Da ieri sera e fino a domenica 19 giugno a Roma sul Lungotevere Maresciallo Diaz andrà in scena Vinòforum – Lo Spazio del Gusto. L’ingresso (ore 19/24 e venerdì e sabato fino all’01) è a pagamento: il biglietto standard è di 16 euro, mentre per cenare si parte da 38 euro, con posti limitati e prenotazione obbligatoria.
Oltre a centinaia di cantine vitivinicole, degustazioni, laboratori, lezioni didattiche, show cooking e 20 Temporary Restaurant sono previsti appuntamenti con Cantine da Chef International Edition e Chef’s Table, dove grandi chef nazionali e internazionali si esibiranno ai fornelli alla ricerca dell’abbinamento perfetto con i vini e gli champagne di alcune cantine presenti alla XIII edizione della rassegna. Le cene coinvolgeranno tutti i sensi perché ogni chef potrà esprimere il proprio mood non solo attraverso i piatti, ma anche attraverso videoproiezioni e playlist musicali.
Per un viaggio nella pizza d’autore invece c’è La Pizza dei Maestri Gourmet dove saranno impegnati grandi chef con alcuni dei migliori maestri pizzaioli della Penisola. Ogni sera dieci coppie chef-pizzaiolo daranno vita ad un ristorante con un menu “senza regole”, composto da piatti e pizze frutto del gioco e della contaminazione tra le due menti.
Nello spazio Vinòforum Factory, Speed Tasting, il posto giusto dove degustare un calice insieme con un sommelier professionista che risponderà a qualsiasi curiosità sul vino, e Vini eroici, per scoprire cosa si intende per viticoltura eroica e come nascono i grandi vini nelle zone più impervie del nostro paese, oltre a degustare i vini con un piccolo piatto in abbinamento. Uno spazio speciale realizzato per approfondire le tematiche del mondo del vino e diffondere la giusta cultura del bere, con incontri mirati riservati agli under 28 con tanti momenti, pratici e teorici, per conoscere al meglio il variegato universo enoico.

Dopo aver lavorato nel cinema come comparsa e controfigura, grazie al suo fisico atletico ottiene delle parti in film western di serie B. Nel 1925, Tom Mix, il divo dei primi western, gli offre un posto di lavoro sul set come facchino. Nente di trascendentale ma è l’occasione giusta per conoscere John Ford e iniziare a recitare in piccole parti, con lo pseudonimo di Duke Morrison.
Quella mentalità da lui stesso più volte messa in risalto ed esaltata, come emerge anche da un film direttamente prodotto e diretto, il celebre “La battaglia di Alamo”. Un altro film che mostra questo atteggiamento politico è certamente “Berretti verdi” in cui gli ideali americani (anche dinanzi a una guerra “sbagliata” come quella del Vietnam) emergono con tutta la loro forza. John Wayne, tra l’altro, ha contribuito a fondare nel 1944 la “Motion Picture Alliance for the Preservation of American Ideals”, divenendone anche presidente. Tornando alla carriera cinematografica l’attore americano ha interpretato più di 250 film, tutti di gran successo. 




