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Renzetti alla Lazio: dopo la Turchia, resta o è flop? Ultime dal mercato

Il destino di Thomas Renzetti alla Lazio: un giovane portiere pronto al grande balzo dopo la Turchia? #Lazio #SerieA #CalcioGiovani

La Lazio sta ultimando i preparativi per il ritiro precampionato, e il suo reparto portieri è già al completo, con una miscela intrigante di esperienza e talento emergente. Oltre ai confermati Ivan Provedel, classe 1994 e titolare inamovibile in Serie A, che è stato l’uomo chiave della scorsa stagione, Christos Mandas, classe 2001, un promettente secondo portiere greco, e Matteo Furlanetto, classe 2002, un affidabile estremo difensore già integrato nella prima squadra, si unisce ora il giovane Thomas Renzetti, portiere classe 2006. Immaginate la curiosità: un teenager che si affaccia nel mondo dei professionisti – chissà come si comporterà in questo contesto?

Renzetti è da tempo considerato una promessa del settore giovanile biancoceleste, e ora si prepara per il suo secondo ritiro con la prima squadra, dopo la prima convocazione dello scorso anno. Reduce da una stagione trionfale con la Primavera, dove ha collezionato ben 35 presenze da titolare inamovibile, questo giovane estremo difensore è a un bivio cruciale della sua carriera. Vi chiederete: riuscirà a confermarsi e a scalare le gerarchie? La sua crescita potrebbe riservare sorprese inaspettate.

Nel centro sportivo di Formello, Renzetti verrà attentamente osservato da Maurizio Sarri, l’allenatore della Lazio noto per valorizzare i giovani talenti quando possibile. Nonostante l’importante esperienza accumulata, il suo futuro immediato sembra puntare verso una avventura in Serie C, dove potrebbe accumulare minuti preziosi e maturare sotto pressione. Secondo quanto riportato da Il Corriere dello Sport, il piano è stato definito dal suo entourage, rappresentato dalla Gea, e dal direttore sportivo Angelo Fabiani: dopo la breve tournée estiva in Turchia – che include due test internazionali, il 30 luglio contro il Fenerbahce e il 2 agosto contro il Galatasaray – Renzetti dovrebbe essere ceduto in prestito. Questo step potrebbe essere il trampolino di lancio per una carriera da seguire con il fiato sospeso.

Sui radar del giovane portiere ci sono interessi concreti da parte di quattro club di Serie C: Cavese, Alcione Milano, Pontedera e Arzignano. Ogni opportunità rappresenta un palcoscenico ideale per Renzetti per misurarsi con “il calcio dei “grandi”” (intendendo qui il calcio professionistico senior, dove le sfide sono più intense e le pressioni reali), e per mostrare le qualità già evidenti nel vivaio laziale. Con il ritiro in corso e le amichevoli estive alle porte, questo talento è pronto a fare il grande salto, e i tifosi si domandano: diventerà il prossimo protagonista tra i pali della Lazio? La sua evoluzione è un capitolo che promette di tenere tutti con gli occhi puntati.

Lazio, Lotito lancia promesse: rinforzi in arrivo a gennaio, stavolta speriam sia vero!

Promessa di Lotito per la Lazio: rinforzi in arrivo a gennaio! Scopri i dettagli di un incontro chiave e un nome caldo per il mercato. #Lazio #CalcioMercato #SerieA

I tifosi della Lazio sono in fibrillazione dopo un incontro che potrebbe segnare una svolta nella stagione. Ieri, il presidente Claudio Lotito ha dialogato direttamente con l’allenatore, noto per il suo stile di gioco offensivo e organizzato, per superare le tensioni nate dal mercato estivo bloccato. Si tratta di un momento cruciale, dove le divergenze sono state messe da parte per focalizzarsi su una strategia condivisa che guarda alla stagione 2025-2026. Immaginate la curiosità: cosa succederà ora che c’è un piano per resistere alle difficoltà attuali?

Secondo le fonti, l’intesa raggiunta è chiara e pragmatica: “tenere duro fino al mese di gennaio”, una frase che sottolinea la necessità di adattarsi con l’organico attuale, in attesa di mosse decisive sul mercato – e qui sorge l’interesse, perché implica pazienza e una promessa di rinascita per la squadra. La strategia del club è quella di navigare tra le sfide finanziarie senza acquisti immediati, ma con l’occhio puntato su potenziali rinforzi, lasciando i fan a chiedersi quali sorprese potrebbero materializzarsi.

Tra i nomi che emergono con un tocco di eccitazione c’è un attaccante esterno, ex capitano di un’altra big del campionato, attualmente in Nord America. Questo giocatore, stimato dall’allenatore per le stagioni condivise in passato, si è detto pronto a fare un sacrificio notevole per tornare in Serie A. In particolare, “si sarebbe detto disposto a tagliarsi l’ingaggio fino a circa 2,5 milioni di euro”, una dichiarazione che evidenzia la sua determinazione e passione per il calcio italiano, facendo sorgere la domanda: sarà lui la chiave per un repentino cambio di rotta nella Lazio?

Tuttavia, non tutto è rose e fiori: sia il giocatore in questione che lo staff attendono garanzie concrete, soprattutto riguardo alla situazione debitoria del club da risolvere entro fine settembre. La gestione finanziaria resta al centro di tutto, alimentando l’incertezza ma anche l’anticipazione per ciò che potrebbe accadere nei prossimi mesi, con i destini della squadra che pendono da un filo sottile.

Lazio beffa il mercato: colpo familiare che trascina Totti nella mischia!

Intreccio familiare esplosivo: Mirko Monti firma con la Lazio, collegandolo al mondo di Francesco Totti! #CalcioRomano #Lazio #Totti #MercatoGiovanile

Il calcio romano è pronto a stupire con un legame familiare che unisce mondi rivali. La notizia proviene dal Corriere dello Sport e sta accendendo la curiosità dei tifosi: Mirko Monti, un promettente talento classe 2010, ha messo piede nel settore giovanile della Lazio, lasciando il vivaio del Frosinone per una nuova avventura biancoceleste. Questa mossa non è solo un colpo per il club, ma un intreccio che coinvolge figure iconiche, rendendo la storia irresistibile per chi ama le sorprese del pallone.

Chi è Mirko Monti? È il fratello minore di Melissa Monti, fidanzata di Cristian Totti, il primogenito dell’ex fuoriclasse della Roma e della Nazionale italiana. Francesco Totti, che ha indossato la maglia giallorossa per tutta la carriera segnando 250 gol in Serie A, rappresenta da sempre il simbolo della fedeltà romanista – un dettaglio che aggiunge intrigante contrasto a questa vicenda, mostrando come il calcio sappia mescolare affetti e rivalità.

Ma i legami non si fermano qui: Mirko è sentimentalmente legato a Sofia Caucci, figlia di Noemi Bocchi, attuale compagna di Francesco Totti. Questo incrocio familiare lo rende, in un certo senso, parte di una rete allargata dell’ex capitano, creando un ponte inaspettato tra due universi opposti. Immaginate la sorpresa dei fan: una storia che va oltre il campo, alimentando discussioni su come le relazioni personali possano sfidare le tradizionali barriere del tifo.

Il passaggio di Mirko alla Lazio, un club impegnato nel progetto di crescita delle sue giovanili sotto la guida del tecnico Marco Baroni, ha suscitato stupore tra i supporter per via dei forti collegamenti romanisti. Eppure, nel calcio di oggi, questi intrecci dimostrano come l’umano fattore emozioni spesso superi le vecchie rivalità, trasformando una semplice firma in un evento che cattura l’attenzione. Questa miscela di sport, famiglia e sentimenti continua a generare buzz sui social e nei media, confermando che il calcio italiano sa sempre riservare colpi di scena anche lontano dai riflettori delle partite.

Il dottore lancia l’allarme sui giocatori della Lazio troppo utilizzati

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La rosa della Lazio è troppo corta per tre competizioni. Quante volte ce lo siamo chiesto e poi è inevitabile che gli infortuni muscolari diventano una costante.

Il quotidiano Il Messaggero a tal proposito ha intervistato il Dottor Masala che opera nel Reparto di Diagnostica per Immagini e Radiologia Interventistica della Casa di Cura Villa Mafalda. Salvatore Masala Professore Ordinario di Diagnostica per Immagini Università degli Studi di Sassari, oltre ad essere autore e coautore di oltre 150 articoli scientifici su riviste di rilievo mondiale.

Le parole del dottore sui giocatori in genere e quindi anche quelli della Lazio

Queste le parole del dottore al Messaggero

“Il 90% dei giocatori della Lazio è venuto da noi per problemi muscolari. In questi casi è prioritario quantificare subito l’entità dell’infortunio e precedere nel modo migliore. Va calibrata la preparazione e soprattutto non vanno accelerati i tempi. Il muscolo deve guarire bene per scongiurare il peggio.

Il dottore poi conclude accusando il calcio attuale fatto di troppe gare che influiscono sulle condizioni fisiche dei calciatori.

“Stagioni interminabili? Una macchina, per quanto possa essere performante, finisce per perdere inevitabilmente qualcosa se viene portata tutto l’anno a 200 km/h. Così vale anche per i calciatori, i ritmi se li stanno divorando. Il calcio sta andando troppo nella direzione dei profitti piuttosto che nella salvaguardia degli atleti”

 

Serie A, dr. Masala tuona: “Il 90% della Lazio è un disastro di muscoli ko”

Allarme infortuni in Serie A: Il Dr. Masala svela che il 90% dei giocatori della Lazio combatte con problemi muscolari – È il momento di una rivoluzione? #Lazio #Infortuni #Calcio #SerieA

Nel mondo del calcio, dove ogni partita può essere decisiva, la Lazio sta lottando con un’ombra sempre presente: gli infortuni muscolari. Con il mercato estivo fermo, il club biancoceleste deve affidarsi alle risorse interne per gestire questa emergenza, che ha già compromesso la stagione passata e potrebbe condizionare il futuro.

Tra i giocatori più colpiti ci sono nomi chiave come Mattia Zaccagni, abile nel dribbling e nelle accelerazioni ma spesso fermato da problemi fisici, Taty Castellanos, l’attaccante argentino arrivato dal Girona con un grande senso del gol e un’aggressività che però l’ha esposto a infortuni, e Nuno Tavares, il terzino sinistro portoghese noto per la sua spinta offensiva, ma rallentato da continui stop.

La domanda che tutti si pongono è: come superare questa sfida? Proprio su questo punto, un’intervista al professor Salvatore Masala, Direttore della Struttura Complessa di Scienze Radiologiche presso l’Università di Sassari e collaboratore della clinica partner ufficiale della Lazio, ha portato alla luce strategie innovative per la prevenzione.

Al centro del dibattito ci sono la tecnologia e la prevenzione, con l’obiettivo di ridurre gli infortuni attraverso collaborazioni strette tra staff tecnico e medico. Masala ha evidenziato l’uso di analisi biomeccaniche, monitoraggio dei carichi di lavoro e terapie rigenerative, oltre a risonanze e strumenti radiologici avanzati per identificare problemi muscolari fin dalle prime avvisaglie.

«Il 90% dei giocatori della Lazio è venuto da noi per problemi muscolari. In questi casi è prioritario quantificare subito l’entità dell’infortunio e procedere nel modo migliore. Va calibrata la preparazione e soprattutto non vanno accelerati i tempi. Il muscolo deve guarire bene per scongiurare il peggio. Stagioni interminabili? Una macchina, per quanto possa essere performante, finisce per perdere inevitabilmente qualcosa se viene portata tutto l’anno a 200 km/h. Così vale anche per i calciatori, i ritmi se li stanno divorando. Il calcio sta andando troppo nella direzione dei profitti piuttosto che nella salvaguardia degli atleti».
In questa affermazione, Masala sottolinea l’urgenza di una gestione attenta e personalizzata degli infortuni, paragonando i calciatori a macchine sotto stress per evidenziare i rischi di un ritmo insostenibile e l’importanza di prioritarie misure di protezione.

Mentre la Lazio lavora per implementare questi protocolli, la questione degli infortuni continua a interrogare il mondo del calcio: riuscirà il club a invertire la tendenza e garantire continuità ai suoi talenti? Solo il tempo lo dirà, ma le innovazioni in arrivo potrebbero segnare una svolta decisiva per il futuro della squadra.

Ex Lazio Castrovilli nel mirino di due club di Serie A: un ex stella o un azzardo?

Castrovilli nel mirino di Genoa e Pisa: il futuro dell’ex centrocampista è un enigma da risolvere? #Calciomercato #SerieA #Castrovilli

Immaginate un talento del calcio italiano che, dopo una stagione complicata, si trova improvvisamente al centro di un intreccio di mercato: stiamo parlando di Gaetano Castrovilli, il centrocampista classe 1997 che ha lasciato il segno in passato ma ora cerca una nuova occasione per rilanciarsi. Con due club di Serie A e di Serie B interessati, le prossime mosse potrebbero riservare sorprese entusiasmanti per i tifosi e gli appassionati.

La stagione appena conclusa è stata “tutt’altro che positiva”, per dirla con una frase che sottolinea quanto il percorso di Castrovilli sia stato segnato da alti e bassi – qui, l’espressione evidenzia il contrasto tra le aspettative iniziali e la realtà, riflettendo le difficoltà affrontate. Cresciuto nella Fiorentina, dove ha collezionato solo sei presenze in un’annata opaca, il giocatore ha poi provato a voltare pagina trasferendosi alla Lazio. Sotto la guida del tecnico Marco Baroni, noto per il suo stile dinamico e l’attenzione ai giovani, le cose non sono andate come sperato: problemi fisici ricorrenti e scelte tattiche diverse hanno impedito a Castrovilli di emergere.

A gennaio, il centrocampista ha fatto un altro tentativo con il Monza, una squadra ambiziosa ma alle prese con difficoltà importanti. Qui, ha trovato più spazio in campo, aumentando le sue presenze, ma nemmeno questo è bastato a evitare la retrocessione in Serie B. Con la fine del campionato, il suo contratto è scaduto senza offerte di rinnovo o proposte immediate da altri club, lasciando aperta una finestra di incertezza che ora accende la curiosità dei fan.

Secondo le ultime indiscrezioni, sia il Genoa che il Pisa stanno tenendo d’occhio Castrovilli, trasformando la sua situazione in una potenziale battaglia di mercato. Il Genoa, reduce da una stagione solida in Serie A, cerca rinforzi di qualità per mantenere il livello e puntare in alto, e un giocatore come lui potrebbe essere la chiave per un centrocampo più competitivo. “Il Pisa, invece, sogna il grande ritorno in Serie A dopo oltre tre decenni di assenza: l’ultima partecipazione risale alla stagione 1990/91”, una frase che cattura l’ambizione del club – qui, si evidenzia l’importanza storica, mostrando come l’esperienza di Castrovilli potrebbe fare la differenza per una squadra affamata di esperienza al massimo livello.

Con i riflettori puntati su di lui, i prossimi giorni potrebbero svelare sviluppi inaspettati, alimentando l’interesse di tutti gli osservatori. Il futuro di Castrovilli è un capitolo ancora da scrivere, e chissà quali colpi di scena riservano le trattative estive.

Ritorna Sarri, esplode il caso Romagnoli: futuro in bilico!

Al raduno estivo di Formello, Alessio Romagnoli si è presentato con un atteggiamento positivo , alimentato in gran parte dal ritorno di Maurizio Sarri sulla panchina della Lazio. Nonostante ciò, il destino del difensore all’interno del club biancoceleste resta ancora da definire, tra incertezze contrattuali e scenari di mercato tutti da valutare.

Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, le trattative legate al contratto del centrale classe ’95 sono state momentaneamente posticipate. La dirigenza laziale, infatti, è attualmente impegnata a risolvere alcuni blocchi di natura economica e burocratica che stanno influenzando anche le operazioni di mercato in entrata, rallentando piani e strategie.

Uno degli aspetti da chiarire riguarda il riconoscimento legato alla qualificazione in Champions League ottenuta nel 2023: tale bonus dovrebbe rientrare nel pacchetto del futuro rinnovo contrattuale, che potrebbe essere prolungato fino al 2027, con un adeguamento dell’ingaggio attualmente fissato a 3 milioni di euro più bonus, ma ritenuto non più in linea con il rendimento e le aspettative del giocatore.

Nel frattempo, Romagnoli, che non ha mai nascosto il suo attaccamento alla maglia della Lazio, continua a dare il massimo, sia come giocatore che come tifoso. Il nuovo progetto tecnico targato Sarri potrebbe rappresentare per lui una nuova opportunità per consolidare il suo ruolo da protagonista nella squadra del cuore, in un contesto rinnovato e più ambizioso.

Barachini attacca: “VAR e AI stanno rovinando il brivido del calcio, salviamo l’umano!”

Esplora come la tecnologia sta rivoluzionando lo sport: dal VAR all’IA, un futuro che non uccide la passione! #SportTech #VAR #IntelligenzaArtificiale #FuturoDelCalcio

In un’era in cui la tecnologia sta trasformando ogni aspetto dello sport, Alberto Barachini, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega all’informazione e all’editoria, ha condiviso una visione affascinante in un’intervista esclusiva. Si discute di come l’Intelligenza Artificiale e strumenti come il VAR stiano intrecciando il loro destino con le competizioni sportive, bilanciando opportunità per gli atleti e rischi di manipolazione. Immaginate un mondo dove ogni goal o fallo è analizzato al millisecondo: è qui che la curiosità si accende, spingendoci a riflettere sul vero cuore dello sport.

Barachini si concentra sulla fruizione dello sport tra le nuove generazioni, evidenziando come le tecnologie digitali stiano cambiando il modo in cui viviamo le partite. “La forza delle emozioni di una giocata improvvisa è unica, le troppe interazioni possono ridurre il coinvolgimento. I più giovani seguono il calcio attraverso il telefonino, è una fruizione molto diversa da quella delle generazioni precedenti. Ho assistito, per curiosità, alla Kings League (il torneo itinerante di calcio a 7 con ex calciatori e influencer, ndr). Quella è la dimostrazione che lo sport ha assunto più dimensioni: live, in streaming, attraverso le interazioni social. Va tutto bene, ma credo che l’esperienza dello stadio, con quei momenti di attesa prima di un rigore senza fare altro, vada preservata”. Questo commento sottolinea l’importanza di mantenere l’autenticità delle esperienze live, come l’attesa palpitante in uno stadio, per non diluire l’essenza emotiva che rende lo sport così coinvolgente e umana.

Passando alla storia e all’evoluzione della tecnologia in campo, Barachini richiama un passato che sembra lontano ma è incredibilmente attuale. “Ricordo quando in tv c’era il Processo di Biscardi. Si parlava della moviola in campo e sembrava una cosa futuristica. Oggi tutto è misurato dal Var, dal fuorigioco elettronico, dalla goal line technology, ma tutti noi, come tifosi, continuiamo ad arrabbiarci con l’arbitro. É un bene nel senso che continuiamo giustamente ad avere un rapporto con la valutazione umana. Altrimenti il tifo verrebbe sopito. A me colpisce molto quando uno stadio esplode di gioia, si ammutolisce nell’attesa di una video review e poi esulta di nuovo. É un po’ straniante. Ho avuto la fortuna di visitare il centro Var a Lissone. Un grande passo nel futuro. Allo stesso modo, ciò che penso, e lo dicono pure gli arbitri e gli ex calciatori, è che la forza di un contatto di gioco possa essere valutata correttamente solo da chi è sul campo. Serve un equilibrio tra la componente televisiva-digitale e quella umana, in modo da non uccidere la cosa più bella del calcio, la passione”. Qui, Barachini evidenzia il rischio di perdere l’elemento umano che alimenta il tifo, suggerendo che la tecnologia deve complementare, non sostituire, l’istinto e l’emozione sul campo per preservare quel brivido che rende ogni partita unica.

Infine, guardando al quadro normativo, Barachini affronta le implicazioni dell’Intelligenza Artificiale nel contesto di diritti e manipolazioni. “Ci sarà, per esempio, una protezione specifica del diritto d’autore, centrale per il sistema informativo ed editoriale. E verrà introdotta la nuova fattispecie di reato di deep fake, laddove la manipolazione di un video o di un audio venga compiuta per creare un danno contro la persona. In commissione ci hanno mostrato video realizzati durante alcune partite di basket. L’AI modificava le espressioni degli spettatori, da sorridente a triste, proiettando le immagini distorte sugli schermi. Ciò modificava il mood del pubblico, inducendo una critica al gioco della squadra. É un tema, questo, particolarmente delicato, anche nello sport. Si pensi alla veicolazione sui social di immagini false con proteste del pubblico, allo scopo di fare pressione su questo o quel club”. Questa dichiarazione punta l’attenzione sui pericoli della manipolazione digitale, come i deep fake che potrebbero alterare la percezione dello sport, e sottolinea l’urgenza di regole per proteggere l’integrità delle competizioni e l’atmosfera genuina tra i tifosi.

In conclusione, l’intervista di Barachini invita a una riflessione profonda: come possiamo abbracciare l’innovazione senza sacrificare l’anima dello sport? È un equilibrio delicato che promette di ridefinire il futuro, mantenendo viva la passione che unisce milioni di appassionati in tutto il mondo.

Zazzaroni schernisce la Lazio: mercato bloccato per risanare i conti in rosso

Zazzaroni sul Calciomercato Italiano: Debiti e una “Splendida Anomalia” come il Como #Calciomercato #SerieA #ComoStory

Ivan Zazzaroni, nel suo editoriale per il Corriere dello Sport, offre un’analisi tagliente e realistica del calciomercato italiano, un mondo appesantito da debiti persistenti, attese estenuanti e manovre finanziarie complesse. I principali club sembrano intrappolati in difficoltà strutturali, con l’Inter che lotta con incertezze su giocatori come Calhanoglu e la necessità di rinnovare la squadra, il Milan alle prese con turbolenze, la Juventus frenata da una rivoluzione interna, e la Roma condizionata da accordi finanziari vincolanti. In questo scenario, anche la Lazio emerge come un caso emblematico, con “Lazio con il mercato chiuso per restauro (dei conti)…“ – qui, Zazzaroni evidenzia come il club abbia dovuto bloccare le operazioni per riequilibrare le finanze, sottolineando un problema diffuso di instabilità economica nel calcio nazionale. Tutto ciò crea un’atmosfera di incertezza e mancanza di visione a lungo termine, lasciando i tifosi a chiedersi se ci sia una via d’uscita.

Ma in mezzo a questo stallo, Zazzaroni individua una “splendida anomalia” che cattura l’attenzione: il Como. Guidato da una proprietà indonesiana e da Cesc Fàbregas, il club si distingue per una strategia chiara e ambiziosa, ispirata al modello del PSG di Luis Enrique, concentrandosi su investimenti in giovani talenti come Nicolas Kühn, Jesùs Rodriguez, Martin Baturina e Jayden Addai, oltre a promesse già affermate come Nico Paz. Con un budget che sfiora i 100 milioni di euro spalmati su più anni, l’approccio del Como non è solo coraggioso ma anche calcolato, puntando sulla crescita dei giocatori per generare valore. Come osserva Zazzaroni, “basta che due di questi esplodano e il Como ha fatto bingo” – con questa frase, il direttore sottolinea che il successo del club dipenderà dalla valorizzazione di pochi talenti chiave, trasformando un investimento rischioso in una potenziale vittoria.

Questo modello virtuoso del Como, caratterizzato da una tifoseria appassionata ma contenuta, l’assenza di impegni europei e un ambiente favorevole al rischio calcolato, rappresenta una boccata d’aria fresca in un calcio italiano spesso paralizzato. Zazzaroni vede nel club non solo un’eccezione, ma un esempio da seguire, dimostrando che visione e pianificazione possono ancora fare la differenza. In un contesto dominato dall’incertezza, “Como sa di buono” – qui, l’autore esprime che il Como evoca sensazioni positive e autentiche, come un promemoria che il calcio può ancora essere sinonimo di innovazione e speranza per il futuro.

Immobile lascia la Lazio e fa il boom a Bologna: I rossoblù già ossessionati!

Tutti pazzi per Ciro Immobile al Bologna: un raduno che accende le emozioni!

Vi siete mai chiesti come un singolo giocatore possa trasformare l’atmosfera di un raduno estivo? Al Bologna, l’arrivo di Ciro Immobile ha scatenato un’ondata di entusiasmo travolgente, con tifosi accorsi in massa e tensioni per possibili addii. #Calciomercato #ImmobileAlBologna #BolognaFC

Il Bologna ha dato il via alla nuova stagione calcistica con il tradizionale raduno, svoltosi ieri al centro tecnico di Casteldebole. Immaginate una folla di circa trecento appassionati, tutti riuniti per sostenere la squadra nonostante le incertezze del mercato estivo. È stato un momento carico di energia, dove l’eccitazione per le novità si mescola a qualche inevitabile tensione, rendendo l’evento un vero e proprio barometro delle emozioni dei tifosi.

Tra i momenti più elettrizzanti, Ciro Immobile ha rubato la scena con un’accoglienza da superstar. Questo attaccante, classe 1990, reduce da una prolifica carriera alla Lazio con oltre 200 gol in Serie A, è stato sommerso da cori e applausi dai sostenitori rossoblù. I fan lo vedono già come la nuova punta di diamante per l’attacco bolognese nella stagione 2025/2026, e non è un caso che l’hashtag #ImmobileAlBologna stia spopolando sui social – chissà se riuscirà a mantenere alte le aspettative!

Non tutto è filato liscio, però: un’altra storia si è dipanata con Sam Beukema, il difensore olandese di 26 anni arrivato al Bologna nel 2023 dall’AZ Alkmaar. Lui ha affrontato un benvenuto ben diverso, tra fischi e mugugni da parte di alcuni tifosi. Queste reazioni sembrano legate alle voci di un suo possibile trasferimento al Napoli, creando divisioni tra chi spera nella sua permanenza e chi critica il suo impegno passato. Una situazione che fa riflettere su quanto il calciomercato possa influire sull’umore della curva.

Infine, il raduno è stato descritto come “trecento in festa, primo coro per Immobile, Beukema accolto dai fischi” – una frase che cattura perfettamente l’energia contagiosa dell’evento, evidenziando il contrasto tra l’entusiasmo per il nuovo arrivato e il disappunto per un potenziale addio, e che offre un primo assaggio delle emozioni che accompagneranno la squadra. Con il tecnico Vincenzo Italiano al timone, noto per il suo stile di gioco propositivo e dinamico, il Bologna si prepara a una stagione piena di aspettative: riusciranno a trasformare queste emozioni in successi sul campo? Solo il tempo lo dirà.

Romagnoli rimanda ancora il rinnovo: Lazio beffata dal difensore svogliato?

Il rinnovo di Romagnoli con la Lazio slitta ancora: cosa attende il difensore biancoceleste?

Immaginate un difensore talentuoso, ex capitano di un rivale storico, che torna alle sue radici con rinnovato entusiasmo. Alessio Romagnoli, il centrale classe 1995, ha catalizzato l’attenzione al raduno estivo della Lazio a Formello, dove il suo impegno sembra annunciare un capitolo fresco e promettente nella sua avventura biancoceleste. Ma cosa sta succedendo dietro le quinte? Le sue prestazioni sul campo alimentano la curiosità sui piani futuri del club.

Non è un segreto che Romagnoli, con il suo passato da capitano del Milan e la sua dichiarata passione per la Lazio, abbia ritrovato slancio motivazionale grazie a un ritorno in panchina che valorizza il suo stile di gioco. In particolare, con l’arrivo di un tecnico toscano noto per il suo calcio propositivo e verticale, il difensore sembra più carico che mai. Questa mossa non fa che aumentare l’interesse: come influenzerà la sua stagione? I tifosi si chiedono se sarà l’elemento chiave per un’evoluzione tattica ambiziosa.

Tuttavia, il futuro di questo centrale romano resta avvolto nel mistero e potrebbe riservare sorprese. Le fonti attendibili, come La Gazzetta dello Sport, rivelano che le trattative per il rinnovo sono state posticipate ai prossimi mesi, a causa di un quadro complicato che coinvolge il mercato e la gestione degli ingaggi. È una situazione che tiene tutti con il fiato sospeso: quali ostacoli economici stanno ritardando tutto?

La società biancoceleste è al lavoro per superare queste restrizioni finanziarie, con l’obiettivo di sbloccare il percorso verso un prolungamento per il suo difensore titolare. È affascinante pensare a come una squadra in evoluzione stia navigando queste acque turbolente, preparando il terreno per consolidare le sue stelle.

Tra le questioni sul tavolo c’è il riconoscimento di un premio legato alla qualificazione alla Champions League nella stagione 2022-2023. Questo elemento dovrebbe integrarsi nel quadro del contratto, che scade nel 2027, includendo un possibile aumento dell’ingaggio. Attualmente, Romagnoli guadagna circa 3 milioni di euro annui più bonus, ma gli sforzi sono orientati a rivedere al rialzo le cifre per premiare il suo contributo essenziale.

Infine, nonostante le incertezze burocratiche, il difensore continua a dimostrare un legame profondo con la maglia, supportando il club nei momenti critici. Il progetto del tecnico toscano, con il suo approccio tecnico e ambizioso, potrebbe essere per Romagnoli non solo una sfida personale, ma anche l’opportunità di rafforzare ulteriormente la “squadra del cuore” (un’espressione che sottolinea il suo affetto sincero e personale verso il club, rendendolo un simbolo di fedeltà). Chissà se questa connessione emotiva sarà il motore per un futuro radioso? La stagione è alle porte, e i fan non vedono l’ora di scoprirlo.

l'analisi - La Roma rinnova Svilar a 4 milioni, la Lazio lontana anni luce

Non è facile però bisogna adeguarsi al mondo che cambia. Il calciomercato della Lazio è fermo al palo, almeno fino a gennaio 2026 mentre le altre spendono e spandono. E’ il caso del Como di Fabregas che ha già investito circa 100 milioni sul mercato o della rivale eterna della Roma che ha appena rinnovato il contratto al bravissimo portiere serbo Svilar per una cifra di 4 milioni di euro bonus compresi.

Svilar e il caso della ‘vicina’ Roma

La Roma ha rinnovato il contratto al suo giovane e forte portiere fino al 2030 con un ingaggio che è salito da un milione di euro più bonus fino ai quattro stipulati nei giorni scorsi. Un incremento quattro volte maggiore che la dice lunga sulle potenzialità economiche della Roma americana, rispetto alla nostra Lazio Italiana.

Ogni volta c’è una scusa, un problema, un avvenimento imprevisto, ma i dati non mentono mai. Dal 2019 la Lazio, (ultimo trofeo conquistato battendo l’Atalanta di Gasperini due a zero), la società di Lotito ha sofferto terribilmente l’avanzata di altre concorrenti. Non le solite tre squadre con le maglie a strisce, ma il Napoli, l’Atalanta e ultimamente anche il Bologna e la Fiorentina hanno fatto meglio della nostra Lazio. Senza contare la Roma che paga Dybala 8 milioni di euro l’anno e Pellegrini 6. Giusto per concludere la piccola riflessione, il giocatore che prende più di tutti nella Lazio è Alessio Romagnoli a tre milioni di euro l’anno. Una differenza importante che deve essere in qualche modo colmata se la Lazio vuole continuare a rimanere fra le prime della Serie A.

Sarri e i virgulti della Lazio: i talenti del vivaio pronti a sorprendere o a inciampare?

I giovani talenti della Lazio che potrebbero rivoluzionare la squadra: focus sul vivaio biancoceleste!

Scopri come la Lazio sta scommettendo sui suoi gioielli del vivaio per superare le sfide del mercato estivo, con quattro talenti pronti a fare la differenza. Chi di loro potrebbe stupire tutti? #Lazio #VivaioBiancoceleste #TalentiCalcio

In un mercato estivo complicato dalle difficoltà negli investimenti, la Lazio sta puntando forte sulla crescita interna, valorizzando i giovani del proprio vivaio. Questa strategia diventa cruciale per la squadra, che cerca di rafforzare la rosa senza spendere in nuovi acquisti. È qui che entrano in gioco quattro promettenti calciatori – Matteo Renzetti, Davide Ruggeri, Gabriele Pinelli e Saná Fernandes – convocati per il ritiro pre-campionato. La loro presenza sottolinea l’attenzione della società verso talenti emergenti che potrebbero presto integrarsi nella prima squadra.

Matteo Renzetti, portiere classe 2006, ha difeso i pali della Primavera nella stagione 2024/25, distinguendosi per reattività e personalità. Questa frase evidenzia non solo le sue abilità atletiche, ma anche il carattere che lo rende un elemento affidabile sotto pressione, attirando così l’interesse dello staff tecnico per un futuro monitoraggio.

Davide Ruggeri, difensore centrale nato nel 2003, ha maturato un’esperienza significativa con la Salernitana in Serie B, collezionando 24 presenze. La società ora deve decidere se egli sia pronto per il salto in prima squadra o se necessiti di un’ulteriore stagione in prestito per completare la propria maturazione. Questa osservazione suggerisce un momento cruciale nella sua carriera, dove l’esperienza acquisita potrebbe essere il trampolino per affermarsi ai massimi livelli.

Saná Fernandes, attaccante esterno di origini portoghesi, potrebbe trovare spazio in Belgio. Dotato di velocità e dribbling, è tra i profili più internazionali del gruppo ed è seguito da diversi club stranieri. Questa descrizione cattura l’essenza del suo stile di gioco, che combina agilità e tecnica, rendendolo un giocatore appetibile per squadre all’estero e un potenziale asso nella manica per la Lazio.

Gabriele Pinelli, centrocampista offensivo del 2005, dovrebbe continuare il proprio percorso formativo con la Primavera biancoceleste. La sua visione di gioco e qualità tecnica fanno di lui un talento su cui la Lazio punta per il futuro. Qui, l’enfasi è sul suo potenziale a lungo termine, indicando come queste abilità possano trasformarlo in un pilastro per la squadra negli anni a venire.

Con l’impossibilità di intervenire sul calciomercato, la Lazio sta investendo nella propria cantera, trasformando il ritiro precampionato in un’opportunità unica per valutare questi prospetti. Seguire da vicino questi giovani potrebbe rivelare sorprese entusiasmanti, magari un nuovo idolo per i tifosi biancocelesti.

Lotito contro Sarri: il presidente impone una richiesta tosta e lancia l’ultimatum

Tensioni in casa Lazio: Un incontro decisivo rivela richieste scottanti e un ultimatum che fa tremare le fondamenta

Curiosi di sapere cosa succede dietro le quinte del calcio italiano? Un faccia a faccia tra il presidente della Lazio e il suo allenatore ha portato alla luce tensioni irrisolte, promesse per il futuro e un avvertimento che potrebbe scuotere l’intera stagione. #Lazio #CalcioItalia #Mercato

Formello è stato il palcoscenico di un incontro cruciale tra il presidente della Lazio e l’allenatore, segnando il primo confronto diretto dopo il blocco del mercato. L’obiettivo era chiarire le posizioni e delineare le strategie per il resto della stagione, alimentando l’interesse su come una squadra ambiziosa possa navigare tra ostacoli finanziari e ambizioni sportive. Questo tipo di riunione non è solo routine: potrebbe definire il destino di una stagione intera, lasciando i fan a chiedersi se la Lazio riuscirà a superare le sue sfide interne.

Fino a ora, i due avevano comunicato solo telefonicamente il 27 giugno, seguito da una nota ufficiale della società. In quell’occasione, l’allenatore aveva accettato di rimanere al timone, seppur con una nota di amarezza, a causa del mancato rispetto di un accordo iniziale che prevedeva un rafforzamento della rosa in base alle uscite. Questa decisione, presa malgrado le delusioni, solleva domande su quanto a lungo un leader possa sopportare promesse non mantenute, mantenendo viva la curiosità sui retroscena di una squadra in evoluzione.

Il nodo principale resta il mercato “a saldo zero” – un termine che indica operazioni senza spese nette, ancora rimandate – e ha alimentato le speculazioni sui piani della società. Secondo quanto emerso, il presidente ha chiesto all’allenatore di resistere fino a gennaio, promettendo nuovi arrivi nella sessione invernale. Ma l’allenatore, dall’altro lato, ha insistito su chiarimenti immediati riguardo al possibile ripianamento del cosiddetto “costo del lavoro allargato”, che si riferisce alla opportunità di ingaggiare almeno un parametro zero dopo il 30 settembre. Questo commento sull’“a saldo zero” evidenzia una strategia di mercato cauta e restrittiva, spesso adottata per mantenere l’equilibrio economico, ma che può frustrare le ambizioni di chi vuole rinforzare la squadra; mentre l’“costo del lavoro allargato” spiega la complessità delle regole finanziarie, permettendo potenziali mosse senza pesare sul bilancio, e fa sorgere la domanda: la società riuscirà a colmare queste lacune?

L’allenatore ha espresso la necessità di una totale trasparenza dalla società, lanciando un avvertimento che suona come un vero ultimatum: senza chiarezza, potrebbe decidere di fare un passo indietro. Questa mossa audace sottolinea le tensioni interne e la richiesta di una fiducia reciproca, lasciando i lettori a fantasticare su come un piccolo disaccordo possa trasformarsi in una svolta drammatica per il club.

Inoltre, l’allenatore ha invitato il presidente a seguire l’esempio del presidente del Napoli, che ha investito di più per poi raccogliere successi, e ha suggerito una comunicazione più sincera verso i tifosi. Questi ultimi, nonostante le delusioni, hanno dimostrato una fedeltà impressionante con quasi 20.000 abbonamenti sottoscritti in prelazione, un dato che alimenta l’ottimismo e fa riflettere su come il legame con i supporter possa essere la chiave per superare le difficoltà. Una mossa del genere non solo accende la curiosità su possibili cambiamenti, ma anche sul futuro di una squadra che, tra alti e bassi, continua a catturare l’attenzione del mondo del calcio.

Abodi e la sua legge: salverà davvero Flaminio e Lazio o è solo uno show?

Il destino dello Stadio Flaminio: Una svolta epica per Euro 2032? #Flaminio #StadiItaliani #Calcio

Il futuro dello Stadio Flaminio di Roma è avvolto in un alone di mistero e opportunità che potrebbe ribaltare le sorti del calcio italiano. Con la legge proposta dal ministro dello Sport Andrea Abodi in arrivo entro inizio agosto, l’impianto potrebbe emergere come un protagonista chiave per l’Europeo 2032. Immaginate un’icona sportiva romana risvegliarsi dal suo lungo sonno: è questo il sogno che sta accendendo le discussioni nei corridoi del potere, lasciando i tifosi con il fiato sospeso su cosa succederà nei prossimi giorni.

Questa norma introduce la figura del Commissario straordinario per gli stadi, un catalizzatore per la riqualificazione di strutture strategiche. Se il Flaminio entrerà nell’elenco ufficiale per Euro 2032, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri otterrebbe poteri speciali per accelerare i processi burocratici e coordinare i vari attori coinvolti. È un’opportunità storica per sbloccare un’infrastruttura che ha languito per troppo tempo, trasformandola in un gioiello moderno del calcio nazionale e facendo sorgere la domanda: questo commissario sarà davvero la chiave del cambiamento?

Tuttavia, non tutto è rose e fiori: le polemiche e gli ostacoli normativi continuano a creare incertezze. La Roma Nuoto ha presentato un ricorso al TAR, mentre la FederSupporter ha ricevuto una PEC dal Comune che mette in discussione il valore giuridico della proposta presentata dalla S.S. Lazio. In questo contesto, “la bozza è stata volutamente sintetica per evitare impasse burocratici e ritardi procedurali”, come indicato da fonti vicine alla società biancoceleste – una frase che sottolinea una strategia astuta per navigare le acque burocratiche senza incappare in ulteriori complicazioni, mostrando come il club stia giocando d’anticipo per proteggere i propri interessi.

Sul fronte economico, le prospettive sono entusiasmanti e potrebbero attirare l’attenzione di molti. Secondo gli studi di Open Economics, investire negli stadi non è solo una questione di mattoni e calcetto: i 2,9 miliardi di euro stanziati per i 14 impianti potrebbero generare 4,8 miliardi di PIL e oltre 10.000 nuovi posti di lavoro. Inoltre, il presidente Claudio Lotito potrebbe attingere al Fondo Italiano per lo Sport, di recente istituzione, per dare slancio al progetto e rendere il Flaminio un hub vitale per la città e il paese.

Alla fine, la palla passa alla conferenza dei servizi, che decreterà la svolta politica definitiva. Con i nuovi poteri commissariali in mano a Gualtieri, le porte di una riqualificazione attesa da decenni potrebbero finalmente aprirsi, segnando un capitolo nuovo e vibrante nella storia dello sport romano e offrendo ai tifosi una ragione in più per sognare in grande.

Lazio, Sarri-bis al via: Riscatto in campo e guai per i rivali!

Lazio in cerca di riscatto: una nuova stagione carica di sfide ed entusiasmo

Quale destino attende la Lazio dopo un’annata deludente? Con un ritorno atteso e un piano per rivitalizzare la squadra, i tifosi si chiedono se questa volta sarà la svolta. #LazioRiscossa #SerieA #CalcioItaliano

Dopo una stagione conclusa con un deludente settimo posto, la squadra è chiamata a voltare pagina sotto la guida di un tecnico noto per il suo calcio offensivo e organizzato. Un anno dopo il passaggio da Marco Baroni, la situazione appare ancora critica: c’è bisogno di risposte concrete e immediate per ridare slancio a un ambiente stanco e in cerca di risultati tangibili.

Domani il tecnico tornerà al centro sportivo di Formello per iniziare una nuova stagione, affrontando una sfida che lui stesso definisce “più ardua di quanto immaginasse” – una frase che sottolinea le aspettative elevate e le difficoltà inaspettate che lo attendono, rendendo questa ripartenza un vero banco di prova. L’obiettivo è chiaro: riportare entusiasmo tra i tifosi e ricostruire il legame con l’ambiente, scosso dalle tensioni e dall’inattività sul mercato. Secondo molti, il “Comandante” – soprannome che evoca la sua figura carismatica e autoritaria in campo, simboleggiando leadership e strategia – dovrà incidere fin da subito, spronando lo spogliatoio e trasformando il gioco in un’esperienza coinvolgente anche per il pubblico.

Il debutto stagionale è previsto per il 24 agosto contro il Como, squadra emergente allenata da Cesc Fàbregas, ex centrocampista di Barcellona e Chelsea, oggi tecnico ambizioso alla sua seconda annata in Serie A. Seguiranno match contro Verona, Sassuolo e infine il derby capitolino contro la Roma guidata da Gian Piero Gasperini, specialista in pressing e transizioni rapide. Un avvio impegnativo che potrebbe decidere le sorti iniziali della squadra, con la necessità di mostrare subito un volto combattivo per non incappare in ostacoli prematuri.

Per il tecnico sarà essenziale rigenerare l’ambiente attraverso un approccio meno rigoroso alla preparazione atletica. Una strategia che punta sulla brillantezza e sull’intensità del modulo 4-3-3: pressing alto, circolazione rapida e verticalizzazioni. Il vantaggio è dato dalla settimana libera da coppe europee, che permetterà un lavoro costante e mirato, con richiami utili lungo la stagione.

La stagione è pronta a partire, e con essa l’opportunità di lasciare un segno immediato: una Lazio brillante, determinata e capace di riconquistare il suo posto tra le protagoniste del campionato. Come riportato da una fonte autorevole, l’aria a Formello è elettrica, con tutti gli occhi puntati su questa rinascita tanto attesa.

Calciomercato Lazio, Sarri non transige. Rovella deve restare

Chissà se sarà vero. Ma il calciomercato della Lazio è appeso a un filo. Non si può comprare nessuno e soprattutto bisogna stare lontano da eventuali cessioni di lustro.

Rovella, Guendouzi e Zaccagni sono i piatti forti su cui molte sqaudra stanno sondando il terreno, ma Sarri è stato categorico con Fabiani. Non bisogna vendere nessuno, altrimenti la Lazio scala ancor più giù nella griglia di partenza.

Rovella all’Inter

Secondo l’edizione odierna del Corriere dello Sport mister Sarri avrebbe avuto un colloquio con il direttore sportivo Angelo Fabiani per fare i punto della situazione riguardante Nicolò Rovella, cetrocampista entrato nel cuore dei tifosi della Lazio e nel giro della nazionale, su cui l’Inter avrebbe messo gli occhi per sostituire Çalhanoğlu.

La clausola scade il 31 luglio e l’Inter sembra svanita. Rovella vuole rimanere a Roma anché perché a settembre diventerà padre e la compagna è romana. Sarri lo vuole confermare play nel centrocampo a tre, ma occhio anche un cambio di posizione se Belahyane darà risposte adeguate, o addiritura Danilo Cataldi rientrerà nei progetti della formazione capitolina. Domani inizierà la parte atletica dopo i tre giorni di visite mediche. Ne sapremo certamente di più. Fino al gong finale non avremo la certezza che Rovella rimarrà a Roma, ma a oggi le condizioni sono state delineate dal mister.

Lazio, abbonamenti a singhiozzo: prima fase conclusa, i numeri che faranno discutere!

La Lazio svela i numeri della campagna abbonamenti: un affare da non perdere! #Lazio #TifosiBiancocelesti

I tifosi della Lazio stanno dimostrando un affetto incredibile per la loro squadra, e i primi risultati della campagna abbonamenti per la stagione 2025/2026 parlano chiaro. Con la conclusione della prima fase, la S.S. Lazio ha registrato un’adesione di 19.386 tessere, un numero che evidenzia il legame solido tra il club e i suoi sostenitori. Chissà quanti emozioni vivranno allo Stadio Olimpico quest’anno?

La seconda fase della campagna è pronta a partire: la vendita libera aprirà le porte lunedì 14 luglio alle ore 16:00 e proseguirà fino alle 23:59 del 20 agosto. Questo periodo senza vincoli di prelazione offre a tutti i fan l’opportunità di assicurarsi un posto per assaporare dal vivo le sfide della nuova stagione – un’opportunità che potrebbe far crescere ulteriormente l’entusiasmo biancoceleste.

Obiettivo: consolidare la crescita del pubblico – Questa frase sottolinea l’ambizione della società di rafforzare e ampliare la base dei suoi abbonati, puntando a un pubblico sempre più numeroso dopo una stagione piena di alti e bassi, con la squadra pronta a lottare per l’Europa.

Per l’acquisto, gli abbonamenti saranno disponibili online sul sito ufficiale della S.S. Lazio e nei punti vendita autorizzati. Non mancano le occasioni per tutti: sconti per famiglie, giovani under 16 e over 65, oltre a promozioni speciali per i possessori della “Eagle Card”. È un invito irresistibile per chi vuole essere parte di questa avventura.

Con questa fase, la Lazio si prepara a catturare una nuova ondata di passione tra i suoi sostenitori, rafforzando il legame con la comunità biancoceleste. Non perdete l’occasione di unirvi alla squadra del cuore per una stagione che promette emozioni indimenticabili.

Italia femminile, Oliviero segna e tuona: “Credi e persevera nei sogni” – Quel tocco di drama italiano!

Emozioni azzurre al cardiopalma: Elisabetta Oliviero racconta la qualificazione ai quarti di Euro 2025 e i sogni che si avverano! #NazionaleFemminile #Euro2025 #AzzurreInCampo

Immaginate l’adrenalina di una squadra che, nonostante una sconfitta bruciante, si qualifica ai quarti di finale di Euro 2025. È esattamente ciò che ha vissuto la Nazionale femminile italiana, guidata da una solida prestazione nel girone. Elisabetta Oliviero, difensore centrale e punto fermo della difesa azzurra, ha condiviso le sue emozioni ai microfoni della Rai dopo l’incontro, offrendo uno sguardo intimo su determinazione e resilienza che fa riflettere su quanto il calcio femminile stia crescendo.

Oliviero, classe 1997 e cresciuta nel settore giovanile dell’Empoli, ora in forza alla Lazio, ha parlato con sincerità dell’andamento della partita. “La sconfitta fa male,” ha dichiarato, “ma ci siamo qualificate e questo era l’obiettivo. Ora dobbiamo guardare avanti con grinta e concentrazione.” Questa frase evidenzia come, per Oliviero, la delusione immediata non oscuri il traguardo raggiunto, trasformando un momento di amarezza in un’opportunità per rilanciare le ambizioni della squadra.

La gara contro la Spagna è stata una vera battaglia fin dai primi minuti, con le Azzurre costrette a difendersi dalle avanzate della Roja, orchestrate dalla selezionatrice Montse Tomé. Mariona Caldentey, con la sua tecnica sopraffina, ha creato non pochi problemi, ma l’Italia ha retto il colpo grazie a un percorso nel girone che ha visto due vittorie e una sola sconfitta sotto la guida del CT Andrea Soncin. Questo risultato ha garantito il secondo posto nel Gruppo B, alimentando curiosità su come la squadra possa evolversi nella fase successiva.

Ora, con i quarti di finale all’orizzonte, l’Italia si prepara a sfidare una delle prime classificate degli altri gironi, in un match che promette di tenere i tifosi col fiato sospeso. La resilienza di Oliviero e delle sue compagne trasmette un messaggio di fiducia, invitando tutti a seguire con entusiasmo questo cammino ricco di orgoglio e ambizione.

Infine, le parole di Oliviero catturano l’essenza di una carriera fatta di sacrifici e gioie: «Ho dovuto trattenere l’emozione dopo il gol, in gara non c’era tempo per abbassare la tensione, era troppo importante qualificarsi. Questa è la sconfitta più bella della mia vita. Bisogna credere e perseverare nei propri sogni, prosegue la calciatrice della Lazio parlando del suo gol – perché se insegui le tue passioni ottieni dei risultati e esaudisci i tuoi sogni. Dedico questo gol a tutta la mia famiglia, ma ci tengo a dedicarlo a tutta la squadra che mi ha accolto alla grande». Questo discorso sottolinea come Oliviero veda il gol non solo come un momento personale, ma come un simbolo di unità e perseveranza, ispirando i lettori a riflettere sulla forza dei sogni nel mondo dello sport. Il cammino verso il titolo europeo continua, carico di emozioni e promesse.

Domani la vendita libera della campagna abbonamenti della Lazio. Tutte le info sui prezzi

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La Lazio c’è (a mezzo regime), i laziali invece ci sono e sono pronti a dar battaglia. Lo dicono i dati sulla prima parte della campagna abbonamenti.

Infatti come riportato dalla società attraverso i propri canali ufficiali “Terminata la prima fase della campagna abbonamenti con 19.386 tessere sottoscritte, la S.S. Lazio ricorda che dalle 16:00 di lunedì, 14 luglio, inizierà la vendita libera, che terminerà alle 23:59 del 20 agosto.”

Campagna abbonamenti Lazio, inizio della Fase 2

Domani inizierà la Fase 2, quella del nuovo abbonamento. La vendita sarà libera visto che la prelazione per conservare il posto dello scorso anno è terminata nei giorni scorsi. Dalle ore 16:00 del 14 luglio fino alle ore 23:59 del 20 agosto sarà possibile sottoscrivere un nuovo abbonamento sui posti rimasti liberi al termine della prelazione.

I prezzi dei vari settori sono rimasti pressocché invariati. La Curva Nord costa 295 euro con dei piccoli sconti per ragazze e under 16, così come i distinti lato nord. Ulteriore sconti per il lato sud quello della Curva Maestrelli. Di seguito la tabella completa con tutti i prezzi.

SETTORI INTERO DONNE E UNDER 16   INVALIDI 100% OVER 65 AQUILOTTO
CURVA NORD 295€ 250€ 220€ 80€
DISTINTI NE/NO 295€ 250€ 220€ 80€
CURVA MAESTRELLI/ DISTINTO SE 280€ 238€ 209€ 80€
TEVERE PARTERRE LATERALE 499€ 450€ 400€ 80€
TEVERE PARTERRE CENTRALE 615€ 550€ 480€ 80€
TEVERE LATERALE 640€ 560€ 505€ 560€ 80€
TEVERE TOP 795€ 670€ 605€ 670€ 80€
MONTE MARIO LATERALE 750€ 620€ 580€ 620€ 80€
MONTE MARIO TOP 920€ 760€ 690€ 760€ 80€
ONORE LATERALE DX 2700€ 1200€ 500€

 

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