Il Premier Matteo Renzi, a Taranto, per inaugurare insieme al ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, il MarTa (Museo Archeologico Nazionale), è stato duramente contestato da circa duecento manifestanti radunati in piazza Garibaldi.
Poco prima dell’arrivo sul posto del Presidente del Consiglio dinanzi all’ingresso principale del polo museale si sono registrati attimi di tensione. Dei manifestanti, per esprimere dissenso per il lavoro del Governo, hanno esposto uno striscione offensivo verso il premier. Le forze dell’ordine (anti sommossa), prontamente intervenute, hanno rimosso lo striscione creando un momento di forte tensione che però, per fortuna, non ha provocato conseguenze. La protesta è però proseguita al grido di slogan come “Via da Taranto” e “assassino”, dopodichè i manifestanti hanno tentato di forzare il posto di blocco delle forze dell’ordine. Partecipano alla contestazione ambientalisti, rappresentanti di movimenti e associazione e Slai Cobas. I “Genitori per Taranto” hanno esposto lo striscione “anche i bambini di Taranto vogliono vivere” mentre il comitato Verità per Taranto ha portato settanta sagome di bambini, “questa è la città in cui muore il venti per cento di bambini più che nel resto d’Italia” spiegano. Attesa anche per le frasi, annunciate dal premier, sul futuro dell’Ilva e del porto. In programma anche un incontro in Prefettura con il sindaco Ippazio Stefàno e il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.

“Il calcio è cambiato, la passione no“. Nando Orsi esordisce così ai nostri microfoni durante la visita al Lazio fan shop di Via degli Scipioni dove l’ex portiere di Lazio e Arezzo, ora commentatore tecnico di Mediaset premium, si è recato per apporre la firma sul muro delle “Glorie biancocelesti” che lo vede raffigurato in uno scatto dei primissimi anni ottanta. La foto raffigurante Orsi ha come sfondo la vecchia curva nord senza ancora la copertura costruita per i mondiali del 1990 e Nando ci ricorda come senza la sua gente e la sua curva, la Lazio sarebbe meno famosa: “Tantissimi tifosi seguono la Lazio per il suo tifo“. E proprio sul rapporto conflittuale fra loro e il presidente Lotito, Orsi è categorico: “Un rapporto disastroso. Anche se aver chiamato Peruzzi in società è un atto di grandissima apertura. Una figura di rilievo che può essere il giusto collante fra squadra e società“.

