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Retegui sedotto dai petrodollari arabi: Atalanta rischia di perderlo dopo la Lazio

Retegui nel mirino arabo: l’Atalanta resiste alle offerte, l’ex obiettivo Lazio fa gola al Medio Oriente! #CalcioMercato #Retegui #Atalanta

Immaginate un talento calcistico che ha attirato l’attenzione di grandi club, ma che ora si trova al centro di una vera e propria battaglia sul mercato. Mateo Retegui, l’attaccante italo-argentino e ex bersaglio della Lazio, è attualmente nel mirino di squadre arabe disposte a sborsare cifre importanti per portarlo via dall’Atalanta. Con il calciomercato in piena ebollizione, questa situazione sta accendendo la curiosità di tanti appassionati, che si chiedono se il giovane centravanti riuscirà a compiere il salto in Medio Oriente o se resterà in Italia.

Fonti attendibili segnalano che, nonostante le proposte arabe, al momento non ci sono stati nuovi rilanci concreti. I club sauditi avevano messo sul piatto un’offerta tra i 35 e i 40 milioni di euro, una cifra che i dirigenti dell’Atalanta ritengono decisamente al di sotto del valore del giocatore. Questo commento spiega la frase: si tratta di una valutazione economica che sottolinea l’importanza strategica di Retegui per il club, evidenziando quanto sia difficile per gli acquirenti raggiungere le aspettative bergamasche.

L’Atalanta continua a considerare Retegui una pedina irrinunciabile per il suo futuro. Arrivato in Serie A appena un anno fa, l’attaccante è visto come un elemento chiave per le ambizioni della squadra, e il club è pronto a trattenerlo a tutti i costi, accettando solo un’offerta che superi abbondantemente i 60 milioni. Questa frase sottolinea la fermezza della posizione atalantina, dimostrando come il valore di Retegui non sia solo monetario, ma legato al suo potenziale di crescita e ai successi futuri.

Non è un segreto che Retegui abbia un legame con l’ambiente della Lazio, dove era stato seguito con interesse. In passato, soprattutto la scorsa estate, il suo nome era stato accostato al club biancoceleste, con figure come Igli Tare e la nuova dirigenza che lo avevano monitorato a lungo. Tuttavia, i costi elevati e la concorrenza agguerrita avevano spinto la società a orientarsi su altre opzioni, lasciando Retegui come un “ex obiettivo” che ora brilla altrove.

Con il mercato ancora aperto, la storia di Retegui rimane un caso affascinante da seguire: le sue prestazioni confermano il potenziale che la Lazio aveva individuato, e l’interesse arabo ne è una prova lampante. L’Atalanta, forte della sua crescita, non ha intenzione di svenderlo, mentre la Lazio osserva da lontano, consapevole di aver puntato su un giocatore di grande valore in tempi non sospetti. Chissà quali colpi di scena arriveranno nei prossimi giorni?

Conferenza Sarri contrario l’ordine dei Giornalisti: bufera sulla Lazio, che pasticcio ha combinato?

Bufera sulla presentazione del nuovo allenatore della Lazio: esclusi i giornalisti, scoppia la polemica! #Lazio #GiornalismoSportivo #CalcioNews

La presentazione ufficiale del nuovo allenatore della Lazio sta generando una tempesta di discussioni, non per questioni sul campo, ma per una decisione che ha lasciato tutti a bocca aperta: il club ha scelto di escludere i giornalisti dalla conferenza stampa del 10 luglio. Questa mossa ha scatenato reazioni veementi da parte dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio e dell’Unione Stampa Sportiva Italiana (USSI), ponendo interrogativi su trasparenza e libertà di informazione in un mondo sportivo sempre più sotto i riflettori. Chissà se questa scelta segnerà un precedente o se sarà solo l’inizio di un dibattito più ampio?

Il Consiglio Regionale dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio ha espresso il suo disappunto attraverso una nota ufficiale, definendo «inaccettabile» la decisione della Società Sportiva Lazio di bloccare l’accesso ai media durante l’evento – un commento che sottolinea la gravità di una scelta vista come un attacco diretto ai principi del giornalismo, costringendo i reporter a inviare domande via email in anticipo, proprio come durante l’emergenza Covid. Questa critica non fa che aumentare la curiosità su come i club gestiscano i rapporti con la stampa in tempi normali.

A rincarare la dose è stato il presidente dell’Ordine, Guido D’Ubaldo, che ha attaccato duramente l’iniziativa con parole chiare: «Non è questo il modo di garantire la libertà di informazione, già messa a dura prova anche nel mondo dello sport» – una frase che evidenzia come tali scelte possano minacciare il ruolo vitale dei giornalisti nel tenere informato il pubblico, trasformando un evento sportivo in una questione di diritti. D’Ubaldo ha proseguito: «Purtroppo sono numerosi i tentativi che ledono la dignità dei giornalisti e che di fatto impediscono il diritto/dovere di informare. Invitiamo la Lazio a rivedere questa assurda decisione», ribadendo con forza l’urgenza di un cambiamento e invitando i lettori a riflettere su quanto sia fragile l’equilibrio tra club e informazione.

Lo stesso D’Ubaldo ha annunciato che nei prossimi giorni verrà richiesto un incontro con i responsabili dell’ufficio stampa del club, per un confronto diretto e schietto. Questa mossa potrebbe essere il punto di svolta, lasciando i tifosi e gli osservatori a chiedersi se porterà a una risoluzione o solo a nuove tensioni.

Non da meno è stata la reazione dell’USSI, con il presidente Jacopo Volpi che ha espresso pieno appoggio alle posizioni dell’Ordine dei Giornalisti e della Federazione Nazionale Stampa Italiana (FNSI): «L’Ussi Roma, in accordo con l’Ussi Nazionale e l’Ordine dei Giornalisti del Lazio, ritiene molto grave l’organizzazione di una conferenza stampa senza la presenza fisica della stampa, proprio in occasione della presentazione ufficiale del tecnico». Questa dichiarazione, che sottolinea l’importanza di un dialogo diretto per mantenere l’integrità del giornalismo sportivo, sta alimentando discussioni su quanto questo episodio possa influenzare il futuro delle comunicazioni nel calcio.

Mentre il presidente del club è attualmente ricoverato al Policlinico Gemelli e riceve auguri di pronta guarigione, l’attenzione rimane alta per vedere se la Lazio deciderà di fare un passo indietro o di perseverare nella sua linea. Questa vicenda apre scenari affascinanti sul rapporto tra sport e media, lasciando tutti in attesa di sviluppi che potrebbero ridesignare le regole del gioco.

Basic molla la Lazio: la rivale ci prova con insistenza!

Calciomercato Lazio: Basic verso l’addio, con la Cremonese che torna alla carica! Chissà se questo sarà l’inizio di un nuovo capitolo per il centrocampista croato. #Calciomercato #Lazio #Basic #Cremonese

Nel cuore del calciomercato della Lazio, uno dei dilemmi più intriganti riguarda il futuro del centrocampista Toma Basic. Dopo essere stato reintegrato nella rosa biancoceleste a gennaio 2025, Basic non ha mai visto il campo, una situazione che alza numerosi interrogativi e rende inevitabile una svolta per lui e la società. Questa impasse potrebbe presto trasformarsi in un’opportunità, lasciando i tifosi a chiedersi cosa riserverà la prossima mossa.

Già durante la sessione invernale, Basic aveva attirato l’attenzione di diverse squadre, tra cui Hajduk Spalato, Sassuolo e Cremonese, che avevano presentato proposte concrete. Eppure, il giocatore le ha respinte, alimentando la curiosità su quali motivazioni lo abbiano spinto a restare, nonostante un impiego limitato. Ora, con il mercato estivo in piena effervescenza e la rosa laziale fin troppo affollata, sembra che il momento dell’addio sia arrivato, offrendo un twist inaspettato in questa storia.

Secondo quanto riportato da Il Messaggero (un quotidiano italiano rinomato per le sue coperture approfondite sul mondo del calcio), la Cremonese – fresca di ritorno in Serie A – starebbe nuovamente puntando su Basic. Si tratta di un’operazione stimata intorno agli 800 mila euro, una cifra modesta ma realistica data l’underutilizzazione del calciatore e la necessità della Lazio di alleggerire l’organico. Anche se non ci sono trattative ufficiali in corso, l’interesse appare concreto, lasciando spazio a speculazioni su un possibile trasferimento imminente.

Il calciomercato della Lazio è influenzato da una rosa mastodontica: ben 36 giocatori sotto contratto, tra rientri dai prestiti e tesserati. Questo eccesso rende imprescindibile cedere alcuni elementi, sia a titolo definitivo che temporaneo, e Basic sembra essere in cima alla lista. Con prospettive di spazio ridotte al minimo e la squadra lontana dalle coppe europee nella prossima stagione, la sua partenza appare non solo logica, ma anche una chance per rilanciare la carriera del croato.

Insomma, le prossime settimane potrebbero segnare una svolta decisiva nel calciomercato della Lazio, con Basic pronto a lasciare Formello. La Cremonese, in caccia di rinforzi, potrebbe offrire al centrocampista l’opportunità che merita, rendendo questa vicenda un capitolo da seguire con attenzione per tutti gli appassionati.

Sarri shock: “Ho visto 1.000 giocatori, ma il mercato è fermo!” – Cosa sta succedendo alla Lazio?

Maurizio Sarri torna a far parlare di sé con dichiarazioni forti e inaspettate che gettano luce su un momento delicatissimo per la Lazio. Ospite del Premio Sportilia 2025 a Santa Sofia, il tecnico toscano ha rivelato la frustrazione che sta vivendo in queste settimane a Formello, tra sogni di mercato infranti e una rosa ancora incompleta.

”Negli ultimi 2-3 mesi ho visto 1.000 partite e 1.000 giocatori…e mi ritrovo con il mercato bloccato.”

Dopo mesi di analisi, studio e preparazione, Sarri si trova infatti con le mani legate: il mercato biancoceleste è fermo e le richieste tecniche del mister non possono essere soddisfatte. Una situazione difficile da accettare per chi, come lui, basa il proprio calcio su identità, idee precise e giocatori funzionali.

Il ritorno alla Lazio non è stato solo una scelta sportiva, ma anche emotiva:

”Sono tornato perché il percorso non era stato completato e non potevo lasciare il popolo biancoceleste nel momento in cui ha un problema.”

E il problema, oggi, è proprio questo: una squadra da ricostruire senza i giusti strumenti. Nonostante conosca molti dei giocatori presenti in rosa, Sarri sa bene che non tutti sono adatti alla sua filosofia. E alcuni, nel frattempo, sono anche scontenti: tra chi avrebbe voluto cambiare aria e chi aspettava un rinnovo che non arriverà prima dell’autunno.

La domanda ora è una sola: riuscirà Sarri a far volare di nuovo l’aquila biancoceleste, anche con le ali spezzate?

Gasparri, romanista sfacciato, attacca i Friedkin: “Meno idee di altri club, ecco il motivo”

Gasparri critica lo stadio della Roma e accende il dibattito sul calcio romano

Senatore Gasparri attacca il progetto stadio della Roma, puntando i riflettori sul mondo calcistico romano con un implicito confronto alla Lazio. In un intervento che solleva domande sul futuro del calcio nella Capitale, le sue parole invitano a riflettere su priorità e gestioni. #CalcioRomano #StadioRoma #ForzaItalia #LazioRoma

Il senatore Maurizio Gasparri, in un intervento ai microfoni di Radio Rai GR Parlamento, ha espresso forti dubbi sul progetto per il nuovo stadio della Roma a Pietralata, collegandolo a un’analisi più ampia del panorama calcistico romano. Con un tono critico che cattura l’attenzione, Gasparri non si limita a contestare l’iniziativa, ma insinua un parallelo con la Lazio, suggerendo differenze nei modi di affrontare le sfide del calcio. Questo approccio fa sorgere una curiosità: come le strategie delle squadre della Capitale influenzano davvero i risultati sul campo?

Tra le sue dichiarazioni più incisive, Gasparri ha affermato: “Mi pare sia un’arma di distrazione di massa” – riferendosi al progetto giallorosso – “Pensiamo al campionato e ai tornei europei, alla squadra. Poi, quando ci sarà lo stadio, ci andremo. Ho visto solo video, immagini straordinarie, ma con l’intelligenza artificiale si poteva anche fare di meglio.” Questa frase evidenzia come il senatore veda l’attenzione mediatica sullo stadio come un diversivo dai problemi reali della squadra, spingendo i lettori a chiedersi se davvero le risorse vadano concentrate altrove per migliorare le prestazioni sportive.

Le sue parole sembrano accentuare il gap tra hype e risultati concreti, con un sottotono che richiama implicitamente la Lazio. Mentre la Roma è al centro di dibattiti su grandi visioni, la squadra biancoceleste appare più focalizzata su aspetti pratici, suscitando interesse su quale modello possa essere più efficace nel lungo termine per il calcio romano.

Gasparri non ha risparmiato critiche alla proprietà americana dei Friedkin, proprietari della Roma: “Perché hanno preso la Roma? Cosa ne vogliono fare? Non è come comprare un palazzo o un aereo, comprare una squadra di calcio è diverso, perché dentro c’è la gente. Non hanno speso poco, non sono tirchi, ma è una proprietà distante, non partecipe. Soldi spesi tanti, risultati esigui, empatia zero.” Questa citazione sottolinea la distanza percepita tra i proprietari e i tifosi, invitando a riflettere su come l’impegno emotivo e la partecipazione possano fare la differenza in uno sport così passionale, e solleva interrogativi sul vero impatto di investimenti massicci senza un legame profondo.

Pur senza nominare direttamente la Lazio, Gasparri evoca un contrasto con un modello più radicato e autentico, che privilegia il contatto con il pubblico rispetto alle operazioni di immagine. In un contesto dove la Lazio sta navigando tra ricostruzione e ambizioni europee, queste osservazioni riaccendono il tradizionale dibattito tra le due realtà calcistiche della Capitale, alimentando curiosità su quali visioni prevarranno e come influenzeranno il futuro del calcio italiano.

Roma beffa Lazio: colpo Gasperini nel mirino dei giallorossi!

Matt O’Riley e la Roma in pole position: una sfida di mercato che accende la rivalità! #Calciomercato #ASRoma #SerieA

Nel mondo del calciomercato estivo, dove ogni mossa può ribaltare le gerarchie, la Roma sta emergendo come la favorita assoluta per assicurarsi Matt O’Riley, il centrocampista danese di 24 anni attualmente al Brighton. Dopo una stagione promettente in Premier League, questo talento scandinavo ha fatto capire di preferire i colori giallorossi, alimentando una curiosità crescente tra i tifosi: cosa lo ha spinto verso la Capitale?

La corsa a O’Riley non è priva di ostacoli, con il nome del giocatore accostato anche al Napoli nelle scorse settimane. Tuttavia, i giallorossi sembrano aver superato la concorrenza, consolidando il loro vantaggio rispetto ad altri club, in una sfida che si estende ben oltre il campo di gioco. È intrigante pensare a come una singola trattativa possa influenzare l’intera stagione.

Al timone della strategia romanista c’è Frederic Massara, il nuovo direttore sportivo, che conosce bene il profilo di O’Riley dai tempi del Rennes. Questa familiarità potrebbe essere la chiave per un affondo decisivo, non appena la Roma avrà più libertà di manovra a partire da luglio, superando i vincoli del Fair Play Finanziario per concretizzare l’operazione.

Il Brighton valuta O’Riley intorno ai 30 milioni di euro, una cifra che al momento pesa sul bilancio dei giallorossi. Ma le negoziazioni stanno virando verso una soluzione creativa: un prestito con obbligo di riscatto, che offrirebbe una via d’uscita intelligente per entrambe le parti, lasciando i fan in attesa di sviluppi entusiasmanti.

Per la Roma, portare a casa un profilo come O’Riley non sarebbe solo un rinforzo tecnico, ma un segnale forte in un mercato competitivo, dove mantenere il passo con le rivali è cruciale. Con le sue doti di inserimento tra le linee e visione di gioco, il danese incarna esattamente ciò di cui ha bisogno la mediana di De Rossi per trovare equilibrio e dinamicità, rendendo questa possibile acquisizione un capitolo da non perdere nella storia del club.

IL CASO - Sarri, conferenza stampa senza stampa: la reazione del tecnico

In questa agitata estate tutta biancoceleste, anche la conferenza stampa di Maurizio Sarri é diventata materia di contestazione e ha alimentato il clima di tensione intorno al club senza nemmeno essersi svolta (prevista domani 10 Luglio).

La decisione di svolgere la conferenza stampa a porte chiuse (una conferenza stampa “senza stampa”) ha portato a degli scontati strascichi di malcontento sia tra i tifosi, in attesa di risposte dopo il blocco del calciomercato, e tra la stampa, che si é trovata chiusa fuori da Formello senza la possibilità di svolgere il proprio lavoro.

Conferenza Sarri a porte chiuse, la reazione del tecnico

Tra i tanti scontenti dell’attuale atmosfera intorno alla Lazio, ci sarebbe anche Maurizio Sarri: il tecnico, infatti, non sarebbe stato avvisato in sede di trattativa della difficilissima situazione del calciomercato della Lazio, con il blocco ormai incombente. Solo il grande amore per i tifosi e per i colori biancocelesti avrebbero evitato le dimissioni del tecnico.

La Lazio ha comunicato le modalità di svolgimento della conferenza stampa di Sarri (porte chiuse, una domanda per testata da inviare) proprio ieri, giornata in cui c’è stato anche il malore di Lotito: secondo quanto riportato da “il Messaggero”, il tecnico non avrebbe nascosto il malcontento causato dalla decisione.

Lazio in crisi: Sarri affoga nel caos mercato, biancocelesti a corto di idee essenziali!

Blocco totale nel calciomercato Lazio: la rosa più anziana d’Italia rischia di frenare il futuro! #Calciomercato #Lazio #SerieA

Il calciomercato della Lazio sta attraversando uno dei periodi più critici degli ultimi anni, con un vero e proprio stallo che va oltre le semplici trattative. Non si tratta solo di difficoltà negli acquisti, ma di un blocco che sta compromettendo il piano di ringiovanimento della squadra, avviato appena un anno fa. Con la cessione del giovane Tchaouna, classe 2003, e l’impossibilità di portare nuovi talenti, la rosa biancoceleste si prepara alla stagione 2025-26 come la più anziana in tutta la Serie A, un fatto che non può che far riflettere sui rischi di una squadra che invecchia anziché evolversi.

Secondo quanto riportato da fonti attendibili, saranno ben 11 i giocatori trentenni o più pronti a presentarsi a Formello per l’inizio del ritiro estivo il 14 luglio. Questo dato, non visto dal 2015, evidenzia una netta controtendenza rispetto al resto del campionato, dove i club stanno optando sempre di più per profili giovani e promettenti. Ma cosa significa per la Lazio dover affidarsi a un gruppo così esperto? È una domanda che tiene in sospeso i tifosi, alimentando curiosità su come questa situazione possa influenzare le prestazioni sul campo.

Il blocco del calciomercato ha paralizzato non solo le operazioni immediate, ma anche le ambizioni di un rinnovamento a lungo termine. Con un’età media che sfiora i 29 anni, la squadra si appoggia sempre di più sull’esperienza dei veterani, limitando lo spazio per l’entusiasmo dei giovani. Tra i pochi profili under che potrebbero emergere ci sono il danese Provstgaard e il talento franco-marocchino Belahyane, entrambi sotto osservazione durante il ritiro: questi nomi rappresentano un barlume di speranza in un contesto che altrimenti appare dominato dall’età.

Un possibile spiraglio potrebbe aprirsi nei prossimi mesi, magari già dal mercato di gennaio, per rilanciare il progetto giovani. Intanto, resta in ballo l’ipotesi di un arrivo come quello di Lorenzo Insigne, 34 anni, a parametro zero anche dopo la chiusura della sessione estiva, un’opzione che però rafforzerebbe ulteriormente la tendenza verso profili esperti. Mentre la situazione societaria attende sviluppi, la Lazio si trova a navigare in acque incerte, con il sogno di un vero rinnovamento che per ora resta sospeso, lasciando i fan a chiedersi cosa riserva il futuro per la loro squadra.

Lazio in crisi: abbonamenti zoppicano tra contestazioni e guai interni

La Lazio inarrestabile: abbonamenti oltre 11.500 e l’attesa per la prossima fase! #Lazio #Abbonamenti #Calcio

La passione per la Lazio è più viva che mai, come testimoniato dai numeri impressionanti della campagna abbonamenti per la stagione 2025/26. In sole 48 ore, si è registrato un vero “boom abbonamenti”, con oltre 11.500 tessere vendute – un’esplosione che sottolinea l’entusiasmo contagioso dei tifosi biancocelesti e fa sorgere la curiosità su quanto ancora possa crescere questo trend. (Questa frase, “boom abbonamenti”, cattura l’intensità improvvisa e positiva dell’aumento, evidenziando un momento clou della campagna che accende l’interesse dei fan.)

Oggi, martedì 9 luglio, è un giorno cruciale per i supporter più fedeli. Alle 23:59 si chiuderà la prima fase dedicata alla prelazione per i vecchi abbonati, offrendo loro l’opportunità di garantire il proprio posto allo Stadio Olimpico. Questa fase esclusiva non solo premia la lealtà dei tifosi, ma anche alimenta la suspense su quanti riusciranno a rinnovare in tempo, lasciando i lettori con il fiato sospeso per i risultati finali.

A partire dal 14 luglio, dalle 16:00, scatterà la vendita libera, aperta a tutti i tifosi della Lazio, inclusi quelli che non avevano sottoscritto l’abbonamento nella scorsa stagione. Questa finestra si protrarrà fino alle 23:59 del 20 agosto, dando a migliaia di appassionati la chance di unirsi alla tribù biancoceleste e vivere le emozioni della nuova annata – un’apertura che promette di ampliare ulteriormente la base di sostenitori e tenere tutti incollati alle novità.

La risposta del pubblico nelle prime settimane è stata davvero positiva, rafforzando il legame indissolubile tra la Lazio e i suoi tifosi. I numeri attuali, che superano quelli della scorsa stagione, dimostrano come il popolo biancoceleste creda nel progetto e voglia essere protagonista del futuro del club – un segnale che incuriosisce e fa riflettere sull’evoluzione di questa fedeltà nel tempo.

La società ha promosso una campagna accattivante, focalizzata sul senso di appartenenza e sulla storia del club, con slogan emozionanti, video coinvolgenti e una comunicazione diretta. Questo approccio non solo ha boostato l’adesione, ma solletica la curiosità su come queste strategie possano influenzare le prossime tappe.

Con la vendita libera in arrivo, l’obiettivo è ora superare quota 20.000 abbonamenti, e se il ritmo attuale persiste, la Lazio potrebbe registrare uno dei migliori risultati degli ultimi anni. Questo slancio non fa che accendere l’entusiasmo per la stagione alle porte, rendendo ogni aggiornamento un must-follow per i veri appassionati.

Lazio beffata di nuovo: la rivale sgraffigna il giocatore!

Il Como fa sul serio per Belahyane: un giovane talento della Lazio nel mirino! #Calciomercato #SerieA #Lazio #Como

Mentre le squadre di Serie A stanno ancora godendo delle vacanze estive, il calciomercato non si ferma, e i movimenti dietro le quinte stanno già accendendo la curiosità. In casa Lazio, c’è aria di riflessioni strategiche, con un occhio alle uscite che potrebbero ridisegnare la rosa. Al centro dell’attenzione c’è Reda Belahyane, il giovane centrocampista biancoceleste che ha attirato l’interesse del Como, guidato dall’ex stella Cesc Fabregas. Chissà se questa sarà la scintilla che accende le prime trattative dell’estate?

Belahyane, un talento classe 2004, è finito nel radar del Como per le sue qualità tecniche e dinamiche, che sembrano calzare perfettamente con il progetto del club lariano. Il tecnico spagnolo vorrebbe rinforzare la mediana con un giocatore tecnico e dinamico. Questa frase sottolinea quanto Fabregas stia cercando di plasmare una squadra agile e creativa, e Belahyane potrebbe essere il pezzo mancante per dare un boost al centrocampo. Per la Lazio, si tratta di un potenziale primo movimento in uscita, anche se al momento non ci sono offerte ufficiali concrete – ma l’attesa è palpabile.

Durante la scorsa stagione, il francese di origini marocchine è stato utilizzato a sprazzi, lasciando comunque impressioni positive quando è stato chiamato in causa. Immaginatevi un giocatore con potenziale inesplorato che ora potrebbe trovare più spazio altrove: è proprio questo l’elemento che rende la sua situazione così intrigante. Per Belahyane, un trasferimento al Como potrebbe significare un’opportunità di crescita accelerata, dove le sue qualità potrebbero brillare con maggiore continuità.

La dirigenza biancoceleste sta valutando con attenzione le opzioni, sapendo che il calciomercato è solo all’inizio e che ogni mossa sarà cruciale per costruire una rosa più competitiva. Un’eventuale partenza di Belahyane potrebbe essere bilanciata con arrivi più esperti o promozioni interne, ma l’idea di perdere un giovane promettente solleva domande: come risponderà la Lazio a questa sfida? Il Como, intanto, è lì che osserva, pronto a spingere per un acquisto, magari a titolo definitivo o in prestito con diritto di riscatto.

Con le settimane che passano, le trattative sembrano destinate a intensificarsi, e Belahyane potrebbe essere solo l’inizio di una serie di operazioni che movimenteranno il calciomercato della Lazio. L’atmosfera è elettrica, con tifosi e addetti ai lavori che si chiedono: chi sarà il prossimo protagonista di questa estate di mercati?

Lotito, nuovo aggiornamento delle condizioni dopo il malore

Claudio Lotito, nella giornata di ieri 8 Luglio, é stato vittima di un malore. Il presidente della Lazio avrebbe accusato un mancamento mentre era al lavoro in Senato che lo avrebbe costretto al trasporto in ambulanza verso il policlinico Gemelli.

Mentre il patron ha dichiarato a “Lapresse” che la visita presso il nosocomio romano sarebbe stato dovuto a degli accertamenti di routine, secondo quanto riportato da SkySport in realtà un’aritmia cardiaca sarebbe stata la causa scatenante del malessere accusato da Lotito: nonostante il malore non sia grave, il patron ha passato la notte in osservazione nel policlinico.

Lotito, la caldissima estate del presidente

Lo storico livore dei tifosi biancocelesti nei confronti di Lotito é sfociato in contestazione da maggio, con il durissimo comunicato causato dal mancato ritiro di Auronzo. Mentre la situazione sembra quasi placarsi con il ritorno di Sarri sulla panchina biancoceleste, é esplosa in aperta protesta dopo il blocco del mercato.

Il punto della contestazione si é subito spostato sul piano politico, con la protesta indirizzata verso il partito di cui Lotito fa parte: una serie di striscioni (l’ultimo a Montesacro due giorni fa) richiede a gran voce la rimozione di Lotito dalla presidenza tramite la mano del partito, mentre si vocifera di un boicottaggio dello stesso partito e ci si avvicina a grandi passi spediti verso la protesta di piazza di Martedì 15 luglio.

Sarri spara a zero: “Dimissioni con Lotito? Ve lo racconto. Il mercato Lazio? Un disastro in arrivo”

Un leggendario allenatore rivela il suo cuore: ritorno al campo e passioni inconfessate

Scopri le confessioni sincere di un tecnico che ha segnato il calcio italiano, parlando di legami profondi con la sua squadra e una città che lo ha cambiato per sempre. Cosa lo ha spinto a tornare in panchina dopo le dimissioni? #RitornoAlCalcio #PassioneBiancoceleste #CuoreNapoletano

Durante la cerimonia del Premio Sportilia, l’allenatore ha ripreso la parola in pubblico, affrontando temi cruciali del suo recente percorso. Ha condiviso riflessioni sul suo rientro alla guida della squadra e sul legame indissolubile con Napoli, dimostrando una schiettezza tipica del mondo del calcio. Queste parole non solo intrigano per la loro autenticità, ma invitano i fan a riflettere su cosa significhi davvero dedicarsi a una passione come questa.

Il suo ritorno alla guida della squadra è stato un momento atteso con grande curiosità. «Non potevo lasciare il popolo laziale nel momento in cui ha un problema, il percorso non era completato», ha dichiarato con fermezza. Questo commento sottolinea il forte senso di responsabilità e affetto che lo lega ai tifosi, rivelando come il suo impegno vada oltre il mero aspetto professionale, alimentando l’interesse su quanto un allenatore possa essere legato emotivamente al suo ambiente.

Le sue dimissioni, avvenute nel marzo 2024, avevano lasciato molti interrogativi. Ora, ha chiarito le ragioni con trasparenza: «Mi ero dimesso perché avevo problemi personali. Non mi consentivano di affrontare i problemi del calcio. Non riuscivo a dare quello che volevo dare». Questa frase evidenzia la lotta interiore che spesso affrontano i protagonisti dello sport, suscitando curiosità su come i fattori personali possano influenzare una carriera al top, e invitando i lettori a immedesimarsi nelle sue sfide umane.

Nei mesi successivi alle dimissioni, ha descritto un periodo di distacco dal gioco che ha stuzzicato l’immaginazione di molti appassionati. «Nei primi mesi di disoccupazione non mi sono occupato di calcio assolutamente, ma negli ultimi due-tre mesi ho visto mille partite e mille giocatori. E ora mi ritrovo col mercato bloccato», ha confessato. Questa ammissione offre uno sguardo affascinante sul suo processo di ricarica, mostrando come anche i grandi del settore vivano fasi di pausa che li rendono più affamati, e incuriosendo su cosa significhi davvero “ritornare” nel mondo competitivo.

Inevitabile è stato il suo riferimento a Napoli, una città che ha segnato profondamente la sua traiettoria. «A Coverciano dovrebbero rendere obbligatorio per ogni allenatore fare almeno un anno a Napoli. Per quello che significa allenare lì, per quello che la città ti dà e rappresenta», ha detto. Queste parole evidenziano l’impatto formativo di esperienze intense, stimolando il lettore a pensare a come luoghi e tifoserie possano forgiare un allenatore, e aggiungendo un tocco di mistero su cosa renda Napoli così unica nel panorama calcistico.

In sintesi, questo rientro non è solo una mossa tattica, ma un capitolo personale carico di emozioni e determinazione. Con nuove energie, l’allenatore guarda al futuro con lo stesso fuoco che ha sempre caratterizzato il suo cammino, lasciando i fan con la voglia di seguire i prossimi sviluppi in campo.

La conferenza stampa di presentazione di Sarri senza giornalisti. L’apice…

La Lazio le sbaglia tante ma questa della presentazione di Mister Sarri è grave.

Domani verrà presentato il mister toscano nel centro sportivo di Formello, ma senza giornalisti in presenza. Sì avete capito bene. Ci sarà una conferenza stampa ma senza i giornalisti.

Come riporta il comunicato  ufficiale pubblicato sul sito della Lazio, ai giornalisti sarà consentito – entro oggi – inviare una mail con la domanda da fare a mister Sarri.

Cose da terzo mondo. Meglio non farla la conferenza stampa se son queste le premesse. Tutto il mondo non lavora in questo modo, non si lavora così. Se si ha paura della stampa meglio non fare conferenze stampa.

La Lazio ne sbaglia tante di mosse dal punto di vista della comunicazione, ma questa legata alla presentazione del nuovo tecnico è tanta roba. Mai un’apertura alla stampa locale, la Lazio è sempre troppo spesso chiusa dentro il fortino di Formello, pochissime le iniziative per la città, il valore del brand è basso rispetto al potenziale che ha la Lazio.

La situazione è abbastanza grave e la modalità con cui verrà presentato Maurizio Sarri ne è la prova lampante. Ci vuole un cambio di passo, uno scatto d’orgoglio, una società più ambiziosa e più trasparente, una Lazio più vicina alla sua gente.

Davide Sperati 

Prime pagine sportive: Il 9 luglio tra trionfi audaci e flop umilianti nazionali

Esplora le prime pagine dei quotidiani sportivi italiani di oggi: Tuttosport, Corriere dello Sport e La Gazzetta dello Sport! #QuotidianiSportivi #CalcioItaliano #AnteprimaEdicola

Ogni mattina, migliaia di appassionati si affrettano a prendere in mano i loro quotidiani preferiti per scoprire le ultime novità del mondo dello sport. Immaginate l’eccitazione di sfogliare pagine piene di scoop, analisi e notizie esclusive che potrebbero cambiare il vostro punto di vista su una partita o su un campione. È proprio questo il fascino che rende l’acquisto di questi giornali un rituale irrinunciabile per tanti lettori: sono decine di migliaia le copie vendute tutte le mattine in edicola (questa frase sottolinea l’enorme popolarità e l’impatto culturale di questi quotidiani, rivelando quanto il pubblico sia affamato di aggiornamenti sportivi). Ma non dovete aspettare l’alba per avere un assaggio: un’anteprima dei contenuti principali è già disponibile dalla sera prima, alimentando la curiosità e tenendovi incollati alle novità del calcio.

Questi tre colossi dell’informazione sportiva non sono solo testate, ma veri e propri punti di riferimento per gli amanti del gioco. Tuttosport, Corriere dello Sport e La Gazzetta dello Sport rappresentano i principali quotidiani sportivi in Italia: dove si parla anche di Lazio (questa affermazione evidenzia il ruolo centrale di questi giornali nel panorama calcistico nazionale, inclusa la copertura di squadre come la Lazio, che aggiunge un tocco di varietà e interesse per i fan). Con le loro prime pagine che catturano l’essenza delle storie più calde, offrono uno sguardo privilegiato su eventi, risultati e retroscena, invogliando i lettori a immergersi in un mondo di passione e competizione. Che si tratti di anticipazioni di partite o di analisi approfondite, queste edizioni quotidiane continuano a essere il battito del cuore dello sport italiano.

Patric non è solo difensore: il suo sostegno social a Kirian Rodriguez fa rumore

Un gesto di solidarietà che scalda i cuori: Patric della #Lazio appoggia il ritorno eroico di Kirian Rodriguez! #Calcio #Speranza #Resilienza

Immaginate un difensore come Patric, noto per la sua solidità in campo, che usa i social per trasmettere un messaggio di supporto al suo connazionale Kirian Rodriguez. È un gesto semplice, eppure carico di emozione, che ci fa riflettere su quanto il mondo del calcio possa unire le persone nei momenti difficili. Che cosa ha spinto Patric a condividere quel messaggio? Scopriamolo in una storia di forza e determinazione che ispira tutti.

Kirian Rodriguez, capitano del Las Palmas, ha finalmente una notizia da festeggiare: ha superato le visite mediche questa mattina ed è stato dichiarato idoneo a tornare in campo dopo mesi di assenza forzata per un serio problema di salute. Questa svolta arriva dopo un periodo di battaglie personali che hanno catturato l’attenzione di fan e atleti in tutto il mondo, facendoci chiederci come possa qualcuno ritrovare la forza per ricominciare.

Tornando al drammatico annuncio di Kirian dello scorso 6 febbraio 2025, le sue parole hanno lasciato un segno profondo: «Ho di nuovo il cancro. Devo fermarmi per sei mesi per combattere di nuovo questa malattia, devo sottopormi alla chemioterapia. Ora è il turno di fermarmi e di combattere di nuovo». Questa frase, carica di coraggio e accettazione, sottolinea la determinazione di Kirian nel affrontare l’incertezza con una lucidità commovente, trasformando la sua lotta in un esempio per tutti.

Il percorso di Kirian, fatto di cure intense e un recupero che ha richiesto una forza straordinaria, lo ha reso un simbolo di resilienza. Ora, con il suo imminente ritorno, messaggi di sostegno stanno inondando i social, inclusi quelli da parte di calciatori come Patric. Il difensore della Lazio, condividendo il messaggio di Kirian, ha dimostrato come il legame tra connazionali possa superare le barriere del campo, alimentando la curiosità su come questi gesti possano influenzare la comunità sportiva.

La vicenda di Kirian ci ricorda che nel calcio, e nella vita, le vere vittorie vanno oltre i gol e le partite. Il suo ritorno non è solo una conquista personale, ma un faro di speranza per chiunque stia lottando contro avversità simili, dimostrando che con coraggio e tenacia, anche gli ostacoli più grandi possono essere superati.

Chelsea distrugge il Fluminense e conquista la finale del Mondiale per Club

Chelsea vola in finale al Mondiale per Club: doppietta da urlo di João Pedro contro il Fluminense! #Chelsea #MondialePerClub #CalcioMondiale

Il Chelsea ha conquistato un posto nella finale del Mondiale per Club 2025 con una prestazione che ha lasciato tutti a bocca aperta, battendo il Fluminense in una semifinale ricca di emozioni e colpi di scena. Una doppietta dell’attaccante João Pedro ha catapultato i Blues verso la vittoria, dimostrando come il talento individuale possa fare la differenza in partite decisive. Ora, i tifosi si chiedono: chi sarà l’avversario tra il Real Madrid e il Paris Saint-Germain? L’attesa è febbrile, e questo scontro promette di essere epico.

João Pedro, che ha iniziato la sua carriera proprio nel Fluminense, ha segnato due gol sensazionali contro la sua ex squadra, mostrando un mix di abilità straordinaria e rispetto per il passato. Il primo momento di magia è arrivato al 18° minuto del primo tempo, un potente destro che si è insaccato sotto la traversa – un tiro che ha lasciato il portiere avversario impotente, e che sottolinea la precisione letale di Pedro in momenti cruciali. Poi, il secondo capolavoro di Pedro è arrivato al 56° minuto: una palla a giro di destro che ha trovato il secondo palo con squisita precisione – qui, il gesto dell’attaccante di offrire scuse ai suoi ex tifosi evidenzia la sua umiltà, un dettaglio che ha commosso i fan e ha aggiunto un tocco umano a una partita già intensa, mostrando come lo sport possa unire rivalità e affetti.

La superiorità del Chelsea è stata evidente per tutta la durata del match, con una velocità e una qualità tecnica che hanno sopraffatto il Fluminense, nonostante la squadra brasiliana abbia dato filo da torcere. I ragazzi di Renato Portaluppi, soprannominati il Tricolor, hanno lottato con energia e determinazione, sorprendendo molti in questo torneo e meritando rispetto per le loro prestazioni. Eppure, la domanda che aleggia è: quanto ancora potevano reggere contro una macchina da guerra come il Chelsea?

Ora, l’appuntamento è per domenica 13 luglio al MetLife Stadium di East Rutherford, New York, dove il Chelsea scenderà in campo alle 21:00 ora italiana per sfidare la vincitrice della semifinale tra Paris Saint-Germain e Real Madrid. I tifosi di calcio globali sono in fibrillazione: sarà una finale che potrebbe scrivere una nuova pagina nella storia del torneo, con tanto talento in campo e storie da raccontare. Non perdetevi questo spettacolo imperdibile!

Lazio inchiodata sul mercato: Ascari smonta Lotito, “Troppo fermo per sbloccarsi”

Calciomercato Lazio: Un’agente rivela i retroscena di un’estate bloccata e piena di incognite! #Calciomercato #SerieA #Lazio

Nel vivace mondo del calciomercato di Serie A, dove le trattative fioccano e le squadre si rinforzano, la situazione della Lazio cattura l’attenzione per le sue sfide inaspettate. L’agente Eugenio Ascari ha offerto un’analisi esclusiva, dipingendo un quadro di incertezze che potrebbe cambiare le prospettive della prossima stagione. Con il mercato bloccato da vincoli finanziari, i tifosi si chiedono se il club riuscirà a navigare queste acque turbolente senza rinforzi.

Ascari, intervenendo ai microfoni di un sito specializzato, ha delineato le difficoltà della Lazio, sottolineando come il club non possa procedere con acquisti quest’estate. “Il mercato dei biancocelesti è bloccato per il problema dell’indice di liquidità; quindi, quello della Lazio è un discorso a parte. Dipende tutto da Sarri, solo da lui. Dall’alchimia che riuscirà a costruire con la squadra, restituendo brillantezza a qualche giocatore che non ha reso in passato per quello che ci si aspettava. Il tutto a meno di una ricapitalizzazione di Lotito che ad oggi sembra poco probabile. Per questo, a mio parere, si può già parlare di una Lazio Sarri dipendente”. Questa frase evidenzia come il blocco finanziario non sia solo un ostacolo burocratico, ma un fattore che rende il successo del team interamente legato alle capacità del tecnico di valorizzare la rosa esistente, senza possibilità di interventi esterni.

Le implicazioni di queste parole sono preoccupanti per i supporter laziali, che vedono la squadra costretta a fare affidamento solo sulle risorse attuali. Senza la libertà di rafforzare la formazione, la dirigenza deve concentrarsi sulla motivazione dei giocatori e su nuove strategie tattiche per affrontare la stagione. Ascari sottolinea l’importanza di un’eventuale ricapitalizzazione, ma la definisce come un’opzione remota, alimentando il suspense su cosa riserverà il futuro.

In sintesi, con il calciomercato che va avanti per le altre squadre, la Lazio si trova in una posizione unica e delicata, dove ogni mossa dipenderà da fattori interni. I fan attendono con curiosità di vedere se il club saprà superare questi limiti e trasformare le sfide in opportunità di crescita.

Almeyda si presenta al Siviglia: “Non vendo chiacchiere, solo risultati” – L’ex Lazio non indora la pillola

Almeyda al Siviglia: Promesse di passione e lotta per un futuro da protagonisti! #Siviglia #Almeyda #CalcioEster

L’attesa è finita e l’eccitazione è palpabile: Matías Almeyda, l’ex centrocampista tenace della Lazio ora trasformato in un tecnico di valore, è stato svelato come il nuovo allenatore del Siviglia. In una sala stampa affollata dello stadio Ramón Sánchez-Pizjuán, l’argentino ha condiviso parole cariche di emozione e determinazione, lasciando i tifosi curiosi di vedere come tradurrà le sue idee in risultati sul campo. Chissà se questa nuova avventura in Spagna segnerà l’inizio di una rinascita per il club andaluso?

Visibilmente commosso, Almeyda ha aperto il suo discorso con una dichiarazione che cattura subito l’essenza del suo approccio: «Arrivo in un club glorioso, con una storia e un’anima che meritano il massimo rispetto e un impegno totale». Queste parole evidenziano il profondo rispetto che Almeyda nutre per la ricca eredità del Siviglia, sottolineando come non voglia solo guidare la squadra, ma onorarne il passato per costruire un futuro condiviso.

Proseguendo, ha rafforzato il suo messaggio con una promessa diretta e affascinante: «Non vengo qui a vendere fumo, ma a promettere lavoro, sacrificio e un’identità chiara. Voglio una squadra che senta la maglia, che lotti su ogni pallone con il cuore, proprio come facevo io in campo. Il mio Siviglia dovrà avere l’anima del suo popolo, unito e coraggioso. So che la sfida è grande, ma sono pronto a dare tutto me stesso per questi colori e per ripagare la fiducia di questa gente calorosa». In questo passaggio, Almeyda chiarisce il suo stile pragmatico e motivazionale, invitando i lettori a immaginare una squadra radicata nei valori del sacrificio e dell’unità, un approccio che potrebbe trasformare i nervi in energia positiva per i tifosi.

Non pago, ha aggiunto un tocco di audacia e ottimismo: «Non ho paura di nulla. Questa è una sfida entusiasmante e sono sicuro che convinceremo con il nostro gioco, non solo con le parole. Io parlo attraverso i fatti, ovunque io vada. Può sembrare difficile, ma mi sento rinvigorito e ottimista su ciò che possiamo realizzare. Vogliamo mostrare qualcosa con cui i tifosi possano identificarsi. Lotteremo per vincere dando tutto noi stessi. La pressione è tanta, ma anche la voglia del gruppo è forte. Ho trovato un Siviglia di alto livello. Questa è una nuova fase della mia vita e voglio aiutare il club a tornare agli standard a cui è abituato. Il calcio si gioca in undici, qui non c’è spazio per l’individualismo: conta solo il collettivo. Ogni squadra che ha saputo vincere lo rifarà, una volta superati gli ostacoli. Questo è il nostro obiettivo comune. Cercheremo la nostra identità, facendo in modo che nessuno si arrenda e che il calcio si viva con il cuore. Stiamo costruendo una nuova casa, partendo dalle fondamenta. Darò il massimo in questa mia prima esperienza da allenatore in Spagna. Metto amore e cuore in tutto ciò che faccio e non deluderò nessuno». Qui, Almeyda trasmette una visione collettiva e resiliente, spiegando come il suo focus sul gruppo e sul cuore possa ispirare una rinascita, lasciando i lettori intrigati su come questa “nuova casa” si materializzerà in partite memorabili e vittorie sudate. Con queste parole, il Siviglia si prepara a una stagione che promette emozioni autentiche e un legame rinnovato con i suoi sostenitori.

Italiane al femminile spaccano gli ascolti all’Europeo: la gara col Portogallo fa record da maschi!

Boom di ascolti per le Azzurre: Italia-Portogallo conquista il pubblico! #NazionaleFemminile #Euro2023 #CalcioDonne

Immaginate milioni di occhi incollati allo schermo per una gara di calcio femminile che ha emozionato l’Italia intera: la Nazionale Femminile ha registrato un vero exploit televisivo con la sfida contro il Portogallo, terminata 1-1. Oltre 1 milione e 600mila spettatori su Rai 2 hanno seguito l’azione, con uno share del 10,2%. Questi numeri non sono solo cifre, ma un segnale dell’affetto e dell’interesse crescente del pubblico per le Azzurre, che ora puntano decise verso l’ultimo passo per la qualificazione.

Dopo la delusione per la vittoria sfuggita all’ultimo, l’attenzione si sposta sulla prossima sfida cruciale. Venerdì sera a Berna (ore 21, in diretta su Rai 2), le Azzurre affronteranno la Spagna con due risultati su tre a favore e un vantaggio di +6 nella differenza reti. Sono loro a dettare il ritmo del proprio destino, in un match che promette suspense e determinazione da parte della squadra.

Il presidente federale Gabriele Gravina ha condiviso le sue riflessioni sull’ondata di emozioni generate dalla partita, dichiarando: “Ieri abbiamo vissuto tantissime emozioni”. (Questo commento sottolinea l’intensità e la passione che hanno caratterizzato l’incontro, catturando l’entusiasmo collettivo del pubblico e della squadra). Gravina ha poi aggiunto: “Ora c’è un po’ di amarezza per come è finita ma siamo convinti, vedendo anche la rabbia positiva delle ragazze a fine partita, del desiderio di riscatto di questa squadra. È un gruppo gioioso, dai forti valori, che dimostra determinazione e grande coesione: vogliono sentirsi protagoniste e far diventare protagonista la maglia azzurra”. (Qui, Gravina evidenzia la resilienza del team e il suo spirito unito, trasformando la delusione in motivazione per il futuro).

Inoltre, Gravina ha lodato il CT Andrea Soncin per il suo ruolo nella crescita del movimento: “Stiamo portando avanti un progetto meraviglioso […] reputo [Soncin] la persona giusta al momento giusto. Dà serenità a tutto l’ambiente e le giuste indicazioni per far esprimere le ragazze al meglio”. (Questa frase rimarca l’importanza del lavoro di Soncin nel creare un ambiente positivo e strategico, essenziale per lo sviluppo del calcio femminile). Infine, non poteva mancare un tributo a Cristiana Girelli, la giocatrice che ha incantato tutti: “Ha realizzato un gol meraviglioso con un gesto tecnico di altissima qualità. […] È un punto di riferimento per le compagne e per tutte le bambine che giocano a calcio”. (Gravina con queste parole celebra non solo il talento individuale di Girelli, ma anche il suo ruolo ispiratore per le future generazioni nel mondo del calcio).

Con questi elementi, le Azzurre continuano a scrivere una storia affascinante, mostrando come il calcio femminile stia conquistando il cuore degli italiani e preparando il terreno per nuove avvincenti sfide.

Torino beffa la Lazio: Baroni incassa l’ex obiettivo biancoceleste

Il Torino mette a segno un colpo di mercato da non perdere: l’ex obiettivo della Lazio è ufficiale! #Calciomercato #TorinoFC #SerieA

Il Torino ha appena rafforzato la sua difesa con un acquisto che fa discutere gli appassionati di Serie A. Ardian Ismajli, precedentemente nel mirino della Lazio, è stato acquisito ufficialmente dall’Empoli, offrendo al nuovo tecnico Marco Baroni il rinforzo ideale per il reparto arretrato. Questa mossa, orchestrata dal direttore sportivo Davide Vagnati, si allinea perfettamente alla strategia del club granata, che punta su giocatori pronti e rodati per le sfide del campionato italiano. Immaginate un difensore affidabile e di esperienza che potrebbe fare la differenza: ecco cosa rende questa operazione così intrigante per i tifosi.

Ismajli rappresenta il classico giocatore solido e affidabile che ogni squadra ambiziosa desidera. Conosciuto per la sua fisicità, aggressività in marcatura e intelligenza tattica, il difensore albanese è il profilo perfetto per il Torino. Dopo aver brillato con l’Empoli per quattro stagioni, arrivando a collezionare presenze da protagonista nel massimo campionato, è ora pronto a diventare un pilastro della retroguardia granata. Che curiosità suscita pensare a come influenzerà le partite future, offrendo stabilità e leadership contro gli attaccanti più temibili?

«Il Torino Football Club è lieto di comunicare di aver tesserato il calciatore Ardian Ismajli, che ha firmato un contratto fino al 30 giugno 2027, con opzione per la stagione successiva. Ismajli è nato a Majance, in Kosovo, il 30 settembre 1996. Cresciuto calcisticamente nelle giovanili del 2 Korriku, dal 2016 si è trasferito all’Hajduk Spalato, squadra con la quale ha esordito nel calcio professionistico il 14 maggio 2016 in occasione del match contro l’NK Zagabria. Con la formazione croata ha disputato 93 match, conditi da 2 gol e 2 assist, e ha preso parte anche alle sfide di qualificazione all’Europa League. Nel settembre 2020 il suo approdo in Italia, allo Spezia. Con i liguri ha collezionato 21 presenze, un gol e due assist. L’anno successivo è stato acquistato dall’Empoli, formazione con cui ha giocato le ultime quattro stagione per un totale di 106 presenze tra campionato e Coppa Italia. Per lui, che nelle nazionali giovanili ha vestito sia la maglia del Kosovo che quella dell’Albania, anche 45 presenze e 3 gol con la nazionale maggiore dell’Albania. Tutto il Torino Football Club accoglie Ardian Ismajli con un caloroso benvenuto: buon lavoro, Sempre Forza Toro!»

In questo comunicato ufficiale, il Torino Football Club non solo annuncia l’arrivo di Ismajli con tutti i dettagli della sua carriera, ma trasmette anche l’entusiasmo e il benvenuto caloroso del club, evidenziando il suo percorso professionale dal Kosovo fino alla Serie A e il potenziale che porterà alla squadra. Con un giocatore del genere, il Torino sembra pronto a sorprendere nella prossima stagione, alimentando l’interesse dei fan per le sue prestazioni future.