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Zanetti tuona su DAZN dopo Lazio-Verona: Le sue parole post-gara che sorprendono

Le dichiarazioni di Zanetti dopo Lazio-Verona: un’analisi onesta su errori e crescita #SerieA #Lazio #Zanetti

Cosa succede quando una squadra incappa in un passo falso? L’allenatore Zanetti ha condiviso i suoi pensieri ai microfoni di DAZN subito dopo la partita di Serie A tra Lazio e Verona, offrendo uno sguardo sincero su cosa è andato storto e su come affrontare il futuro. Le sue parole, piene di riflessioni, potrebbero sorprendere i tifosi e stimolare discussioni sul cammino della squadra.

Zanetti non ha risparmiato critiche all’atteggiamento della sua squadra, sottolineando gli errori commessi. «Abbiamo sbagliato completamente l’approccio, siamo entrati in campo con l’atteggiamento sbagliato e non deve più accadere. Abbiamo avuto un pizzico di presunzione e non è un atteggiamento che possiamo avere.» Questa ammissione diretta invita a riflettere su quanto l’approccio mentale sia cruciale in un campionato competitivo come la Serie A.

Guardando avanti, l’allenatore ha parlato di crescita e di come trasformare le sconfitte in opportunità. «Siamo una squadra rinnovata e dobbiamo passare anche da queste giornate per crescere: questa partita non va dimenticata, ma analizzata per migliorare gli errori. È stato un passo indietro rispetto a Udine. Questi 15 giorni ci servono a lavorare tanto.» Con un tono che trasmette ottimismo, Zanetti sottolinea l’importanza del lavoro di squadra e del superamento delle difficoltà.

Infine, toccando aspetti come la forma fisica e il mercato, le sue dichiarazioni chiudono con un messaggio di unità e responsabilità. «Dobbiamo lavorare insieme, affrontare difficoltà e gioie insieme. Ci sono giocatori che devono ritrovare la forma fisica… il tempo c’è. Baldanzi? Un giocatore importante ma dopo una sconfitta non mi sento di parlare di mercato. Dovevamo fare meglio con quelli che abbiamo ora.» Queste riflessioni lasciano spazio a curiosità su come la squadra evolverà nei prossimi match, con l’obiettivo di tornare più forte.

Lazio Verona, Incredibili le parole di Castellanos a DAZN nel prepartita

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Castellanos ha parlato chiaro ai microfoni di Lazio Style Channel e di DAZN, mostrando tutta la voglia di riscatto dopo la sconfitta in trasferta contro il Como. L’attaccante argentino sottolinea l’importanza della sfida contro il Verona: “Questa partita è molto importante. Abbiamo lavorato molto questa settimana. Sappiamo che il Verona è un buon rivale, ma dobbiamo vincere per la nostra gente”.

Il pensiero va anche al digiuno casalingo della Lazio: nove mesi senza vittorie all’Olimpico rappresentano una motivazione in più per Castellanos e i compagni: “Sì. Sappiamo che dobbiamo vincere, soprattutto per i nostri tifosi che ci seguono sempre”. La fiducia dei sostenitori diventa quindi un punto di riferimento fondamentale per l’attaccante, che guarda con ottimismo al suo terzo anno in Italia: “Penso che la fiducia sia molto importante e spero di giocare ancora tanti anni qui alla Lazio”.

Castellanos ha poi parlato anche dell’importanza del gol e del suo contributo alla squadra: “Per l’attaccante è sempre importante fare gol. Lavorare per la squadra, quello è il mio lavoro. Il gol me lo hanno annullato per il tatuaggio, è sempre così”. La concretezza e la determinazione dell’argentino emergono chiaramente, sottolineando come il suo obiettivo principale sia supportare la squadra e contribuire alla vittoria.

Lazio Verona, incredibile striscione da parte dei tifosi della Curva Nord per Sarri

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Nel prepartita di LazioVerona, la Curva Nord ha voluto inviare un messaggio chiaro e diretto alla squadra di Sarri, con uno striscione che non lascia spazio a fraintendimenti: “Bisogna CREDERE con dedizione in ciò che si fa. Dovete obbedire al comando di chi è rimasto su quella panchina. Avete l’obbligo di COMBATTERE per la Lazio e la sua gente! Non si faccia un passo indietro. Non si ceda neanche un metro.”

Parole di sostegno, ma anche di monito: i tifosi chiedono concentrazione, dedizione e grinta fin dai primi minuti. La curva si rivolge non solo al singolo calciatore, ma all’intera squadra, sottolineando la responsabilità collettiva e l’importanza di rispondere presente in campo, soprattutto davanti a un pubblico che attende una vittoria dopo mesi di attesa.

Il messaggio è anche un richiamo alla coesione e all’obbedienza tattica, elementi chiave nello schema di Sarri. La Curva Nord ricorda ai giocatori che il sostegno dei tifosi non è mai scontato e che il legame con la piazza richiede impegno massimo. Insomma, il canto dei tifosi è chiaro: “La Lazio vuole vincere, vincere

In definitiva, lo striscione rappresenta una sorta di iniezione di carica: la squadra è chiamata a combattere per ogni pallone, a rispettare le indicazioni tecniche e a difendere l’onore della maglia. Un monito chiaro: chi scende in campo deve farlo con cuore, dedizione e senza esitazioni.

Fabiani: “La Lazio non è stata smantellata, i risultati arriveranno”

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Angelo Fabiani parla chiaro nel prepartita di Lazio–Verona. Il direttore sportivo biancoceleste, ai microfoni di DAZN, ha voluto ribadire la linea societaria, difendendo il lavoro svolto e il progetto avviato la scorsa stagione.

“Ci sono delle norme che andrebbero riviste, ma finché ci sono vanno rispettate. In rispetto della società e della tifoseria non bisogna ridursi ad escamotage. Noi non avremmo ceduto i nostri giocatori migliori perché siamo partiti con un programma post partenza di Immobile, Milinković e Luis Alberto. Abbiamo preso dei calciatori che stanno facendo abbastanza bene”

Un messaggio preciso, che mira a tranquillizzare i tifosi e a respingere le critiche. Fabiani ha ricordato quanto fatto nell’ultimo anno:

“A lunghi tratti abbiamo fatto bene, giocandoci quasi anche un posto in Champions League, ma il calcio è fatto così. Abbiamo mantenuto la promessa di non smantellare la squadra”

Il dirigente ha poi spostato l’attenzione sugli obiettivi futuri, ribadendo la fiducia nel percorso tecnico:

“Stanno seminando concetti diversi e sono convinto che i risultati non tarderanno ad arrivare. Non esistono più squadre materasso, anche formazioni di seconda fascia possono creare difficoltà. Il calcio è cambiato e ogni avversario può sorprendere”.

Fabiani chiude sottolineando il rispetto per la tifoseria e l’impegno a lavorare con coerenza: la Lazio resta concentrata sul progetto, senza scorciatoie, mirando a costruire una squadra competitiva e stabile nel tempo.

Lazio Verona, ecco chi bisognerà tenere d’occhio

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In una sfida che si preannuncia tatticamente equilibrata e ricca di muscoli a centrocampo, Hellas Verona può contare su un’arma decisiva: Fallou Cham. Il centrocampista del Verona emerge come l’anima creativa dei gialloblù, e rappresenta un pericolo reale per la tenuta della mediana biancoceleste.

Cham ha dato il meglio di sé nella prima giornata di campionato, realizzando due occasioni create — la cifra più alta fra i suoi compagni — dimostrando visione, voglia di proporsi e inventiva sulle due fasi del gioco. Le sue qualità lo rendono un hub essenziale per le transizioni veronesi, pronto a collegare le maglie centrali con l’attacco, orchestrando la manovra offensiva.

La Lazio, con un centrocampo affidato a Guendouzi, Rovella e Dele-Bashiru, dovrà sforzarsi di limitarne lo spazio, chiudere le linee di passaggio e anticiparne gli inserimenti. Il fraseggio rapido e la pressione costante saranno fondamentali per neutralizzarlo: se Cham dovesse trovare fluidità, può dettare ritmi, servire passaggi chiave e dettare il corso della partita.

Si attende quindi un’incredibile partita quest’oggi allo Stadio Olimpico tra Lazio ed Hellas Verona. Le squadre, già in campo per il riscaldamento, sono pronti a darsi battaglia, sportivamente parlando, sul terreno di gioco. Vedremo come andrà a finire l’entusiasmante evento della 2a giornata.

Lazio Verona: quanti tifosi gialloblù ci saranno allo Stadio Olimpico?

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Un settore ospiti quasi deserto accoglie l’Hellas Verona nella sfida di oggi all’Olimpico. Per la trasferta nella capitale, infatti, saranno soltanto 399 i tifosi gialloblù presenti sugli spalti. Un numero che colpisce, soprattutto se paragonato al calore abituale della curva veronese e alla tradizione di una tifoseria storicamente molto attiva anche lontano dal Bentegodi.

La scelta di pochi sostenitori di affrontare la trasferta può avere diverse motivazioni: dal periodo di fine agosto, con molti ancora in vacanza, ai costi elevati legati a spostamenti e biglietti, fino al rendimento altalenante della squadra in questo avvio di stagione. Sta di fatto che il colpo d’occhio sull’impianto romano sarà eloquente: un piccolo spicchio gialloblù circondato da un mare biancoceleste.

Dall’altra parte, infatti, la Lazio risponde con numeri decisamente più importanti. L’Olimpico si presenta con circa 40.000 spettatori complessivi, tra abbonati e biglietti venduti: un entusiasmo che testimonia la voglia del popolo biancoceleste di spingere la squadra già dalle prime battute di campionato.

Il contrasto sarà inevitabile: da un lato l’impatto imponente della tifoseria laziale, dall’altro la presenza simbolica ma orgogliosa dei 399 veronesi, pronti comunque a farsi sentire in un contesto difficile.

Si prospetta quindi una sfida elettrizzante sia in campo che sugli spalti quest’oggi all’Olimpico.

Lazio Verona, Sarri sorprende nelle scelte: l’analisi

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La Lazio sceglie la via della velocità. Contro il Verona, Maurizio Sarri vara un 4-3-3 che mette da parte i nomi più ingombranti per puntare su freschezza e dinamismo. Provedel tra i pali, difesa con Marusic, Gila, Provstgaard e Tavares; a centrocampo Rovella in cabina di regia affiancato da Guendouzi e Dele-Bashiru, mentre in attacco tocca a Cancellieri, Castellanos e Zaccagni guidare l’offensiva biancoceleste.

Una scelta che conferma la volontà di Sarri di ridare ritmo alla squadra dopo un avvio di stagione non brillante. La presenza contemporanea di Rovella e Guendouzi garantisce equilibrio, mentre Dele-Bashiru rappresenta l’incursore capace di spezzare le linee. In avanti, la rinuncia al centravanti fisico lascia spazio a un tridente leggero, mobile, che punta più sugli inserimenti e sugli scambi rapidi che sulla presenza in area.

Dall’altra parte, il Verona di Zanetti risponde con un 3-4-1-2 compatto: Harroui trequartista alle spalle di Giovane e Sarr, con un centrocampo folto e pronto a raddoppiare in pressing. Una strategia chiara, quella degli scaligeri: densità in mezzo e ripartenze veloci per sfruttare gli spazi che la Lazio inevitabilmente concederà.

La sfida tattica si annuncia quindi interessante: Sarri affida le sue speranze a velocità e creatività, mentre il Verona punterà sulla solidità e sulle transizioni. Il campo dirà se la scelta del tridente “leggero” sarà la chiave giusta per sbloccare la gara.

Lazio Verona, le formazioni ufficiali dell’incotro

Lazio Verona le formazioni ufficiali della seconda giornata, gara valida per il campionato Serie A Enilive 2025-26.

Lazio Verona

Nella compagine romana tornano Rovella e Nuno Tavares dal primo minuto. Per il resto Provedel ancora confermato fra i pali Marusic preferito a Lazzari come terzino destro, Provstgaard ancora titolare per via della squalifica di Alessio Romagnoli.

A centrocampo si rivede Rovella come play con ai suoi lati il supporto del francese Guendouzi e Dele-Bashiuru. Tridente offensivo composto da Matteo Cancellieri, Castellanos e il capitano Zaccagni. Sarà una gara fondamentale per la truppa di mister Sarri. All’Olimpico saranno presenti circa 40.000 tifosi, 399 quelli del Verona per una gara che si presenta già decisiva per la società di Lotito che oggi sarà assente (si dice che stia ancora a Cortina per godersi gli ultimi giorni di vacanza).

L’Olimpico pian pian si sta riempiendo e i giocatori fra qualche minuto entreranno in campo per il riscaldamento prepartita. Sarà una gara molto interessante e per ciò auguriamo una buona visione ai tanti tifosi che seguiranno il match con laziochanel.

LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari, Provstgaard, Gila, Nuno Tavares; Guendouzi, Rovella, Dele-Bashiru; Cancellieri, Castellanos, Zaccagni. All.:Maurizio Sarri.

HELLAS VERONA (3-5-2): Montipò; Nuñez, Nelsson, Frese; Fallou, Serdar, Bernede, Niasse, Bradaric; Giovane, Sarr. All.: Zanetti.

Lazio Verona: le scelte di Sarri per la 2a giornata

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La formazione di Maurizio Sarri scenderà oggi in campo contro l’Hellas Verona di Paolo Zanetti. La sfida delle ore 20:45 allo Stadio Olimpico di Roma sarà fondamentale soprattutto per ridare fiducia all’ambiente di Formello, a terra dopo il pesante K.O subito al Sinigaglia contro il Como.

La squadra capitanata da Mattia Zaccagni sarà chiamata a dare un forte segnale ai propri tifosi nell’esordio stagionale davanti al popolo laziale. Contro la rosa di Fabregas la Lazio è sembrata in completa balia dell’avversario, incapace di riuscire a gestire i ritmi di gioco a proprio vantaggio.

Una partita persa sia sul piano tattico da Sarri sia sul piano tecnico dai singoli. Contro il Verona servirà una prestazione di livello se si vuole invertire la rotta e assecondare il coro della Curva Nord: “la Lazio vuole vincere, vincere”. A tal proposito, di seguito gli uomini scelti dal tecnico toscano per oggi.

La probabile formazione

In porta fiducia a Mandas. L’estremo difensore greco è chiamato ad una prova di livello per scavalcare nelle gerarchie il compagno Provedel, uno dei pochi salvabili nella disastrosa sfida contro i lariani. Invece, per quanto riguarda la difesa, la situazione sembra essere più complicata. Lazzari non ha convinto all’esordio, per questo motivo pronto Marusic dal primo minuto.

A completare il reparto: GilaProvstgaard come coppa di centrali e Nuno Tavares sulla sinistra. Romagnoli squalificato assiterà al match dalla tribuna. A centrocampo scalpitano Rovella, Guendouzi e Dele-Bashiru. In attacco deciso il classico tridente formato da Cancellieri sulla destra, Castellanos punta e capitan Zaccagni sulla sinistra.

Lazio-Verona, i convocati da mister Sarri per la prima di campionato

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Lazio-Verona ecco la lista dei convocati.

Il tecnico biancoceleste Maurizio Sarri ha diramato la lista dei convocati in vista della sfida di oggi in casa contro l`Hellas Verona (ore 20:45).

Portieri: Furlanetto, Mandas e Provedel con quest’ultimo che dovrebbe iniziare titolare fra i pali a difesa degli attacchi scaligeri.

I Difensori convocati sono in ordine alfabatico: Gila, Hysaj, Lazzari, Marusic, Nuno Tavares, Pellegrini, Provstgaard. Fuori ancora Gigot e Patric.

Per il centrocampo i convocati sono: Basic, Belahyane, Cataldi, Dele-Bashiru, Guendouzi, Rovella. Gli Attaccanti convocati per Lazio-Verona sono: Cancellieri, Castellanos, Dia, Noslin, Pedro, Zaccagni.

La speranza per i tanti tifosi della Lazio è che stasera la Lazio possa ritrovare quella sconfitta che ormai manca da marzo (uno a zero contro il Monza). Attesi allo Stadio Olimpico circa 40.000 spettatori, di cui quasi 30.000 gli abbonamenti sottoscritti dai tifosi che, nonostante il blocco del calciomercato, hanno dato fiducia alla squadra di Sarri, tecnico a cui ancora una volta è stato chiesto una sorta di miracolo sportivo.

Appuntamento quindi alle ore 20:45. Da evidenziare che prima del match ci sarà la contestazione dei tifosi della Lazio, in modo particolare della Curva Nord contro la società Lazio, in particolar modo contro il presidente della Lazio Claudio Lotito che però oggi, stando alle ultime informazioni raccolte, non dovrebbe essere presente allo stadio Olimpico per la prima gara della stagione.

Lazio-Verona, orario, dove vederla in tv e probabili formazioni

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La Lazio torna in campo in Serie A.

I biancocelesti affrontano oggi, domenica 31 agosto, l’Hellas Verona allo stadio Olimpico di Roma, nella seconda giornata di campionato. Per Maurizio Sarri sarà il ritorno sulla panchina dello stadio di casa a un anno e mezzo di distanza dall’ultima volta. La formazione capitolina è reduce dalla sconfitta d’esordio a Como, dove la squadra di Fàbregas si è imposta per 2-0 grazie alle reti di Douvikas e Nico Paz. Gli scaligeri di Zanetti, invece, hanno cominciato la stagione con un pareggio a Udine: 1-1 contro l’Udinese, con Serdar autore del gol che ha rimontato l’iniziale vantaggio bianconero firmato da Kristensen.

Lazio – Hellas Verona: orario e probabili formazioni

Il calcio d’inizio è fissato per oggi, domenica 31 agosto, alle ore 20.45. Queste le probabili scelte dei due allenatori:

Lazio (4-3-3): Provedel; Lazzari, Gila, Provstgaard, Tavares; Guendouzi, Rovella, Dele-Bashiru; Cancellieri, Castellanos, Zaccagni.
Allenatore: Sarri

Hellas Verona (3-5-2): Montipò; Unai Nunez, Nelsson, Frese; Cham, Serdar, Bernede, Niasse, Bradaric; Giovane, Sarr.
Allenatore: Zanetti

Dove vedere la partita in tv

L’incontro tra Lazio ed Hellas Verona sarà trasmesso in diretta esclusiva su DAZN, disponibile tramite smart tv e dispositivi compatibili. La sfida sarà visibile anche in streaming sulla stessa piattaforma. Sarà una sfida molto importante e seguita per tutta la città di Roma.

Lazio, obbligo di riscatto: col Verona per dimenticare Como

Dopo la brutta figura rimediata contro il Como all’esordio stagionale, la squadra di Maurizio Sarri ha un solo obiettivo: rialzarsi. L’occasione è quella giusta, di fronte al pubblico dell’Olimpico e contro un Verona che, almeno sulla carta, rappresenta l’avversario ideale per ripartire.

“Non possiamo essere questi”, ha detto Sarri in conferenza stampa, ribadendo con forza un concetto che lascia trasparire la sua delusione, ma anche un cauto ottimismo. Perché, dati alla mano, è difficile fare peggio rispetto alla prova offerta contro gli uomini di Fabregas.

A finire sotto la lente d’ingrandimento del tecnico, però, è soprattutto il reparto offensivo. Dia e Castellanos, protagonisti sottotono in precampionato, sono chiamati a dare molto di più. La Lazio ha segnato troppo poco, e il problema del gol è diventato ormai strutturale. Ma il Verona, per numeri e precedenti, potrebbe essere l’occasione giusta per sbloccarsi.

Come riportato dal Corriere dello Sport, i biancocelesti hanno segnato 51 reti nelle ultime 23 sfide di Serie A contro l’Hellas, con una media di 2,2 gol a partita. Solo in un’occasione, il 5 febbraio 2020, la Lazio è rimasta a secco (0-0). Numeri che parlano chiaro e che Sarri spera di confermare anche stasera.

La Lazio arriva alla sfida contro il Verona con l’obbligo morale e tecnico di rialzarsi. Non solo per cancellare l’ombra della sconfitta di Como, ma soprattutto per ritrovare fiducia, identità e concretezza.

l'attesa - Lazio Verona, Contestazione della Curva Nord contro la società. Lotito a Cortina

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Ci siamo, la Lazio torna fra la sa gente. Dopo più di tre mesi, i pionieri romani torneranno in uno Stadio Olimpico bollente, non solo per le ancora alte temperature meteorologiche.

La sfida tra Lazio e Verona avrà un prologo fuori dal campo: i tifosi inizieranno la loro “partita” ben prima del fischio d’inizio. La Curva Nord, circa dieci giorni fa, ha annunciato una manifestazione che precederà l’ingresso allo stadio. Alle ore 19.30, da Piazzale di Ponte Milvio, partirà un corteo diretto verso l’Olimpico, con l’intento di far sentire la propria voce e ribadire il dissenso nei confronti della società.

La protesta nasce dalle parole del presidente Claudio Lotito in merito alla campagna abbonamenti: 29.163 le tessere sottoscritte per la stagione 2025-2026, il secondo miglior risultato dal 2004. «Un traguardo tra i più rilevanti degli ultimi vent’anni, ancor più significativo se si considera il contesto non semplice che ha caratterizzato questo periodo», si legge nella sua lettera di ringraziamento. Proprio questa dichiarazione ha suscitato le critiche della tifoseria.

Questa sera Lotito non sarà presente all’Olimpico: non è infatti prevista la sua partecipazione in Tribuna Autorità. Come di consueto, nel mese di agosto il presidente trascorre un periodo di villeggiatura a Cortina, per poi fare ritorno a Roma soltanto a settembre.

 

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Lazio-Verona, obiettivo riscatto: biancocelesti a caccia del primo successo in casa dopo sei mesi

ROMA – Sei mesi senza una vittoria all’Olimpico. Tanto è passato dall’ultimo successo casalingo della Lazio, datato 9 febbraio, quando i biancocelesti superarono il fanalino di coda Monza. Da allora, sette partite senza gioie tra le mura amiche: sei pareggi e una sconfitta pesantissima contro il Lecce, costata l’accesso alle coppe europee.

A sottolinearlo, con la solita franchezza, è stato Maurizio Sarri in conferenza stampa: “Ci vuole un riscatto forte, vogliamo dare una soddisfazione ai tifosi”. Parole chiare, che non lasciano spazio ad alibi. Contro il Verona, nella sfida che chiude la seconda giornata di Serie A, non sono concessi passi falsi.

Nonostante le critiche e le polemiche attorno al modulo e alla costruzione della rosa, Sarri ha ribadito con decisione la sua linea: “Io ho delle caratteristiche ben definite e mi conoscono da 15 anni in tutta Europa. Se questa squadra non è adatta a me, ha sbagliato chi mi ha chiamato”. Nessun cambio, dunque, nell’impianto tattico: sarà ancora 4-3-3, con alcune novità rispetto al debutto contro il Como.

In difesa, davanti a Provedel, torna Marusic sulla destra al posto di Lazzari. Confermati Tavares a sinistra e la coppia centrale Gila-Provstgaard. A centrocampo spazio al rientrante Rovella, che agirà in cabina di regia affiancato da Guendouzi e Dele-Bashiru. In attacco, confermato il tridente formato da Castellanos, Cancellieri e Zaccagni capitano.

Sarà anche il ritorno all’Olimpico per Sarri dopo un anno e mezzo di assenza. “Mi farà piacere – ha detto – ma dobbiamo sentire la voglia di tornare a dare una soddisfazione ai tifosi”. Il messaggio è lanciato. Ora tocca alla Lazio rispondere sul campo, dove conta solo una cosa: vincere.

Lazio Primavera contro Bologna: i biancocelesti devono azzannare al Fersini per non affondare!

La Lazio Primavera sfida il Bologna: un’occasione imperdibile per rilanciare la stagione! #LazioPrimavera #Bologna #CalcioGiovanile

La Lazio Primavera è pronta a dimostrare il suo carattere in una partita che potrebbe cambiare il corso della stagione. Dopo due sconfitte consecutive in campionato, la squadra biancoceleste, guidata dal tecnico Stefano Punzi, ospita oggi il Bologna al centro sportivo “Mirko Fersini” di Formello, con il fischio d’inizio previsto per le 14:30. Immaginate la tensione: i giovani talenti devono trasformare la delusione in energia per invertire la rotta.

L’inizio del torneo non è stato clemente, con KO contro Genoa e Cagliari che hanno evidenziato fragilità difensive. Punzi, analizzando le prestazioni, non ha risparmiato critiche: “Contro Genoa e Cagliari siamo stati troppo leggeri nell’atteggiamento difensivo, pagando a caro prezzo ogni errore”. Questa ammissione sottolinea quanto ogni sbaglio possa costare caro, alimentando il desiderio di riscatto e incuriosendo i fan su come risponderà la difesa oggi.

Questa sfida assume un peso extra, arrivando proprio prima della sosta per le nazionali. Un risultato positivo potrebbe regalare ai biancocelesti quella serenità e fiducia necessarie per affrontare le prossime settimane con rinnovato slancio, lasciando i lettori a chiedersi: riusciranno a capitalizzare questa opportunità?

Sul fronte opposto, il Bologna Primavera si presenta come un avversario temibile e in grande forma, con 4 punti in classifica e una difesa impenetrabile che non ha subito gol nelle prime due giornate. Guidata da un allenatore esperto, la squadra rossoblù promette organizzazione tattica e rapidi contrattacchi, rendendo l’incontro ancora più intrigante.

Punzi è consapevole delle difficoltà e motiva i suoi: “Alla lunga raccoglieremo i frutti del nostro lavoro. Il Bologna è una squadra di qualità, capace di chiudersi bene e colpire in ripartenza. Noi dobbiamo essere più stabili: un buon risultato ci darebbe lo slancio giusto per affrontare al meglio questo campionato”. Queste parole, ricche di realismo, invitano a riflettere su come l’equilibrio tra attacco e difesa potrebbe fare la differenza.

Per la Lazio, l’obiettivo è chiaro: reagire immediatamente, trovando stabilità e sfruttando il supporto del pubblico di casa per conquistare la prima vittoria. Questa partita non è solo un match di routine, ma un vero banco di prova per misurare la crescita del gruppo e trasformare il lavoro estivo in risultati tangibili, tenendo viva la curiosità su cosa riserverà il futuro della stagione.

Castellanos e il digiuno infinito: contro il Verona, caccia al riscatto o nuovo flop?

Lazio e Castellanos: Alla ricerca del gol che sembra sfuggire, con il Verona come occasione da non perdere #Lazio #Castellanos #SerieA #Calcio

Immaginate un attaccante talentuoso come Valentín “Taty” Castellanos, che da settimane rincorre un gol che sembra sempre un passo avanti. Per un bomber come lui, originario dell’Argentina e classe 1998, segnare non è solo un obiettivo, ma una necessità vitale, soprattutto in una squadra che chiede gioco offensivo e costante. Eppure, finora, le sue occasioni si sono trasformate in illusioni: un gol annullato a Como e un altro sfumato in estate contro l’Avellino, lasciando un vuoto frustrante.

Castellanos sa che deve caricare di orgoglio e determinazione ogni mossa, trasformando quella fame di rete in energia pura. L’opportunità per rompere il silenzio potrebbe arrivare proprio contro il Verona, una squadra già battuta lo scorso anno il 16 settembre con un 2-1 a favore della Lazio. In Serie A, il suo digiuno dura da sei partite, un periodo lungo che riecheggia solo a un altro momento buio tra marzo e maggio 2024, quando rimase a secco per ben nove gare. Prima di questo stop, aveva contribuito a cinque gol in sole sei partite, con tre reti e due assist che avevano fatto la differenza.

Anche se la mancata convocazione in nazionale potrebbe accendere un fuoco extra in lui, il problema non è solo individuale: tutta la Lazio deve migliorare nel creare occasioni. Le ultime due sconfitte, contro Lecce e Como, sono arrivate senza nemmeno un gol segnato, un trend che ricorda l’ultima volta in cui i biancocelesti persero tre partite di fila a secco, nel marzo 2013. “numeri da Serie C”, come è stato definito, evidenzia i passaggi completati nella metà campo avversaria, un dato preoccupante che rende ogni match una sfida aperta.

Il rendimento casalingo all’Olimpico è un altro punto dolente: la squadra ha vinto solo una delle ultime 12 partite di Serie A, quel 5-1 contro il Monza del 9 febbraio scorso. Contro il Verona, non mancano motivazioni personali per diversi giocatori, come Mattia Zaccagni con tre gol e quattro assist contro l’Hellas, Boulaye Dia con tre reti ai veneti, Pedro Rodríguez che esordì in Serie A proprio contro di loro nel 2020, Matteo Cancellieri ex dell’Hellas con la prima rete in A in gialloblù, e Tijjani Noslin, arrivato proprio da quel club.

Per la Lazio e per Castellanos, questo è il momento cruciale: trasformare la necessità in gol e il gol in una vittoria che potrebbe cambiare il corso della stagione.

Zaccagni, svegliati e guida: contro il Verona, la Lazio non tollera proroghe!

Zaccagni alla prova del fuoco contro il Verona: sarà lui a guidare la Lazio verso la rinascita? #Lazio #Zaccagni #SerieA #Calcio

La Lazio conta sul suo capitano, Mattia Zaccagni, per invertire il corso di una stagione piena di alti e bassi. In un momento cruciale, l’esterno offensivo, arrivato a Roma nel 2021, si ritrova al centro dell’attenzione: è lui il talento capace di cambiare le sorti di una partita con un lampo di genio, soprattutto in una squadra che brilla più per la quantità che per la qualità pura.

Accanto a Zaccagni, c’è chi come Pedro Rodríguez, il campione spagnolo con trofei europei e mondiali, offre esperienza e appoggio prezioso. Ma le aspettative maggiori ricadono proprio su di lui: sarà in grado di caricarsi la squadra sulle spalle e fare la differenza in campo, specialmente ora che ogni mossa conta?

Non mancano le parole del tecnico, che ha espresso con chiarezza le sue ambizioni per Zaccagni: «Zaccagni sa come la penso: per me può raggiungere la doppia cifra ogni anno. Se non ci riesce, vuol dire che sbaglia qualcosa. Attacca poco gli spazi e poco l’area, e in questo può migliorare». Una dichiarazione che sottolinea quanto Zaccagni debba alzare il livello per soddisfare le richieste.

Gli ultimi tempi sono stati complicati per l’esterno, segnati da infortuni che hanno frenato il suo contributo, mentre l’intera formazione ha lottato con risultati irregolari e una mancanza di continuità. Ora, però, arriva l’opportunità per una svolta vera, con Zaccagni pronto a dimostrare il suo valore.

La partita contro il Verona ha un sapore particolare: è qui che Zaccagni ha mosso i primi passi in Serie A, e i numeri contro gli scaligeri sono impressionanti, con 7 gol diretti tra reti e assist. Un record che fa crescere l’attesa: riuscirà a sfruttare questa sfida per riprendersi la Lazio e guidarla verso nuovi obiettivi?

Per la squadra biancoceleste, questo non è solo un match da vincere, ma un test decisivo per capire se il suo capitano è davvero pronto a emergere come il leader di cui hanno bisogno per ambire a traguardi più alti.

Igor Protti sfida la malattia: “Avversario sleale, parte in vantaggio, ma io ribalto. I tifosi e quel giorno da muratore”

Igor Protti affronta la sua sfida più grande: “Combatto un avversario sleale”. La forza dei tifosi e il ricordo di un campione #CalcioEroi #ForzaIgor

Immaginate un’icona del calcio italiano, un bomber che ha segnato epoche intere con i suoi gol, ora impegnato in una battaglia personale che cattura l’attenzione di tutti. Igor Protti, il leggendario attaccante che ha conquistato titoli di capocannoniere in Serie A, B e C1, sta affrontando la sua partita più difficile con la stessa tenacia che l’ha reso un simbolo. Non solo un giocatore, ma un uomo che ha sempre messo il cuore in campo, Protti si è aperto in un’intervista toccante, rivelando come l’affetto dei tifosi stia diventando la sua arma più potente contro un “avversario sleale”.

Dopo aver annunciato la sua malattia, descritta come un “sgraditissimo ospite”, Protti ha condiviso momenti emozionanti che fanno riflettere su cosa significhi davvero il calcio. Nel suo giro di campo a Livorno, ha spiegato: «Emozioni troppo difficili da spiegare. Volevo essere lì anche se ero sotto chemioterapia. Faccio cicli da 48 ore e mi stancano tanto ma ci tenevo perché da quando ho annunciato la malattia ho ricevuto un’ondata di affetto che non mi aspettavo così grande. Il pensiero del futuro c’è e mi sono detto: “Igor andiamo, è un’occasione e non si sa se ce ne potranno essere altre”. La forza viene da tutta la gente che mi è stata vicino fin dall’inizio». Queste parole non solo suscitano ammirazione, ma anche curiosità su come un semplice gesto possa trasformarsi in un’onda di sostegno inaspettata.

L’ex bomber è rimasto stupito dall’affetto trasversale, che va oltre le rivalità: «Certo, e non posso non pensare ai messaggi di tifosi di tante squadre contro cui ho giocato derby sentitissimi. Pisa, Spezia, Lecce, Roma… Il calcio è una grande comunità e c’è qualcosa che ci unisce nei momenti bui. Me l’hanno dimostrato le “mie” piazze e non solo». È affascinante pensare a come il mondo del calcio unisca persone in tempi difficili, trasformando avversari in alleati. Protti ricorda anche momenti chiave della sua carriera, come a Bari, dove il titolo di capocannoniere non avrebbe mai sostituito la salvezza della squadra: «Assolutamente sì. Avrei regalato uno o più gol».

Guardando indietro, Protti parla con umiltà della sua vita sul campo, da quando era un giovane centrocampista ispirato da idoli come Rivera, fino a diventare un attaccante ammiratore di Vialli e Hughes: «Rivera, perché nelle giovanili ero un centrocampista. Poi mi hanno spostato in attacco e lì ammiravo Vialli e Hughes. Attaccanti generosi, combattenti, che “picchiavano” e le prendevano. Era il calcio che volevo vivere io». E chi non si chiede se esista un erede del suo stile? Lui stesso accenna a un confronto: «Un giornalista di Bari quando è arrivato Lautaro mi ha scritto: “Igor, sembra di vedere te”. L’ha detto una persona che stimo e io riporto soltanto».

La sua storia personale aggiunge depth alla figura del calciatore spietato in campo ma umile fuori: «Questo Igor nasce quando a 11 anni volevo il pallone di Argentina ’78 e il mio babbo, muratore, mi ha portato in cantiere. Mi ha fatto vedere cosa significava guadagnare per comprarlo. Dopo una settimana di lavoro l’ho ringraziato e gli ho detto che non lo volevo più». Momenti come l’esultanza del “trenino” a Bari rimangono iconici: «Nasce con Guerrero, ci disse che in Colombia dopo un gol andavano alla bandierina a quattro zampe, però sparpagliati. Noi l’abbiamo interpretata tutti uniti. La più bella esultanza nella storia del calcio». E sulla sua carriera, Protti non ha rimpianti: «No, ma non ho rimpianti. Se tornassi indietro rifarei esattamente le stesse scelte».

Oggi, di fronte alla sua sfida più grande, le sue parole finali risuonano come un inno alla resilienza: «Combatto. Non so cosa succederà. Tutti mi dicono: “Igor lotta come hai fatto in campo, segna il gol più importante” ma questa è una partita diversa. In campo ci si guardava negli occhi con lealtà e si partiva dallo 0-0. In questo caso il mio avversario si è nascosto per tanto tempo. E la partita inizia con un 3-0 per lui. Io so che ce la metterò tutta, so che gli staff del Santa Chiara di Cisanello faranno lo stesso e poi so che c’è anche il cielo che decide come devono andare le cose. La mia fortuna è avere una famiglia meravigliosa. Quello che mi fa più male è far soffrire loro». È una storia che ispira, un promemoria che oltre i gol e le vittorie, è l’umanità a definire i veri campioni.

Lazio vs Verona: Formazioni audaci che potrebbero far infuriare i tifosi!

Lazio in cerca di riscatto contro il Verona: sarà l’occasione per voltare pagina? #LazioVerona #SerieA #BiancocelestiSulPalo

Dopo la pesante sconfitta contro il Como, la Lazio ha un’importante opportunità per rialzare la testa e dimostrare di che pasta è fatta. Domenica 31 agosto, alle ore 20:45, i biancocelesti torneranno in campo allo Stadio Olimpico per sfidare il Verona nella seconda giornata di Serie A 2025-2026. Sarà un match che segna il ritorno tra le mura amiche, con l’obiettivo di cancellare il passo falso dell’esordio e accendere l’entusiasmo dei tifosi.

Questo incontro assume un significato cruciale per l’ambiente Lazio, dove i supporter attendono una reazione forte e decisa. C’è grande attesa per vedere come il team saprà reagire, con la necessità di trovare soluzioni efficaci per ridare fiducia al gruppo. La formazione dovrebbe schierarsi con il classico 4-3-3, anche se sono previste alcune variazioni per adattarsi alle esigenze della gara.

Ecco le probabili formazioni per la sfida:
LAZIO (4-3-3): Provedel; Marusic, Gila, Provstgaard, Nuno Tavares; Guendouzi, Rovella, Dele-Bashiru; Cancellieri, Castellanos, Zaccagni.
In panchina: Mandas, Furlanetto, Lazzari, Hysaj, Pellegrini, Cataldi, Belahyane, Basic, Noslin, Pedro, Dia.
Allenatore: Maurizio Sarri.

La lineup della Lazio dovrebbe confermare buona parte degli elementi visti contro il Como, con Marusic di nuovo titolare in difesa al posto di Lazzari e Rovella pronto a prendere le redini del centrocampo, sostituendo Cataldi. In attacco, spazio a Castellanos, supportato da Cancellieri e Zaccagni. Rimane qualche dubbio su Vecino, le cui condizioni saranno valutate nelle prossime ore, mentre Patric, Isaksen e Gigot sono indisponibili, con quest’ultimo sempre più vicino a lasciare la squadra.

Sul fronte opposto, il Verona arriva all’Olimpico forte del pareggio conquistato a Udine, mostrando solidità e compattezza sotto la guida di Paolo Zanetti. La probabile formazione dei gialloblù è:
VERONA (3-5-2): Montipò; Nunez, Ebosse, Frese; Oyegoke, Niasse, Bernede, Serdar, Bradaric; Giovane, Mosquera.
Allenatore: Paolo Zanetti.

La Lazio dovrà stare attenta a un avversario ben organizzato, pronto a sfruttare ogni occasione in contropiede. Per i biancocelesti, però, non ci sono alternative: una vittoria è essenziale per rilanciare morale e ambizioni in questa stagione nascente. L’Olimpico è pronto a infiammare l’atmosfera e spingere la squadra verso il primo successo, dimostrando che la battuta d’arresto di Como è ormai un capitolo chiuso.

Sarri stravolge la Lazio: Rovella al timone in regia, Marusic vola in difesa contro il Verona

Due novità che potrebbero scuotere la Lazio contro il Verona: Rovella pronto a brillare in regia, e Marusic in pole per la difesa! #LazioVerona #SerieA #Calcio

La Lazio si prepara a sfidare il Verona con due possibili cambiamenti che stanno alimentando le discussioni tra i tifosi. Dopo l’esordio stagionale, l’attenzione è tutta su un centrocampo che potrebbe vedere una nuova guida, e una difesa pronta a consolidarsi per ottenere risultati importanti.

Al centro del campo, Nicolò Rovella, regista classe 2001 ex Monza e Juventus, è in pole per prendere il posto di Danilo Cataldi. Il giovane playmaker ha vissuto un avvicinamento alla gara tutt’altro che ordinario: un doppio viaggio tra Roma e Como in pochi giorni, dettato dalla nascita della figlia, che lo ha reso ancora più motivato a dare il massimo.

Ai suoi fianco dovrebbero esserci Mattéo Guendouzi, con il suo dinamismo francese, e Fisayo Dele-Bashiru, la mezzala nigeriana arrivata in estate e già in forma smagliante, pronta a confermare la fiducia riposta in lei.

In difesa, l’altro cambiamento atteso vede Adam Marusic, terzino montenegrino duttile e affidabile, favorito su Manuel Lazzari per completare la linea a quattro. Al centro, la coppia rimane affidabile con Mario Gila, difensore spagnolo ex Real Madrid, e Thomas Provstgaard, il roccioso centrale danese, mentre Nuno Tavares, terzino portoghese ex Arsenal, è confermato sulla fascia sinistra. Alessio Romagnoli, il leader difensivo e campione d’Europa con l’Italia, sconterà invece il secondo turno di squalifica, lasciando un vuoto da colmare.

Nessuna sorpresa in attacco, dove il tridente titolare resta invariato: Matteo Cancellieri, esterno offensivo rapido e tecnico, Taty Castellanos, il centravanti argentino di movimento, e Mattia Zaccagni, ala mancina tra i più incisivi della scorsa stagione. Pronto a entrare in campo per dare una scossa ci sono Boulaye Dia, attaccante senegalese, Noslin e soprattutto Pedro, il veterano spagnolo con un palmarès ricchissimo.

Tra gli indisponibili, Patric è out per una lesione muscolare, Gustav Isaksen sta completando la riatletizzazione dopo la mononucleosi, e Matías Vecino è fermo per problemi muscolari. Samuel Gigot, difensore francese, rimane fuori dal progetto. La sosta per le nazionali potrebbe essere la chiave per recuperare gran parte di questi giocatori, rendendo la sfida in casa contro il Verona ancora più cruciale: la Lazio è alla caccia di continuità e punti pesanti, mentre gli ospiti puntano sul fattore campo per sorprendere.