L’amichevole tra Lazio e Atromitos si è trasformata in un campo di battaglia, con episodi che hanno fatto passare in secondo piano il calcio giocato. Tutto nasce a metà primo tempo, quando Guendouzi, apparso ancora una volta troppo nervoso, reagisce in maniera scomposta a un intervento su Assan Ouedraogo.
Il giovane centrocampista dell’Atromitos, dopo aver conquistato palla, viene atterrato e cade a terra: il francese lo colpisce mentre è già giù, scatenando l’immediata reazione dei compagni dell’avversario. Da lì a poco la rissa è inevitabile, con diversi calciatori coinvolti e l’arbitro costretto a riportare la calma a fatica.
Ma questo non è che il preludio. Due minuti più tardi, infatti, il clima si scalda ulteriormente: Castellanos, lanciato verso la porta, viene fermato fallosamente da Mansur con un intervento duro. È la scintilla che fa esplodere definitivamente la tensione. Panchine in campo, proteste vibranti e una nuova maxi rissa che costringe il direttore di gara a interrompere il gioco per diversi minuti.
A rendere il quadro ancora più incandescente i cori provenienti dal settore biancoceleste, tra cui il discusso “forza Lazio, spaccagli le gambe, spaccagli, spaccagli, spaccagli le gambe, forza Lazio, spaccagli le gambe”. Le chiamano amichevoli ma in realtà l’agonismo è anche troppo.