“Premio Etica Nello Sport”. All’Università di Tor Vergata, presso l’aula magna della Facoltà di Economia di Roma, si è svolta nel pomeriggio la cerimonia di consegna del premio giunto alla sua XIV edizione. Dopo Montezemolo (leggi qui), ha preso la parola l’altro ospite d’onore, Miro Klose: “Per me è un onore ricevere questo premio, voglio sempre essere un esempio per i giovani. Grazie davvero all’Università e a Montezemolo per le belle parole”. Anche lui ricorda con affetto il suo connazionale Michael Schumacher: “Ho conosciuto Schumi, veniva sempre nel ritiro della Germania. Mi sono bastati cinque minuti per capire di che tipo di persona è. Ti apre gli occhi. Voglio solo dire forza Schumi, non mollare!“. Quando si pensa a Miro Klose il Fair Play è d’obbligo. Indelebile il gesto a Napoli quando dichiarò che il gol non era regolare perché l’aveva toccata con la mano: “Per me è stato facile perché questo fa parte del mio carattere. Noi dobbiamo dare sempre l’esempio. Ho già preso un’altro premio per il fair play quando ero al Werder Brema, quella volta dissi all’arbitro che non era rigore. Se posso aiutare l’arbitro lo faccio volentieri”. Sul paragone con il grande Silvio Piola il tedesco ha replicato così: “E’ un grande onore. Io gioco per divertirmi, spero di farlo ancora per un paio di anni e che la salute mi assista. Ho giocato in grandi squadre e sono al mio quinto anno alla Lazio, sono contento di aver trovato questa bellissima gente, questa bellissima città e posso dire che sono veramente orgoglioso di indossare questa maglia“. Un bambino gli ha chiesto: “Miro, il 26 maggio sei stato contento di avergli alzato la coppa in faccia?”. Candidamente il tedesco ha risposto: “Se sei stato contento tu lo sono stato anche io…(ride, ndr)“. Il bambino poi chiede: “Klose ma secondo te la Lazio vince l’europa League?“. Il tedesco replica: “Bella domanda…(ride ndr). Non lo so se vinciamo l’Europa League, abbiamo qualità ma dobbiamo farla vedere sul campo“. Klose poi ha aggiunto: “Ho scelto la Lazio con la mia famiglia e sono contentissimo di essere venuto qua perché ho trovato l’ambiente adatto per giocare a calcio. Sono contento dei nostri tifosi perchè si sente sempre il loro calore, quest’anno di meno, ma ci sono sempre. Posso garantirvi che la squadra dà tutto in allenamento, in partita però è diverso, sono due cose diverse. Mostrare in campo quello che si fa durante la settimana è spesso difficile. Può capitare che qualcuno sia nervoso o che non faccia la sua parte, oppure che non lavoriamo insieme come squadra. Ma ripeto, sono felice di aver scelto la Lazio insieme alla mia famiglia, abbiamo trovato tutto quello che volevamo“.



Ieri, ancora una volta, l’Argentina si è fermata per assistere al Superclasico. In uno stadio Monumental pieno di tifosi, tracimante di entusiasmo e di colori, i due club di Buenos Aires si sono affrontati per la duecentoseiesima volta nella loro storia. Sugli spalti il colore dominante è ovviamente il biancorosso riverino ma l’hincha gialloblù dei tifosi del Boca non è certo da meno.
sono già 293 i trolley consegnati dall’associazione. Tutti destinati a donne fuggite di casa perché vittime di violenza. Donne che in preda alla disperazione – la maggior parte delle volte con bambini al seguito – hanno bisogno anche solo di un paio di slip o di uno spazzolino da denti che nella fretta di fuggire non hanno pensato a prendere. Nell’occasione Salvamamme e Rete di sicurezza attiva onlus rilanciano un servizio che si è dimostrato essenziale tramite il numero telefonico 1522 per indirizzare le donne al percorso con l’aiuto del telefono rosa.
I funerali saranno celebrati domani, alle 11, nella chiesa di Sant’Andrea a Montespertoli. Lascia la moglie e tre figli.
