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Dele-Bashiru da mezzala: l’azzardo tattico che potrebbe stupire tutti, ma serve tempo

Dele-Bashiru alla Lazio: Una trasformazione tattica da seguire con il fiato sospeso? #Lazio #Calcio #MezzalaSfida

Il percorso di Dele-Bashiru nella Lazio sta diventando una storia affascinante e piena di incognite, con il giovane nigeriano al centro di un ambizioso cambio di ruolo che cattura l’attenzione di tutti gli appassionati. Trasformarlo in una mezzala sinistra affidabile è un’operazione tattica complessa, e le prime uscite amichevoli hanno confermato che la strada è ancora lunga e tortuosa. Le sue prestazioni iniziali non hanno convinto, ma era un rischio calcolato, considerando la portata di questo cambiamento. L’allenatore è fermamente convinto che questa “mission” sia possibile e continua a insistere, puntando sul potenziale inesplorato del giocatore – un elemento che fa crescere la curiosità su come evolverà questa scommessa.

Ora, per Dele-Bashiru, la partita contro il Galatasaray rappresenta un’opportunità elettrizzante per dimostrare progressi tangibili e zittire i dubbi. Di fronte a un avversario di livello internazionale, dovrà assorbire e applicare alla perfezione le indicazioni ricevute, soprattutto per quanto riguarda i compiti tattici e la disciplina di squadra. Il nigeriano è chiamato a leggere meglio le situazioni di gioco, a posizionarsi con intelligenza per supportare sia la difesa che l’attacco, e a essere più incisivo nell’area avversaria. La sua capacità di adattamento e di crescita potrebbe fare la differenza per il suo futuro in maglia biancoceleste, trasformando una semplice fiducia in risultati concreti sul campo. Sarà questa la scintilla che accende la sua evoluzione?

BALLOTTAGGIO - Calciomercato Lazio, Noslin o Cancellieri: ecco chi lascerà la Capitale

Calciomercato LazioMaurizio Sarri in questi giorni si trova di fronte ad una scelta non semplice da fare: tenere Noslin o Cancellieri? Il cambio modulo dal 4-3-3 al 4-3-1-2 che il tecnico toscano vorrebbe apportare alla sua Lazio porta con sé anche queste decisioni. A breve si attende un confronto diretto tra Mau, gli interessati, Fabiani e Lotito.

Calciomercato Lazio, Fabiani non vuole svalutare nessuno: ecco i possibili ragionamenti del DS con Sarri

La Lazio non ha nessuna intenzione di svendere i propri calciatori. Già il blocco del calciomercato Lazio è stato un duro colpo per le casse della società del Presidente Claudio Lotito. Per questo motivo, l’obiettivo economico societario è quello di non perdere altre possibili entrate. Non si faranno sconti a nessuno.

Secondo Sarri, la rosa conta troppe ali destre. Dato che in attacco ci sarà bisogno solamente di due punte centrali e di una sotto punta, l’organico in quel ruolo andrà sfoltito. Il ballottaggio è aperto tra Noslin e Cancellieri, che comunque rimanendo andrebbero a ricoprire un ruolo di “jolly” nel corso della stagione.

Il loro compito sarà quello di pedine da usare come transizione da un modulo all’altro. Ad essere in vantaggio nelle gerarchie sembra essere Cancellieri. Noslin non sembra essere completamente immerso nei dettami tattici di mister Sarri.

Calciomercato Lazio
Calciomercato Lazio, Maurizio Sarri dovrà scegliere: Cancellieri o Noslin? L’analisi (Foto Fraioli)

Calciomercato Lazio, Tijjani Noslin sotto la lente

Calciomercato Lazio – L’olandese è stato pagato sotto la gestione di Marco Baroni 18 milioni di euro. Per questo motivo la volontà della dirigenza biancoceleste è quello di venderlo a titolo definitivo fin da subito.

Il suo ruolo principale è quello di ala destra, posizione in cui ha avuto modo di giocare solamente in tre partite nel corso della passata stagione, non riuscendo ad esprimere il suo pieno potenziale.

In 39 presenze stagionali, il classe 1999 è riuscito a mettere a referto solamente 6 gol (di cui tre in una singola in partita: contro il Napoli negli Ottavi di Coppa Italia) e 3 assist in 1284 minuti totali.

Calciomercato Lazio, analisi su Cancellieri

Al contrario, Cancellieri può vantare a soli 23 anni una discreta esperienza in Serie A, sicuramente migliore rispetto a quella del compagno, e una buona conoscenza delle mura di Formello.

Calciomercato Lazio
Calciomercato Lazio, nel ballottaggio attualmente Cancellieri si trova sopra a Noslin nelle gerarchie di Mau (Foto Fraioli)

Oltre ad avere maggiori possibilità di una ricca plusvalenza futura (pagato 8,50 milioni di euro), l’italiano può giocare anche come sotto punta. Tuttavia, il suo rendimento nella passata stagione con indosso la maglietta del Parma non è stato dei migliori.

Sono stati solamente 3 i gol in 1430 minuti giocati per lui. Vedremo se la sua capacità di poter rientrare con il sinistro, essendo mancino che gioca a destra, a differenza del nigeriano, prevarrà e convincerà Sarri a tenerlo. -Calciomercato Lazio

Lazio nel calderone turco: Galatasaray, un esame che potrebbe scottare!

Lazio contro Galatasaray: un test decisivo per la nuova avventura biancoceleste! #Lazio #Calcio #Amichevoli

Questa sera, la Lazio affronta un vero e proprio esame sul campo del Galatasaray a Istanbul, con il fischio d’inizio alle 20 e la diretta su DAZN. Si tratta della quarta uscita stagionale per i biancocelesti, un’opportunità cruciale per valutare i progressi e risolvere alcuni nodi tattici e individuali prima che il campionato entri nel vivo. In un momento in cui ogni prestazione conta, questa partita potrebbe rivelare se la squadra sta davvero imboccando la strada giusta per la prossima stagione, tenendo tutti con il fiato sospeso.

Come La Gazzetta dello Sport evidenzia, il match rappresenta un banco di prova importante e difficile non solo per il collettivo biancoceleste, ma soprattutto per alcuni giocatori sotto stretta osservazione. L’attenzione è alta: riusciranno a dimostrare di aver assimilato le indicazioni del tecnico e di essere pronti a emergere come protagonisti? È una sfida che potrebbe fare la differenza, trasformando le incertezze in certezze per il futuro.

Il problema principale da affrontare è sbloccare un attacco che, nelle prime tre amichevoli, è rimasto quasi completamente a secco. Si tratta di una difficoltà che coinvolge l’intera squadra, ma le responsabilità maggiori ricadono su chi deve finalizzare le azioni. Contro una formazione di alto livello come il Galatasaray, questo incontro offrirà il contesto ideale per testare la situazione reale e misurare i miglioramenti individuali, con l’obiettivo di arrivare preparati all’inizio del campionato.

I riflettori sono puntati su tre giocatori in particolare, che dovranno dimostrare di aver fatto propri i concetti del tecnico e di essere pronti a ritagliarsi un ruolo da protagonisti. In palio c’è non solo il risultato di stasera, ma anche la conferma che la Lazio sta evolvendo come sperato, in vista di una stagione che promette emozioni intensi.

Serse Cosmi racconta: il rampollo Gheddafi e i suoi trucchi calcistici segreti

Serse Cosmi si confessa: storie di un’icona del calcio italiano tra Gaucci, misteri e passioni perdute. #SerseCosmi #CalcioItaliano #SerieA

Immaginate un allenatore che ha segnato il calcio italiano con la sua grinta inarrestabile e quel cappellino diventato leggendario. Serse Cosmi, in una lunga intervista al Corriere della Sera, apre il cuore sulla Serie A imminente, condividendo ricordi che mescolano aneddoti sorprendenti e riflessioni profonde. Le sue parole non sono solo un tuffo nel passato, ma un invito a riscoprire l’essenza autentica di questo sport, suscitando curiosità su come il calcio sia cambiato e cosa rende un allenatore un vero maestro.

Parlando di Luciano Gaucci, Cosmi lo definisce un personaggio unico e affascinante. «Gaucci lo metto davanti a tutti, ma in senso positivo. Vi assicuro che era realmente diverso da come si voleva porre, nella vita normale era un’altra persona. E questo aspetto mi faceva impazzire. Quando ho iniziato ad avere più confidenza glielo dicevo. Lui mi guardava e si metteva a ridere. Era un cavallo di razza». Questa descrizione incuriosisce, portandoci a riflettere su come le apparenze nel mondo del calcio possano nascondere storie più complesse e umane.

Poi, Cosmi si addentra in un episodio enigmatico: il figlio di Gheddafi e il suo breve passaggio nel calcio italiano. Non si tratta solo di un giocatore, ma di una vicenda che nasconde motivazioni più profonde. «Non è la domanda giusta. Chiaro che come calciatore non la meritava. Però non pensate che Gaucci fosse talmente pivello o stupido da prenderlo senza motivo, tant’è vero che con il Perugia giocò in tutto 12 minuti. Dietro c’era un disegno molto più sofisticato». È un racconto che stimola l’immaginazione, facendoci chiederci quali intrecci di potere e sogni abbiano influenzato le scelte dietro le quinte del calcio.

Allenare qualcuno come lui ha lasciato un segno indelebile su Cosmi, trasformando un’esperienza professionale in una lezione di vita. «Lo stesso Gheddafi non pensava di essere un grande giocatore. Però da lui ho imparato una grande lezione: lui in quel momento aveva il mondo in mano e si è impegnato a fondo per realizzare il grande sogno di giocare qualche minuto in Serie A. Coltivava il desiderio che può avere qualsiasi bambino». Questa citazione evoca una curiosità genuina: come può un privilegio così estremo ispirare una dedizione pura, simile a quella di un bimbo che insegue un pallone?

Le radici di Cosmi, legate al suo soprannome “l’Uomo del Fiume”, aggiungono un tocco personale che rende il suo racconto ancora più avvincente. «Sono nato a Ponte San Giovanni, sul Tevere. Sono stato un bambino dell’ultima generazione che ha imparato a nuotare nel fiume». È un dettaglio che invita a esplorare come le esperienze infantili modellino un allenatore, collegando il fiume al suo approccio passionale al calcio.

Rievocando l’adolescenza, Cosmi dipinge un quadro nostalgico e affascinante di un’epoca perduta. «Ho avuto un’infanzia e un’adolescenza bellissime che mi lasciano ricordi nostalgici. Avevamo tutto quello che bastava. La pesca nel fiume, la balera dove conoscere le prime fidanzate. E poi le partite infinite a calcio che erano dettate esclusivamente dal giorno e dalla notte. Non c’era bisogno di orologi, quando cominciava a far buio tornavamo a casa e la mattina dopo eravamo già pronti a rivivere la giornata. Era una Disneyland meravigliosa, l’unico brutto ricordo è legato alla morte di mio papà quando avevo 15 anni». Questa riflessione suscita interesse su come quei giorni liberi e selvaggi abbiano forgiato la sua visione del gioco.

Dal campo alla vita reale, Cosmi ricorda la sua carriera da giocatore con un misto di umiltà e ironia. «Ho frequentato la Serie A in un altro ruolo e ho capito che mi mancava tutto, a parte la passione. Ero il classico giocatore che non avrei mai voluto allenare». È un’ammissione che cattura l’attenzione, facendoci domandare cosa distingue un giocatore mediocre da un allenatore leggendario.

Infine, Cosmi critica con passione il declino del calcio italiano, puntando il dito su ciò che è scomparso. «Non solo per questo. Ma sicuramente è venuto a mancare un elemento primitivo che ne ha fatto perdere l’essenza. Con gli amici giocavamo dalla mattina alla sera, globalmente in un giorno giocavo quello che gioca un bambino oggi in una settimana. Io come tutti i miei coetanei». E quando si arrabbia per i giocatori moderni, le sue parole sono un pugno allo stomaco: «Quando non si divertiva. Quando subiva il suo mestiere, o meglio, quando il suo privilegio diventava solo un mestiere. Se un calciatore non capiva la fortuna che aveva mi mandava al manicomio». Questa candidità lascia il lettore con un interrogativo: il vero spirito del calcio è forse sepolto sotto la professionalizzazione eccessiva, e Cosmi ci sfida a riscoprirlo? Su questi spunti, la sua intervista si chiude come un invito a riflettere sul futuro del gioco che amiamo.

Roma beffa Gasperini con un altro talento: i dettagli del colpo

La Roma colpisce ancora: un nuovo talento difensivo fa sognare i tifosi! #ASRoma #Calciomercato #GiovaniTalenti

La Roma sta accelerando i rinforzi per la sua difesa, catturando l’attenzione di tutti con un acquisto che promette sorprese e potenziale illimitato. Immaginate un giovane difensore italiano, già temprato dal calcio di alto livello, pronto a diventare un pilastro: ecco cosa rende questa mossa così intrigante per i giallorossi.

Daniele Ghilardi, classe 2003, è ufficialmente un nuovo giocatore della Roma, arrivato dall’Hellas Verona in un’operazione che incarna perfettamente la strategia del club. Investire su giovani con esperienza in Serie A e un background italiano sembra essere la chiave per costruire una squadra solida e proiettata al futuro – e chi sa quali altri colpi arriveranno?

Ghilardi ha lasciato il segno nella scorsa stagione con il Verona, totalizzando 24 presenze e mostrando una maturità rara per la sua età. Non è solo un rinforzo immediato per la difesa, ma un investimento a lungo termine, come confermato dalla durata del suo contratto: chissà quanto potrà crescere e sorprendere i fan nei prossimi anni?

Il suo arrivo a Trigoria sarà facilitato da legami già esistenti, avendo condiviso esperienze con Tommaso Baldanzi e Niccolò Pisilli nelle nazionali giovanili, inclusi i recenti Europei Under 21. Questo fattore potrebbe accelerare il suo inserimento nel gruppo, aggiungendo un tocco di curiosità su come si adatterà in campo.

IL COMUNICATO – L’AS Roma è lieta di annunciare l’acquisto di Daniele Ghilardi dall’Hellas Verona. Il difensore classe 2003 arriva in giallorosso dopo aver collezionato 24 presenze in Serie A nella stagione 2024-25. Cresciuto nel settore giovanile della Fiorentina, Ghilardi ha poi proseguito il proprio percorso professionistico con le maglie del Mantova, della Sampdoria e del Verona. Daniele ha inoltre rappresentato l’Italia in diverse selezioni giovanili, prendendo parte al Mondiale Under 20 del 2023, in cui la nostra rappresentativa ha raggiunto la finale e ai recenti Europei Under 21 in Slovacchia, disputati insieme ai romanisti Baldanzi e Pisilli. Il calciatore ha firmato un contratto fino al 2030. Ghilardi indosserà la maglia numero 87. Benvenuto alla Roma, Daniele!

Con questo colpo, la Roma continua a delineare un progetto ambizioso, alimentando l’entusiasmo dei tifosi per una stagione ricca di novità e prestazioni da seguire con il fiato sospeso.

OSSERVATI SPECIALI - Galatasaray Lazio, banco di prova per 3 calciatori: partita da dentro o fuori per loro?

Galatasaray Lazio – La formazione di Maurizio Sarri affronterà nella giornata odierna il Galatasaray di Victor Osimhen. La sfida delle ore 20:00 in programma alla Rams Park Arena sarà fondamentale per Mau per cercare di capire lo stato della rosa a 21 giorni dall’inizio del campionato.

Galatasaray Lazio, in tre si giocano il posto in campionato nella sfida delle ore 20

La partita di questa sera (ecco dove poterla vedere in maniera gratuita) rappresenterà un importante banco di prova per tre calciatori della rosa capitanata da Mattia Zaccagni. Attenzione, nessun rischio cessione. Continuiamo a specificarlo: il Direttore Sportivo Angelo Fabiani e il Presidente Claudio hanno ancora le mani legato sul calciomercato (purtroppo).

La triade sotto osservazione è composta da: Castellanos, Dele-Bashiru e Nuno Tavares. L’argentino non è stato impeccabile nelle prime due amichevoli stagionali, collezionando zero reti in due presenze (con un gol annullato nella sfida all’Avellino).

Nella partita di oggi, El Taty dovrà dimostrare a Sarri di esser entrato all’interno dei suoi dettami e principi di gioco. Male anche Dele nelle prime uscite. Tuttavia, già qui la situazione è diversa.

Galatasaray Lazio
Galatasaray Lazio, Castellanos osservato speciale nel match contro il club turco (Foto Fraioli)

Sarri sta provando a farlo diventare una mezzala sinistra. Il nigeriano ancora tiene la linea difensiva di centrocampo troppo alta in fase di non possesso, ma Mau è sicuro di poter limare questi dettagli entro l’inizio del campionato.

Anche perché con il blocco attivo sul calciomercato, bisogna accontentarsi di quello che si ha. Sarri lo sa bene. Infine, Nuno Tavares. Il portoghese è quello messo meglio di tutti, sia sul piano atletico che tattico. L’unica sua pecca è la continuità. A tal proposito, la partita di questa sera servirà proprio a riproporre quanto di buono fatto nelle precedenti amichevoli.

 

Juventus stecca in amichevole: pareggio shock con la Reggiana di Serie B

Juventus in forma rodaggio: pareggio thrilling 2-2 contro la Reggiana!

Ma che partita ha giocato la Juventus in questo precampionato? Un test estivo che ha mescolato errori, gol e ritorni emozionanti, lasciando i tifosi con più domande che risposte. #Juventus #Amichevole #SerieB

La nuova Juventus di Igor Tudor ha dato il via al suo precampionato con un pareggio casalingo per 2-2 contro una Reggiana combattiva. È stato un match tipicamente estivo, con i giocatori ancora alle prese con i carichi di lavoro pesanti, che ha visto la squadra bianconera mostrare sia momenti brillanti che qualche distrazione difensiva. Immaginate la tensione: passare in svantaggio, ribaltare il risultato e poi subire il pareggio finale – un’altalena che tiene tutti incollati allo schermo.

La novità più intrigante della giornata è stata il ritorno in campo di Gleison Bremer. A trecento giorni dal grave infortunio al ginocchio subito a Lipsia, il difensore brasiliano è ripiombato al centro della difesa con la sua grinta abituale nei duelli e contrasti. Vi chiederete: è già pronto per le sfide vere? Il suo recupero sembra un tassello cruciale per la difesa di Tudor, e ha subito fatto la differenza in campo.

Nel primo tempo, l’esordio del nuovo attaccante Jonathan David ha acceso la curiosità: l’ex giocatore del Lille si è mosso con intelligenza, sfiorando il gol in un paio di occasioni. Ma è stato Francisco Conceição a rubare la scena, pareggiando con un rasoterra preciso (23′) solo un minuto dopo il gol a sorpresa della Reggiana (22′), nato da un errore in impostazione della difesa juventina. Chissà se David si sarà pentito di non aver chiuso quella chance?

La ripresa ha portato una Juventus completamente rinnovata, con Dušan Vlahović che ha preso il comando della scena: al serbo sono bastati due minuti per firmare il sorpasso con una zampata sotto porta, dopo aver anche colpito una traversa. Eppure, la Reggiana non ha mollato, e ha trovato il 2-2 al 70′ con un colpo di testa di Gondo, sfruttando un’altra incertezza difensiva. Sarà stato quel momento a far riflettere Tudor sul lavoro da fare?

Sul fronte del calciomercato, non mancano le assenze che fanno chiacchierare: Douglas Luiz, Weah e Arthur non erano nemmeno in panchina, e sembrano sempre più lontani dal progetto. Dopo la partita, la Juventus è partita per un ritiro in Germania, al quartier generale dell’Adidas fino al 9 agosto, con il prossimo test – e che test! – fissato al 10 agosto contro il Borussia Dortmund. I tifosi si staranno già chiedendo: questa squadra è pronta per le grandi sfide? Solo il tempo lo dirà.

Dzeko: La corsa all’Europa in Serie A è un caos equilibrato, sarà divertente se i big perdono la bussola

Dzeko accende l’entusiasmo: una Serie A da brividi per l’Europa! #SerieA #Fiorentina #ChampionsLeague

A 39 anni, Edin Džeko sembra avere l’energia di un debuttante, tornando in Serie A per guidare l’attacco della Fiorentina con la sua esperienza e i suoi gol. In una recente intervista a Sportweek, il magazine de La Gazzetta dello Sport, il bomber bosniaco non ha esitato a condividere le sue ambizioni, offrendo un’analisi esperta sul campionato che promette sorprese a ogni turno. Le sue parole non solo rivelano le sue aspettative per la squadra viola, ma anche un quadro affascinante di una stagione che potrebbe riservare colpi di scena inaspettati.

Dzeko, scelto per portare leadership e reti a Firenze, descrive una Serie A più competitiva che mai, specialmente nella corsa per le coppe europee, un traguardo che la Fiorentina punta a raggiungere. Con la sua profonda conoscenza del calcio italiano, il centravanti analizza i temi principali della stagione, dalla battaglia per i posti in Europa alla sfida per lo scudetto, lasciando il lettore con la curiosità di vedere come si evolverà tutto. È un’analisi che invita a seguire ogni partita con attenzione, sapendo che ogni risultato potrebbe cambiare le carte in tavola.

In particolare, Džeko non si trattiene e inquadra così la prossima stagione: «Più equilibrata che mai. Ci sarà da divertirsi, soprattutto se l’Italia riuscirà a conquistare l’extra-slot per qualificare cinque squadre in Champions. Quanto allo scudetto, l’Inter rimane forte ma bisogna vedere che impatto avrà Chivu. I nerazzurri sono favoriti insieme al Napoli, che si sta muovendo benissimo sul mercato».

Dalle sue dichiarazioni emerge un quadro vivace e competitivo: la lotta per l’Europa appare più aperta e avvincente che mai, con la possibilità di un posto extra in Champions che potrebbe accendere ancora di più la competizione. Per lo scudetto, Džeko individua due grandi protagoniste, sottolineando come la stagione sarà un test affascinante per tutte le squadre coinvolte, inclusa la sua Fiorentina, pronta a inserirsi in questo scenario dinamico e imprevedibile. Non resta che attendere per scoprire come si materializzeranno queste previsioni sul campo.

Fernando Couto compie 56: il difensore portoghese che terrorizzava gli attaccanti della Serie A

Festeggiamo i 56 anni di Fernando Couto, il leggendario difensore che ha reso grande la Lazio! #Lazio #FernandoCouto #CalcioLegends

Immaginate un’epoca d’oro nel calcio, dove un difensore dal carisma indomito difendeva la porta con la grinta di un vero gladiatore. Oggi, sabato 2 agosto, la comunità biancoceleste è in festa per il 56° compleanno di Fernando Couto, un’icona che ha contribuito a scrivere pagine memorabili della storia della Lazio. Con i suoi capelli lunghi e lo sguardo determinato, Couto rimane un simbolo di leadership e passione, e persino il club sta celebrando questo traguardo sui suoi canali ufficiali, rendendo omaggio a un eroe che ha incarnato lo spirito vincente della squadra.

Arrivato a Roma nell’estate del 1998, Fernando Couto si è trasformato in un pilastro inamovibile per la Lazio, costruita dal visionario Sergio Cragnotti e guidata da Sven-Göran Eriksson. Per ben sette stagioni, fino al 2005, ha indossato la maglia con l’Aquila sul petto, diventando il cuore di una formazione affamata di successi. La sua presenza sul campo era sinonimo di sicurezza e ispirazione: un leader naturale che univa compagni e tifosi in un’unica, irresistibile onda di entusiasmo. Chissà quante storie si potrebbero raccontare su come Couto ha guidato la difesa in quei momenti cruciali?

I numeri parlano da soli, ma nascondono anche un’intrigante dualità: 217 presenze e 11 reti per un difensore centrale, che dimostrano non solo la sua solidità ma anche una sorprendente abilità nei calci piazzati. Eppure, è il suo palmarès a catturare davvero l’attenzione, con trofei che raccontano di un’era gloriosa. Fernando Couto è stato protagonista dello storico secondo Scudetto del 1999-2000, un trionfo atteso per 26 anni, e ha alzato al cielo l’ultima Coppa delle Coppe, una Supercoppa Europea contro il Manchester United, due Coppe Italia e due Supercoppe Italiane. Ogni vittoria porta con sé l’eco di quel “guerriero” instancabile, che ha reso ogni partita un’epica battaglia.

Oltre i trofei, Fernando Couto ha lasciato un’eredità indelebile: un difensore roccioso che ha ispirato generazioni di tifosi. Ancora oggi, il suo ricordo evoca l’essenza di un periodo d’oro per la Lazio, con quel mix di forza, carisma e dedizione che rende il calcio così appassionante. Tanti auguri, guerriero, a un campione che continua a vivere nei cuori dei biancocelesti.

Lazio, la carta d’identità può diventare un problema: il dato allarmante

Lazio – Il nostro campionato è uno dei più anziani d’Europa, nonché il più “esperto” nei top 5 UEFA. Infatti, l’età media in Serie A è di 26.7 anni, non di molto distante dagli altri ma comunque sopra la media europea. Da ricordare che tutti i dati sono stati forniti da Transfermarkt (aggiornati al 28 giugno 2025).

Lazio, con il blocco del mercato si rischia di diventare i più “vecchi”

In Serie A, la Lazio si posiziona tra le squadre con l’età media più alta di tutte. Nei gradini bassi della graduatoria troviamo Parma, Juventus ed Hellas Verona. I crociati sono la squadra più giovane di tutte: 23.8 di età media. Seguono i bianconeri con 24.3 e i mastini del Verona con 25.1.

Dal lato opposto della classifica ci sono Lazio, Napoli ed Inter. Biancocelesti terzi con 27.2 di età media, partenopei secondi con 28.2 e neroazzurri primi con 29.1. Il dato è effettivamente così allarmante per la società del Presidente Claudio Lotito? Considerando il blocco sul calciomercato Lazio vigente sulla società capitolina, sì.

Lazio, occhio alla carta d’identità

Le informazioni, come detto precedentemente, sono aggiornate al 2025, ma avendo il fermo su possibili operazioni in entrata per poter ringiovanire la rosa, il rischio della Lazio è quello di arrivare alla fine della prossima stagione con un’età media superiore ai 28 anni, avvicinandosi a quella delle due sopra citate.

Lazio
Lazio, il problema dell’età media potrebbe diventare un fattore: come poter risolvere il problema? (Foto Fraioli)

Tenendo in mente il posizionamento finale di Napoli ed Inter nella passata stagione, forse il dato potrebbe far ben sperare Maurizio Sarri. Ma le realtà di Napoli ed Inter sono completamente opposte a quella di Formello, e questo è innegabile. Nel calcio di oggi è sempre meglio non dimostrare così tanti anni, soprattutto se si vuole competere su più fronti.

Lazio, il recupero di Isaksen: tra guai muscolari e sogni di gloria?

Il recupero di Gustav Isaksen: una stagione già in salita per la Lazio? #Lazio #Isaksen #SerieA #Calcio

Immaginate un talento pronto a brillare, ma bloccato sul ciglio della strada: è esattamente ciò che sta vivendo Gustav Isaksen, l’esterno offensivo danese della Lazio. La sua nuova stagione non è ancora partita e già si profila come una vera sfida, con mononucleosi che lo ha costretto a fermarsi, impedendogli di contribuire alla manovra offensiva come previsto.

Questo problema fisico ha significato saltare l’intera preparazione estiva e non scendere in campo neanche per un minuto nelle amichevoli giocate finora. La situazione è delicata e piena di incognite: Isaksen è a riposo forzato, e una volta superata la malattia, dovrà ricominciare da zero con la sua preparazione atletica, lasciando i tifosi a chiedersi quanto tempo ci vorrà per rivederlo in forma.

Il primo passo cruciale è attendere la negativizzazione del virus, senza la quale lo staff medico non gli darà il via libera per tornare ad allenarsi a Formello. I tempi di recupero per la mononucleosi sono notoriamente incerti e variano da persona a persona, rendendo impossibile stabilire una data precisa per il suo rientro nel gruppo e, in seguito, per un ritorno alla piena condizione fisica. Sarà affascinante seguire come evolverà tutto questo nei prossimi giorni.

Questa assenza pesa come un macigno sulla squadra, soprattutto con l’esordio in Serie A che si avvicina a soli ventidue giorni di distanza. Il tecnico si trova in piena emergenza sulla corsia destra d’attacco e dovrà inventare soluzioni alternative per le prime, decisive giornate di campionato. Senza Isaksen al 100%, toccherà testare la profondità della rosa biancoceleste, trasformando questa sfida imprevista in un vero banco di prova per le ambizioni della Lazio.

Eleonora Boi, la surfista italiana, sconfigge lo squalo: “Un incubo da brividi, non per i deboli di cuore”

Giornalista sportiva aggredita da uno squalo: un incubo da film horror che ha sconvolto tutti

Immaginate una giornata di relax al mare che si trasforma in un terrore puro: è ciò che è capitato a Eleonora Boi, nota volto del giornalismo sportivo. «Il giorno peggiore della vita, come un horror», ha confidato la 39enne, incinta del terzo figlio, dopo essere stata morsa da uno squalo in acque apparentemente calme. Un evento che fa riflettere su quanto il mare possa nascondere insidie inaspettate. #SqualoAttacco #GiornalismoSportivo #StorieVere

Mentre si godeva un pomeriggio estivo sulla spiaggia di Parque Isla Verde a Porto Rico, insieme ai suoi bambini, Eleonora Boi ha vissuto un momento da brividi. Con i piedi immersi nell’acqua, ciò che sembrava una tranquilla immersione si è trasformato in un incubo: un attacco improvviso che l’ha ferita alla gamba destra, sotto gli occhi di decine di bagnanti. Questo episodio, che richiama alla mente storie di sopravvivenza, fa sorgere una domanda intrigante: cosa spinge un animale del mare a comportarsi in modo così imprevedibile?

Conosciuta per il suo ruolo nel mondo del calcio, dove ha lavorato su reti come Sportitalia e Sport Mediaset, Eleonora vive sull’isola con il marito, il cestista NBA Danilo Gallinari, e i loro figli Anastasia e Rodolfo. Quel dolore acuto che ha sentito era solo l’inizio: «Pensavo fosse una medusa, ero piena di sangue», ha raccontato in una drammatica testimonianza. Questa frase, carica di emozione, ci fa entrare nel vivo della scena, lasciando il lettore a chiedersi come si gestisce un’emergenza del genere in un ambiente così idilliaco.

Subito dopo l’attacco, la situazione è precipitata in un vero e proprio caos controllato. «Mi piace guardare i film horror, ma non viverli», ha commentato Eleonora, evidenziando il contrasto tra la sua passione per il genere e la realtà vissuta. Le autorità locali, coordinate dalla polizia municipale, sono intervenute rapidamente: hanno prestato le prime cure sulla sabbia per fermare l’emorragia e l’hanno trasportata d’urgenza in ospedale. Una volta stabilizzata, la giornalista ha condiviso sui social un messaggio toccante, mescolando gratitudine e ironia: «È stato il giorno più brutto della mia vita. Fortunatamente, io e il mio bambino stiamo bene, sono stata soccorsa prontamente e l’intervento chirurgico per rimettere a posto la mia povera gamba mangiucchiata è andato bene. Forse aveva ragione nonna Nella, quando diceva “su mari esti traitori”. Ora devo solo provare a perdonare il grande amico che mi ha tradito, il mare. Per quanto riguarda lo squalo, avrà presto notizie dai miei legali». Queste parole, piene di spirito, aggiungono un tocco umano e intrigante, invitando a riflettere sul legame tra persone e natura.

Le indagini hanno confermato i sospetti iniziali. La biologa Nilda Jiménez ha dichiarato che «La lacerazione è compatibile con un morso di squalo», puntando su uno squalo nutrice, una specie di solito docile ma più aggressiva durante la stagione degli accoppiamenti. Questo dettaglio solleva curiosità su come gli animali marini interagiscano con l’ambiente costiero. In risposta, le autorità hanno rafforzato la sicurezza: «Stiamo intensificando il monitoraggio lungo tutta la costa orientale», ha spiegato il commissario responsabile. Eleonora, ora fuori pericolo insieme al bambino che porta in grembo, ha trovato il modo di alleggerire l’atmosfera con un ultimo tocco di umorismo: «Oggi si è pure scampato il concerto del cantante Bad Bunny. Ma non si illuda: è solo per poco». Un finale che dimostra la sua resilienza, lasciando i lettori con un misto di ammirazione e stupore per questa storia di coraggio nel mondo dello sport e oltre.

Galatasaray Lazio, ecco dove poter seguire l’amichevole in maniera gratuita

Galatasaray Lazio – Ci siamo. Tra poche ore andrà in scena la tanto attesa amichevole tra il Galatasaray, ricco di ex leggende della nostra Serie A, e la Lazio di Maurizio Sarri. La sfida della Rams Park Arena sarà molto interessante per iniziare a capire i primi reali dettami tattici dati alla squadra dal Comandante.

Il pubblico è quello delle grandi occasioni, i biglietti sono andati sold out in pochissimo tempo. Sono tutti lì per la presentazione del nuovo acquisto: Victor Osimhen. Evento assolutamente da non perdere contando tutto il calore che i tifosi turchi possono mostrare.

Galatasaray Lazio, ecco dove poter assistere al match

La partita inizierà alle ore 20:00 e sarà visibile su DAZN. Tuttavia, la S.S. Lazio, tramite un comunicato ufficiale sul proprio sito ufficiale, ha fatto sapere che sarà possibile assistere al match anche tramite l`app ufficiale S.S. Lazio, Lazio Style Channel e Lazio Style Radio.

Di seguito il comunicato ufficiale:

Galatasaray Lazio
Galatasaray Lazio, dove poter assistere alla partita in maniera del tutto gratuita (Foto Fraioli)

Quarta amichevole in vista della nuova stagione per i biancocelesti, con sslazio.it, l`app ufficiale S.S. Lazio, Lazio Style Channel e Lazio Style Radio che permetteranno a tutti di seguire gratuitamente, live, l`amichevole odierna contro il Galatasaray.

Appuntamento dalle 19:00, con il prepartita, in campo e in studio, della gara tra la squadra di Sarri e quella turca: la telecronaca del match su sslazio.it e Lazio Style Channel, così come la radiocronaca su Lazio Style Radio, dalle ore 20:00, vi accompagnerà fino al post gara.

Calciomercato Lazio, Tavares lo “sliding doors” più bello

Calciomercato Lazio – La questione Nuno Tavares in casa biancoceleste ha vissuto numerosi cambi di rotta nel corso di questa sessione di trattative. Da partente sicuro, il portoghese è diventato uno dei perni principali da cui Maurizio Sarri dovrà ripartire. Ancora da limare qualche dettaglio nella fase difensiva, poi il calciatore sarà completo.

Calciomercato Lazio, Nuno Tavares: tutti ti vogliono, nessuno ti prende

Questo riassume al meglio la situazione legata a Nuno Tavares nel calciomercato Lazio: tutti lo vogliono, ma nessuno se lo prende realmente. D’altronde, stiamo parlando di un calciatore molto fragile (19 partite saltate lo scorso anno) e limitato, difensivamente parlando, per fare il gran salto di qualità.

Tuttavia, il piede da assist-man lo ha, eccome. Sono nove i passaggi vincenti nella passata stagione per i compagni. Tutti nella prima metà di stagione, sì. Ma pur sempre assist sono. Corsa, accelerazione, fisico: questo è Nuno. Il treno a disposizione di Maurizio Sarri.

Il Direttore Sportivo Angelo Fabiani e il Presidente Claudio Lotito lo avevano riscattato dall’Arsenal per un semplice motivo: rivenderlo e non perderci troppo. Ma il blocco del mercato ha rovinato tutto.

Calciomercato Lazio
Calciomercato Lazio, Nuno Tavares da partente sicuro diventerà il perno della difesa di Sarri (Foto Fraioli)

La Covisoc portato la dirigenza biancoceleste a dover rifiutare 35 milioni dall’Arabia Saudita per il portoghese, altrimenti non si sarebbe potuto acquistare al suo posto un degno sostituto. Inutili i tentativi di Milan, Juventus e Inter a postumi. Nuno rimarrà sicuramente nella Capitale, almeno per un altro anno. Riporta Il Messaggero.

Lazio in marcia: Rinnovi a raffica per Guendouzi e Rovella, poi caccia al top sul mercato. Sarri trama la rivoluzione per il 2026

La Lazio accelera verso il futuro con un piano strategico da non perdere! #Lazio #Calcio #Rinnovi #Mercato2026

Dopo un’estate complicata, segnata dal blocco del calciomercato, la Lazio è già proiettata in avanti, mettendo in campo una strategia che promette di incuriosire i tifosi. La società ha definito un doppio piano per superare l’impasse e costruire le basi di una squadra pronta a brillare, con l’obiettivo di fornire a Maurizio Sarri una rosa perfettamente calibrata sulle sue idee.

Il cuore di questo progetto è blindare i giocatori chiave, a partire da gennaio con i nuovi accordi. In pole position ci sono i talenti del centrocampo, Mattéo Guendouzi e Nicolò Rovella, insieme ai difensori Alessio Romagnoli e Mario Gila. Per il francese Guendouzi è in arrivo un adeguamento economico tanto atteso, come riconoscimento del suo ruolo centrale. Rovella ha un contratto fino al 2028, ma la Lazio non vuole aspettare e pensa di avviare le trattative per un prolungamento già nel 2026, per evitare sorprese. Lo scrive il Corriere dello Sport.

Oltre ai rinnovi, il club sta già delineando il ritorno sul mercato con acquisti mirati per rafforzare la rosa. La stagione 2025-26 potrebbe trasformarsi in un sorprendente anno di transizione, un momento per consolidare il gruppo attuale e preparare il grande balzo in avanti.

L’orizzonte è fissato a giugno 2026, quando la Lazio spera di liberarsi di ogni vincolo e tornare protagonista. A quel punto, l’idea è unire i big già blindati con nuovi arrivi di qualità, per sfidare le prime posizioni in Serie A e avviare un ciclo vincente.

Sarri snobba Rovella per Cataldi? La mossa tattica che sorprende tutti in casa Lazio

Perché la Lazio potrebbe privilegiare Cataldi rispetto a Rovella? Una scelta tattica che potrebbe rivoluzionare l’attacco biancoceleste #Lazio #SerieA #Calcio

La squadra della Lazio ha già impresso un’identità ben definita: un’attenzione ossessiva alla solidità difensiva e all’ordine tattico. Ma cosa sta succedendo in attacco? Durante questo precampionato, la formazione sta lottando per creare occasioni da gol, apparendo a volte prevedibile e poco incisiva. È un cambio netto rispetto al passato, dove si puntava su una spinta offensiva, mentre ora l’equilibrio parte dalle retrovie, con un’attenzione meticolosa alla fase di non possesso.

Al centro di questo enigma c’è il centrocampo, il vero motore del gioco. Con Nicolò Rovella e Mattéo Guendouzi come elementi irrinunciabili, l’attenzione si sposta sul terzo uomo ideale per sbloccare l’offensiva. Le opzioni in campo rappresentano due approcci tattici distinti, ognuno con il potenziale per alterare il flusso della squadra.

Una delle possibilità coinvolge Matías Vecino: l’uruguaiano potrebbe essere l’arma perfetta per aggredire gli spazi e portare imprevedibilità in zona gol. La sua abilità negli inserimenti senza palla creerebbe caos nelle difese avversarie. Tuttavia, il rischio è che diventi l’unico elemento offensivo, lasciando le ali e la punta isolate e senza adeguato supporto.

L’altra strada, come segnala il Corriere della Sera, porta a un maggiore utilizzo di Danilo Cataldi, con un’inversione delle gerarchie. Non si tratta di una preferenza basata solo su abilità tecniche, ma di una mossa tattica precisa. Cataldi, acting as “cucitore di gioco”, offrirebbe una manovra più veloce e diretta, sfruttando la sua visione per accelerare il passaggio dalla difesa all’attacco. Questo richiederebbe qualche adattamento, affidandosi di più a un regista puro anziché a un giocatore d’inserimento.

La partita di lusso contro il Galatasaray, in programma stasera, sabato 2 agosto, sarà un banco di prova decisivo. Le decisioni sul centrocampo non saranno casuali, ma forniranno i primi indizi su come la squadra intenda superare le difficoltà offensive, in vista dell’inizio della Serie A.

Calciomercato Lazio: quelle clausole infernali finalmente evaporate, biancocelesti liberi!

Doppio sospiro di sollievo per la Lazio: clausole rescissorie scadute e un patto in campo! #Calciomercato #Lazio #SerieA

Immaginate la tensione di un calciomercato che sembra non finire mai: ora, però, c’è un motivo in più per seguire da vicino le mosse della Lazio. Con le clausole rescissorie di due pilastri del centrocampo ormai scadute, la squadra biancoceleste ha rafforzato le sue difese, lasciando spazio a intriganti scenari per la stagione in arrivo.

Il tecnico può finalmente respirare più profondamente, sapendo che Mattéo Guendouzi e Nicolò Rovella sono al sicuro. Queste clausole, che sono arrivate a termine alla mezzanotte tra il 31 luglio e il 1° agosto, hanno permesso alla società di guadagnare un maggiore controllo, erigendo una barriera che sembra impenetrabile e che potrebbe rivelarsi decisiva nelle trattative future.

La linea ufficiale della dirigenza, guidata dal presidente Lotito e dal ds Fabiani, rimane ferma sin da inizio giugno: “Big blindati”. Con valori fissati attorno ai 50 milioni di euro come base, finora nessun club ha osato avvicinarsi con offerte all’altezza, alimentando la curiosità su quali mosse arriveranno prima della chiusura del mercato il 1° settembre.

Certo, il mondo del calciomercato è imprevedibile: offerte superiori ai 40 milioni potrebbero far vacillare anche la Lazio, spingendo la dirigenza a prestare orecchio. Ma c’è un elemento che aggiunge un tocco di mistero, un patto siglato con l’allenatore dopo il blocco del mercato a inizio estate, che promette di proteggere il cuore del progetto tecnico.

Questo accordo, definito in un incontro a giugno, garantisce che il centrocampo non venga toccato, evitando un passo falso che potrebbe compromettere tutto. L’allenatore conta su questo gruppo solido, vedendo in Guendouzi e Rovella non solo dei giocatori, ma i “pilastri” dell’intera squadra, pronti a sostenere la Lazio verso obiettivi ambiziosi – a meno che un’offerta irrinunciabile non ribalti le carte in tavola.

Galatasaray-Lazio: Tifosi in delirio, quanti riempiranno lo stadio in questa bolgia infernale?

Amichevole Galatasaray-Lazio: Bolgia sugli spalti! Quanto pubblico infuocato al Rams Park? Preparatevi per un’accoglienza da brividi con Osimhen in primo piano. #Galatasaray #Lazio #Calcio #Amichevole

Stasera, sabato 2 agosto, il Rams Park di Istanbul promette di trasformarsi in un’autentica arena di festa per l’amichevole di lusso tra Galatasaray e Lazio. Ma cosa la rende così speciale? Al centro dell’attenzione ci sono i nuovi idoli del club turco, Victor Osimhen e Leroy Sané, acquisti da capogiro che hanno acceso l’estate del calciomercato e che faranno impazzire gli spalti.

L’attesa per riabbracciare Osimhen a Istanbul è febbrile, e non è un’esagerazione. Dopo l’accoglienza spontanea e travolgente dei tifosi all’aeroporto mercoledì, questa partita rappresenta il culmine di un’attesa che ha tenuto tutti con il fiato sospeso. Chissà quali emozioni esploderanno quando entrerà in campo!

I numeri parlano da soli e alimentano la curiosità: fino a ieri sera, erano stati venduti circa 32 mila biglietti, con il Galatasaray che mira a superare quota 40 mila spettatori. Sarà una cornice di pubblico rovente per quella che, sulla carta, è solo un’amichevole – come riportato dal Corriere dello Sport.

Ma ecco la domanda che tiene tutti sulla corda: “difficile, quasi impossibile” descrive le possibilità che Osimhen parta titolare, secondo lo staff tecnico. Piuttosto, è più probabile vederlo in campo per uno spezzone nella ripresa, per gustare l’affetto del pubblico e iniziare a integrarsi con i compagni.

Diverso il caso di Leroy Sané, che è già più avanti nel suo inserimento. L’ex ala del Bayern Monaco ha esordito con un breve cameo nel test contro lo Strasburgo il 26 luglio (entrando al 74′), e stasera potrebbe aumentare il suo minutaggio. Per la Lazio, insomma, si annuncia una sfida complicata contro un avversario galvanizzato dall’entusiasmo dei tifosi e dalla qualità dei suoi nuovi fuoriclasse.

Galatasaray si pavoneggia con i nuovi acquisti in uno show pre-partita contro la Lazio

Galatasaray contro Lazio: Uno spettacolo stellare attende i tifosi al Rams Park! #Galatasaray #Lazio #AmichevoleEstate #Calcio

La partita di stasera, sabato 2 agosto, alle ore 20:00, non è solo un’amichevole per la Lazio. Al Rams Park di Istanbul, i tifosi del Galatasaray stanno creando un’atmosfera di festa e grande entusiasmo, rendendo questa sfida un evento imperdibile. Prima del calcio d’inizio, il club turco ha organizzato uno spettacolo per presentare i suoi acquisti di lusso, trasformando la serata in un vero momento di celebrazione.

Riflettori puntati soprattutto su Victor Osimhen: l’ex bomber del Napoli, capocannoniere della Serie A e simbolo dello scudetto partenopeo di due anni fa, verrà ufficialmente accolto dal suo vecchio-nuovo pubblico. Insieme a lui, farà il suo debutto ufficiale davanti ai tifosi l’esterno tedesco Leroy Sané, un rinforzo che promette di alzare il livello della squadra. Sané ha già assaporato il campo nei minuti finali del test precedente contro lo Strasburgo, ma stasera sarà la sua prima grande presentazione in uno stadio carico di passione.

Per la Lazio, si annuncia una serata complicata, con avversari già in piena forma. Come successo contro il Fenerbahçe e come avverrà nella prossima amichevole contro il Burnley, i biancocelesti affronteranno una squadra molto più avanti nella preparazione. Il Galatasaray è a un passo dall’esordio ufficiale: il loro campionato inizia venerdì prossimo con la trasferta contro il Gaziantep.

Questo significa che i padroni di casa scenderanno in campo con un’intensità e un ritmo gara vicini a quelli di una partita ufficiale, già in “formato campionato”. Per la Lazio, sarà un test di grande valore, utile a valutare la tenuta fisica e tattica contro un’avversaria pronta per la stagione. Al di là del risultato, questa sfida fornirà indicazioni preziose in vista dell’inizio della Serie A, lasciando i tifosi con molto su cui riflettere.

Lazio, guai tra i pali: Sarri sfodera un’idea furba per risolvere il caos dei portieri

Il rebus del portiere titolare alla Lazio: una staffetta inedita che potrebbe stupire tutti! #Lazio #SerieA #Calcio

Il dilemma sulla porta della Lazio sta accendendo la curiosità dei tifosi: chi difenderà i pali biancocelesti in questa stagione? È un ballottaggio intrigante tra Ivan Provedel e Christos Mandas, una sfida che tiene tutti con il fiato sospeso fino all’inizio della Serie A. Immaginate una soluzione creativa, un duello che potrebbe evolversi in qualcosa di completamente nuovo, trasformando una semplice scelta in un vero colpo di scena per la squadra.

L’ipotesi più affascinante che circola a Formello è quella di una stagione condivisa equamente tra i due portieri, con circa 19 partite di campionato a testa e la Coppa Italia come ulteriore opportunità da assegnare. Questa idea non nasce solo dal talento indiscusso di entrambi, ma anche da una situazione di mercato bloccata, che impone alla squadra di gestire al meglio le risorse a disposizione senza possibilità di cessioni o acquisti. Chissà se questa alternanza porterà una ventata di freschezza e imprevedibilità alla difesa laziale?

Le amichevoli estive sono state un vero banco di prova per testare questa strategia: Mandas è stato titolare contro l’Avellino, Provedel contro il Fenerbahçe, e stasera contro il Galatasaray dovrebbe toccare di nuovo al greco, continuando questa rotazione. Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, si tratta di un esperimento che potrebbe rivelare sorprese, lasciando i fan a chiedersi come evolverà questa danza tra i pali.

Da una parte c’è Provedel, l’affidabile numero uno scelto e consacrato come uno dei migliori portieri della Serie A, una certezza per la squadra. Dall’altra, Mandas, il giovane talento arrivato in sordina che ha brillato durante l’infortunio del compagno a marzo 2024, guadagnandosi l’ammirazione di tutti e diventando un asset prezioso per la società, con prospettive di crescita e possibili plusvalenze future.

Per ora, il tecnico osserva e sperimenta, tenendo entrambi sulla corda in questo dualismo che promette di essere uno dei temi più avvincenti della stagione della Lazio. Come si risolverà questo enigma? I prossimi match potrebbero svelare la strategia definitiva, mantenendo alta l’attenzione dei appassionati.