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Ballotta non ha dubbi: Provedel titolare in casa Lazio, ma occhio al possibile sgambetto

Ballotta sul dualismo in porta alla Lazio: Provedel come prima scelta, ma Mandas è una garanzia #Lazio #Calcio #Portieri

L’ex portiere della Lazio, Marco Ballotta, ha offerto un’analisi intrigante sul dualismo tra i pali biancocelesti, focalizzandosi su Ivan Provedel e Christos Mandas, e sul momento attuale della squadra. Con il campionato alle porte, le sue parole stimolano curiosità su come la Lazio possa sfruttare al meglio le sue risorse, creando una sana competizione interna per tornare ai livelli più alti.

Nelle sue dichiarazioni, Ballotta ha espresso fiducia nel ruolo di Provedel come titolare. «Il titolare deve essere sicuramente Provedel, se è tornato quello di un paio d’anni fa e ha risolto i suoi problemi fisici e mentali. Ha dimostrato di essere di buonissimo livello». Aggiunge un tocco di riflessione personale: «Poi è vero, ha avuto qualche défaillance quest’anno e ha perso il posto, ma quando l’ho incontrato al 25° anniversario dello Scudetto l’ho trovato sereno. Se torna quello che conosciamo, non c’è nessun problema». Queste frasi evidenziano come l’esperienza e la forma fisica possano fare la differenza in un ruolo tanto esposto.

Passando al giovane Mandas, Ballotta non nasconde il potenziale del portiere, alimentando l’interesse su possibili sorprese. «Mandas è un portiere promettente, può migliorare tanto, ma al momento penso che il titolare debba essere Provedel». Questa affermazione solleva domande su come la crescita di Mandas possa influenzare la gerarchia, rendendo la situazione ancora più avvincente per i tifosi.

Ballotta ha poi sottolineato l’importanza di una rosa equilibrata, specialmente nel ruolo dei portieri, un aspetto che potrebbe essere cruciale per la stagione. «Oggi in ogni ruolo servono due giocatori sullo stesso livello, anche per i portieri. La Lazio è ben coperta. Non vedo lati negativi, l’importante è che ci sia una competizione sana, dove chi gioca meno si faccia trovare pronto». Queste parole invitano a riflettere su come la profondità della squadra possa tradursi in performance più solide e imprevedibili.

Sull’idea di un’alternanza fissa tra i portieri, l’ex biancoceleste si è espresso con fermezza, condividendo una prospettiva che accende dibattiti. «L’alternanza non fa bene. Ai miei tempi, se giocavi poco, sapevi che il tuo campionato era la Coppa Italia. Il ruolo del secondo portiere è delicatissimo: hai poche occasioni e, se sbagli, vieni subito etichettato come inaffidabile», e conclude con un avvertimento: «Quando giochi devi essere preparato, presente e non sbagliare nulla». Questa visione storica aggiunge un layer di curiosità, mostrando come le dinamiche del calcio evolvano, ma alcune sfide rimangano le stesse.

Infine, Ballotta ha trasmesso ottimismo sul futuro della Lazio, focalizzandosi sulla motivazione del gruppo. «Si parte da una buona base. Gli stessi giocatori, dopo la scorsa stagione, avranno voglia di riscatto». E avverte con un tocco di suspense: «Attenzione al Como, ha fatto una buona squadra. Ma la Lazio è pronta». Con queste riflessioni, l’ex portiere lascia i lettori con l’anticipazione di una stagione ricca di opportunità e colpi di scena.

Ballotta non le manda a dire: “Lazio, ora o mai più per riscattare questa stagione”

Marco Ballotta parla della stagione della Lazio: pronti a riscattare un’annata complicata? #Lazio #SerieA #Riscatto

L’ex portiere della Lazio, Marco Ballotta, ha condiviso insight intriganti in un’intervista a Radio Laziale, accendendo la curiosità sui prossimi passi della squadra. Dopo una stagione segnata da alti e bassi, Ballotta delinea un quadro di motivazione e determinazione, lasciando i tifosi con la domanda: sarà questa la svolta tanto attesa?

Ballotta non ha dubbi sulla solidità del gruppo, evidenziando la fame di rivincita che pervade lo spogliatoio. «La Lazio parte da una buona base – ha detto Ballotta –, ma credo che ci sia una forte voglia di riscatto da parte di tutti i giocatori dopo la stagione passata, che non è stata semplice». Queste parole invitano a riflettere su quanto il passato possa spingere verso prestazioni future, alimentando l’interesse su come la squadra intenda capitalizzare questa energia.

Sul fronte dell’allenatore, Ballotta sottolinea un elemento chiave che potrebbe fare la differenza. «Il mister è molto motivato, conosce bene alcuni giocatori e vuole far vedere che, dopo il periodo lontano dal campo, è pronto a dare una scossa alla squadra». È affascinante pensare a come questa carica possa influenzare il collettivo, creando un mix di esperienza e rinnovato entusiasmo che i fan non vedono l’ora di osservare in azione.

Non manca un’analisi più pratica, con Ballotta che mette in guardia sull’importanza di un inizio solido. «La partenza sarà fondamentale, anche se la prima gara contro il Como non sarà facile. Loro hanno costruito un’ottima squadra e servirà attenzione». Questa prospettiva aggiunge suspense: basterà la preparazione della Lazio per superare le prime sfide e impostare un tono vincente per l’intera stagione?

L’intervista si estende anche al tema della rosa, focalizzandosi sui portieri come Ivan Provedel e Christos Mandas. Ballotta enfatizza il valore della concorrenza interna e della continuità, dichiarando: «La Lazio ha bisogno di una rosa competitiva e ben equilibrata, con giocatori pronti a dare il massimo ogni volta che sono chiamati in causa». È un richiamo intrigante a come ogni singolo elemento possa contribuire al successo complessivo, spingendo i lettori a immaginarsi scenari di competizione serrata.

In chiusura, Ballotta trasmette un messaggio di ottimismo ai supporter, alimentando l’attesa per ciò che verrà. «Sono convinto che la Lazio saprà far bene, anche grazie all’esperienza di Sarri e all’entusiasmo ritrovato in squadra. I tifosi possono aspettarsi una stagione con grandi emozioni e prestazioni importanti». Con la nuova annata alle porte, la Lazio sembra pronta a rincorrere traguardi ambiziosi, offrendo ai suoi sostenitori una narrazione ricca di passione e sorprese in Serie A.

Como sfida Lazio: L’esordiente che potrebbe far tremare i veterani del calcio italiano?

Como-Lazio: Un duello epico tra filosofie calcistiche opposte! Preparati a un match che promette scintille al Sinigaglia. #SerieA #ComoLazio #CalcioPassione

Il campionato di Serie A inizia con una partita che cattura subito l’attenzione: Como-Lazio, un confronto tra due visioni del calcio tanto diverse quanto affascinanti. Immaginatevi lo stadio Sinigaglia, recentemente rinnovato, pronto a ospitare un duello tra allenatori che incarnano approcci opposti al gioco: Cesc Fabregas e Maurizio Sarri. Sarà l’occasione perfetta per vedere come queste idee si scontrano sul campo, lasciando i tifosi con il fiato sospeso.

Fabregas, al suo debutto come allenatore, ha impresso al Como un’identità basata su brillantezza, tecnica e libertà di espressione dei giocatori. La squadra è giovane e dinamica, con un approccio istintivo che valorizza il talento naturale, puntando su creatività e spontaneità per sorprendere gli avversari. Chissà se questa freschezza riuscirà a fare la differenza in una partita così carica di aspettative?

Dall’altra parte, la Lazio di Sarri rappresenta un sistema ben oliato, focalizzato su un controllo meticoloso e un gioco “sacchiano”, fatto di schemi precisi, movimenti coordinati e dominio tattico. Con un’attenzione ossessiva ai dettagli, la squadra mira a gestire le partite con disciplina e tecnica raffinata, imponendo il proprio ritmo per mantenere l’equilibrio. Sarà intrigante osservare se questo rigore tattico potrà spegnere l’entusiasmo del Como.

Questo match non è solo l’esordio della stagione, ma uno scontro autentico tra due modi di intendere il calcio: l’energia impulsiva e innovativa di Fabregas contro la solidità esperta di Sarri. Al Sinigaglia, potremmo assistere a un blend di passato e futuro, dove ogni mossa potrebbe ribaltare le sorti della gara.

In sintesi, Como-Lazio promette un vero spettacolo, non solo per il risultato finale, ma per la qualità e l’intensità del gioco espresso da entrambe le formazioni. Un’apertura di campionato che gli appassionati non potranno lasciarsi sfuggire, con spunti tattici che faranno discutere per settimane.

Castrovilli al bivio: da promessa sprecata a nuova avventura? La situazione attuale che fa discutere

Gaetano Castrovilli vicinissimo al Bari: un ritorno alle origini che potrebbe stupire tutti? #Castrovilli #Calciomercato #SerieB

Gaetano Castrovilli, ex Lazio, è finito nel vivo del calciomercato estivo, e la sua storia sta accendendo le fantasie dei tifosi. Potrebbe davvero tornare al Bari, la squadra dove ha mosso i primi passi con 12 presenze, per una seconda chance dopo una stagione sottotono? Secondo le ultime indiscrezioni, l’accordo è ormai a un passo, e questo trasferimento potrebbe essere il colpo di scena che rilancia la sua carriera.

Non manca la competizione per accaparrarsi il centrocampista. Come sottolineato da Tuttomercatoweb.com, Pisa e Genoa sono entrate in gioco con un interesse concreto, vedendo in lui un rinforzo di esperienza e qualità. È un vero duello di mercato che tiene tutti con il fiato sospeso: chi uscirà vincitore dalle trattative delle prossime settimane?

Attualmente svincolato, Castrovilli arriva da un’annata complicata, culminata con la retrocessione in Serie B insieme al Monza, dove non ha espresso appieno il suo potenziale. Proprio per questo, l’ex Lazio è determinato a rimettersi in gioco e ritrovare la forma che lo ha reso un giocatore di livello superiore. Il Bari, intanto, punta a rafforzare la rosa per continuare il suo percorso di crescita.

Per Pisa, l’idea di aggiungere Castrovilli alla squadra suonerebbe come un vero e proprio colpo clamoroso. Il club toscano è pronto a fare un’offerta convincente, contando sul suo valore tecnico per elevare il progetto. Anche il Genoa segue da vicino, in attesa di un’opportunità per inserirsi e portare esperienza nel proprio organico.

In questo scenario elettrizzante, il futuro di Castrovilli, ex Lazio, è appeso a un filo, con le trattative che potrebbero definirsi presto. Le tifoserie di Bari e Pisa osservano con grande attenzione, sperando di vederlo tornare protagonista e magari scalare di nuovo verso la Serie A. Il calciomercato estivo è in piena ebollizione, e lui è senz’altro uno dei nomi da tenere d’occhio.

Calciomercato Lazio, offerta in arrivo per Castellanos: l’esperto chiacchierone non si trattiene!

Il futuro di Valentin Castellanos è in bilico? Lo Zenit San Pietroburgo fa sul serio per l’attaccante della Lazio! #Calciomercato #Lazio #Castellanos

Il calciomercato della Lazio sta entrando in una fase cruciale e piena di suspense, con l’interesse concreto dello Zenit San Pietroburgo per Valentin Castellanos che potrebbe scuotere le certezze della squadra. Nelle ultime ore della sessione estiva del 2025, questo possibile approcciamento lascia i tifosi con il fiato sospeso: riuscirà il club a respingere le avances per uno dei suoi giocatori più preziosi, o finirà per cedere sotto pressione?

La Lazio è attentissima a ogni mossa intorno a Castellanos, specialmente dopo l’interesse recente del Flamengo che aveva già acceso i riflettori sul suo futuro. Ora, con lo Zenit pronto a fare un’offerta sostanziosa, la valutazione dell’attaccante – intorno ai 25 milioni di euro – diventa un elemento centrale. Ma sarà abbastanza per convincere la società a lasciarlo andare, o resterà un’allettante ma inutile tentazione?

La dirigenza biancoceleste è fermamente decisa a non privarsi di elementi chiave come Castellanos, puntando su una rosa solida per affrontare la stagione. Questa scelta riflette una strategia di mantenere gli equilibri della squadra, evitando che una partenza improvvisa possa rovinare i piani costruiti con cura durante la preparazione estiva.

In questa situazione delicata, con offerte importanti da club stranieri che continuano ad arrivare, la Lazio deve bilanciare ambizioni e resistenze. La società di Formello sembra intenzionata a non cedere, ma chissà se le proposte sempre più invitanti sapranno minare questa determinazione.

Alla fine, l’interesse dello Zenit per Valentin Castellanos rappresenta un capitolo intrigante del calciomercato Lazio 2025, con la situazione che appare per ora sotto controllo. I tifosi attendono con curiosità gli sviluppi, sperando che il club riesca a navigare queste acque agitate senza perdere pezzi preziosi del proprio progetto.

Roma, si infortunia il calciatore: derby con la Lazio a rischio?

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Incredibile, ma vero. Pronti via ed è già arrivato il primo infortunio tra le file della Roma per Leon Bailey. Il calciatore giamaicano (primo giamaicano della storia giallorossa) ha rimediato un acciacco durante il quotidiano allenamento pomeridiano. Si teme un infortunio muscolare.

Secondo dei primi accertamenti ufficiosi, Bailey dovrà rimanere lontano dal terreno di gioco almeno fino agli inizi di settembre, dopo la sosta Nazionali. Il calciatore si sottoporrà agli esami strumentali già a partire dalla giornata di domani.

L’obiettivo di Gasp sarà quantomeno quello di accelerare il più possibile i tempi di recupero. Una vera sfortuna per la Roma che molto probabilmente non potrà contare sul suo neo esterno d’attacco per le prime due giornate di campionato contro Bologna e Pisa.

L’ex Bayern Leverkusen era stato appena acquistato dall’Aston Villa in prestito con diritto di riscatto. Il prestito è costato alle casse giallorosse 2 milioni di euro, mentre il possibile riscatto è fissato sui 22 milioni di euro.

La società giallorossa spera di poter contare sul giamaicano già dalla gara contro il Torino. Risulta molto difficile una sua assenza nel derby della Capitale contro la Lazio, in programma nella quarta giornata di Serie A. Si attendono aggiornamenti e note ufficiali da parte del club.

Chi è l’allenatore con più possibilità di esonero? Gasp in pole, Sarri rischia. La classifica completa

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La stagione di Serie A 2025/26 si apre sotto il segno dell’incertezza. Dodici panchine cambiate su venti club evidenziano una forte instabilità tecnica. A fotografare la situazione ci pensa un algoritmo in grado di calcolare il rischio di esonero per ogni allenatore, incrociando fattori come esperienza, pressione societaria, instabilità di mercato e storico del club.

Secondo lo studio condotto da sitiscommesse.com, il quadro che ne emerge è polarizzato. In cima alla classifica del pericolo c’è la Roma di Gian Piero Gasperini, con un impressionante 90% di probabilità di esonero. La percentuale riflette sia le tensioni generate dal carattere del tecnico, sia l’altissima aspettativa di un ambiente esigente. Subito dietro Cagliari e Lecce superano l’80%, vittime di progetti fragili e della necessità di risultati immediati.

Diversa la situazione della Lazio di Maurizio Sarri, stimata al 40%. Pur in fascia di rischio medio, il tecnico gode di un rapporto solido con la società, che ha scelto la continuità. Le aspettative più moderate consentono a Sarri di lavorare con serenità, in un campionato altrimenti instabile.

Napoli e Como confermano progetti stabili: Antonio Conte e Cesc Fabregas hanno appena un 10% di rischio, frutto della fiducia incondizionata della società.

Quest’anno, più che mai, le panchine saranno il vero spartiacque delle ambizioni di tutti i club.

Tifosi laziali stoici: mai come ora vicini alla società. Il dato sulle maglie vendute è impressionante

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Il nuovo kit biancoceleste 2025/26 ha conquistato i tifosi fin dal primo giorno di presentazione. La redazione di Lazio Channel, tramite informazioni prese direttamente dallo Store Lazio Style 1900 di Via Calderini, ha potuto constatare direttamente l’entusiasmo che circonda le nuove divise.

Già nelle prime settimane di agosto, il dato è netto: la richiesta delle maglie è superiore rispetto a quella registrata un anno fa, quando fu lanciato il kit 2024/25. A trainare le vendite è, come da tradizione, la prima maglia. Elegante, lineare e fedele ai colori sociali, rappresenta il cuore dell’identità biancoceleste.

Ma a sorprendere è anche la risposta nei confronti delle versioni away e third, accolte con entusiasmo immediato da un pubblico sempre più attento al design e alla possibilità di indossare la divisa anche fuori dallo stadio. Gli addetti dello store parlano di numeri “superiori alle attese” e di un flusso costante di clienti, soprattutto nei weekend.

Il fenomeno non riguarda solo il merchandising. A fare da sfondo c’è una tifoseria che, nonostante una diffusa sfiducia verso la società, continua a dimostrare la propria presenza. I dati sugli abbonamenti parlano chiaro: oltre 28.000 tessere già sottoscritte entro metà agosto, con un trend più alto rispetto alla scorsa estate.

La Lazio, insomma, riparte con una spinta che non arriva soltanto dal campo, ma anche dagli scaffali dello store ufficiale.

Pedro superstar amato da grandi e piccini: il dato è emblematico

Un dato curioso emerge dalle nostre ricerche presso lo Store Lazio Style 1900 di Via Calderini: non c’è differenza tra adulti e ragazzi nelle preferenze di personalizzazione della maglia da gioco. La divisa più richiesta da tutti, senza eccezioni, è la stessa: “Pedro 9”.

Nonni, padri e figli: tutti puntano allo stesso nome. Una convergenza che, fino allo scorso anno, non esisteva. Allora i giovani cercavano i volti più “social” della squadra, mentre gli adulti sceglievano figure di esperienza o capitani. I vari Castellanos, Isaksen, Zaccagni erano i nomi più ricercati, ma quest’anno le distanze si sono annullate.

Come a voler sottolineare un legame che travalica l’età, il nome più ben voluto è quello di Pedro. Gli addetti allo store parlano di una “uniformità sorprendente”, agevolata dalla vasta disponibilità di taglie per bambini, adolescenti e adulti.

Il fenomeno dice molto sul rapporto che Pedro è riuscito a creare con l’ambiente. La sua figura mette d’accordo generazioni differenti, diventando punto di riferimento trasversale. La maglia “Pedro 9” non è più solo un acquisto: è un simbolo di unione, un filo biancoceleste che lega il tifoso giovane e quello adulto nella stessa identità.

Quest’anno lo Stadio Olimpico sarà gremito delle maglie con il suo nome sopra, a dimostrazione di come il richiamo dell’esperienza, criticato da molti, abbia ancora il suo fascino.

Assoallenatori contro Israele: “Chiediamo la loro sospensione dalle competizioni”

L’Associazione Italiana Allenatori di Calcio (AIAC), il sindacato di categoria che rappresenta e tutela gli allenatori italiani di tutti i livelli, ha presentato in mattinata una lettera d’appello alla FIGC. Nella suddetta il richiamo è chiaro: “Israele deve fermarsi. Anche il calcio si mobiliti”. Di seguito il comunicato ufficiale completo fornito da Adnkronos:

“Un’azione non solo simbolica ma una scelta necessaria, che risponde a un imperativo morale, condivisa da tutto il gruppo dirigente dell’Aiac”. Il Consiglio Direttivo Nazionale dell’Assoallenatori ha deliberato unanimemente di inviare una lettera-appello al Presidente della Figc Gravina e a tutte le componenti federali, perché il calcio italiano si mobiliti, nel proprio ambito, in favore del popolo palestinese mettendo sul tavolo la richiesta da inoltrare a Uefa e Fifa, di sospensione temporanea di Israele dalle competizioni internazionali.

“I valori di umanità che sostengono quelli dello sport ci impongono di contrastare azioni di sopraffazione dalle conseguenze terribili. Si può solo pensare a giocare, voltando la testa dall’altra parte. Noi crediamo che non sia giusto dinanzi ai troppi morti senza colpa. Tra loro anche tanti sportivi compreso la stella del calcio palestinese Suleiman al-Obeid” ha fatto eco il vice presidente Giancarlo Camolese.

“Lo diciamo con forza: davanti all’Olocausto siamo per sempre tutti ebrei e nessuno vuol togliere il segnalibro della memoria. Ma la Storia non si è fermata a quell’orrore e ci interroga oggi, senza sconti per nessuna nazione.”

“Crediamo sia doveroso porre al centro del dibattito federale la richiesta, da proporre a Uefa e Fifa, dell’esclusione temporanea di Israele dalle competizioni sportive. Perché il dolore del passato non può oscurare coscienza e umanità alcuna”.

 

Esclusiva Lazio Channel: qual è il nome più gettonato sulle maglie biancocelesti? I tifosi impazziscono per lui

Il momento del rilascio delle maglie ufficiali da gioco è da sempre uno degli attimi più attesi con ansia da parte dei tifosi. Tutti sono volenterosi ed impazienti di scoprire in che modo la propria società abbia deciso di rappresentare i simboli del club sul terreno di gioco. Non sorprende, quindi, che nei negozi si formino code di fan disposti a follie pur di acquistare l’ultima uscita.

Negli ultimi anni il concetto stesso di divisa da gioco è cambiato. Non si tratta più soltanto di un completo da indossare durante le partite, ma di un vero e proprio capo d’abbigliamento, studiato nei minimi dettagli per essere in linea con le tendenze della moda.

Design moderni, tagli più accattivanti e materiali innovativi hanno trasformato la maglia da gioco in un oggetto da indossare con orgoglio non solo allo stadio, ma anche nella vita quotidiana.

Non è esagerato immaginare che, in un futuro non troppo lontano, presentarsi a un incontro o a un appuntamento indossando una maglia da calcio non susciterà più stupore o perplessità. Al contrario, sarà percepito come un gesto di stile: un modo per coniugare moda e passione sportiva.

Secondo fonti raccolte in esclusiva dalla nostra redazione, il famigerato “Pedro 9” sulla maglia è nettamente in cima alle richieste dei tifosi, più di qualunque altro giocatore della rosa. Non si tratta di un episodio sporadico, ma di una costanza che sta segnando queste prime settimane di vendita.

Il fenomeno è spiegabile. Pedro non rappresenta solo un calciatore vincente: è una figura di equilibrio nello spogliatoio, un campione capace di dare sicurezza ai compagni e fiducia ai tifosi. Indossare la sua maglia diventa un modo per riconoscersi in quei valori.

In un’estate di cambiamenti e attese, la fedeltà al numero 9 spagnolo racconta una certezza: i laziali hanno già scelto il loro simbolo.

L'amarcord - Como Lazio 1-5. Il video della vittoria dello scorso anno

Era la Lazio al top del suo momento di forma. Como Lazio si giocò il 31 ottobre 2024 e quella Lazio stava incantando l’Italia e l’Europa.

La compagine di Marco Baroni era una macchina da guerra, reduce dalle due vittorie contro Twente (0-2) e Genoa in casa (2-0), realizzò un pokerissimo sul lago di Como, davanti a mezz’italia calcistica, sbalordita soprattutto dalle prestazioni di Castellanos e Nuno Tavares, vero e proprio crack della Serie A.

Andarono in rete Castellanos (doppietta), Pedro, Patric e Tchaouna e, a quella vittoria. ne seguirono altre ancora: quella contro il Cagliari (2-1), quella all’ultimo minuto in Europa League contro il Porto (2-1), quella di Monza, (0-1) di misura il 10 novembre, il roboante 3 a 0 all’Olimpico contro il Bologna (che poi vinse la coppa Italia) e per finire il pareggio a reti inviolate contro il Ludogorets.

Poi venne una sconfitta pesante (3-1), a Parma, dove ci venne annullato un gol regolare a Rovella ma la squadra di Baroni non mollò, riprendendo la sua corsa eliminando prima il Napoli dalla coppa Italia, e poi soltanto tre giorni dopo (era l’otto dicembre), vincendo anche al Maradona, per una rete a zero grazie a una rete molto bella di Gustav Isaksen. Squadra partenope che ricordiamolo poi divenne campione d’Italia. Infine il 12 dicembre l’ultima grande vittoria: tre a uno in Olanda contro il blasonato Ajax.

Da lì in poi non sapevamo che appena dopo quattro giorni, la Lazio avrebbe preso sei reti dall’Inter dell’ex Simone Inzaghi. Fu proprio in quel momento che il sogno di vedere una grande Lazio svanì piano piano ma soprattutto in maniera inesorabile.

Speriamo che quest’anno la musica possa cambiare, tornando soprattutto a disputare le competizioni europee, acquisendo una continuità che lo scorso anno, soprattutto da dicembre fino a marzo, la Lazio non ha avuto.

Como Lazio, ecco gli squalificati del match: Sarri con un problema in difesa

In vista del match Como Lazio, entrambe le formazioni dovranno fare i conti con alcune assenze significative.

La Lazio, allenata da Maurizio Sarri, dovrà rinunciare al difensore Alessio Romagnoli, squalificato per le prime due giornate di campionato a causa di un’espulsione diretta subita nella partita precedente contro il Lecce.

L’assenza del difensore costringe il tecnico biancoceleste a rivedere la linea difensiva, valutando possibili alternative tra i giocatori disponibili per mantenere solidità e compattezza nel reparto arretrato (qui la probabile formazione).

Dall’altra parte, il Como dovrà fare a meno del centrocampista Gabriel Strefezza, squalificato per somma di ammonizioni accumulate nella stagione precedente. La sua assenza potrebbe limitare le opzioni di costruzione e gestione del gioco a centrocampo per i lariani, rendendo la partita contro la Lazio ancora più impegnativa.

Nonostante queste defezioni, il tecnico del Como sta preparando alternative tattiche e soluzioni che possano garantire equilibrio e compattezza alla squadra.

L’incontro del 23 agosto si preannuncia equilibrato e ricco di emozioni, con entrambe le formazioni determinate a ottenere il massimo risultato possibile. La Lazio punterà sull’esperienza e sulla qualità dei giocatori a disposizione, mentre il Como cercherà di sfruttare la profondità della rosa e la determinazione dei suoi titolari per sorprendere gli avversari.

In ogni caso, la gestione delle assenze sarà un elemento chiave che potrebbe influenzare l’esito del match e determinare chi riuscirà a conquistare i tre punti in questa prima giornata di Serie A.

Sarri e quel precedente indigesto con l’arbitro di Como-Lazio

Il 30 ottobre 2022, allo Stadio Olimpico, la Lazio cadde 1-3 contro la Salernitana di Davide Nicola in una serata che lasciò dietro di sé non solo il peso della sconfitta, ma anche polemiche arbitrali destinate a far discutere. Al centro dell’attenzione, il direttore di gara Gianluca Manganiello, accusato da Maurizio Sarri di aver condizionato la partita con decisioni discutibili.

L’episodio chiave arriva al 28’ del primo tempo: Milinković-Savic viene ammonito per un presunto fallo a centrocampo. Un giallo che pesa come un macigno, perché il serbo era diffidato e dunque costretto a saltare il derby con la Roma del turno successivo.

A fine partita, l’ira di Sarri prevaricò nelle dichiarazioni: “Il giallo a Milinkovic non è affatto generoso. Se parlo mi danno sei mesi di squalifica”. Parole che sintetizzarono a pieno l’amarezza di un allenatore che vide sfumare, oltre ai tre punti, anche una pedina fondamentale in vista della stracittadina (derby vinto 1-0 da parte della Lazio).

Le moviole del giorno dopo alimentarono il dibattito. Alcuni ex arbitri sottolinearono l’eccessiva severità del provvedimento, in nome di codici deontologici non scritti. Intanto, il caso diventò mediatico: Sarri denunciò con le sue parole una gestione “poco equilibrata” della gara, mentre la Salernitana difese la regolarità di un successo costruito con merito.

Un episodio rimasto impresso nella memoria biancoceleste, emblema del delicato rapporto tra Sarri e gli arbitri. Domenica, in occasione di Como-Lazio, i due si rincontreranno e chissà cosa ci riserverà il futuro, per una pagina di storia del calcio italiano ancora tutta da scrivere.

Como Lazio: orario, probabili formazioni e dove vederla in tv

La Serie A 2025/26 è pronta a partire e uno dei match più attesi della prima giornata è quello tra Como e Lazio. Al “Sinigaglia” andrà in scena una sfida affascinante tra due realtà diverse ma ugualmente ambiziose: i lariani, reduci da una stagione sorprendente chiusa al decimo posto, e i biancocelesti di Maurizio Sarri, chiamati a iniziare con il piede giusto per non perdere terreno già dalle prime battute.

Dopo oltre vent’anni di assenza, il Como è tornato stabilmente in Serie A e, con il progetto tecnico guidato da Cesc Fàbregas, punta a consolidarsi nella parte sinistra della classifica. Dall’altra parte la Lazio vuole riprendersi la zona europea e il debutto in terra lombarda sarà un banco di prova immediatamente significativo.

Orario e diretta tv

Como-Lazio si giocherà domenica 24 agosto 2025 con fischio d’inizio alle 18:30. La partita sarà trasmessa in esclusiva su DAZN, con possibilità di seguirla anche in streaming su pc, smartphone e smart tv compatibili.

Probabili formazioni

Maurizio Sarri dovrebbe affidarsi al suo classico 4-3-3, con Mandas tra i pali, la coppia Gila Provstgaard al centro della difesa e Marusic e Nuno Tavares sugli esterni. In mezzo al campo spazio a Guendouzi, Rovella e Dele-Bashiru, mentre in attacco il tridente sarà composto da Cancellieri, Castellanos e Zaccagni.

LAZIO (4-3-3): Mandas; Marusic, Provstgaard, Gila, Nuno Tavares; Guendouzi, Rovella, Dele-Bashiru; Cancellieri, Castellanos, Zaccagni

Il Como, forte del sostegno del proprio pubblico e della crescita di uomini chiave, si presenterà con un undici compatto, pronto a sfruttare la qualità tecnica e le ripartenze veloci.

Como Lazio, i precedenti con l’arbitro designato: ecco perché Sarri dovrà stare attento

La Lega Serie A ha da poco reso ufficiali le designazioni arbitrali per l’attesissima prima giornata di campionato. Il turno si aprirà il 23 agosto con Genoa-Lecce e Sassuolo-Napoli, entrambe gare in programma alle 18:30, e si concluderà il lunedì successivo con Inter-Torino.

Il fischietto assegnato per Como-Lazio è Manganiello di Pinerolo. Ad assisterlo ci saranno Meli e Alassio come guardalinee, con Turrini nel ruolo di quarto ufficiale. Alla cabina di regia del VAR ci sarà Aureliano, coadiuvato dall’AVAR Chiffi.

I precedenti con l’arbitro

La sfida tra Como e Lazio sarà l’undicesimo incontro tra i biancocelesti e l’arbitro Manganiello. Il passivo parla chiaro: 8 vittorie e 2 sconfitte per la Lazio quando a dirigere il match c’è il fischietto di Pinerolo. 1 vittoria, 5 pareggi e 2 sconfitte è invece il bilancio con il Como. L’ago, almeno in questo contesto, pende tutto verso la squadra di Maurizio Sarri. Inoltre, il match sarà il primo Como-Lazio diretto dal suddetto giudice di gara.

Sarri non ha buoni trascorsi con l’arbitro. Manganiello ha diretto due volte la Lazio sotto la precedente gestione di Mau. In una di queste occasioni, durante un Lazio-Salernitana, il tecnico toscano esplose contro il direttore di gara per un cartellino giallo assegnato a Milinković-Savic, che lo portò a saltare il derby contro la Roma.

 

Como Lazio, ecco chi sarà l’arbitro del match

La prima giornata di Serie A 2025/26 porta con sé subito una sfida affascinante: Como-Lazio, in programma domenica 24 agosto alle ore 18:30. Per l’occasione, l’AIA ha ufficializzato la designazione arbitrale: sarà Gianluca Manganiello della sezione di Pinerolo a dirigere l’incontro.

Ad assisterlo ci saranno Meli e Alassio come guardalinee, con Turrini nel ruolo di quarto ufficiale. Alla cabina di regia del VAR ci sarà Aureliano, coadiuvato dall’AVAR Chiffi. Una squadra arbitrale di esperienza, chiamata a gestire un match che si preannuncia intenso, vista la voglia di entrambe le compagini di partire col piede giusto.

I precedenti sorridono alla Lazio: con Manganiello, i biancocelesti hanno collezionato dieci vittorie in dodici incroci, a fronte di due sole sconfitte. Decisamente più amaro, invece, lo score per il Como, che con il fischietto piemontese vanta una sola vittoria, cinque pareggi e due sconfitte. Numeri che raccontano un feeling particolare tra la Lazio e l’arbitro di Pinerolo.

Manganiello, 43 anni, arbitra a livello professionistico dal 2007 e vanta oltre cento presenze in Serie A. È conosciuto per la sua gestione equilibrata, capace di mantenere sotto controllo le gare senza eccessi di protagonismo. Una garanzia per una sfida che, oltre ai punti in palio, rappresenta un importante banco di prova per entrambe le squadre.

Como-Lazio sarà dunque anche una partita nella partita, con l’occhio attento rivolto al direttore di gara. La designazione di Manganiello aggiunge un ulteriore elemento di interesse a una sfida che promette spettacolo.

Caressa difende a spada tratta Sarri, ma la realtà è ben diversa

Fabio Caressa, celebre telecronista e giornalista sportivo italiano, ha rilasciato delle dichiarazioni esclusive nell’edizione odierna della Gazzetta dello Sport riguardo la nuova Lazio di mister Sarri. Tra le altre cose, Fabio ha sottolineato come i biancocelesti abbiano tutte le carte in regola per poter partire bene in campionato, ma la realtà è ben altra.

“LA LAZIO HA LA ROSA COMPLETA SIN DAL PRIMO GIORNO E PER SARRI QUESTO è IMPORTANTE. maurizio lavora tanto sui meccanismi: dai biancocelesti mi aspetto una partenza forte”

Queste le considerazioni di Caressa. I dettami tattici di Maurizio Sarri sono complicati da imparare, e per questo motivo serve tempo alla squadra e ai suoi interpreti per apprendere al meglio ciò che il tecnico toscano vuole realmente. Quindi il fatto di non avere nuovi innesti da dover “educare” può rappresentare un vantaggio, almeno all’apparenza. Questo è vero. Non a caso un certo Eden Hazard ha etichettato i suoi allenamenti come “noiosi, ma vincenti”.

Tuttavia, parlare di “rosa completa” risulta essere fuorviante, e rischia di dare una visione fasulla della reale condizione della Lazio. Se la squadra numericamente parlando è “apposto”, le qualità dei singoli non sono all’altezza degli obiettivi societari, ovvero il ritorno in Europa. La rosa è la stessa che la passata stagione si è classificata settima: un motivo ci sarà. Il non giocare competizione europee potrebbe essere un “pro”, ma ci sono molte realtà nel nostro calcio che stanno crescendo e non staranno sicuramente a guardare (Como).

Con il mercato bloccato, oltre ai “nuovi” Cancellieri e Cataldi, semplicemente non riscattati dalle rispettive squadre in cui erano in prestito, non è stato possibile rinforzare l’organico. Il gruppo squadra sicuramente è presente, ma le partite non si vincono con il solo “potere dell’amicizia”.

In poche parole, la squadra c’è, il gruppo squadra anche, i dettami tattici saranno sicuramente già assodati, ma manca, almeno sulla carta, la qualità necessaria per poter fare il reale salto di qualità, e Sarri non potrà da solo risolvere tutte le problematiche.

Pedro, l’unica stella offensiva della Lazio: Sarri lo trasforma in un ruolo da leader insostituibile

La Lazio sfida il mercato bloccato: Pedro emerge come l’asso inatteso! #Lazio #Pedro #Calcio #SerieA

La Lazio è alle prese con una situazione complicata che sta accendendo i riflettori sul mondo del calcio: a causa del superamento dei parametri del NOIF, il club biancoceleste si vede bloccato nel mercato estivo, almeno fino a gennaio. Immaginate una squadra costretta a navigare con le risorse già a disposizione, senza la possibilità di rinforzi esterni – una sfida che potrebbe rivelare sorprese inaspettate e trasformare gli eroi interni in veri protagonisti.

In questo scenario di incertezze, un nome spicca per la sua affidabilità e versatilità: Pedro. A 38 anni, l’attaccante spagnolo continua a brillare come una risorsa essenziale, capace di adattarsi a ruoli diversi con una maestria che lascia tutti a bocca aperta. La sua esperienza e il suo spirito di sacrificio lo rendono uno dei pilastri più solidi della rosa, un elemento che potrebbe fare la differenza in una stagione piena di ostacoli.

Pedro ha dimostrato la sua efficacia in modo straordinario nella scorsa stagione, segnando ben 9 dei suoi 14 gol complessivi (10 in campionato) partendo dalla panchina. Questo dato impressionante lo posiziona come il miglior marcatore da subentrato della Lazio, appena dietro al recordman Luis Muriel, che ha raggiunto quota 11 reti in questa particolare statistica. Non è solo un numero: è una storia di resilienza che fa riflettere su quanto un giocatore possa cambiare il corso di una partita in pochi minuti.

Durante il precampionato, Pedro è stato impiegato in tutte e quattro le amichevoli internazionali della Lazio, entrando sempre a gara in corso. Ha timbrato il cartellino con il suo primo gol estivo contro la Primavera (in quel caso partì titolare), e l’ultimo sigillo è arrivato nella sfida contro l’Atromitos, confermando uno stato di forma eccellente che alimenta l’entusiasmo dei tifosi.

Che si tratti di giocare come ala, trequartista o falso nove, Pedro si distingue per la sua dinamicità, rapidità nei movimenti e un palleggio di altissimo livello. La sua capacità di entrare in partita e fare la differenza immediatamente lo rende un jolly perfetto, una garanzia per la squadra in mezzo a un gruppo che, per ora, dovrà affidarsi solo alle sue forze interne.

In una stagione che parte tra le difficoltà, la Lazio può contare su un campione come Pedro, un’arma preziosa che, a 38 anni, continua a ispirare e a sorprendere, rappresentando il cuore di una rosa pronta a combattere contro ogni avversità.

Sarri sfida le critiche: Quel talento nascosto rilancerà la Lazio, mercato o no!

Dele-Bashiru pronto per l’esordio da titolare con la Lazio: un’opportunità da non perdere? #Lazio #SerieA #Calcio #Debutto

Il primo appuntamento ufficiale della stagione è alle porte, e la Lazio si prepara a sfidare il Como nella prima giornata di Serie A, con un occhio di riguardo a Fisayo Dele-Bashiru. Questo centrocampista nigeriano ha lavorato sodo durante il ritiro estivo per guadagnarsi la fiducia, e ora le indiscrezioni parlano di una possibile chance da titolare nel “Sinigaglia”. Immaginate la tensione: un debutto che potrebbe cambiare la sua stagione!

Arrivato alla Lazio come tuttocampista nel 4-2-3-1, modulo caro al suo ex tecnico Marco Baroni, Dele-Bashiru ha dovuto adattare il suo stile per il 4-3-3 tanto prediletto da Maurizio Sarri. Si tratta di una trasformazione affascinante, che ha richiesto tempo, dedizione e la volontà di modificare abitudini consolidate. Chissà se riuscirà a mantenere la sua essenza pur cambiando ruolo?

Nel progetto della Lazio, Sarri ha deciso di ridisegnare Dele-Bashiru come una mezzala moderna: disciplinata in difesa ma pronta a sfrecciare in avanti, rompendo gli equilibri con le sue accelerate. Un processo meticoloso, affinato durante il precampionato, che sembra stia portando risultati promettenti. Non è curioso pensare a come un singolo giocatore possa evolversi così tanto?

Classe 2001, il nigeriano ha impressionato nelle amichevoli estive, attirando l’attenzione dello staff e dei tifosi. La gara contro il Como sarà il vero test: Sarri si aspetta risposte concrete, con la Lazio che ha bisogno di dinamismo e intensità a centrocampo. Sarà l’occasione per Dele-Bashiru di dimostrare il suo valore e ritagliarsi un ruolo chiave in questa nuova avventura biancoceleste. Che inizio elettrizzante per la stagione!