Home Blog Pagina 4

Lotito punta a superare di gran lunga Cragnotti: l’incredibile dato

La Lega Serie A ha da poco pubblicato sui propri social il tabellone completo della Coppa Italia 2025/26. La Lazio, sfortunatamente, è ancora una volta capitata nella zona più ostica della competizione. Con ogni probabilità, ad affrontare i biancocelesti negli Ottavi di Finale saranno i rossoneri del Milan.

La sfortuna perseguita i biancocelesti in Coppa Italia: era già accaduto lo scorso anno

Già l’anno scorso, la squadra allora guidata da mister Marci Baroni ebbe la sfortuna di affrontare negli Ottavi di Finale la squadra più forte possibile. In quel caso, fu il Napoli di Antonio Conte a sfidare la Lazio allo Stadio Olimpico. Nonostante ciò, la squadra capitanata da Mattia Zaccagni riuscì a buttare fuori i partenopei, grazie a una super prestazione di Tijjani Noslin, autore di una tripletta.

La speranza è che Maurizio Sarri riesca a compiere la medesima impresa. Soprattutto in un anno senza competizioni europee, tanto odiate dal tecnico toscano, la priorità dovrebbe essere quella di arrivare almeno negli atti conclusivi della competizione.

La Coppa Italia è spesso snobbata dagli addetti ai lavori e dai tifosi, ma pur sempre si tratta di un trofeo prestigioso da aggiungere alla propria bacheca. Lotito non vorrà farsi sfuggire l’occasione. La Lazio è uscita per ben 7 volte vincitrice del trofeo, e in 4 di queste occasioni il presidente era proprio Claudio Lotito.

Lotito

Lotito punta al primato assoluto

Nella classifica, il patron romano si posiziona al primo posto, con 4 coppe italia vinte. L’obiettivo sarà staccare di gran lunga il secondo classificato Cragnotti, fermo a quota due vittorie.

Lazio scoperta: la terza maglia è identica al leak preannunciato

La Lazio ancora una volta pecca nella propria comunicazione. Nella giornata odierna sono state rese note le terze maglie ufficiali del club del Presidente Claudio Lotito direttamente sui profili social della società. Tuttavia, quest’ultime erano già state spoilerate ai tifosi tramite dei leak non ufficiali presenti sui social.

Lazio, errori gravi nella comunicazione: ecco cosa va cambiato

Fa discutere la presa di posizione della società che ha preferito tacere sull’accaduto. Non è possibile che una società importante come la Lazio si faccia sgamare da siti minori non ufficiali, soprattutto per eventi cruciali per i sostenitori come l’annuncio delle maglie da gioco.

Tra i vari aspetti migliorabili nella società, uno di questi è senza dubbio la comunicazione. Il club sta facendo molti passi avanti, ma la strada da compiere per diventare un club serio sono ancora molti. I tifosi erano a conoscenza delle terze maglie già settimane prima del loro rilascio, e questa situazione non è tollerabile.

Errori ci possono essere, soprattutto perché la gente è pronta come avvoltoi a far notare i minimi refusi di società così importanti, ma ci devono essere altrettante prese di posizione da parte della società per difendere i propri interessi e la propria dignità.

Sperando che episodi del genere non accadono più, ecco la terza maglia da gioco ufficiale per la prossima stagione della squadra di Maurizio Sarri:

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da S.S. Lazio (@official_sslazio)

 

Lazio, “Zaccagni è fastidioso”. Il punto di vista dell’esperto

0

Oggi è lunedì e mancano meno di due settimane all’inizio del campionato che la Lazio giocherà a Como allo Stadio Giuseppe Sinigaglia contro il “Real Como” battezzato così in questi giorni dopo una campagna acquisti veramente importante.

Oggi sulle varie radio romane si è parlato della buona prova degli uomini di mister Sarri che hanno battuto in trasferta il Burnley, grazie alla rete di Matteo Cancellieri che, a metà del secondo tempo ha concluso perfettamente una fantastica ripartenza della compagine romana.

Piscedda critico con Mattia Zaccagni

Fra le molte voci di questo lunedì post gara c’è quella di Massimo Piscedda, figura storica del mondo Lazio e che ha occupato diversi incarichi federali. Intervenuto su Radio Laziale durante le prime ore della mattinata, l’ex giocatore della Lazio negli anni novanta ha parlato della gara di sabato pomeriggio soffermandosi fra i tanti aspetti sulla condizone di Zaccagni che ha suo dire è ancora fuori forma.

“Zaccagni ancora non è al top ed è normale dopo l’infortunio ma quello che vedo è che spesso cerca il fallo da rigore. In Italia magari te lo danno ma non all’estero. A volte è fastidioso perché s’intestardisce nel cercare il fallo quando magari non c’è.”

Parole che trovano un fondo di verità, perché dopo il primo dribbling, Mattia se non riesce a saltare l’uomo si ferma cercando troppo spesso l’intervento dell’arbitro a favore. Speriamo che questa pratica venga meno e che il capitano della Lazio possa avere sempre la meglio senza per forza dover puntare sull’intervento dell’arbitro.

Lazio, ecco l’avversaria in Coppa Italia: che sfortuna per Sarri

La Lega Serie A ha appena pubblicato sul proprio profilo Instagram ufficiale il tabellone completo della Coppa Italia 2025/26. La competizione ha da sempre suscitato disinteresse nei tifosi, ma si tratta pur sempre di un possibile trofeo da poter inserire nella propria bacheca.

Lazio, la sfortuna perseguita i biancocelesti in Coppa Italia: ecco l’avversaria negli Ottavi di Finale

La Lazio è stata per ben sette volte la vincitrice finale della competizione. Il desiderio di arrivare ad otto è molto forte in Claudio Lotito. Infatti, il patron biancoceleste potrebbe diventare il presidente ad averne vinte di più nella storia della società romana. In un anno senza competizioni europee di mezzo, è lecito aspettarsi almeno un pensiero.

Tuttavia, in queste competizioni a fare da padrone è anche la fortuna. La Lazio ultimamente ne ha avuta poca. Lo scorso anno l’avversaria negli Ottavi di Finale è stata il Napoli: unica tra le big presenti direttamente dai Sedicesimi di Finale, essendo arrivata decima nella stagione precedente.

Nonostante la sfortuna, gli uomini di Marco Baroni riuscirono a battere i partenopei guidati da Antonio Conte per 3 a 1 allo Stadio Olimpico. Il protagonista assoluto di quel match fu Tijjani Noslin, autore di una tripletta.

Lazio
Lazio

Tuttavia, il percorso di Mattia Zaccagni e compagni si concluse nel turno successivo. Un netto 2 a 0 a San Siro contro l’Inter spedì i biancocelesti fuori dalla competizione.

Quest’anno la Lazio, seppur senza competizioni europee, partirà lo stesso dagli Ottavi di Finale. Questo grazie all’ottava posizione conquistata sul campo da Mattia Zaccagni e compagni. Ma la sorte non sorride, ancora una volta, alla squadra di Maurizio Sarri.

Lazio, la più gettonata è il Milan agli Ottavi di Finale

L’avversaria negli Ottavi di Finale sarà una tra Milan, Bari, Lecce e Juve Stabia. Al momento, la sfida tra i rossoneri e la Lazio risulta essere la più probabile. Ecco il tabellone completo:

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Lega Serie A (@seriea)

Calciomercato, la FIFA cambia una clamorosa regola: Lotito il furbo aveva già capito tutto

La FIFA ha appena apportato un cambio di regolamento storico all’interno del calciomercato. La manovra è finalizzata a garantire equità e correttezza nelle sedi di trattative: troppe volte il tranello era stato usato per illudere bilanci e sistemare i propri conti, ma da ora non sarà più possibile farlo.

Calciomercato, stop della FIFA a trasferimenti tra club dello stesso gruppo

La Federcalcio mondiale punta a limitare le operazioni, in particolar modo i prestiti, tra società appartenenti allo stesso gruppo. Per questo motivo, si è indetto uno stop definitivo ai trasferimenti tra club della stessa proprietà.

Da questo momento, ad esempio, club come il Salisburgo e il Lipsia, entrambi appartenenti allo stesso gruppo, la Red Bull, non potranno più completare trasferimenti tra di loro. Ciò sarebbe interessato anche alla Lazio, qualora il Presidente Claudio Lotito non avesse venduto la Salernitana. In quel caso, addio a trasferimenti alla Akpa Akpro per intenderci.

L’obiettivo – spiegano fonti di diritto sportivo al quotidiano – è duplice: da un lato impedire il “mercato interno” tra club controllati dallo stesso gruppo societario, dall’altro incentivare contratti a lungo termine e garantire maggiore stabilità ai calciatori. La FIFA sottolinea anche la necessità di evitare il fenomeno dell’“accaparramento” di giocatori, spesso parcheggiati in prestito per anni senza una prospettiva tecnica definita.

FIFA

Fonte: Calcio e Finanza.

Eden Hazard: “Con Sarri la mia miglior stagione”

Intervistato da “Zack“, celebre canale YouTube inglese, il fuoriclasse belga Eden Hazard ha parlato del suo rapporto con i tecnici italiani. Da Antonio Conte a Maurizio Sarri, l’ormai ex calciatore ha rimarcato i concetti di fatica, sacrificio ma anche di altrettante soddisfazioni avute in campo con i due allenatori.

Hazard su Sarri: “In allenamento ripetevamo sempre le stesse cose, ma alla fine…”

Da fuori possono sembrare diametralmente opposti nelle loro visioni di gioco, ma Conte e Sarri non sono così diversi: parola di un certo Eden Hazard. Il classe 1991 si è ritirato da poco dal calcio giocato: troppe le pressioni che giravano attorno al suo nome, e troppe le responsabilità che ne conseguivano.

Il belga ha parlato di un Sarri ripetitivo, a tratti noioso in allenamento, ma alla fine tutto ciò ha avuto un senso. Infatti, il Chelsea sotto la guida Mau è riuscito nell’impresa di vincere l’Europa League nel 2019, battendo i rivali storici dell’Arsenal con il risultato secco di 4 a 1. Ecco le parole di Eden sul tecnico toscano:

NEGLI ALLENAMENTI CON SARRI RIPETEVAMO SEMPRE LE STESSE COSE, PER ORE E ORE. MA ALLA FINE FU PER QUELLO CHE VINCEMMO L’EUROPA LEAGUE. PERSONALMENTE MI SONO DIVERTITO: CREDO CHE CON SARRI HO FATTO LA MIA MIGLIOR STAGIONE

Come interpretare le dichiarazioni del fuoriclasse belga?

Le parole di Eden Hazard su Maurizio Sarri raccontano perfettamente il paradosso di certi allenatori: allenamenti ripetitivi, schemi provati fino allo sfinimento, esercizi che a lungo andare possono sembrare noiosi o ossessivi. Eppure, proprio quella meticolosità ha portato il Chelsea a sollevare l’Europa League nel 2019.

Hazard
Maurizio Sarri (Foto Fraioli)

Hazard non lo dice esplicitamente, ma tra le righe emerge il concetto chiave del “sarri-ball”: la ricerca della perfezione passa attraverso la ripetizione maniacale, il lavorare sui dettagli finché ogni movimento diventa naturale. E per un calciatore del suo talento, trovarsi in un contesto così strutturato è stato il trampolino per esprimere il massimo.

Il fatto che definisca quella “la sua miglior stagione” è un attestato importante, soprattutto considerando che Hazard ha lavorato con tecnici di altissimo livello. È anche un riconoscimento alla filosofia di Sarri, spesso criticata in Inghilterra per la presunta rigidità, ma capace di lasciare un’impronta vincente e, nel caso del belga, persino divertente.

Mau sta provando a fare lo stesso anche tra le file di Formello. Qui puoi trovare l’analisi tattica della nuova Lazio che verrà.

La Lazio vola sul piano abbonamenti: i numeri da capogiro della Curva Nord

La Lazio vola anche sugli spalti. Con oltre 27.400 abbonamenti staccati, i tifosi spingono la squadra verso il record dell’era Lotito. Una passione che non conosce soste, a due settimane dal via della Serie A.

Tifosi biancocelesti vicini come non mai alla squadra: il dato sta per diventare storico

Come riporta Il Corriere dello Sport, il dato è già storico: 27.400 tessere vendute, più del picco toccato nella stagione 2009-10. Ora, nel mirino della Lazio c’è il primato assoluto di presenze all’Olimpico con Lotito presidente, stabilito nel 2004-05 con 28.731 abbonamenti. La campagna proseguirà fino al 20 agosto, e la sensazione è che il traguardo sia alla portata.

Un segnale forte da parte del popolo biancoceleste, che nonostante critiche e polemiche dimostra di credere nel progetto e nella squadra. Non mancano tuttavia le prese di posizione: la Curva Nord ha annunciato che non seguirà l’amichevole con l’Atromitos, definita un’operazione di marketing, ma sarà presente in massa per la prima di campionato a Como.

Sul fronte marketing, è atteso anche il debutto della terza maglia 2025-26, blu con aquila tono su tono. Il lancio è stato rinviato dopo la trasferta a Burnley, dove i colori scuri avrebbero creato problemi di contrasto.

Abbonamenti
Lo spettacolo della Curva Nord prima di Lazio Juventus

Tra stadio, tifo e passione, la Lazio si prepara a vivere un’annata dove il supporto sugli spalti sarà, ancora una volta, un’arma in più.

Analisi tattica - La nuova identità tattica della Lazio di Sarri

In tre settimane di lavoro, Maurizio Sarri ha ridisegnato la Lazio. Meno fronzoli e più sostanza: compattezza difensiva, corsa e transizioni rapide. Un cambio di pelle che convince, ma con un attacco ancora in cerca di gol.

Lazio, ecco come Sarri sta preparando la complicata trasferta di Como

La Lazio che si prepara alla nuova stagione ha poco a che vedere con quella vista lo scorso anno. Sarri ha lavorato su un’idea di calcio più pragmatica, dove il possesso palla cede il passo a un gioco più verticale e rapido. La compattezza della linea difensiva è diventata il punto di forza, con movimenti sincronizzati e reparti corti che limitano al minimo gli spazi concessi agli avversari.

Il centrocampo, vero motore del sistema, appare più dinamico e votato alla riconquista immediata del pallone. Le ripartenze, fulminee e precise, rappresentano ora l’arma principale dei biancocelesti, capaci di ribaltare l’azione in pochi secondi. A dimostrazione di ciò: la rete realizzata contro il Burnley sabato.

Non mancano però le criticità. Il reparto offensivo, con Taty Castellanos e Dia, non ha ancora trovato la via del gol. Una sterilità che preoccupa e che, a pochi giorni dall’esordio in Serie A, richiede risposte concrete. Il lato sinistro resta un’incognita: Dele Bashiru sorprende per applicazione tattica, mentre Nuno Tavares è ancora un progetto in costruzione.

Lazio
Maurizio Sarri (Foto Sportitalia)

La Lazio, insomma, cambia volto: meno spettacolare ma più efficace. Resta da capire se questa nuova identità saprà portare anche risultati e gol pesanti.

Fonte: Il Corriere dello Sport

Lazio, due nuove chiavi: Dele-Bashiru in mezzo e Cancellieri davanti

Lazio – L’ultimo step che separa la squadra di Maurizio Sarri dall’esordio in campionato a Como il 24 agosto è l’ultima amichevole pre-stagionale contro l’Atromitos, il 16 agosto. Quest’ultimo sarà l’ultimo match di prova per far capire a Mau quale dovrà essere la formazione titolare che affronterà gli uomini di Cesc Fabregas.

Lazio, Dele e Cancellieri protagonisti nella prossima stagione?

Nella partita contro il Burnley di sabato si sono viste molti sviluppi tattici interessanti. I primi sono riguardanti il gol di Matteo Cancellieri. La rete è stata il coronamento perfetto di un contropiedi da manuale orchestrato dalla squadra capitanata da Mattia Zaccagni.

La fisicità di Dele-Bashiru per recuperare il pallone, l’eleganza e la visione di Pedro per lanciare Cancellieri che, da solo davanti al portiere, non ha potuto far altro che spedire il pallone in porta per il gol valso la terza vittoria nella tournee pre-stagionale.

L’asse centrocampo-attacco ha quindi trovato i suoi elementi chiave: Dele-Bashiru e Cancellieri. Con un Mattia Zaccagni apparso svogliato e fuori forma, e con Dia completamente fuori dagli schemi tattici di Mau, il peso dell’attacco passa per le mani, o meglio per i piedi, di Castellanos e Cancellieri. A tal proposito, non sarebbe utopia immaginare un possibile attacco a due composto da entrambi.

Lazio
Cancellieri (Foto Fraioli)

Vecino ko a sorpresa: i sospetti sull’infortunio che agitano la Lazio

Aggiornamenti sulle condizioni di Matias Vecino: Ottimismo in casa Lazio dopo l’affaticamento muscolare! #Lazio #Vecino #Calcio

Cosa sta succedendo con Matias Vecino alla Lazio? In una giornata di riposo per la squadra, con gli allenamenti che riprendono domani, l’attenzione è tutta sul centrocampista uruguaiano, che ha dovuto saltare l’amichevole contro il Burnley. Le notizie che filtrano da Formello suscitano un misto di preoccupazione e speranza, lasciando i tifosi a chiedersi se si tratti di un problema serio o di qualcosa di passeggero.

A quanto pare, c’è un buon ottimismo riguardo alla sua condizione, con l’idea che non si tratti di un infortunio grave. Come riportato dal Corriere dello Sport, Vecino dovrebbe essersi fermato in tempo, evitando così il rischio di una lesione più seria. Potrebbe quindi non essere necessario sottoporlo a esami approfonditi, e lo staff medico della Lazio esaminerà la situazione con maggior precisione tra 24 ore, ovvero quattro giorni dopo la rifinitura di venerdì. In quel momento, Vecino aveva interrotto anticipatamente l’allenamento che precedeva la partenza per l’amichevole, rendendo le sue condizioni un punto da monitorare con attenzione.

Mentre la gestione del suo infortunio proseguirà durante la settimana, l’obiettivo è prepararlo al meglio per l’esordio ufficiale. Con l’inizio della stagione a Como che si avvicina, e solo l’amichevole con l’Atromitos da disputare prima delle partite ufficiali, non verranno presi rischi. Vecino ha accusato un fastidio alla coscia sinistra, la stessa che lo aveva costretto a fermarsi per tre mesi la scorsa stagione, tra fine novembre e inizio marzo, con una ricaduta di dicembre che aveva provocato una lesione miotendinea. Quest’estate, con il mercato ancora fermo, ogni precauzione sarà presa per evitare problemi futuri, tenendo tutti con il fiato sospeso su come evolverà la situazione.

Lazio snobba la terza maglia col Burnley: il retroscena che fa sorridere tifosi e critici!

Anticipazioni sulla terza maglia della Lazio: il retroscena che fa impazzire i tifosi! #Lazio #Calcio #MaglieNuove

Con l’inizio del campionato che si avvicina rapidamente, l’eccitazione dei tifosi non si limita solo alle prestazioni sul campo, ma si estende anche ai dettagli di stile che accompagneranno la squadra nella stagione 2025/26. Cresce la curiosità per la presentazione ufficiale del terzo kit, l’ultima maglia destinata a completare il guardaroba della Lazio.

Anche se il club non l’ha ancora svelata ufficialmente, il web ha fatto il suo lavoro, anticipando tutto con leak irresistibili. Le prime foto stanno girando online da giorni, e alcuni store internazionali hanno già messo la maglia in vendita prematura, offrendo agli appassionati un’occhiata dettagliata che stuzzica l’immaginazione.

Quello che si intravede da queste anteprime è una divisa con un forte impatto visivo e simbolico. La maglia sarà di colore blu notte, una tonalità elegante e profonda. Il dettaglio più significativo sarà un disegno tono su tono che riprenderà “l’aquila stilizzata” che adornava la maglia bianca della passata stagione.

Quella divisa ha avuto un enorme successo, come elemento iconico che ha conquistato i cuori dei tifosi, e riproporlo sul terzo kit rafforza un legame profondo con la storia e l’identità della Lazio, rendendo questa novità ancora più intrigante.

Come riportato dal Corriere dello Sport, il debutto della maglia era in programma per l’amichevole di sabato scorso in Inghilterra. Tuttavia, i colori scuri del Burnley hanno creato un problema di visibilità, portando la società a rimandare l’esordio per scegliere un momento più adatto.

Ora, questa maglia blu completerà il set per la stagione, affiancandosi alla classica prima maglia celeste – già sfoggiata in match come quelli contro Primavera, Galatasaray e Burnley – e alla seconda maglia bianca, vista nella trasferta contro il Fenerbahce. L’attesa per la presentazione ufficiale è palpabile: chissà quando finalmente la vedremo in azione su un campo ufficiale?

Lazio sfiora il record abbonamenti: tifosi in delirio per quel traguardo epico in vista!

La Lazio vola verso un traguardo da record: abbonamenti in forte ascesa! #Lazio #Tifosi #CalcioItaliano

Nel mondo del calcio, dove i grandi acquisti spesso arrivano dal mercato, la Lazio sta dimostrando che il vero asso nella manica è il suo pubblico fedelissimo. Mentre il calciomercato estivo è stato turbolento e avaro di colpi, la risposta degli spalti si conferma un’iniezione di fiducia fondamentale per la squadra. Stiamo entrando nel rush finale della campagna abbonamenti, con gli ultimi dieci giorni a disposizione dei tifosi per assicurarsi un posto allo Stadio Olimpico. La scadenza è fissata per le 23:59 del 20 agosto, e i dati attuali parlano di un entusiasmo alle stelle, che accende la curiosità su quanto ancora possa crescere questo sostegno.

A oggi, sono state sottoscritte oltre 27.400 tessere, un numero che non solo certifica l’immenso amore per i colori biancocelesti, ma che ha già superato il dato della stagione 2009-10. Come sottolinea il Corriere dello Sport, il podio delle migliori campagne abbonamenti dell’era Lotito è ormai a un passo. Il traguardo di quota 30 mila non sembra irraggiungibile, e ogni nuovo abbonamento potrebbe rappresentare una spinta vitale per una squadra che quest’anno punterà tutto sul campionato e sulla Coppa Italia, senza le distrazioni delle coppe europee.

Quello che rende questo risultato ancora più affascinante è il contesto in cui è nato. Nonostante le polemiche societarie e un mercato inizialmente bloccato, la passione dei tifosi biancocelesti non si è affievolita, dimostrando un attaccamento che va oltre le difficoltà. Un elemento chiave è l’attesa per il derby con la Roma, previsto già alla quarta giornata, un evento che nessun supporter vuole perdersi. La società ha chiarito che la campagna abbonamenti non verrà riaperta a settembre, rendendo questi ultimi giorni l’ultima opportunità per unirsi alla festa. Con l’entusiasmo che cresce, i tifosi potrebbero scrivere un nuovo capitolo nella storia della Lazio.

Sarri impone il suo mantra spigoloso alla Lazio: preparatevi a una stagione irriverente!

La Lazio vira verso un approccio più pragmatico per la nuova stagione! Scopri come la squadra sta abbracciando un’identità più solida e meno spettacolare. #Lazio #CalcioPragmatico #SerieA

Con l’inizio della preparazione estiva alle porte, la Lazio sta già mostrando segni di una trasformazione che sta accendendo la curiosità tra i tifosi. Si rinuncerà parzialmente al fascino offensivo per essere più pragmatici, un cambio di rotta che promette di rendere la squadra più competitiva e imprevedibile sul campo. Ma cosa significa esattamente per i biancocelesti? Il mantra è chiaro: la squadra deve essere corta, aggressiva e muoversi come un blocco unico, un principio che sembra già radicato nei meccanismi di gioco.

A distanza di poche settimane, l’influenza del nuovo allenatore è evidente nei movimenti della squadra, con un focus marcato sulla compattezza difensiva e sull’organizzazione. Questa impronta si traduce in una maggiore solidità, assorbita con rapidità dai giocatori, come dimostrato nei match precampionato. I soli tre gol subiti, tra cui l’infortunio di Guendouzi contro il Fenerbahce, evidenziano un livello di applicazione e concentrazione che fa sperare in grandi cose. È affascinante vedere come questi dettagli stiano plasmando una Lazio più coesa, lasciando i fan a chiedersi se questa evoluzione porterà a risultati sorprendenti.

La partita contro il Burnley ha poi confermato questa tendenza, con la squadra che ha concesso pochissime opportunità a un avversario di livello internazionale. Le occasioni più pericolose degli inglesi, tra cui due dei tre legni colpiti, sono nate da situazioni casuali come lunghi traversoni sul lato debole o da un calcio d’angolo. Proprio i calci piazzati rappresentano un’area da affinare, ma con il tempo a disposizione, c’è spazio per perfezionare questi aspetti. Questa attenzione ai dettagli difensivi fa crescere l’interesse: la Lazio saprà bilanciare difesa e attacco per emergere in campionato?

Ora, la vera sfida per la Lazio è eguagliare i record difensivi del passato, come le 21 partite a porta inviolata nella stagione del secondo posto. Come riportato da fonti attendibili, la squadra potrebbe persino accentuare un approccio più conservativo, puntando a una identità meno “spettacolare” ma decisamente più pragmatica. Immaginate una Lazio matura, che sa quando e come colpire, costruendo vittorie su una base solida e quasi impenetrabile: un’evoluzione che potrebbe catturare l’attenzione di tutti gli appassionati di calcio.

Lazio, infermeria in tilt: quali guerrieri si salveranno per il Como?

Lazio in infermeria: chi sarà pronto per il Como? #Lazio #Infermeria #SerieA

L’infermeria della Lazio è un vero rompicapo in questi primi giorni di stagione, con infortuni che si moltiplicano e mettono a dura prova le strategie della squadra. Viene da chiedersi: quanti giocatori riusciranno a essere in forma per l’esordio contro il Como? I problemi non si limitano a Matias Vecino, ma si estendono a macchia d’olio in tutti i reparti, costringendo lo staff tecnico a improvvisare e navigare a vista mentre l’attesa per il campionato cresce.

L’ultimo nome a entrare in lista è quello del giovane Belahyane, fermato da un trauma alla caviglia durante l’allenamento. Questo imprevisto lo mette in forse per l’ultimo test amichevole, interrompendo bruscamente un mese cruciale di apprendistato tattico nel nuovo ruolo di mezz’ala. Eppure, c’è un barlume di ottimismo: il suo recupero per la prima giornata di Serie A non sembra in discussione, anche se questo stop rallenta la sua piena integrazione negli schemi della squadra.

La situazione si complica con i tre giocatori che non hanno nemmeno partecipato alla tournée in Turchia: Patric, Gigot e Isaksen. Prendiamo Patric, il difensore spagnolo: dopo aver completato il lungo protocollo riabilitativo per l’operazione alla caviglia di marzo, è stato colpito da una lesione di medio grado al retto femorale della coscia sinistra. Secondo quanto riportato, c’è una flebile speranza di vederlo convocato per la seconda giornata, ma la strada verso la forma ottimale si preannuncia tutt’altro che semplice.

Gigot rappresenta invece un’incognita ancora più intrigante. Il difensore francese è alle prese con la lombosciatalgia, un infortunio che lo ha bloccato dopo appena una settimana di preparazione. Oltre a dover superare questo ostacolo imprevedibile, dovrà lottare per riconquistare posizioni nelle gerarchie difensive una volta tornato in campo – una sfida che potrebbe riservare colpi di scena.

Infine, c’è il caso di Gustav Isaksen, che sta affrontando un percorso di recupero particolarmente lungo dai postumi della mononucleosi. L’attaccante danese è costretto a ripartire da zero con la sua preparazione atletica, intensificando gradualmente il lavoro personalizzato. La sua assenza, però, è un fattore che non va sottovalutato: priva la Lazio di una freccia importante in attacco, rendendo le prime uscite ufficiali piene di incognite e suspense.

Sarri spiazza tutti: il suo favorito in panchina, chi gioca per la Lazio contro il Como?

Chi deciderà il match della Lazio contro il Como: Castellanos o Dia? Un intrigante dilemma in attacco per l’esordio in Serie A! #Lazio #SerieA #Calcio

Mentre la fase difensiva ha mostrato un consolidamento e una solidità rinnovata, il vero punto di domanda in casa Lazio resta il reparto offensivo. È qui che le cose si complicano, con un meccanismo ancora da affinare, come un’orchestra alla ricerca della sua melodia perfetta e, soprattutto, del protagonista principale che possa fare la differenza.

Una chiave per sbloccare questo potenziale potrebbe essere Gustav Isaksen, ma solo nella sua versione migliore. Basterebbe ripensare alla sua prestazione a San Siro contro il Milan: un giocatore in grado di spaccare le difese, creare superiorità numerica e determinare gli episodi cruciali, come dimostrato dal cartellino rosso provocato e dal rigore conquistato in quella memorabile serata. Serve proprio quella imprevedibilità e quel coraggio nell’uno contro uno per un attacco davvero efficace.

Il vero enigma, però, è la scelta del centravanti titolare, un duello tra Valentín “Taty” Castellanos e Boulaye Dia. Da una parte, Castellanos sembra avere i favori del pronostico per l’esordio contro il Como, grazie a una preparazione estiva senza intoppi. È stato impiegato come titolare nelle amichevoli di prestigio, fino a quella con il Burnley, accumulando un vantaggio in termini di condizione fisica e intesa con i compagni.

Dall’altra, c’è Dia, per il quale il tecnico ha una predilezione tecnica evidente. Riconosce nel senegalese, ex di Salernitana, una qualità superiore e una capacità quasi istintiva di interpretare le complesse geometrie del suo calcio. Dia è il tipo di attaccante che “sente” le linee di passaggio e si muove negli spazi giusti, un profilo ideale per il “Sarrismo”. Tuttavia, il suo punto debole è la fragilità fisica: ha dovuto fermarsi di nuovo per un risentimento alla caviglia, lo stesso problema che lo ha tormentato nella stagione passata.

Alla fine, si tratta di una scelta cruciale: affidarsi alla solidità di Castellanos o rischiare con il talento puro di Dia? La Lazio ha un disperato bisogno di gol dal suo numero nove, e la speranza è che uno dei due possa finalmente emergere, portando quella prolificità essenziale per ambire a risultati importanti in questa stagione.

Calciomercato Lazio, i 4 desideri segreti di Sarri finiti nel nulla: retroscena beffardi

I sogni di mercato infranti della Lazio: 4 acquisti top che cambiano le carte in tavola

Immaginate una squadra che doveva rinforzarsi per sognare in grande, ma si trova bloccata dal mercato: ecco i 4 acquisti che il tecnico della Lazio bramava per rivoluzionare la rosa, solo per vederli sfumare a causa del blocco per l’indice di liquidità. #CalciomercatoLazio #SogniInfranti #SerieA

Con solo due settimane all’esordio in campionato, la Lazio si prepara a una sfida tosta contro un Como ambizioso, che ha investito pesantemente per puntare all’Europa. E se i biancocelesti si trovano in una situazione opposta? Un’estate di “zero euro spesi”, imposta dalla Covisoc, che durerà almeno fino a gennaio, ha lasciato la squadra senza rinforzi, alimentando curiosità su come riusciranno a colmare le lacune.

Ma cosa avrebbe voluto il tecnico per trasformare la rosa? Stando ai retroscena, l’idea era ritoccare il gruppo con tre o quattro innesti di qualità, focalizzati sull’attacco. Pensate a una mezzala sinistra creativa, un vero “erede” di Luis Alberto per inventare giocate imprevedibili, o un esterno destro più letale sotto porta rispetto a Isaksen – magari un profilo versatile come Felipe Anderson, capace anche di reinventarsi da “falso nueve”. Sono dettagli che, secondo il Messaggero, avrebbero potuto fare la differenza, lasciando i tifosi a chiedersi: e se questi colpi fossero arrivati?

Nonostante le limitazioni, il tecnico non si è arreso e sta già infondendo entusiasmo nel gruppo, lavorando per adattare la squadra ai suoi principi di gioco. L’obiettivo è creare una nuova identità, con più organizzazione e intensità, partendo dalla rosa ereditata e valorizzando al massimo ciò che c’è a disposizione. È una sfida che intriga, perché chissà se riuscirà a plasmare una Lazio imprevedibile con quello che ha.

I primi segnali positivi arrivano dalla difesa, che sembra già un punto di forza. Basti pensare all’amichevole in Inghilterra, dove la Lazio ha vinto per 1-0 contro il Burnley grazie a un gol di Cancellieri: un mix di tattica e atteggiamento che fa ben sperare. Se l’attacco è ancora un enigma da risolvere, questa solidità difensiva potrebbe essere la chiave per una stagione sorprendente. Non resta che seguire gli sviluppi per vedere se la Lazio saprà sorprendere tutti.

Lazio, Sarri nel panico: quella statistica che non si vedeva da anni e fa tremare gli spogliatoi

La statistica che sta tormentando la Lazio: da quanto tempo il centrocampo è così sterile? #Lazio #SerieA #CalcioProblemi

Immaginate una squadra ambiziosa come la Lazio, pronta a lottare per l’Europa, ma con un tallone d’Achille che rischia di vanificare tutti gli sforzi. Ecco da quanto non succedeva: un centrocampo così poco prolifico da suscitare non solo preoccupazione, ma anche un urgente bisogno di cambiamento. I biancocelesti stanno lottando con un’eredità della stagione passata che si traduce in una sterilità offensiva al centro del campo, un fattore che potrebbe frenare le loro ambizioni in Serie A.

Questo problema è messo in evidenza da numeri che parlano da soli e che, come riportato da un’analisi de Il Messaggero, appaiono particolarmente allarmanti. Nella stagione 2024/2025, i centrocampisti della Lazio hanno prodotto appena 6 reti, posizionandosi peggio rispetto a squadre come Monza e Lecce. È un dato che non solo evidenzia una carenza nella costruzione della manovra, ma anche una difficoltà nei movimenti offensivi, rendendo il reparto mediano un freno invisibile per l’intera squadra.

Per contestualizzare quanto sia grave, basta un tuffo nel passato: per ritrovare un centrocampo così poco efficace nella storia recente della Lazio, dobbiamo tornare indietro alla stagione 2005/2006, quando giocatori come Liverani, Cesar, Mudingayi e Behrami dominavano il reparto. Questo confronto storico non fa che accentuare l’urgenza di un’inversione di rotta, trasformando quella che era una semplice statistica in una vera e propria sfida per il futuro del club.

Ora, l’attenzione si sposta su come superare questo ostacolo. L’investimento estivo su Fisayo Dele-Bashiru è stato mirato proprio per infondere dinamicità e capacità di inserimento nel centrocampo. Ma il peso non può ricadere solo su di lui: servono contributi da tutta la rosa. Mattéo Guendouzi, con sole 3 reti finora, deve alzare il livello in zona gol, mentre l’esperienza di Matías Vecino – che ha segnato 29 reti in 12 anni in Serie A – e la potenza balistica di Danilo Cataldi, con i suoi 11 gol, potrebbero fare la differenza. Estrarre questo potenziale nascosto non è più un’opzione, ma una necessità per riportare la Lazio ai vertici che le competono, trasformando dati freddi in una storia di riscatto.

Lazio, abbonamenti da urlo: Superati 27.500, Lotito sfiora il podio storico dei suoi tempi

Lazio abbatte record di abbonamenti: oltre 27.500 tessere vendute, e il podio storico è a portata di mano! #Lazio #AbbonamentiRecord #TifosiBiancocelesti

La passione per la Lazio non accenna a spegnersi, con i tifosi che continuano a dimostrare un attaccamento straordinario alla squadra, indipendentemente dai risultati sul campo. È affascinante vedere come questa fedeltà incrollabile stia trainando una campagna abbonamenti che sta riscrivendo la storia del club, superando aspettative e quota dopo quota.

Oltre 27.500 tessere vendute: un segnale forte. Secondo i dati ufficiali, sono già più di 27.500 i sostenitori che hanno scelto di assicurarsi un posto allo Stadio Olimpico per le gare casalinghe della squadra della Lazio. Questo risultato è impressionante, soprattutto sapendo che il team sarà impegnato solo in competizioni nazionali come Serie A e Coppa Italia nella prossima stagione – un impegno che non ha frenato l’entusiasmo dei fan.

Obiettivo storico: il podio dell’era Lotito. Con questo ritmo, il club è vicinissimo a un traguardo leggendario, ossia entrare tra le tre migliori campagne abbonamenti dall’arrivo di Claudio Lotito alla presidenza. Basterebbero circa 1.500 tessere in più per superare le 28.731 della stagione 2004/05, il terzo miglior dato di sempre. Con ancora quasi due settimane a disposizione, chissà se questa spinta riuscirà a fare la differenza?

Ultima chiamata per i tifosi: la scadenza è fissata al 20 agosto. Chi non ha ancora aderito ha tempo fino a mercoledì 20 agosto alle ore 23:59 per unirsi alla carica. La società potrebbe valutare riaperture in seguito, ma per catturare ogni emozione fin dal primo minuto, l’invito è chiaro – non lasciatevela sfuggire. L’energia dell’Olimpico potrebbe essere il segreto per affrontare al meglio le sfide che aspettano la squadra.

Lazio, la mossa segreta: documenti in arrivo a fine agosto, ma sarà un bluff?

Eccitazione per il Flaminio: Lazio in corsa per un progetto da 400 milioni! Aggiornamenti che potrebbero rivoluzionare lo stadio e la città. #Flaminio #LazioStadium

Il futuro dello Stadio Flaminio è al centro di nuovi sviluppi che stanno accendendo l’interesse dei tifosi e degli appassionati di calcio. Con la Lazio protagonista di un ambizioso piano, emergono dettagli che promettono cambiamenti significativi, ma che lasciano anche spazio a interrogativi su tempistiche e ostacoli.

A fare luce sulla situazione è intervenuto Alessandro Onorato, assessore allo Sport del Comune di Roma, durante un’intervista. Lui ha rivelato che la Lazio ha già mosso i primi passi concreti. «Il 13 dicembre del 2024 la Lazio ha presentato la sua manifestazione d’interesse per il Flaminio, con un progetto da oltre 400 milioni di euro. C’è da tenere presente che, per un investimento del genere su una struttura iper vincolata come il Flaminio, ci vuole un po’ di tempo. Gli uffici del Comune, che sono particolarmente rapidi, hanno inviato alla Lazio la richiesta di integrazione dei documenti. Alcuni già sono arrivati, ora ne mancano solo 3. Ci sono pure dei cittadini che hanno potuto avere accesso a questi atti. Quello che ancora manca riguarda l’aspetto urbanistico, perché aumenta la cubatura se aumenta la capienza del Flaminio, la parte sulla mobilità e quella sull’impatto ambientale. Io sono convinto che entro fine agosto arriveranno anche quelli che mancano». Queste parole non solo tracciano una roadmap precisa, ma fanno sorgere una domanda: riusciranno i biancocelesti a superare questi ultimi ostacoli in tempo?

E poi? Il processo non si ferma qui, e Onorato ha delineato cosa accadrà dopo l’invio dei documenti. «Dopodiché? Una volta fatto questo, parte (a settembre) la Conferenza dei Servizi, che è una riunione tecnica di 30 enti fra Municipio, 5 dipartimenti comunali, la Regione Lazio Sovrintendenza comunale, statale, alcuni ministeri etc… Essi forniranno un parere tecnico sul progetto della Lazio: si, no o si con prescrizioni. A quel punto, se la Conferenza dei Servizi fornirà un parere positivo, la Giunta comunale potrà dare o meno la pubblica utilità, come è stato fatto con lo stadio della Roma. Noi abbiamo il dovere di recuperare il Flaminio». Questa fase, piena di incognite, potrebbe essere il vero turning point: un sì potrebbe aprire le porte a un rinnovato impianto, ma un no rischierebbe di bloccare tutto, lasciando i fan a chiedersi cosa potrebbe essere.

Non mancano, però, le voci contrarie e le sfide da affrontare, come evidenziato dalle parole di Onorato. «Se sono nati comitati contro il Flaminio alla Lazio? Si, ce ne sono 3, però ci sarà da fare un confronto con la cittadinanza che dovrà essere basata su questo. Prima non c’era nulla in quel quadrante, c’era addirittura la campagna molti anni fa. In più, riguardo alla nuova mobilità per portare la gente al nuovo stadio Flaminio, alla base di tutto c’è un’ipocrisia grande come una casa. Non si tiene conto che raggiungere lo stadio Olimpico quando ci sono le partite è, in realtà, un inferno. Il piano di mobilità di allora è stato pensato quando c’erano ancora nemmeno c’erano le auto a scoppio e nessuno ha mai pensato a questo». Queste osservazioni sottolineano quanto il dibattito sia vivo e complesso, con questioni di traffico e comunità che potrebbero influenzare l’esito finale.

Infine, Onorato non ha esitato a confrontare la situazione italiana con esempi esteri, invitando a riflettere su ritardi e mentalità. «Ogni volta che si vuole fare un’opera pubblica, ci si aspetta che tu abbia la bacchetta magica, invece bisognerebbe avere una visione più collettiva da parte di tutti. Il confronto con la cittadinanza sul Flaminio, se la Conferenza dei Servizi darà parere positivo, andrà fatto, ma in maniera chiara. Se vogliamo tutti le opere pubbliche e poi, al momento finale, nessuno lo vuole per qualsiasi motivo, allora non se ne esce. Gli altri paesi viaggiano molto più velocemente rispetto all’Italia, basti pensare a Barcellona e al Camp Nou. Lo stanno ricostruendo, sono arrivati a 27mila posti e permettono al Barca di giocarci mentre ancora lo devono ultimare. Immaginate se si dovesse pensare a una cosa del genere con lo stadio Olimpico a Roma (con questa mentalità che ancora abbiamo) chi darebbe mai un’autorizzazione?». In un mondo del calcio sempre più veloce, queste parole alimentano la curiosità: la Lazio riuscirà a superare le burocrazie e dare vita a un Flaminio moderno, o prevarranno le resistenze? Solo il tempo, e i prossimi passi, lo diranno.

La Lazio di Sarri sfida le quote: un sogno Scudetto da non sottovalutare?

Le quote da capogiro per lo Scudetto della Lazio: un sogno che vale oro? #ScudettoLazio #CalcioScommesse

Immaginate di scommettere su un sogno che potrebbe cambiare tutto: le quote per la vittoria dello Scudetto della Lazio sono astronomiche, oscillando tra 30.00 e 35.00. Questo significa che con una puntata di soli 10 euro, potreste vincerne tra i 300 e i 350. Ma è solo un numero o c’è di più dietro? Queste cifre lasciano spazio a una narrazione affascinante, dove il rischio e la gloria si intrecciano, spingendo i tifosi a chiedersi: è davvero possibile?

Per contestualizzare queste quote elevate, è interessante confrontarle con quelle delle squadre favorite. Napoli e Inter: Sono le principali candidate alla vittoria finale, con quote molto basse che si attestano tra 2.50 e 4.25. Poi, c’è il secondo gruppo con Milan e Juventus: Formano il secondo gruppo di contendenti, con quote che variano generalmente tra 4.50 e 6.50. Subito prima della Lazio, troviamo Roma e Atalanta: Si posizionano subito prima della Lazio, in una fascia intermedia con quote che vanno da 12.00 a 25.00. Questo confronto evidenzia quanto la Lazio sia vista come un’outsider, alimentando la curiosità su cosa potrebbe accadere se le cose girassero per il verso giusto.

Ecco una panoramica rapida delle quote indicative per la Lazio vincente dello Scudetto, basate sui principali bookmaker:

  • Snai: 33.00
  • Sisal: 30.00
  • Eurobet: 34.00
  • Bet365: 33.00 (equivalente di 33/1)

Queste variazioni tra i diversi operatori aggiungono un tocco di suspense, invitando i lettori a riflettere su quale sia la scommessa più allettante.

Ma perché le quote per la Lazio sono così alte? Si tratta di fattori come il blocco del mercato in entrata, che limita le opzioni, e l’emergenza in difesa con cui la squadra inizierà il campionato. I bookmaker valutano questi rischi, rendendo la quota un riflesso delle incertezze. Tuttavia, la presenza di un allenatore di alto livello come Maurizio Sarri impedisce che salga ulteriormente, lasciando aperta la porta a quella che sarebbe una vera e propria impresa sportiva. In un mondo dove ogni partita può ribaltare le previsioni, questa situazione non fa che aumentare l’interesse: la Lazio potrebbe essere la sorpresa del campionato?