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Anniversario Lazio, il club si fa gli auguri e scrive ai tifosi per i 125 anni

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La Lazio celebra un traguardo storico: i 125 anni di vita. Il club biancoceleste ha colto l’occasione per rivolgere un caloroso messaggio ai suoi tifosi, accompagnato da un video celebrativo che ha fatto emozionare i cuori laziali.

Un traguardo significativo

Nell’anniversario della sua fondazione, la Lazio ha condiviso un messaggio speciale: ‘La prima squadra della Capitale’. Questo semplice ma potente richiamo alle radici del club esalta l’orgoglio e la tradizione che accompagnano la squadra romana sin dal lontano 1900.

Il messaggio club-tifosi

Nel comunicato, la società ha voluto esprimere tutta la sua gratitudine verso il dodicesimo uomo in campo, i tifosi: “Grazie perché ci siete sempre!”. È un legame indissolubile, quello tra la Lazio e i suoi sostenitori, che si è ulteriormente rafforzato nel corso degli anni.

Emozioni in video

A rendere l’anniversario ancora più speciale, La Lazio ha pubblicato un video che riassume i momenti salienti di un’epopea calcistica: da ‘Roma 9 gennaio 1900’ fino ai trionfi più recenti. Un viaggio lungo 125 anni, raccontato con immagini di giocatori leggendari e successi indimenticabili che hanno contribuito a scrivere la storia del club.

Con queste celebrazioni, la Lazio non solo guarda al passato con orgoglio, ma anche al futuro con determinazione, pronta a scrivere nuove pagine gloriose.

LA NOSTRA STORIA Tanti auguri a Sergio Cragnotti

Il 9 gennaio 1940 vicino Porta Metronia, nel quartiere Appio-Latino, veniva alla luce il presidente più vincente dell’ormai secolare storia della Lazio: Sergio Cragnotti. In un quartiere, per lo più di fede giallorossa, la data di nascita del Presidentissimo sembra un segno del destino anche per il papà Marcello, che è tifoso laziale.

Sergio Cragnotti re di Roma

Sergio Cragnotti frequenta le scuole arrivando al diploma conseguito all’Istituto Tecnico Commerciale ‘Leonardo da Vinci’. Non è però uno studente modello anzi preferisce le corse campestri, dove vince un titolo studentesco, e il calcio all’oratorio. Durante quegli anni conosce Flora, una ragazza mora, che in futuro diventerà sua moglie. Continuando gli studi si laurea e inizia la sua carriera finanziaria come contabile nella Calce e Cementi Segni di Colleferro. Nel 1969 emigra e si trasferisce a lavorare alla Cimento Santa Rita in Brasile. Paese che è all’origine della sua fortuna e nel quale passerà talmente tanto tempo al punto di essere soprannominato Serginho. La società brasiliana viene comprata dai Ferruzzi.

Sergio Cragnotti incontra il capo della famiglia ravennate, Serafino, e nel giro di pochissimo tempo diviene il responsabile di tutte le attività del gruppo in Brasile. Nel 1979, dopo la morte del magnate italiano, a capo del Gruppo Ferruzzi viene nominato Raul Gardini. Nel 1982 Cragnotti viene nominato responsabile delle attività in Francia. Poi rientra in Italia e riesce a farsi assegnare un ruolo importante nell’amministrazione finanziaria della Montedison diventandone il vicepresidente. Dalla fusione di questa con l’ENIchem, nasce l’Enimont, di cui Cragnotti diventa amministratore delegato. Nessuno lo conosce al di fuori dei mercati finanziari, tanto più i tifosi della Lazio.

La Lazio

Lo conosce però Renato Bocchi, azionista della Lazio, che nel 1991 lo presenta all’allora presidente biancoceleste Gian Marco Calleri. Da sempre tifosissimo biancoceleste le voci su una sua entrata in società divennero sempre più insistenti fino a domenica 3 marzo 1991. Quando, avvistato in tribuna, si ebbe la conferma del suo reale interessamento alla società. In un primo momento entrò in punta di piedi, poi presentò un’offerta irrifiutabile a Gian Marco Calleri rilevando la quota del 10% di azioni della società. Come primo regalo, e senza essere ancora entrato ufficialmente in società, acquistò il miglior giocatore inglese di quel periodo: Paul “Gazza” Gascoigne.

L’ingresso in campo di Sergio Cragnotti 

Il 20 febbraio 1992 Calleri cede tutte le sue azioni a Sergio Cragnotti per una cifra di 38 miliardi di lire e il 12 marzo Sergio diventa ufficialmente il Presidente della Società. Al suo fianco il fratello Giovanni alla vicepresidenza e Lionello Celon amministratore delegato. L’acquisto di Gascoigne venne perfezionato alcuni giorni prima di un grave infortunio al ginocchio che rese il giocatore inutilizzabile per tutta la stagione 1991/92. Ma la sfortuna che aveva colpito il suo primo investimento non frenò il nuovo presidente.

I nuovi acquisti della Lazio 

Dal Foggia arrivò per 11 miliardi di lire Giuseppe Signori, dalla Cremonese per 15 miliardi complessivi i tre nazionali Under 21 Mauro Bonomi, Giuseppe Favalli e Dario Marcolin, e dall’Ajax Aron Winter, centrocampista e nazionale olandese. Il nuovo presidente pianifica una nuova struttura aziendale, iniziando con il trasferimento della sede a Corso d’Italia. Cerca poi un terreno dove costruire un centro sportivo. La stagione successiva gli acquisti non si fermano e in biancoceleste arrivano Pierluigi Casiraghi, Roberto Di Matteo e il croato Alen Boksic, inoltre ingaggia Zdenek Zeman.

La contestazione per Beppe Signori

Il 23 marzo 1993, a causa di un cancro alla gola, scompare prematuramente il fratello Giovanni, vero artefice della discesa in campo dell’imprenditore. Per il presidente è un colpo molto duro ma con l’aiuto dei figli Elisabetta, Massimo e Andrea, decide di andare avanti. Cragnotti nel frattempo acquista un terreno a Formello, vicino Roma, il luogo ideale per costruire il centro sportivo. Però non sono tutte rose e fiori, il patron deve anche fare i conti con la piazza biancoceleste quando cede Signori al Parma del suo amico Tanzi. Ma una rivolta dei tifosi con tanto di presa d’assalto alla sede sociale fa saltare l’affare.

Cragnotti e le stagioni dei successi con la Lazio

Sergio Cragnotti rassegna le dimissioni mettendo anche in vendita la società. Dopo 5 anni dalla sua discesa in campo, nonostante tutti i soldi spesi, il club però ancora non aveva vinto nulla. Nel gennaio 1997 contatta Roberto Mancini, in rotta di collisione con il proprio club, e in primavera trova con il giocatore doriano l’accordo per il suo passaggio alla squadra romana. Inoltre ingaggia l’allenatore svedese Sven Goran Eriksson. Il 29 aprile 1998 dopo 40 anni dal primo successo raccolto la Lazio batte il Milan per 3-1 e vince la Coppa Italia. Cragnotti può alzare il suo primo trofeo, ma non si accontenta. Il 6 maggio la Lazio è la prima squadra italiana ad essere quotata in borsa, seguita poi da Roma e Juventus.

La vittoria nell’ultima edizione della Coppa delle Coppe

Cragnotti continua a investire e acquista per 50 miliardi di lire il bomber Christian Vieri dall’Atletico Madrid. I biancazzurri arrivano in campionato ad avere nove punti di vantaggio sul Milan ma, complici due grandi sviste arbitrali (la rete annullata di Vieri al Milan e un rigore sacrosanto negato a Firenze), si fanno rimontare e sorpassare dai rossoneri. A consolare i tifosi biancocelesti però il 19 maggio 1999, arriva la Coppa delle Coppe. Battendo a Birmingham il Real Mallorca per 2-1 i biancazzurri vincono l’ultima edizione della competizione internazionale. In estate Vieri si accorda con l’Inter e viene ceduto per 90 miliardi più Diego Pablo Simeone.

Il gap in campionato

Dal Parma arriva Juan Sebastian Veron e prima del campionato 1999/2000 la Lazio conquista la Supercoppa Europea battendo a Montecarlo il Manchester United per 1-0 con gol di Salas. In campionato però le cose non vanno bene come ci si aspetterebbe e la squadra arriva a trovarsi addirittura a nove punti di distacco dalla Juventus prima in classifica. Ma quando tutto sembra finito la Lazio con un colpo di coda si rialza. Prima batte la Roma nel derby portandosi a 6 punti, poi va a vincere a Torino proprio ai danni della Juventus, prima in classifica, e si porta a -3 dai bianconeri. A Firenze (crocevia dello Scudetto anche nella precedente stagione) la domenica successiva non va oltre il pareggio e il gap torna a -5.

La contestazione di via Allegri 

Nel turno seguente però i bianconeri perdono a Verona e la Lazio batte il Venezia. A due giornate dal termine del campionato i punti di distacco sono solo due. A Bologna la Lazio vince per 3 a 2 mentre, dal canto suo, la Juve si impone a Parma, anche a causa di un’incredibile errore dell’arbitro De Santis che inspiegabilmente annulla un gol validissimo di Cannavaro, che a pochi minuti dal termine dell’incontro aveva realizzato la rete del pareggio. Cragnotti rilascia dichiarazioni di fuoco che accendono una miccia su di una polveriera accusando il palazzo e il ds juventino Luciano Moggi. I giorni successivi la polemica monta e giovedì 11 maggio i tifosi laziali si scontrano con la Polizia in via Allegri, dove erano andati a protestare per il torto subito.

Domenica 14 maggio

Cragnotti invia sul posto il fido Guido Paglia nel tentativo di calmare gli animi. Gli scontri di Roma vengono riportati da tutti i telegiornali nazionali e esteri. Il Presidente invita alla calma e evita che i tifosi blocchino la tappa del Giro d’Italia in programma il 13 maggio proprio a Roma. Si arriva così a domenica 14 maggio con le speranze del Presidente e del popolo biancoceleste ridotte al lumicino ma il destino ha ancora in serbo una sorpresa. La Lazio si sbarazza facilmente della Reggina vincendo 3-0, mentre a Perugia, dove i bianconeri stanno sostenendo la loro ultima fatica, il secondo tempo viene ritardato a causa della pioggia battente che si è abbattuta sullo stadio Curi rendendo il campo impraticabile.

L’apoteosi del secondo scudetto della Lazio 

Cragnotti resta immobile al suo posto in tribuna, sospeso nel limbo non si alza neanche quando Calori, a gara ripresa, porta in vantaggio i Grifoni sulla Juventus. I minuti trascorrono lentamente ma alle 18.04 i sogni del Presidente biancoceleste e del fratello scomparso vengono realizzati. Al Curi l’arbitro Collina ha appena fischiato il termine dell’incontro, il piccolo Perugia di Mazzone si è imposto ai bianconeri e Cragnotti viene soffocato dall’abbraccio dei tifosi. La Lazio scalvalca la Juve in  classifica e, 26 anni dopo l’incredibile successo degli uomini di Umberto Lenzini, torna a vincere il Tricolore.

Cragnotti e la scalata all’alta finanza

La Lazio è all’apice del suo splendore, pochi giorni dopo vince la terza Coppa Italia conquistando il Double, ossia campionato e coppa nazionale. L’8 settembre si aggiudica la seconda Supercoppa Italiana battendo l’Inter per 4-3 ma in campionato arriva solamente terza. La Lazio viene definita la squadra più forte del Mondo e lo resta per molto tempo. Purtroppo però il bilancio impone scelte anche impopolari: Cragnotti vende Pavel Nedved e poi anche l’idolo di casa Alessandro Nesta scatenando proteste ed incidenti durante un’amichevole prima del via del campionato.

La Cirio

Tra Cragnotti e la tifoseria qualcosa si rompe, anche se a onor del vero, a causa della sua visione aziendale che contrastava con la passione fatta di maglie e idoli che piace ai sostenitori laziali non c’è mai stato molto feeling. Nel 2002 con il default dei bond Cirio viene obbligato a lasciare tutte le sue imprese, compresa la Lazio, nelle mani delle banche. Durante gli anni di presidenza biancoceleste aveva acquistato la brasiliana Brombill e iniziato la scalata alla Cirio. Nel ’94 era diventato azionista unico della Cirio-Bertolli-De Rica che, con l’acquisizione della Bombrill, della Centrale del Latte di Roma e della Del Monte, aveva trasformato in un vero e proprio colosso agroalimentare.

La fine dell’epoca Cragnottoana

Successivamente acquista il controllo della sudafricana Del Monte e il suo impero agroalimentare diventa sempre più grande. Cragnotti poi, con le sue società, passa un momento di crisi anche se la Lazio è sempre nelle zone alte della classifica. Nel 2001 inizia la fase discendente dell’imprenditore romano che culminerà nel 2002 con il default dei bond Cirio. L’anno successivo viene iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Roma con l’accusa di bancarotta fraudolenta. Nel 2004 viene rinchiuso nel carcere di Regina Coeli con un’ordinanza di custodia cautelare, da dove uscirà ad agosto dello stesso anno. Nel 2006 ha pubblicato una autobiografia scritta con l’aiuto di Fabrizio Pennacchia: “Un calcio al cuore”. Due anni dopo viene nominato presidente della S.S. Lazio Paracadutismo.

Il Processo Cragnotti 

Il 5 luglio 2011, al processo sul crac del gruppo Cirio, viene riconosciuto colpevole per bancarotta del colosso dell’industria alimentare e condannato a nove anni di reclusione. Condannati anche il genero Filippo Fucile (4 anni e sei mesi) e i figli Andrea (4 anni), Elisabetta (3 anni) e Massimo (3 anni). Il 10 aprile 2015 sono state confermate dalla Corte d’Appello di Roma le condanne che vennero inflitte in precedenza a Sergio Cragnotti e a Cesare Geronzi per il dissesto della società agroalimentare Cirio.

Il ricorso di Cragnotti 

Confermata la condanna a Sergio Cragnotti per bancarotta distrattiva riducendo comunque a 8 anni e 4 mesi la pena a 9 anni che gli era stata inflitta in primo grado. Confermata invece per Cesare Geronzi la condanna a 4 anni. Ridotte le pene per gli altri accusati, in particolare il figlio di Cragnotti, Andrea, ha avuto 2 anni e 4 mesi. Il genero dell’imprenditore Filippo Fucile a 3 anni 10 mesi, mentre sono state dichiarate prescritte le accuse per gli altri due figli di Cragnotti, Massimo ed Elisabetta, che in primo grado avevano avuto 3 anni ciascuno.

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Anniversario Lazio: celebrazione in Piazza della Libertà per i 125 anni della squadra

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La città di Roma si tinge di biancoceleste in occasione di un anniversario speciale: i tifosi della Lazio hanno invaso Piazza della Libertà per celebrare i 125 anni del club capitolino. Un evento che ha visto un’enorme partecipazione di appassionati desiderosi di mostrare il proprio amore per la squadra.

La Passione dei Tifosi

In una serata magica, i sostenitori laziali si sono ritrovati nella storica piazza per rendere omaggio a una delle società calcistiche più antiche d’Italia. "Anniversario Lazio, festa in Piazza della Libertà" è stato il tema dominante, mentre cori e striscioni accompagnavano il festeggiamento.

Un Compleanno Memorabile

Non solo canti e incitamenti per la squadra: la serata è stata animata anche da fuochi d’artificio, che hanno illuminato il cielo romano, rendendo l’atmosfera ancora più suggestiva. “I tifosi fanno così gli auguri per i 125 anni alla loro squadra” è stato uno dei messaggi più ricorrenti, sottolineando l’attaccamento alla maglia biancoceleste.

Emozioni e Tradizione

La Lazio, che vanta una storia ricca di successi e momenti indimenticabili, ha trovato nei suoi tifosi il cuore pulsante di una celebrazione che non si limita al passato, ma che guarda con ottimismo al futuro.

Nel video guarda il video dell’evento, si percepisce l’intensità e la dedizione di una tifoseria che continua a sostenere con passione la propria squadra del cuore, rendendo questo anniversario un momento indimenticabile per tutti i presenti.

Buon compleanno Lazio: 125 anni di storia

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La Lazio festeggia un traguardo straordinario, arrivando a spegnere 125 candeline. Fondata il 9 gennaio 1900, la società biancoceleste continua a scrivere la sua storia nel panorama calcistico italiano, con passione e determinazione. ‘Buon compleanno alla Lazio, che compie oggi 125 anni. Dal 9 gennaio 1900 al 9 gennaio 2025: la storia biancoceleste continua’.

Una Lunga Tradizione

Lungo il secolo di vita, la Lazio ha vissuto cambiamenti, storie entusiasmanti e momenti indimenticabili. ‘Se ne è fatta di strada in oltre un secolo e di storia se ne è scritta’. Attraverso tante epoche e generazioni di calciatori, la Lazio ha saputo mantenere viva la sua identità e il suo carisma.

Un Futuro di Successi

Ma la storia non si ferma qui. ‘Non è finita sicuramente qui’. Ogni anno, la squadra continua a mirarare a nuovi successi, tra sfide appassionanti e l’incessante sostegno dei suoi fedeli tifosi. Mentre il 2025 si avvicina, la società guarda avanti, scrutando oltre l’orizzonte nuove opportunità e vittorie future.

La leggenda continua, e la Lazio è pronta a vivere altri capitoli di gloria.

Lazio, Viviano: «Ecco chi preferisco tra Fazzini e Casadei»

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La Lazio continua a far parlare di sé, non solo per le prestazioni sul campo ma anche per le opinioni degli esperti sul calciomercato. A prendere la parola questa volta è Emiliano Viviano, che ha espresso le sue preferenze tra due giovani talenti italiani, Fazzini e Casadei.

Le parole di Viviano

‘Fazzini e Casadei? Vi dico quale dei due calciatori mi piace di più perché’, ha dichiarato Viviano, facendo intendere che uno dei due giovani promettenti avrebbe attirato particolarmente la sua attenzione. Questa dichiarazione potrebbe influenzare non solo i tifosi biancocelesti ma anche i dirigenti della Lazio, sempre attenti alle potenziali nuove leve da inserire in rosa.

Un futuro brillante per la Lazio?

Con l’interesse sempre vivo su questi giovani calciatori, la Lazio sembra voler continuare a investire nei talenti del futuro. Le parole di Viviano arrivano in un momento cruciale, in cui i biancocelesti valutano come rafforzare la squadra per competere al meglio nella stagione in corso.

Le dichiarazioni dell’ex portiere potrebbero rivelarsi Profetiche o fonte di dibattito tra gli appassionati di calcio, sempre alla ricerca di nuove star nel firmamento sportivo. Chissà, quindi, se Fazzini o Casadei riusciranno a diventare i prossimi protagonisti in casa Lazio, sotto gli occhi attenti di supporter e addetti ai lavori.

Malore Bentancur, il comunicato del Tottenham sulle condizioni di salute dell’ex Juve

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Il Tottenham Hotspur ha recentemente fornito un aggiornamento cruciale riguardo le condizioni di salute del centrocampista Rodrigo Bentancur. L’ex stella della Juventus ha destato preoccupazione tra i tifosi dopo aver accusato un malore durante l’ultima gara di Premier League.

Aggiornamento dal Club

In un comunicato ufficiale, il club londinese ha rassicurato i fan dichiarando che ‘Bentancur sta ricevendo tutte le cure necessarie’ e che continueranno a monitorare da vicino la sua situazione. Gli appassionati del calcio inglese e non solo sono in attesa di ulteriori notizie, mentre il giocatore è sotto osservazione da parte dello staff medico.

Supporto della Squadra

Inoltre, il Tottenham ha espresso il suo completo supporto al giocatore, sottolineando l’importanza della sua salute come priorità assoluta. ‘Manteniamo la fiducia nella ripresa completa di Rodrigo e nel suo ritorno sul campo appena possibile’, si legge nel comunicato. Anche i compagni di squadra hanno manifestato la loro vicinanza al giocatore sui social media.

Mentre i tifosi restano in attesa di vedere di nuovo Bentancur in azione, il club continua a lavorare per garantire il suo benessere, dimostrando ancora una volta l’unità e la vicinanza della grande famiglia degli Spurs.

Noslin, il biancoceleste condivide il suo best moment sui social del 2024

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Appuntamento con le emozioni sui social per i tifosi della Lazio. Noslin, il giocatore biancoceleste, ha catturato l’attenzione condividendo un video mozzafiato che celebra il suo “best moment” del 2024. Un’iniziativa che ha rapidamente guadagnato popolarità tra i supporter della squadra capitolina.

L’entusiasmo dei tifosi

Il filmato pubblicato da Noslin ha fatto il giro delle piattaforme social, diventando virale in un batter d’occhio. Le immagini, che raccontano un momento memorabile della sua carriera, hanno suscitato l’entusiasmo degli appassionati, ricevendo numerosi ‘mi piace’ e commenti di incoraggiamento.

Le parole degli ammiratori sono state chiare: “Noslin sei il migliore!”, “Continua così campione!”, a sottolineare l’affetto e la passione che i tifosi nutrono per il loro beniamino.

Un contributo speciale

Mentre Noslin gioca un ruolo cruciale in campo, la sua presenza sui social media dimostra quanta influenza un singolo giocatore possa avere fuori dal terreno di gioco. La pubblicazione del video non è solo un tributo alla sua carriera, ma anche un gesto significativo verso la comunità di fan laziali, sempre pronti a sostenere la squadra al massimo.

Questo ultimo contributo digitale di Noslin diventa così un ulteriore simbolo di vicinanza tra giocatori e tifosi, accorciando le distanze e creando un legame ancora più forte. La sua capacità di connettersi con il pubblico attraverso i social media lo conferma come uno degli idoli più amati del momento.

Lazio tanti auguri. Con l’augurio di non essere mai come nessuno

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Tanti auguri Lazio. Tanti auguri prima squadra della Capitale. Tanti auguri a chi ha portato il calcio a Roma. Tanti auguri a chi si chiama Lazio perché ancor prima di Roma c’era il Latium . Tanti auguri per chi ha vissuto la Serie B. Tanti auguri al  Pippanera. Tanti auguri a Vincenzo Paparelli. Tanti auguri a Gabriele Sandri. Tanti auguri per chi ha vissuto la Curva Nord. Tanti auguri per chi era l’unico della classe a tifare Lazio. Tanti auguri per chi almeno una volta ha indossato una bandana ler difendere la nostra identità Tanti auguri a Luigi Bigiarelli. Tanti auguri al Generale Vaccaro. Tanti auguri a Silvio Piola. Tanti auguri a Bob Lovati. Tanti auguri a Beppe Signori e Paolo Di Canio. Tanti auguri a Giorgio Chinaglia. Tanti auguri a Tommaso Maestrelli. Tanti auguri a Sinisa Mihajlovic. Tanti auguri a Sebastian Veron e Sergio Conceicao. Tanti auguri a Sergio Cragnotti e Umberto Lenzini. Tanti auguri anche a Claudio Lotito. Tanti auguri al parco dei Daini e allo Stadio Flaminio. Tanti auguri a Vincenzo Fiorini e Fabio Poli. Tanti auguri ai ragazzi degli Eagles supporter e agli Irriducibili. Tanti auguri ai ragazzi di oggi e quelli di ieri che hanno reso grande la nostra curva Nord. Tanti auguri a Vincenzo D’Amico e Bob Lovati. Tanti auguri a noi. Tifosi della Lazio auguri. La Lazio è uno stile di vita.

Lulic condivide i suoi ricordi della Lazio e l’esperienza indimenticabile del 26 Maggio

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La Lazio si porta nuovamente al centro dell’attenzione con le parole di un suo ex protagonista, Senad Lulic. Ricordi vividi e momenti indimenticabili segnano la sua esperienza con il club biancoceleste, come racconta lui stesso in un’intervista.

Ricordi indelebili

‘Della Lazio ho ricordi bellissimi e l’esperienza è stata incredibile’, afferma Lulic, sottolineando l’importanza del suo periodo a Roma sia a livello personale che professionale. Le sue parole evocano immagini di momenti gloriosi e l’amore per una squadra che ha arricchito la sua carriera.

L’episodio chiave del 26 Maggio

«…mentre sul 26 Maggio…», un cenno appena accennato ma dal significato profondo. Quel giorno rimarrà scolpito nella memoria dei tifosi laziali, un evento che ha riscritto pagine importanti nella storia del club e nel cuore di chi la Lazio la vive ogni giorno.

L’incontro con Lulic riporta in superficie un periodo dorato, una testimonianza di come lo sport possa creare legami inossidabili e ricordi che durano per sempre. I suoi racconti continuano a ispirare appassionati e tifosi, mantenendo viva la fiamma di quell’amore calcistico che non si spegnerà mai.

Lutto nel calcio: è scomparso l’ex portiere di Milan e Roma, Fabio Cudicini

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Lutto nel mondo del calcio: è venuto a mancare Fabio Cudicini, l’ex portiere di Milan e Roma, una leggenda del pallone che ha lasciato un segno indelebile nel cuore dei tifosi e del calcio italiano.

Un Portiere di Classe Internazionale

Figura di spicco tra i pali negli anni ’60 e ’70, ‘Cudicini’ è stato un esempio di dedizione e talento, difendendo con onore le porte di due delle squadre più prestigiose del campionato italiano. Conosciuto per la sua agilità e la sua capacità di leggere il gioco, Cudicini è ricordato con affetto dai tifosi di Milan e Roma per le sue straordinarie prestazioni.

L’Impronta nel Milan

Nel corso della sua carriera, Fabio Cudicini ha indossato la maglia del Milan dal 1967 al 1973, contribuendo significativamente al successo della squadra rossonera. Durante il suo periodo a Milano, ‘Cudicini’ ha conquistato trofei importanti, entrando a far parte della storia del club e diventando un vero e proprio simbolo.

Un’Icona Immortale

‘Morto all’età di 84 anni’, Fabio Cudicini lascia un’eredità ineguagliabile nel panorama calcistico italiano, ispirando generazioni di portieri e appassionati di calcio. La scomparsa di questa icona rappresenta una grande perdita per tutta la comunità sportiva, che oggi si stringe attorno alla famiglia di Cudicini.

Immagine del leggendario portiere qui sotto:

Il mondo del calcio si unisce nel ricordare ‘un grande uomo e un vero campione’, onorando il lascito di un atleta che ha saputo regalare emozioni indimenticabili sui campi di calcio italiani ed europei. Il suo ricordo vivrà sempre tra coloro che hanno avuto il privilegio di vederlo all’opera.

Lazio, venerdì sera sfida al Como: attenzione a Cutrone, ex attaccante del Milan

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Nel weekend calcistico che si avvicina, l’atteso incontro tra Lazio e Como promette scintille sotto i riflettori. I biancocelesti si preparano a fronteggiare una sfida cruciale nell’ambito calcistico, ma tutte le attenzioni sono rivolte a un nome in particolare: Patrick Cutrone. L’ex attaccante del Milan potrebbe rappresentare una vera e propria minaccia nella sfida di venerdì sera.

La minaccia Cutrone

‘Da tenere particolarmente d’occhio è l’uomo gol del Como, Patrick Cutrone. L’attaccante ha già stregato i tifosi lariani con due reti nelle prime tre giornate ed è il principale pericolo per la difesa biancoceleste.’ Le capacità realizzative di Cutrone rappresentano un fattore di cui la Lazio dovrà tener conto. La preparazione difensiva della squadra allenata da Maurizio Sarri sarà quindi cruciale per contrastarlo.

Un’occasione per i biancocelesti

La Lazio, dal canto suo, avrà l’opportunità di mettere in campo il suo gioco dinamico. ‘Venerdì sera ci sarà il match tra le due formazioni, con la squadra di Sarri che proverà a mantenere il trend positivo.’ L’obiettivo è quello di confermare quanto di buono è stato fatto in campo nelle gare precedenti.

L’incontro si preannuncia carico di tensione e aspettative, soprattutto a causa della presenza di giocatori di spessore. Sarà una serata tutta da vivere per i tifosi e gli appassionati di calcio italiano.

Luiz Felipe, l’ex Lazio si presenta: «Ecco perché ho scelto il Marsiglia»

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Luiz Felipe, ex difensore della Lazio, ha ufficialmente fatto il suo ingresso nel mondo del calcio francese, indossando la maglia dell’Olympique Marsiglia. Il centrale brasiliano, noto per le sue performance sul campo, ha condiviso i motivi che l’hanno portato a scegliere questa nuova avventura professionale.

La decisione di Luiz Felipe

In una recente conferenza stampa, Luiz Felipe ha spiegato: ‘Ho scelto il Marsiglia per la sua storia e perché credo sia una tappa importante per la mia carriera’. La decisione di accasarsi al club marsigliese segna un nuovo capitolo per l’ex biancoceleste, che ha già iniziato ad ambientarsi nella nuova realtà calcistica.

Entusiasmo per il nuovo capitolo

Gli ammiratori e i tifosi della squadra francese hanno accolto con entusiasmo la notizia, curiosi di vedere come Luiz Felipe possa contribuire al successo del Marsiglia con la sua esperienza e il suo talento indiscusso. L’atmosfera è elettrica e l’attesa per le future prestazioni del difensore è palpabile.

Il passato alla Lazio

Luiz Felipe ha espresso il suo ringraziamento alla Lazio: ‘Voglio ringraziare tutto il club e i tifosi per il supporto che mi hanno sempre dimostrato’. Un chiaro segno dell’affetto che l’ex laziale ancora nutre per il club romano, nonostante il cambio di casacca. Nella memoria dei tifosi laziali, Luiz Felipe resterà sempre il difensore combattivo che si faceva notare per il suo spirito combattivo e la dedizione sul campo.

Il trasferimento al Marsiglia rappresenta una nuova sfida per Luiz Felipe, deciso a dimostrare tutto il suo valore in un campionato diverso e competitivo. Con l’allenatore e i compagni pronti a collaborare, il futuro sembra promettente per il giocatore brasiliano nella città francese.

Lazio-Como, analisi dei precedenti contro i lombardi

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La sfida tra Lazio e Como si avvicina rapidamente, con l’attesa che cresce per una partita cruciale allo Stadio Olimpico. Venerdì sera i biancocelesti torneranno in campo, animati dalla determinazione di conquistare i tre punti fondamentali per lasciarsi alle spalle la delusione dell’ultimo derby.

Precedenti Incontri

Nel ripercorrere gli incroci più significativi tra le due formazioni, emerge un dato interessante: le partite precedenti con il Como, la squadra guidata da Fabregas, hanno spesso regalato emozioni e risultati determinanti. Questi scontri non solo offrono spunti di analisi tattica, ma rappresentano anche un’opportunità per il club romano di riscattarsi e consolidarsi nella parte alta della classifica.

Il ritorno in campo dei laziali segna un momento chiave della stagione, con l’obiettivo di confermare il loro potenziale e riprendere il cammino vincente. Senza dubbio, il confronto con i lombardi sarà fondamentale per il morale e la classifica, considerando la brutta serata che ha segnato l’ultimo derby, che necessita di essere archiviata in fretta.

Per tutti gli appassionati e tifosi della Lazio, l’appuntamento è fissato per una serata in cui la squadra sarà chiamata a dimostrare la propria forza e determinazione, in una sfida che promette battaglia e emozioni.

Rambaudi: «La Lazio deve ripartire dopo il derby. Ecco che partita mi aspetto contro il Como»

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La Lazio si prepara a scendere in campo con il Como, cercando di lasciarsi alle spalle la delusione del derby appena passato. A commentare la situazione è ‘Rambaudi’, che invita la squadra a rialzarsi e guardare avanti.

La Sfida con il Como

Con il prossimo match contro il Como all’orizzonte, l’ex biancoceleste ha espresso le sue aspettative: «Ora la Lazio deve ripartire e dimenticare il derby. Con il Como vi dico che match mi aspetto». Un messaggio chiaro che risuona come un invito per i ragazzi di Sarri a concentrarsi su quella che sarà una sfida cruciale per riprendere il cammino in campionato.

L’Importanza di Voltare Pagina

Rambaudi, con la sua esperienza, sottolinea l’importanza di archiviare il passato recente e focalizzarsi sul presente: «Ora la Lazio deve ripartire». Il derby ha lasciato segni, ma la mentalità vincente si costruisce anche sulle capacità di risollevarsi dopo le cadute.

La Lazio è chiamata a dare il massimo per sé stessa e per i suoi tifosi, continuando la stagione con rinnovata determinazione. Mentre i preparativi per la partita contro il Como fervono, i riflettori sono puntati su come i biancocelesti risponderanno alle aspettative.

Cardone: «Baroni vuole Pedro in panchina contro il Como, ecco cosa penso di Noslin»

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Domenica piena di attese per la Lazio, pronta a scendere in campo contro il Como. Il mister Baroni, alle prese con la definizione della formazione, potrebbe riservare alcune sorprese dal punto di vista tattico.

Ritorno di Pedro in panchina?

In casa Lazio, una delle decisioni chiave riguarda la presenza di Pedro: “Per la partita con il Como Baroni spinge per avere almeno in panchina Pedro”. Il calciatore spagnolo, la cui assenza si è fatta sentire sul terreno di gioco, potrebbe portare nuova energia alla squadra, quantomeno con la sua sola presenza tra i sostituti.

Il punto su Noslin

Non solo Pedro è al centro delle riflessioni di Baroni. Per quanto riguarda Noslin, l’allenatore ha aggiunto: “per su Noslin dico questo”. La dichiarazione lascia aperti diversi scenari riguardanti l’impiego del giocatore, che potrebbe rivelarsi fondamentale per l’equilibrio tattico voluto dal mister.

Preparazione rigorosa, quindi, per la squadra biancoceleste, che punta a capitalizzare ogni risorsa in vista del prossimo incontro. Con la tifoseria che attende con trepidazione il fischio d’inizio, le strategie di Baroni potrebbero fare la differenza nel contesto di questo avvincente scontro di campionato.

Stadio Flaminio Lazio, Lotito: «Dettagli sull’accordo con Legends; ultimi documenti in preparazione»

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Clima di grande attesa tra i tifosi biancocelesti per il futuro dello Stadio Flaminio. Le dichiarazioni rilasciate da Claudio Lotito hanno scatenato la curiosità e l’entusiasmo nel mondo del calcio romano. Il presidente della Lazio ha condiviso dettagli cruciali sull’accordo con Legends, un’alleanza destinata a migliorare ulteriormente l’esperienza dei fan.

Partnership strategica

Durante una recente conferenza stampa, Lotito ha dichiarato: «Ecco in cosa consiste l’accordo con Legends; stiamo preparando gli ultimi documenti». Le sue parole suggeriscono che lo sviluppo è ormai in fase avanzata, promettendo così di trasformare il Flaminio in un impianto all’avanguardia sul panorama internazionale.

Ultimi passi

I lavori sullo stadio procedono a passo spedito, e Lotito ha ribadito l’importanza di questo progetto per la comunità laziale. Con l’accordo in fase di finalizzazione, si attende solo la conclusione degli ultimi documenti per dare il via libera ai piani di rinnovo, mirando a posizionare la squadra tra le migliori a livello nazionale e oltre.

Calciomercato Lazio: interesse per un difensore da parte di due big di Serie A

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Nel panorama del calciomercato, la Lazio continua a essere al centro dell’attenzione con alcuni dei suoi giocatori di punta che attraggono l’interesse di diversi club importanti. In particolare, gli occhi sono puntati su un difensore biancoceleste che sembra aver suscitato l’interesse di due big della Serie A.

Interesse in aumento

Secondo quanto riportato, il difensore in questione avrebbe attirato l’interesse non solo di una, ma di ben due squadre di alto profilo presenti nel massimo campionato italiano. I movimenti del mercato potrebbero quindi riservare sorprese per il club capitolino e i suoi tifosi, i quali osservano con attenzione l’evolversi della situazione.

Possibili scenari futuri

Nonostante il crescente interesse, la Lazio sembra decisa a mantenere una posizione solida per il proprio gioiello difensivo. Si attendono sviluppi che possano delineare un quadro più chiaro su quale sarà il destino del giocatore, che continua comunque a essere un tassello fondamentale nello scacchiere di Maurizio Sarri. Con l’inizio del nuovo anno sempre più vicino, i dirigenti della società biancoceleste potrebbero dover affrontare decisioni cruciali riguardo al futuro del loro talentuoso difensore.

Restate sintonizzati per ulteriori aggiornamenti su questa intrigante vicenda di calciomercato che potrebbe riservare ulteriori colpi di scena nelle prossime settimane.

Ex Lazio, Keita Balde potrebbe tornare in Italia: una squadra lo considera per la salvezza

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Nuovo fermento attorno a Keita Balde, con l’ipotesi di un possibile ritorno in Serie A che accende l’interesse dei tifosi e degli addetti ai lavori. L’ex attaccante della Lazio è al centro di indiscrezioni di mercato che vedrebbero una squadra italiana muoversi per assicurarsi i suoi servizi nell’ottica di una salvezza tranquilla.

Keita Balde in orbita Serie A

Il nome di Keita Balde continua a risuonare nella penisola, con un club italiano che sembra intenzionato a riportare l’attaccante nelle competizioni nazionali. Dopo la sua esperienza in Ligue 1, l’interesse per il giocatore rimane vivo per la sua capacità di spezzare le difese avversarie e di fornire soluzioni offensive di rilievo. La trattativa sarebbe ancora in fase iniziale, ma l’entusiasmo è palpabile per quello che potrebbe essere un acquisto chiave per raggiungere l’obiettivo salvezza.

Un ritorno atteso dai tifosi

I tifosi della Lazio, che hanno visto Keita esplodere nei campi dell’Olimpico, seguono con attenzione lo sviluppo delle trattative che potrebbero riportarlo in Italia. Rimane incerto quale sarà la sua prossima destinazione, ma il fascino di vedere nuovamente Balde calcare i terreni della Serie A è forte. ‘È un giocatore che ha lasciato il segno’, si sente dire tra gli appassionati, memori delle sue giocate spettacolari.

L’impatto di un possibile trasferimento

Con un campionato sempre più competitivo, le squadre italiane cercano elementi capaci di fare la differenza da subito, e Keita Balde potrebbe rappresentare quel tassello mancante per molti. ‘La sua esperienza e le sue qualità potrebbero essere determinanti’, è l’analisi degli esperti, mentre le società valutano attentamente le dinamiche economiche per un eventuale affare. In attesa di sviluppi concreti, si continua a seguire con attenzione ogni mossa sul mercato.

Koné Guendouzi, il romanista smentisce gli sfottò post derby: «Falso, competizione, ma rispetto, è solo calcio»

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Il derby della capitale tra Lazio e Roma è sempre una sfida avvincente, ricca di tensione e passione, che spesso si riflette anche tra i tifosi e i giocatori stessi. Stavolta, al centro delle attenzioni mediatiche è finito il romanista Koné Guendouzi, accusato di alcune dichiarazioni provocatorie nei confronti dei rivali biancocelesti.

La smentita di Guendouzi

Dopo il clamore mediatico suscitato dalle presunte affermazioni post-partita, Guendouzi è intervenuto per chiarire la sua posizione: «Falso, competizione, ma rispetto, è solo calcio». Con queste parole, il giocatore ha voluto sottolineare come il suo atteggiamento sia sempre stato ispirato dal rispetto per gli avversari, soprattutto in una partita così sentita e simbolica come il derby romano.

Tensione e rispetto in campo

Il derby Lazio-Roma si è sempre distinto per l’alta tensione agonistica, e anche questa volta non è stato da meno. Tuttavia, Guendouzi ha insistito sull’importanza di mantenere sempre un livello di rispetto reciproco: «competizione, ma rispetto». Un messaggio chiaro, che punta a smorzare le polemiche, ribadendo che, nonostante la rivalità, il calcio deve restare un veicolo di valori positivi.

L’impatto sui social

Le dichiarazioni di Guendouzi non sono passate inosservate sui social, dove il tema ha innescato un acceso dibattito tra tifosi e appassionati. La foto condivisa dallo stesso calciatore ha contribuito a riportare l’attenzione sul messaggio di sportività che Guendouzi intende trasmettere. L’episodio dimostra ancora una volta quanto il calcio, sebbene carico di emozioni, debba restare un gioco di lealtà e rispetto.

Tchatchoua Lazio, il terzino osservato da Fabiani: aggiornamenti

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Tchatchoua, obiettivo della Lazio: le ultime novità dal calciomercato

La Lazio è di nuovo protagonista nel calciomercato, questa volta puntando l’attenzione su un talento emergente del campionato italiano. L’edizione odierna de “Il Messaggero” rivela come il club capitolino stia osservando da vicino le mosse in casa Verona.

Rinforzi dal Verona

I biancocelesti, guidati dal direttore sportivo Angelo Fabiani, hanno messo nel mirino non solo Belahyane e Ghilardi, ma anche il promettente terzino destro Tchatchoua. Le trattative sono in corso, e la Lazio resta vigile sul giovane talento che potrebbe rafforzare la difesa della squadra.

Un occhio al futuro

L’interesse del club romano per il trio veronese dimostra ancora una volta la strategia di investire in giovani promesse, cercando di costruire una rosa competitiva per il futuro. I tifosi aspettano con ansia ulteriori sviluppi in questo mercato estivo che si preannuncia ricco di sorprese.