stato Pontificio. L’esigenza pratica, politica e morale di non arrendersi. Quanto servirebbe alla Lazio in questo momento? Lucas Biglia che va sotto la curva a dire: “Più di così non possiamo” si è prestato a tante interpretazioni. Alcune giuste, altre errate, forse per cavalcare come sempre l’onda delle proprie convinzioni. Ma il capitano argentino ci ha ricordato Pio VII in una pellicola entrata nella storia.

Non possiamo” ha detto Biglia ai tifosi giunti a Torino. Interpretabile come detto in tanti modi: in questo momento le risorse atletiche sono quelle? Abbiamo dato il massimo ma la palla non è entrata? Siamo questi e non riusciamo a fare più di quello che vedete sul campo? Sicuramente a Torino la Lazio ha giocato una partita in cui sono usciti fuori i limiti anche di chi sta in campo, oltre a quelli già tanto discussi di chi doveva costruire una squadra in grado di competere ad alti livelli. Stefano Pioli con due cambi prima dell’intervallo ha sconfessato la sua stessa formazione e dimostrato una certa confusione: se il tecnico ha affermato di valutare costantemente i giocatori in allenamento, come è possibile non accorgersi dello stato di forma di Milinkovic-Savic e Keita, la loro capacità di essere pericolosi a prescindere dal contesto della partita. E i giocatori stessi, a fronte di tanti errori, come possono dirsi esenti dal colpe? Questa non è una Lazio da terzo posto, ma chi pensa che sia stata costruita per il nono è in malafede.

Non dobbiamo“, forse perché giovedì prossimo si gioca a Praga, e ogni contrasto, ogni falcata in più, ogni slancio atletico in campionato, viste le distanze in classifica, può essere vano. E’ invece importante mantenere alta la concentrazione perché in campo non esistono interruttori e lasciarsi andare in una partita significa farsi trovare molli anche in quella successiva. Ma è dal post dopo Lazio-Sassuolo che si moltiplicano i messaggi univoci: “Conta solo l’Europa League.” E lo stesso Pioli che si affretta a tenere alta a parole la concentrazione è stato il primo a gettare la spugna nel post-gara contro i neroverdi. Messaggio che la squadra forse aveva già metabolizzato da sola, ritenendo l’Europa l’unica vetrina individuale da sfruttare per se stessi.

Non vogliamo“, e qui forse arriviamo al nocciolo della questione. Oltre ai tifosi, chi vuole veramente una Lazio vincente? Per interesse tutti, è chiaro, ma spesso l’interesse si scontra con la necessità di dare qualcosa, oltre che ricevere. La società vuole diventare grande? E il tecnico, che continua a non imparare dai propri errori e a far subire un contropiede dopo l’altro a una squadra di contropiedisti nati? E i giocatori, che forse pensano già al “si salvi chi può” e a mettersi in mostra in Coppa per non farsi un anno senza Coppe?

Già, un anno senza Coppe. Quasi sicuramente il prossimo, in cui non possiamo, non vogliamo, non dobbiamo vedere di nuovo una Lazio così. Ma finché sono i tifosi a dirlo, tutto resta nel mondo sfumato e aleatorio delle buone intenzioni. Il campo intanto continua a dispensare bocconi amari e i ceki, non meno terribili dei francesi nella Roma papalina, sono alle porte.

Fabio Belli

Da Pierino a ‘Ollio’. Addio a Giorgio Ariani

Si è spento all’età di 75 anni presso l’ospedale di Empoli (Firenze), Giorgio Ariani. Attore, comico e doppiatore, il decesso a causa di una malattia che lo aveva costretto a più ricoveri nel tempo.

I funerali saranno celebrati domani, alle 11, nella chiesa di Sant’Andrea a Montespertoli. Lascia la moglie e tre figli.

GLI INIZI – Cominciò la sua carriera televisiva proprio come doppiatore nel 1972 col programma di Rai Uno Gulp! I fumetti in TV nella serie Nick Carter. In televisione prese parte a: Drive In, Acqua calda, La sai l’ultima?, S.P.Q.R.

Sul grande schermo intepretò anche le pellicole: Sturmtruppen 2Tutti al fronte, Zitti e mosca, Caino e Caino e il Pinocchio di Roberto Benigni.