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Lazio “Mamma li turchi”. Ora il gioco inizia a farsi duro

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Lazio ora si fa sul serio. Dopo la vittoria di una settimana fa per tre a zero contro la formazione primavera allenata da mister Punzi e quella di ieri allo Stirpe contro l’Avellino, formazione ben messa in campo e appena promossa nel campionato cadetto, la creatura di mister Sarri inizierà le amichevoli internazionali.

Lazio le 2 amichevoli in Turchia

Oggi la squadra si allenerà soltanto di mattina nel centro sportivo di Formello. poi si volerà in Turchia per due amichevoli che alzeranno ancora di più l’asticella.

La preparazione precampionato entra nel vivo dopo due settimane di duro lavoro. Martedì o mercoledì mattina, la Lazio partirà dall’aeroporto di Fiumicino per recarsi a Istambul dove affronterà due squadre locali della bellissima capitale turca.

Mercoledì trenta luglio alle ore 20:30 locali (ricordiamo che la Turchia sta un’ora avanti rispetto all’Italia), la Lazio affronterà il Fenerbahçe nel loro stadio, ovvero il Fenerbahçe Ülker Stadyumu di Istanbul, mentre dopo appena tre giorni (il 2 agosto), alle ore 21:00 locali (quindi alle otto qui nella città eterna), i biancocelesti scenderanno in campo contro il Galatasaray S.K. al Rams Park Arena.

La Lazio nella sua comunicazione tiene a precisare che “L’iniziativa rafforza la strategia di apertura verso nuovi mercati e rappresenta un ulteriore tassello nel percorso di crescita e valorizzazione del brand Lazio a livello internazionale.”. 

Lazio vs Avellino: Zaccagni al comando, ma Cataldi è la mina vagante da non ignorare!

Zaccagni confermato capitano della Lazio nell’amichevole con l’Avellino, ma occhio a Cataldi in arrivo! #Lazio #Calcio #Amichevoli

Mattia Zaccagni, esterno offensivo classe 1995 e numero 10 della Lazio, sta riscuotendo attenzione per il suo ruolo centrale sia in campo che nello spogliatoio. Nella recente amichevole contro l’Avellino, valida per il terzo Memorial Sandro Criscitiello, ha indossato la fascia da capitano e alzato il trofeo al termine della partita, confermando il suo posto chiave nel progetto biancoceleste. Ma cosa riserva il futuro? Questa alternanza potrebbe nascondere sviluppi interessanti per la squadra.

Nel secondo tempo, proprio come accaduto nella sfida precedente contro la Primavera, Danilo Cataldi ha subentrato a Zaccagni come capitano. Il centrocampista romano, noto per il suo ruolo nello spogliatoio, sembra pronto a competere, suggerendo un avvicendamento legato più alla gestione del minutaggio che a decisioni definitive. Eppure, i segnali post-partita fanno pensare che Zaccagni mantenga una posizione solida – una dinamica che potrebbe tenere i tifosi con il fiato sospeso.

Nel post-partita, Zaccagni ha dichiarato: “Per me è un onore essere il capitano della Lazio. Darò tutto me stesso per la società e i tifosi. Non so niente, leggo poco. Farò quello che mi dirà la società, per me è un onore indossare la fascia. Sono contento.” Queste parole evidenziano il suo forte senso di responsabilità e fedeltà alla squadra, trasmettendo un impegno che potrebbe ispirare i compagni in una stagione piena di sfide.

La vera conferma arriverà quando Zaccagni e Cataldi saranno in campo insieme dal primo minuto, come indicato dalle fonti vicine alla squadra. Fino a quel momento, la fascia resta sul braccio del numero 10, ma questa suspense potrebbe rivelare sorprese capaci di ridisegnare le gerarchie biancocelesti. Gli appassionati non possono che aspettare con curiosità i prossimi passi.

Lazio, Dia smette di riposare e rientra: i biancocelesti pronti a scatenarsi?

Dia in recupero: I biancocelesti pronti a sorridere presto? #Lazio #Calcio #Infortunio

Sta suscitando grande curiosità tra i tifosi della Lazio il possibile ritorno in campo di Boulaye Dia, l’attaccante senegalese che potrebbe presto rinforzare l’attacco biancoceleste. Dopo aver saltato l’amichevole contro l’Avellino, i progressi del giocatore stanno alimentando ottimismo: si tratta di un infortunio alla caviglia sinistra che, nonostante le preoccupazioni iniziali, sembra meno grave del previsto. Immaginate l’entusiasmo se Dia tornasse a correre al fianco dei compagni – potrebbe essere la chiave per una stagione scintillante?

Mercoledì scorso, Dia si è sottoposto a una risonanza magnetica presso il centro medico del club, e i risultati hanno escluso qualsiasi lesione ossea o tendinea, confermando solo una semplice infiammazione dovuta al trauma subito durante una sessione di allenamento. Gli esami hanno escluso lesioni ossee e tendinee – questo dettaglio è rassicurante, perché indica che il problema è gestibile e non rischia di tenere Dia ai box per troppo tempo, permettendo così un ritorno graduale alle attività. Giovedì, il giocatore ha ripreso a correre individualmente sul campo, un passo avanti che fa ben sperare per un recupero completo e senza complicazioni.

Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, l’esclusione di Dia dall’ultimo test amichevole è stata una misura precauzionale, pensata per evitare rischi in vista della tournée estiva in Turchia. In questi cinque giorni lontano da Formello, l’attaccante seguirà un programma personalizzato di lavoro atletico e riabilitazione, con l’obiettivo di tornare in forma ideale. Ma cosa succederà se tutto va liscio? Potrebbe unirsi al gruppo per la trasferta turca, offrendo un’opportunità preziosa per testare la sua condizione fisica nelle sfide pre-campionato.

Lo staff medico e tecnico biancoceleste è fiducioso sul recupero di Dia, l’ex attaccante del Villarreal, la cui presenza potrebbe completare alla grande il reparto offensivo. I suoi movimenti rapidi e la capacità di finalizzazione – che hanno già impressionato in passato – saranno un elemento cruciale per il team. Con la tournée in Turchia come banco di prova, i tifosi si chiedono se questo ritorno tempestivo possa davvero fare la differenza, trasformando le ambizioni della Lazio in realtà sul campo.

Sarri show in campo: il tecnico Lazio fa lezione e domina Avellino

Avellino-Lazio: Un tecnico in cattedra trasforma l’amichevole in lezione di calcio! Scopri le sue mosse tattiche al cardiopalma. #AvellinoLazio #Calcio #SerieA

Hai mai visto un allenatore che, durante una semplice amichevole estiva, trasforma la sidelines in una vera aula di tattica? È successo allo stadio Benito Stirpe di Frosinone, dove l’allenatore della Lazio, noto per il suo stile votato al possesso palla e all’organizzazione tattica, ha rubato la scena nella partita contro l’Avellino. Invece di un test routine per la nuova stagione, il match si è evoluto in una dimostrazione pratica di come un occhio vigile possa cambiare il corso del gioco, lasciando i tifosi a chiedersi cosa altro potrebbe riservare questa squadra.

All’inizio, l’allenatore non ha nascosto la sua frustrazione per l’approccio troppo passivo della squadra. Dopo soli pochi minuti, ha iniziato a dispensare indicazioni accese, criticando la disposizione in campo definita troppo bassa e vulnerabile. Questo momento ha acceso la curiosità: come avrebbe reagito il gruppo? I richiami sono stati mirati in particolare a due giocatori, con l’ordine di alzare il baricentro per guadagnare intensità e controllo. Non è solo una correzione, ma un segnale che ogni dettaglio conta per mantenere il dominio sul campo.

La tensione è salita ancora di più intorno alla mezz’ora, quando l’allenatore ha lasciato l’area tecnica per un intervento diretto. Ha rimproverato un centrocampista per non attaccare con decisione gli spazi e per non contribuire alla superiorità numerica. Questo richiamo energico sottolinea quanto sia cruciale, per lui, che ogni mossa segua il piano prestabilito, facendo sorgere la domanda: riuscirà questo feedback a trasformare le prestazioni della squadra?

Nel secondo tempo, l’attenzione del tecnico si è spostata su altri elementi, mantenendo alto il ritmo delle correzioni. Ha richiamato un terzino sinistro per una maggiore spinta offensiva e rapidità, e poi ha puntato il dito su un centrocampista francese per essersi spostato troppo verso sinistra, violando le disposizioni provate in allenamento. Queste mosse tattiche successive invitano a riflettere: è solo l’inizio di una stagione dove la disciplina sarà la chiave del successo?

Alla fine, questo test contro l’Avellino ha rivelato un’attenzione maniacale per la disciplina tattica da parte dell’allenatore, con richiami puntuali e correzioni continue che stanno plasmando la squadra per un avvio di stagione promettente. I fan si chiederanno: cosa succederà quando queste lezioni si tradurranno in partite ufficiali? Una cosa è certa, l’intensità mostrata promette sorprese entusiasmanti.

Tanti auguri a Lorik Cana. Difensore Killer del 26 maggio

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Lorik Cana celebra oggi il suo quarantaduesimo compleanno.

Tanti auguri a Lorik Cana, uno dei giocatori più fallosi che abbia mai giocato con la maglia della Lazio. La sua grinta è stata determinante in tante occasioni e fu uno degli eroi del 26 maggio nella vittoria storica di Coppa Italia contro i rivali storici della Roma.

La storia di Cana con la Lazio

L’ex difensore albanese approdò alla Lazio nel 2011, esordendo con la maglia biancoceleste il 25 agosto dello stesso anno, in occasione del match di ritorno dei preliminari di Europa League, vinto 3-1 contro il Rabotnicki.

La sua prima rete con il club capitolino arrivò il 10 dicembre successivo, nella gara esterna contro il Lecce, terminata 3-2 a favore dei biancocelesti. Nel corso della sua esperienza nella città eterna, Cana ha collezionato complessivamente 111 presenze realizzando quattro gol.

Nel suo palmarès con la Lazio figura anche la vittoria della Coppa Italia del 2013 dove fu uno dei principali protagonisti. Cana non era molto forte come difensore ma la sua grinta, a volte anche esagerata, è stato il suo marchio di fabbrica. Nel video che segue alcune giocate di Cana con la maglia della prima squadra della capitale.

Storico uno dei duelli contro il giallorosso Erik Lamela, anch’egli giocatore spigoloso che però contro l’albanese ebbe la peggio. Tanti auguri Lorik e sempre forza Lazio.

‘Non è quello che pensavo’: Sarri si ricrede su Tavares

Nel caso di Nuno Tavares, è bastato il primo tempo di Lazio-Avellino per rimettere in discussione più di qualche pregiudizio nato ancor prima del fischio d’inizio della sua avventura biancoceleste.

Quando, durante la presentazione ufficiale a Formello, Maurizio Sarri aveva dichiarato che “Tavares non è tatticamente come pensavo”, molti avevano letto tra le righe un’imminente bocciatura tecnica. Del resto, l’ex Arsenal e Marsiglia arrivava da stagioni altalenanti, condizionate da infortuni e da un rendimento discontinuo.

Eppure, proprio nella sfida contro l’Avellino – primo test dopo i duri carichi del ritiro estivo – Tavares ha lanciato un segnale chiaro. Lungo la corsia mancina, ha spinto con continuità, mettendo in mostra non solo potenza fisica, ma anche una discreta pulizia nei tocchi e una sorprendente intesa con Zaccagni. I meccanismi non sono ancora perfetti, ma l’asse di sinistra ha funzionato come punto di riferimento costante per la manovra biancoceleste.

Il lavoro a Formello sarà fondamentale: Sarri punta a trasformare l’esuberanza fisica di Tavares in disciplina tattica, una sfida che conosce bene. Se ci riuscirà, restituirà alla Serie A un terzino moderno e tra i più esplosivi del campionato. La prima risposta c’è stata, ora tocca a Tavares confermare che la prestazione contro l’Avellino è solo l’inizio di un rilancio, con umiltà e voglia di dimostrare il proprio valore.

Sarri rischia grosso contro l’Avellino: Guendouzi la salva all’ultimo respiro!

La Lazio conquista la seconda amichevole della pre-season battendo l’Avellino per 1-0 nella cornice del Benito Stirpe di Frosinone, davanti a un nutrito pubblico biancoceleste. È stato il terzo “Memorial Sandro Criscitiello”, occasione utile per mister Sarri per testare i suoi uomini a un mese esatto dal debutto ufficiale in Serie A contro il Como.

LA PARTITA
Nel primo tempo ritmi bassi e poche emozioni, complice il carico di lavoro atletico ancora nelle gambe. L’unico sussulto arriva al 25’, quando Castellanos insacca di testa su cross perfetto di Vecino: il gol viene però annullato dall’arbitro Perri per un presunto fallo in attacco, tra le proteste di squadra e tifosi. Il primo tempo si chiude senza reti, con Gila pericoloso sul finale dopo una buona chiusura difensiva.

Nella ripresa spazio alle seconde linee. Provedel prende il posto di Mandas tra i pali, Romagnoli e Marusic si alternano in difesa (nonostante il primo debba scontare due turni di squalifica in campionato), mentre a centrocampo si rivedono Cataldi e Guendouzi. Proprio Vecino ha la palla buona al 52’, ma sciupa tutto da pochi passi.

La Lazio cambia tanto e la qualità ne risente: Noslin e Cancellieri, subentrati nella mezz’ora finale, faticano a trovare l’ultimo passaggio. L’Avellino, ben messo in campo e spinto anche dalla voglia di fare bella figura contro una squadra di categoria superiore, sfiora il colpaccio all’89’ con Lescano, che da due passi grazia Provedel.

Nel primo dei due minuti di recupero, però, arriva la svolta: Noslin, sin lì impalpabile, si guadagna un rigore che Guendouzi trasforma con freddezza. È l’episodio che decide il match, consegnando ai biancocelesti il trofeo estivo, ritirato dal capitano Mattia Zaccagni dalle mani di Michele Criscitiello.

Patric della Lazio: ennesimo guaio alla coscia, sfortuna che non molla!

La lotta di Patric contro gli infortuni: un nuovo guaio alla coscia, ma il recupero è in vista? #Lazio #Infortunio #CalcioSerieA

Immaginate un difensore affidabile come Patric, sempre in prima linea con la sua versatilità tattica e tenacia difensiva, che si trova a fronteggiare un altro imprevisto nel suo percorso di recupero. Classe 1993 e pilastro della Lazio, il giocatore spagnolo aveva appena iniziato a lasciarsi alle spalle una stagione 2024-2025 segnata da problemi fisici, ma ora un nuovo ostacolo ha complicato i piani, lasciando i tifosi con il fiato sospeso su quando tornerà in campo.

Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, Patric ha accusato un fastidio muscolare alla coscia. Questo dettaglio è cruciale perché, sebbene non si tratti di un infortunio grave, evidenzia l’approccio cauto dello staff medico del club biancoceleste, che sta evitando rischi inutili per garantire al calciatore di essere al top per il prosieguo della stagione.

Patric, arrivato a Roma nel 2015 dal Barcellona B, si è ritagliato un ruolo chiave nella rosa laziale grazie alla sua capacità di adattarsi sia come centrale che come terzino, rendendolo una pedina preziosa per qualsiasi tecnico. Attualmente sotto la guida dell’ex Juve, Napoli e Chelsea Maurizio Sarri – noto per la sua predisposizione al gioco compatto e alla solidità difensiva – il difensore potrebbe essere determinante per rafforzare un reparto che ha bisogno di stabilità.

Mentre il club non ha emesso comunicati ufficiali sui tempi di recupero, Patric è già al lavoro per tornare in forma, e la speranza è di rivederlo presto tra i convocati. Con gli impegni ravvicinati tra campionato e coppe all’orizzonte, il suo rientro tempestivo potrebbe fare la differenza per la squadra, alimentando l’attesa tra i sostenitori.

Gigot in bilico alla Lazio: tra infortuni e richiami di mercato, il francese resta o vola via?

Gigot alla Lazio: dubbi sul futuro tra infortuni e calciomercato? La situazione che tiene in ansia i tifosi #Lazio #Calciomercato #Gigot

La Lazio sta accelerando la sua preparazione estiva con un’altra vittoria amichevole in tasca, rafforzando l’entusiasmo per la stagione che arriva. Dopo il successo per 1-0 contro l’Avellino, siglato da un rigore decisivo nel finale, la squadra biancoceleste sta mostrando passi avanti nel ritmo e nella gestione del gioco. “Grazie a un rigore trasformato nel finale da Mattéo Guendouzi, centrocampista francese noto per la sua grinta e visione di gioco” – questa frase sottolinea l’importanza del contributo di Guendouzi, che con la sua abilità ha fatto la differenza in un momento cruciale, evidenziando come un singolo gesto possa cambiare le sorti di una partita.

Nel match contro l’Avellino, una formazione tenace e ben organizzata, i biancocelesti hanno dato segnali promettenti, soprattutto nel controllo della gara e nel pressing. Essendo ancora luglio, questo tipo di test serve per accumulare minuti preziosi e perfezionare le dinamiche di squadra. I movimenti coordinati e la costruzione del gioco dal basso stanno emergendo come punti di forza, lasciando intravedere un’evoluzione tattica che potrebbe stupire i fan.

Tuttavia, non tutto fila liscio: le assenze per infortunio continuano a preoccupare. Samuel Gigot, il difensore centrale francese apprezzato per la sua fisicità e capacità di lettura del gioco, è alle prese con un problema alla schiena che lo sta tenendo lontano dal campo. Come riportato da fonti attendibili, il giocatore è in regime di sedute differenziate e ha saltato l’ultima amichevole, creando incertezze sul suo futuro. Questa situazione potrebbe influenzare le dinamiche del mercato in uscita, dove Gigot è uno dei nomi più discussi, e al tempo stesso complicare le scelte per la rosa.

Con l’inizio del campionato che si avvicina, la Lazio appare sulla strada giusta, bilanciando una difesa solida con idee offensive interessanti. Eppure, gli infortuni e le potenziali cessioni come quella di Patric, difensore versatile e affidabile, rappresentano veri e propri interrogativi da risolvere. La dirigenza dovrà navigare con attenzione queste sfide per mantenere la squadra competitiva e pronta a sorprendere.

Lazio al ritiro: fase due del precampionato parte, con Sarri che li fa correre come pazzi!

Lazio in rampa di lancio: cosa bolle in pentola per la fase due del precampionato? #Lazio #Precampionato #CalcioBiancoceleste #SerieA

La Lazio sta accelerando il suo percorso di preparazione dopo l’amichevole contro l’Avellino, offrendo ai tifosi un primo sguardo intrigante sulla forma fisica del gruppo. Con la guida di un tecnico esperto come Maurizio Sarri, noto per il suo stile di gioco offensivo e organizzato, il ritiro a Formello è stato un banco di prova utile per valutare l’efficacia della squadra. Chissà quali segreti tattici emergeranno da qui?

Nel cuore dell’agenda di lavoro, la giornata odierna è dedicata a un lavoro di scarico, essenziale per permettere ai giocatori di recuperare energie dopo gli impegni recenti. Questa pausa studiata mira a bilanciare sforzi e riposo, preparando il terreno per una ripresa più intensa. Poi, lunedì sarà una giornata libera, un’opportunità per i calciatori di ricaricare le batterie prima del ritorno in campo martedì mattina con una sgambata leggera, seguita dalla partenza per la Turchia dove resteranno per cinque giorni. È come un capitolo suspense di un’avventura calcistica, dove ogni mossa conta per arrivare pronti alla stagione.

Le amichevoli internazionali in programma aggiungono un tocco di eccitazione internazionale al precampionato dei biancocelesti. In Turchia, la squadra sfiderà due colossi locali: il primo test contro il Fenerbahce (30 luglio, ore 19:30), un club storico di Istanbul che promette scintille sul campo – questa frase sottolinea l’importanza di un avversario temibile per misurare i progressi della Lazio; e il secondo contro il Galatasaray (2 agosto, ore 20:00), un’altra potenza del calcio turco, ideale per valutare i miglioramenti atletici e tattici. Queste sfide non sono solo gare, ma opportunità per incuriosire i fan su come la squadra stia evolvendo.

Mentre si guarda alla nuova stagione, l’intensità degli allenamenti aumenterà gradualmente, con un focus su pressing, possesso palla e movimenti sincronizzati, tutto per raggiungere il picco della forma in vista dell’esordio in Serie A contro il Como il 18 agosto. È un percorso che tiene i tifosi col fiato sospeso, sapendo che ogni sessione potrebbe fare la differenza in campionato.

Prima di tuffarsi nel vero e proprio inizio della stagione, ci sono ancora due appuntamenti amichevoli da non perdere: il 9 agosto contro il Burnley (ore 16:00), una formazione britannica reduce dalla promozione in Premier League, e il 16 agosto contro l’Atromitos, una squadra greca con esperienza nelle competizioni europee. Queste sfide finali saranno l’ultimo test per affinare la macchina biancoceleste, lasciando i supporter ansiosi di vedere cosa riserverà il futuro.

Lazio, Isaksen ko di nuovo: Aggiornamenti sui suoi guai fisici e quando torna in campo

Aggiornamenti esclusivi su Gustav Isaksen: nuovi esami e il possibile ritorno? #Lazio #Calcio #Isaksen

Gustav Isaksen, il giovane esterno offensivo danese classe 2001 arrivato alla Lazio con grandi aspettative la scorsa stagione, si trova ora di fronte a una sfida inaspettata. Conosciuto per la sua velocità e abilità nel superare gli avversari, il giocatore è stato fermato dalla mononucleosi, come annunciato dal club. Questa notizia ha acceso la curiosità dei tifosi: quanto influirà questo stop sul suo ruolo nella squadra? Attualmente isolato a casa, Isaksen non potrà partecipare alle prossime amichevoli contro Avellino, Fenerbahce e Galatasaray, lasciando i fan a chiedersi come la Lazio gestirà le assenze in attacco.

Secondo quanto riportato da Il Corriere dello Sport, l’ex talento del Midtjylland dovrà affrontare nuovi accertamenti clinici all’inizio della settimana. Solo se gli esiti saranno negativi, potrà riprendere la preparazione atletica e reintegrarsi gradualmente. Questa fase critica solleva interrogativi: sarà abbastanza per riportarlo in forma in tempo per competere? Il riferimento a Il Corriere dello Sport sottolinea come le fonti affidabili stiano monitorando da vicino l’evoluzione, alimentando l’interesse su un potenziale recupero lampo.

Nonostante le ambizioni iniziali, la situazione complica le dinamiche interne. Il tecnico esperto, che aveva visto in Isaksen una pedina chiave per l’offensiva, ora deve fare i conti con una concorrenza più agguerrita. Ma cosa significa esattamente “Isaksen fuori dai piani di Sarri per ora“? Questa frase, tratta dalle fonti, indica un temporaneo ritrattamento delle strategie, spiegando come il giocatore debba ora navigare tra rivali pronti a prendere il suo posto, e lasciando i lettori incuriositi sul futuro della rosa biancoceleste.

La rincorsa di Isaksen si annuncia complessa, con l’obiettivo di impressionare fin dai primi allenamenti, proprio come fece la stagione scorsa sotto un’altra guida. Tuttavia, questo stop rischia di ritardare tutto: giocatori come Cancellieri, versatile ex di Hellas Verona, e Noslin, il neoacquisto con esperienza al Fortuna Sittard, sono già in forma e pronti a lottare per un posto nel tridente. I tifosi si chiedono: riuscirà Isaksen a superarsi e riconquistare spazio, o questa pausa cambierà le gerarchie?

In conclusione, per Isaksen si apre una fase di recupero che richiede pazienza e determinazione, con i sostenitori della Lazio in attesa di aggiornamenti positivi. La mononucleosi emerge come un ostacolo imprevedibile nella costruzione della squadra per la stagione 2025/26, spingendo tutti a riflettere su come questi imprevisti possano ridisegnare le ambizioni offensive. Che il suo ritorno sia più veloce del previsto? Solo il tempo lo dirà, ma l’interesse attorno a questa storia continua a crescere.

Sarri ha mille alternative a centrocampo. Lazio mai così tanta scelta

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‘Non tutti i mali vengono per nuocere’, ‘Far di necessità virtù’ e via dicendo. I detti sono diversi e tutti adattabili all’attuale situazione della Lazio. La Lazio fuori dalle competizioni europee è un bene per l’umanità biancoceleste.

E già perché, se il presidente manterrà le promosse fatte in questi giorni e riconfermate nella conferenza stampa di mister Sarri, La Lazio ha una rosa molto buona che può giocarsela con tutte le altre avversarie di Serie A.

Centrocampo della Lazio da top club

Se la difesa potrebbe essere il reparto più “leggerino”, di sicuro il centrocampo è quello che offre maggior sicurezza per diversità degli interpreti e anche numericamente parlando. Rovella, Cataldi, Vecino, Dele-Bas-hiru, Guendouzi e Belahyane e Basic, senza dimenticare i “poveri” Marusic e Lazzari che sono diventati difensori per cause di forza maggiore nel corso degli anni.

Ieri Sarri ha esordito con un centrocampo abbastanza fisico con Rovella, play basso affiancato da Vecino e Dele-Bashiru, nella ripresa Cataldi ha gestito meglio il pallone con Guendouzi e Basic ai suoi lati.

“Come li metti li metti” e anche in base all’avversario che si avrà di fronte, Sarri può contare un reparto completo e adattabile per ogni modulo e partita. Senza entrare nella svariate combinazioni possibili, non tutti i mali vengono per nuocere…

Zaccagni nuovo capitano Lazio: “Onore puro, darò tutto per società e tifosi scatenati!”

La Lazio domina nel Memorial Criscitiello! Zaccagni brilla da capitano, ispirando la squadra. #LazioVince #CalcioAmichevole #ZaccagniLeader

La Lazio ha superato l’Avellino nel Terzo Memorial Sandro Criscitiello, una gara amichevole che ha messo in evidenza la personalità e la qualità della squadra biancoceleste. Organizzata in onore di un noto giornalista sportivo scomparso nel 2020, questa sfida pre-stagionale ha rappresentato un test importante per valutare la forma delle due formazioni in vista della nuova stagione, suscitando curiosità tra i tifosi sul potenziale della rosa.

Mattia Zaccagni, esterno offensivo classe 1995 e attuale capitano della Lazio, ha offerto una prova solida e ricca di spunti durante la partita. Al termine del match, il giocatore ha rilasciato dichiarazioni ai microfoni di Lazio Style Channel, evidenziando lo spirito positivo del gruppo e la soddisfazione per il risultato ottenuto, alimentando l’interesse dei fan su come la squadra stia evolvendo.

L’Avellino, militante in Serie C e guidato da Massimo Rastelli, ha dimostrato buona organizzazione difensiva, ma la Lazio è riuscita a gestire i ritmi e a colpire nei momenti decisivi. Questa vittoria in un contesto non ufficiale contribuisce a consolidare la fiducia all’interno dello spogliatoio, lasciando intravedere un’identità tecnica e mentale sempre più definita e intrigante per chi segue il calcio.

Il Memorial Criscitiello si conferma una preziosa occasione non solo per tributare il giornalismo sportivo italiano, ma anche per testare lo stato di forma delle squadre. Ora, ecco le parole di Zaccagni, che offrono uno sguardo approfondito sul suo impegno e sulla preparazione della squadra.

«Sono contento di essere tornato, ho lavorato tanto per rientrare il prima possibile. Oggi è un mese da quando mi sono operato, questo è stato un test per mettere minuti nelle gambe. Siamo arrivati un po’ imballati, queste partite ci servono per preparare al meglio il campionato» – Qui, Zaccagni sottolinea il suo recupero e l’importanza di queste amichevoli per ritrovare la forma, generando curiosità sul suo contributo futuro.
«Il bilancio è positivo dopo il ritiro, stiamo lavorando bene» – In questo passaggio, il capitano esprime ottimismo sui progressi del team, invitando i lettori a riflettere sull’armonia crescente all’interno della rosa.
«Siamo sulla linea giusta» – Zaccagni conferma che la squadra è sulla strada corretta, alimentando l’interesse sui possibili risultati in campionato.
«Per me è un onore essere il capitano della Lazio. Darò tutto me stesso per la società e i tifosi» – Questa frase evidenzia la sua dedizione e gratitudine, dimostrando come il ruolo di leader lo motivi a dare il massimo per il club e i sostenitori.
«Il mister l’ho visto in forma, sta bene, carico, lo vedo gioioso di lavorare. È un bene per tutti questo» – Zaccagni descrive l’entusiasmo del tecnico, notando come questo positivismo influisca positivamente sul gruppo.
«Come ho detto l’anno scorso, in questa stagione Dele-Bashiru ci toglierà tante soddisfazioni» – Con queste parole, il giocatore esprime fiducia in un compagno, suscitando curiosità su come Dele-Bashiru possa emergere come elemento chiave.

Questa performance e le riflessioni di Zaccagni delineano un quadro promettente per la Lazio, con il Memorial che funge da trampolino per una stagione ricca di aspettative. I tifosi attendono con impazienza di vedere come questi elementi si tradurranno in risultati ufficiali.

Rovella pensa solo alla Lazio. Parole da Leader per il biondo centrocampista

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Rovella cresce e parla da leader dopo il match amichevole contro l’Avellino. Ecco le sue parole in mixed zone: “Durante l’estate ho avuto modo di confrontarmi con l’allenatore: mi ha contattato personalmente e ho parlato con lui anche al mio arrivo a Formello. Considero Sarri un autentico maestro, e per questo sono qui con l’intento di lavorare seguendo scrupolosamente le sue indicazioni. Un cambio di ruolo? Al momento no, stiamo portando avanti il nostro lavoro in questa direzione. Il tecnico mi impiega come vertice basso, una posizione nella quale mi trovo a mio agio. Sarò pronto ad adattarmi a qualsiasi richiesta da parte sua. La Lazio dovrà essere una squadra umile, capace di seguire le direttive dell’allenatore e di mettere in campo il massimo impegno: l’obiettivo è costruire qualcosa di importante. Siamo consapevoli del blocco del mercato, ma ciò non deve rappresentare un alibi. Come ho già detto, vogliamo tornare a competere in Europa”.

Ha proseguito: «Obiettivi personali? Desidero crescere ulteriormente. Le ultime due stagioni sono state positive, ma ora voglio fare un passo avanti. Penso anche alla Nazionale e al Mondiale: mi impegnerò per meritare la convocazione del commissario tecnico.

Ci sono ancora molti aspetti su cui devo lavorare. Ho iniziato questo percorso e sarà lungo. “Mi considero un leader? In parte sì: negli ultimi due anni sono maturato molto e mi fa piacere ricevere attenzioni dall’esterno. Tuttavia, il mio pensiero è rivolto esclusivamente alla Lazio. Voglio migliorarmi partita dopo partita, seguendo mister Sarri e supportando la squadra nel modo migliore».

Sul lavoro tattico aggiunge: «Sarri predilige un gioco basato su passaggi brevi; rispetto alla scorsa stagione la squadra è più compatta e privilegia un fraseggio rapido. Puntiamo a mantenere il possesso del pallone e a salire come collettivo. Stiamo curando anche la fase difensiva: è un lavoro che coinvolge l’intero gruppo».

Castellanos si impegna come un matto, ma la Lazio segna poco: Sarri a caccia di rimedio in attacco

Taty Castellanos e la Lazio: Impegno senza gol, è l’enigma da risolvere? #Lazio #Calcio #Castellanos #SerieA

Taty Castellanos, il giovane centravanti argentino di 25 anni noto per la sua aggressività e versatilità in attacco, ha già collezionato due presenze da titolare nelle prime amichevoli della stagione con la Lazio. Eppure, il suo conto dei gol rimane fermo a zero, lasciando i tifosi biancocelesti con un misto di speranza e frustrazione. In un calcio dove ogni rete può fare la differenza, ci si chiede: cosa manca a questo talento per brillare?

Nell’ultimo test contro l’Avellino, giocato allo stadio Benito Stirpe di Frosinone, l’attesa per il primo gol di Castellanos è stata tradita da un episodio controverso. L’urlo di gioia dei tifosi è rimasto strozzato quando l’arbitro Perri ha annullato un colpo di testa dell’argentino per una presunta spinta su Cancellotti, difensore avversario. È un momento che fa riflettere: quante occasioni così sfuggono per un soffio, e cosa potrebbe cambiare se la fortuna girasse?

Sul campo, Castellanos non ha lesinato sforzi, dimostrando impegno e spirito di sacrificio contro la difesa rivale. Tuttavia, come riportato da fonti attendibili, la sua prestazione ha rivelato un limite cruciale. «Grinta, pressing, rovesciate e colpi di tacco aerei. Purtroppo anche poco peso in area di rigore» – questa frase sottolinea come l’attaccante sia pieno di energia e creatività, ma manchi di incisività nelle zone decisive, dove serve freddezza per trasformare l’azione in gol.

A un certo punto della gara, al 62′, è arrivato il cambio: Castellanos ha lasciato il posto a Noslin, l’attaccante olandese con doti atletiche promettenti. Intanto, Boulaye Dia, il tradizionale riferimento offensivo della squadra e principale rivale di Castellanos per il ruolo di punta centrale, è ancora ai box per un infortunio alla caviglia. Questo scenario accende la competizione: Dia è visto come il favorito per la maglia da titolare, ma la domanda resta aperta su come evolverà questa sfida interna.

Con la stagione che sta per iniziare, la Lazio ha un’urgente necessità di certezze in attacco. Per Castellanos, l’abnegazione da sola non basterà: servono gol concreti per convincere e per far sì che la squadra trovi il suo equilibrio offensivo. I prossimi match potrebbero essere decisivi per svelare se questo enigma si risolverà in un successo o in una nuova ricerca.

VIDEO AVELLINO LAZIO. Una vittoria sudata più del previsto

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Vincere e vinceremo. Alla fine quello che conta è la vittoria, anche se arriva all’ultimo minuto di gioco e sofferta più del dovuto, almeno secondo i pronostici iniziali.

La Lazio si porta a casa il trofeo Sandro Criscitiello, papà del direttore di Sportitalia Michele, battendo nel finale il neopromosso nella serie cadetta Avellino che ha tenuto bene il rettangolo verde per tutti i novanta minuti di gioco.

Avellino Lazio le due formazioni diverse

Quella contro l’Avellino era una gara importante, sia perché era il primo vero test, senza calcolare il match giocato una settimana fa a Formello contro la Lazio primavera di mister Punzi, sia perché è salito il livello dell’avversario. La Lazio non ha fatto male calcolando tutti gli alibi che le circostanze richiedono. Di sicuro le gambe erano pesanti e anche i movimenti non erano per niente collaudati.

Sinceramente abbiamo apprezzato meglio la formazione scesa in campo dopo l’intervallo, con Cataldi, abile nel palleggio, che dava maggior armonia alla manovra dei capitolini.

Il centrocampo a tre proposta nel primo tempo non ha convinto, con Rovella che soffre da play e Vecino e soprattutto Dele-Bashiru che ancora deve capire al meglio il calcio italiano, figuriamoci quello di mister Sarri. Comunque ci sarà tempo per migliorare. Di seguito il video di Avellino Lazio. Buona visione!

Lazio in Turchia per il ritiro: biancocelesti sfidano il caldo estivo dopo Formello, chissà se torna più di un’abbronzatura!

La Lazio accelera verso nuove sfide: vittorie estive e avventure in Turchia! #Lazio #CalcioEstivo #Tournée

La squadra biancoceleste ha concluso con successo la seconda amichevole estiva, battendo l’Avellino per 1-0 allo Stadio Benito Stirpe di Frosinone durante il Terzo Memorial Sandro Criscitiello (un torneo che onora la memoria di un’icona del giornalismo sportivo, rendendo questa vittoria un omaggio simbolico). A decidere l’incontro è stato un rigore segnato nel finale da Mattéo Guendouzi, il centrocampista francese classe ’99 arrivato dalla Premier League, che sta già dimostrando un misto di talento e carisma in crescita, alimentando l’entusiasmo dei tifosi.

Dopo la gara, il gruppo è tornato al centro sportivo di Formello per continuare la preparazione estiva. La domenica prevede una seduta di scarico, essenziale per aiutare i giocatori a recuperare dalle fatiche del match e mantenere la forma fisica ottimale. Lunedì sarà dedicato al riposo assoluto, in modo da programmare al meglio l’arrivo della mini tournée estera e tenere alta la curiosità su come questa pausa influirà sulla loro prestazione.

La partenza per Istanbul è fissata per martedì pomeriggio, con una sessione di allenamento al mattino per mantenere il ritmo. In Turchia attendono due sfide di alto livello: il 30 luglio contro il Fenerbahçe, guidato da José Mourinho, tecnico portoghese noto per i suoi numerosi successi europei (una frase che sottolinea l’esperienza vincente di Mourinho nelle competizioni continentali, rendendo questa partita un test intrigante per la Lazio); e il 2 agosto contro il Galatasaray, una formazione storica del calcio turco che promette emozioni e spunti tattici.

Sul fronte infortuni, Gustav Isaksen, l’ala danese classe 2001, sarà assente per la trasferta a causa della mononucleosi, con tempi di recupero ancora incerti che lasciano i fan in attesa di novità. Boulaye Dia, l’attaccante senegalese proveniente dalla Salernitana, è invece pronto a unirsi al gruppo nonostante alcuni fastidi fisici recenti. Rimangono dubbi sulla condizione di Samuel Gigot, il difensore centrale alle prese con un mal di schiena persistente, e su Patric, il difensore spagnolo con un problema muscolare alla coscia, fattori che potrebbero tenere i lettori col fiato sospeso sull’assetto della squadra.

La Lazio sta mostrando segni promettenti in queste prime uscite, con la rosa che si sta rodando e il tecnico impegnato a sperimentare nuove soluzioni tattiche. Le partite in Turchia saranno un momento chiave per valutare la vera forma del gruppo, lasciando aperta la domanda su come si evolverà questa stagione: un’opportunità da non perdere per chi segue il calcio con passione.

Le prime pagine sportive del 27 luglio: allenatori geniali e stelle pasticcione in azione!

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Immaginate di sbirciare per primi i titoli che accendono la passione sportiva in migliaia di lettori ogni mattina. I quotidiani come Tuttosport, Corriere dello Sport e La Gazzetta dello Sport dominano le edicole, offrendo un mix di notizie che cattura l’attenzione di appassionati e curiosi.

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Lazio a caccia dello spagnolo Sotelo: i biancocelesti pronti a sferrare il colpo per gennaio

Hugo Sotelo nel mirino della Lazio: un talento spagnolo che potrebbe cambiare le sorti del centrocampo biancoceleste? #Calciomercato #Lazio #CeltaVigo

Il calciomercato Lazio sta accelerando, con il club pronto a rafforzare la rosa per una stagione che deve essere di riscatto. Dopo prestazioni altalenanti, la società romana sente l’urgenza di dare al tecnico una squadra più solida, capace di reggere le sfide del campionato e delle coppe. E proprio dalla Spagna emerge un nome che sta accendendo l’interesse: Hugo Sotelo, promettente centrocampista del Celta Vigo.

Secondo quanto riportato da diverse fonti spagnole, la Lazio ha messo gli occhi su questo giovane nato nel 2003, che ha già impressionato nella Liga. Sotelo si distingue per la sua eleganza in campo, la visione di gioco e una tecnica sopraffina, rendendolo un centrocampista centrale moderno. Alto 1,80 m, è maestro nel controllare i ritmi e nel trovare passaggi decisivi anche nei momenti più caotici – un profilo che fa venir voglia di chiedersi: potrebbe essere lui la chiave per un centrocampo più creativo?

Il suo arrivo si allinea perfettamente alla strategia del calciomercato Lazio, che privilegia giovani talenti non ancora al top ma con enormi potenzialità e un buon valore di rivendita. È un approccio che ha funzionato in passato e che, se i costi rimangono accessibili, potrebbe ripetersi qui, alimentando la curiosità su come un investimento oculato possa trasformare la squadra.

Tuttavia, le cose non sono semplici: il Celta Vigo sembra intenzionato a cederlo solo a titolo definitivo, mentre le prime proposte – anche da altri club europei – riguardavano un prestito con opzione. Questa situazione aggiunge un po’ di complessità alla negoziazione, ma non la rende impossibile, specialmente se la Lazio decidesse di puntare su Sotelo come un acquisto strategico per il presente e il futuro.

Inoltre, l’ingresso di un giocatore come lui offrirebbe nuove opzioni a centrocampo (dove la Lazio ha faticato lo scorso anno per via delle limitate rotazioni), aprendo scenari intriganti per il prossimo campionato. Con lo sguardo fisso sul panorama internazionale, la Lazio è in attesa: i prossimi giorni potrebbero portare novità decisive, tenendo i tifosi con il fiato sospeso su questo colpo di mercato.

Gineitis detta legge a Baroni: “Mi vedrà dove mi sento meglio” al Torino

Il centrocampista del Torino Gineitis svela la sua versatilità e le idee di Baroni: un’estate carica di novità!

Scopri come il giovane talento lituano si sta adattando al nuovo allenatore, pronto a ricoprire più ruoli in campo. Le sue parole sul ritiro a Prato dello Stelvio lasciano intendere cambiamenti tattici intriganti per il Torino. #TorinoFC #SerieA #CalcioGineitis

In un ritiro estivo che promette sorprese per i tifosi del Torino, il centrocampista Gvidas Gineitis ha condiviso le sue prime impressioni sul nuovo tecnico. Durante le sessioni a Prato dello Stelvio, il giovane lituano ha parlato con i media, focalizzandosi sulle indicazioni tattiche di Marco Baroni, l’ex allenatore della Lazio ora alla guida dei granata. Gineitis, con la sua disponibilità a sperimentare ruoli diversi, sta catturando l’attenzione per come si sta inserendo in un sistema ancora in evoluzione, alimentando curiosità su come la squadra si preparerà per la stagione.

Gineitis ha discusso del suo possibile ruolo in campo, esprimendo flessibilità che potrebbe essere un asso nella manica per la squadra. «Il mister mi vedrà dove mi sento meglio. Per il momento ho giocato da trequartista e anche un po’ da esterno. Parto largo per poi andare in mezzo. Il mister poi deciderà dove mi può mettere, da mezzala o da mediano oppure da esterno o anche da trequartista. Non so esattamente in che ruolo giocherò.» Queste parole evidenziano la sua versatilità, mostrando come Gineitis sia disposto a adattarsi a diverse posizioni senza vincoli, un approccio che potrebbe rendere il suo contributo imprevedibile e prezioso per le strategie della squadra.

Sulle richieste specifiche del mister, Gineitis ha descritto un stile di gioco che richiama intensità e dinamismo. «Il mister ci chiede sempre di dare il massimo, di giocare su ogni palla, di andare in verticale e poi uscire sugli esterni.» Questa dichiarazione rivela l’enfasi di Baroni su un calcio aggressivo e fluido, dove l’impegno totale in ogni azione è essenziale, spingendo i giocatori a esplorare spazi e creare opportunità, un elemento che potrebbe affascinare i fan ansiosi di vedere il Torino in azione.

Le parole di Gineitis non solo mettono in luce la sua capacità di coprire più ruoli, dal trequartista all’esterno fino alla mezzala o al mediano, ma anche l’approccio di Baroni che punta su intensità, verticalità e ampiezza. Questo adattamento durante il ritiro è cruciale per il giocatore e il resto della squadra, offrendo spunti intriganti su come le idee del nuovo allenatore si tradurranno in prestazioni sul campo man mano che la stagione si avvicina.