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Gasperini minimizza il disastro con l’Aston Villa: “Non deprimiamoci, è agosto” – Ma i tifosi si innervosiscono?

Gasperini non si deprime dopo la sconfitta con l’Aston Villa: “Non deprimiamoci, è agosto”! #Roma #Calcio #SerieA #Amichevole

In un momento in cui una pesante sconfitta potrebbe scoraggiare chiunque, Gian Piero Gasperini, allenatore della Roma, ha scelto di trasmettere ottimismo. Dopo il 4-0 rimediato in amichevole contro l’Aston Villa, il tecnico ha minimizzato l’impatto della debacle, invitando tutti a non drammatizzare. Le sue parole, piene di realismo e fiducia, fanno riflettere su quanto il calcio estivo sia ancora un work in progress, lasciando i tifosi a chiedersi come la squadra evolverà nelle prossime settimane.

Nel suo intervento, Gasperini ha analizzato il match con un equilibrio ammirevole. “Non facciamo drammi per una sconfitta in amichevole – ha dichiarato Gasperini –. Loro sono una squadra molto avanti, ma noi siamo solo all’inizio del nostro percorso.” Queste frasi sottolineano come, nonostante la delusione, ci sia spazio per il miglioramento, e chissà se questo approccio equilibrato porterà la Roma a sorprendere nella stagione ufficiale.

Parlando del bilancio generale della partita, il tecnico ha evidenziato gli aspetti positivi nonostante il risultato negativo. “Non c’è niente da dire sull’impegno, è stato encomiabile. Abbiamo sempre cercato di tenere il campo al massimo. A tratti sono state fatte delle buone cose, sul piano del gioco e sul piano del rubare palla, ma non siamo stati incisivi. Abbiamo preso goal in cui ci sono andati via a difesa schierata. Va dato merito agli avversari che hanno una, due marce in più. Ad agosto non devi esaltarti quando vinci e non devi deprimerti quando perdi. Dobbiamo fare meglio.” È intrigante notare come Gasperini usi questi commenti per focalizzare l’attenzione sull’impegno e le lezioni da apprendere, alimentando la curiosità su come la squadra applicherà questi insegnamenti.

Sulle aree di miglioramento, il focus è stato su specifici dettagli tattici e singoli giocatori, offrendo spunti che potrebbero catturare l’interesse dei fan. “Si può puntare di più gli avversari. Cherubini ha avuto buoni spunti, come Soulé. Per un tempo abbiamo fatto fatica, ma sul piano della costruzione del gioco abbiamo fatto buone cose. Alcune prestazioni sono state buone. Dei nuovi mi è piaciuto El Aynaoui. Dobbiamo prendere delle cose buone e applicarci come stiamo facendo.” Queste osservazioni invitano a riflettere su chi emergerà come protagonista nella Roma del futuro, con nomi come Cherubini e Soulé che potrebbero rappresentare le sorprese della stagione.

Sul fronte del mercato, Gasperini ha mantenuto un tono cauto ma speranzoso, lasciando aperta la porta a sviluppi imminenti. “Questo ko ci complica le cose? Non so, mi auguro di no, di non creare complicazioni. Non so se sia una complicazione, speriamo di no. Ci saranno acquisti in attacco? Vedremo. È passato un mese dall’inizio della preparazione, ci sono ancora tre settimane di mercato, vedremo quello che succede.” Questa incertezza aggiunge un velo di suspense, facendosi domande su quali mosse la Roma potrebbe fare per rafforzare l’attacco prima della chiusura del calciomercato.

Infine, analizzando i singoli giocatori e i nuovi arrivi, il tecnico ha offerto insights su potenziali adattamenti e crescita. “Wesley non ha fatto bene, ha sbagliato sul piano tecnico, ma è un ragazzo che ha un bel motore, si vede. Ghilardi è fermo da parecchio, non ha fatto la preparazione. Ma fa parte di quei profili giovani che possono crescere. Wesley e Rensch possono giocare insieme? Tutti e due a destra è difficile. Uno come terzino e uno come esterno è un’idea.” Queste riflessioni su Wesley e Rensch stimolano la curiosità sui possibili esperimenti tattici, lasciando intravedere un futuro in cui i giovani talenti potrebbero fare la differenza per la Roma. Con queste parole, Gasperini chiude un quadro che promette evoluzione, tenendo viva l’attenzione dei tifosi per le prossime sfide.

Aston Villa travolge la Roma 4-0: Che lezione per i giallorossi!

Roma umiliata: l’Aston Villa impone una lezione schiacciante ai giallorossi!

È davvero un campanello d’allarme per la Roma? Dopo una serie di vittorie, i giallorossi crollano 4-0 in amichevole contro un’Aston Villa dominante: fisico, tattica e velocità hanno fatto la differenza. Preparati a scoprire come questa sconfitta potrebbe segnare il precampionato. #ASRoma #AstonVilla #Calcio

Brusco risveglio per la Roma di Gian Piero Gasperini. Dopo cinque vittorie consecutive, la prima amichevole in terra inglese si chiude con una pesante sconfitta: i giallorossi sono stati superati per 4-0 da un’Aston Villa nettamente più in forma. Questa battuta d’arresto evidenzia un passo indietro preoccupante, soprattutto in vista dell’inizio della stagione, e fa sorgere interrogativi su cosa potrebbe cambiare.

Nella partita, l’Aston Villa ha dominato dall’inizio alla fine, segnando con Buendia, Ramsey, Watkins e Malen. I giallorossi, apparsi lenti e non al meglio della condizione, non hanno mai trovato il ritmo giusto, soffrendo la rapidità e la qualità degli avversari. Si tratta della prima sconfitta nel precampionato per la Roma, un momento che mette in luce le debolezze da affrontare urgentemente per Gasperini.

Passando alle pagelle, la serata è stata negativa per difesa e attacco: il nuovo acquisto Hermoso ha faticato molto, mentre l’esterno Wesley ha lasciato spazio ai pericoli e il centravanti Artem Dovbyk non è mai stato incisivo. Tra le note positive, però, brilla il centrocampista Neil El Ayanoui, che ha mostrato personalità e ha sfiorato il gol nel primo tempo. Nella ripresa, Matias Soulé ha lasciato il segno con un grande palo colpito, offrendo un barlume di speranza.

Nonostante il ko, Gasperini invita alla calma. A fine partita, il tecnico ha commentato: “Nessun dramma, è calcio d’agosto”, riconoscendo i meriti dell’Aston Villa e sottolineando come questa sconfitta possa essere una lezione utile per migliorare. Ora, con il prossimo test contro l’Everton in arrivo, la squadra dovrà trasformare questi errori in opportunità per ripartire.

Lazio, perché l’allenatore snobba Pedro e Vecino nelle amichevoli? Il mistero dietro la scelta

Perché Pedro e Vecino sono stati poco utilizzati nelle amichevoli della Lazio? #Lazio #Pedro #Vecino #Calcio #PreCampionato

Hai mai notato come, nelle amichevoli pre-campionato, alcuni giocatori chiave sembrano sparire dalla formazione? È esattamente quello che è accaduto con Pedro e Vecino della Lazio durante la tournée turca, e dietro questa scelta c’è un motivo che merita di essere esplorato da vicino.

In quella serie di test match, l’occasione è stata sfruttata per valutare approfonditamente la rosa, con un focus particolare su chi è meno avvezzo agli schemi della squadra. Un esempio lampante è Dele-Bashiru, che ha giocato in tutte e quattro le amichevoli disputate dalla Lazio, dimostrando quanto sia importante testare l’apprendimento e l’adattamento di questi elementi ai principi del gioco.

Al contrario, due nomi come Pedro e Matías Vecino hanno visto meno minuti del previsto, e non si tratta di una coincidenza. Come evidenziato dal Corriere dello Sport, questa decisione deriva dalla profonda fiducia riposta in loro: il tecnico sa di poter contare su questi giocatori in qualsiasi momento, preferendo dedicare attenzione a chi ha più bisogno di rodaggio.

Durante il precampionato, lo spagnolo è partito titolare solo contro la Primavera e l’Avellino, mentre l’uruguaiano ha giocato dal primo minuto unicamente nell’ultima di queste sfide. Si tratta di un approccio minimalista, pensato per preservarli al meglio in vista dell’inizio del campionato, dove saranno di nuovo protagonisti indiscussi. Entrambi rappresentano i jolly ideali per il 4-3-3, con Pedro capace di ricoprire tutti i ruoli del tridente offensivo e, in caso di varianti tattiche, agire anche da trequartista.

Allo stesso modo, Vecino è una risorsa preziosa a centrocampo: può alternarsi con Guendouzi, affiancarlo o persino ricoprire il ruolo di regista, come ha già fatto con successo in passato. Non dimentichiamo che entrambi hanno rinnovato il contratto con la Lazio a giugno, sigillando un legame di fiducia reciproca. E proprio per questo, non è un caso che abbiano totalizzato il maggior numero di presenze in carriera sotto la guida del “Comandante”: 175 per Pedro e 111 per Vecino. Saranno loro, con la loro esperienza e versatilità, a fare la differenza in una stagione che si annuncia ricca di sfide.

Lazio, Sarri evita casini col capitano: un favorito emerge in sordina

Chi indosserà la fascia da capitano alla Lazio? Un mistero che tiene tutti col fiato sospeso! #Lazio #Capitano #Calcio

Il tema della fascia da capitano in casa Lazio sta accendendo le discussioni, con un equilibrio delicato che il tecnico sta maneggiando con estrema attenzione per non scatenare polemiche. Le prime dichiarazioni hanno alimentato l’incertezza, come quando il tecnico ha espresso: “Zaccagni capitano? Se va bene alla squadra”, lasciando aperta la porta a possibili cambiamenti e alimentando la curiosità su come evolverà la situazione.

Negli ultimi allenamenti e amichevoli, però, sono emersi segnali interessanti che fanno riflettere. Durante l’amichevole di Istanbul, la fascia è finita sul braccio di Mattia Zaccagni, un indizio che suggerisce continuità rispetto alla scorsa stagione. In precedenza, a Formello, era toccata a Danilo Cataldi, una scelta influenzata da circostanze specifiche come la disponibilità dei giocatori, con Cataldi preferito a Romagnoli e Marusic per il suo forte impegno.

Secondo le fonti, l’approccio del tecnico è mirato a mantenere la calma in un’estate già complicata, evitando confronti diretti con la squadra per far emergere la leadership in modo naturale. Zaccagni è uno dei più stimati, al pari di Cataldi, Romagnoli, Marusic, Guendouzi e Pedro, ma sembra avere quel qualcosa in più che lo fa spiccare.

La decisione ufficiale arriverà solo all’inizio del campionato, ma l’impressione è che Zaccagni sarà il prescelto, con Cataldi come vice, rafforzando il suo ruolo centrale nel gruppo. Per la Lazio, una stagione impegnativa è all’orizzonte, e un capitano solido potrebbe fare la differenza nelle sfide future.

Sarri detta legge: Blocca cessioni Lazio fino a data X, e il motivo fa discutere!

Calciomercato Lazio: un veto che cambia tutto, con stop alle cessioni fino a questa data! Scopri i retroscena dietro questa mossa strategica. #Lazio #Calciomercato

Ma cosa succederebbe se una squadra come la Lazio decidesse improvvisamente di bloccare tutte le cessioni in un calciomercato già complicato? È proprio ciò che sta accadendo, con il tecnico che ha imposto una linea dura, chiedendo alla società di aspettare la fine di agosto per non rischiare di indebolire la rosa. Immaginate le tensioni interne e le strategie nascoste: la volontà è quella di tenere tutti i giocatori al completo, evitanto sorprese come infortuni o imprevisti che potrebbero costare caro in campionato.

Eppure, nonostante la necessità di alleggerire l’elenco degli over per la Serie A, il veto rimane saldo, almeno per ora. Prendete l’esempio di Matteo Cancellieri: la sua permanenza sta creando dubbi su Tijani Noslin, ma con l’incertezza sui tempi di recupero di Gustav Isaksen, out per mononucleosi, la prudenza sembra l’unica opzione sensata. Potrebbe essere proprio questo il momento in cui un giocatore come Cancellieri si rivela essenziale – una scelta che fa riflettere su quanto fragile possa essere un equilibrio in formazione.

Anche nel reparto difensivo, la situazione è piena di incognite che tengono tutti con il fiato sospeso. Samuel Gigot sembrava pronto a partire, ma con l’infortunio di Patric e la squalifica di Alessio Romagnoli, la Lazio ha rallentato tutto per evitare minusvalenze. E non finisce qui: il blocco si estende agli esterni, dove il giovane Ruggeri resta in squadra e Elseid Hysaj continua a essere una pedina affidabile, offrendo opzioni tattiche che potrebbero fare la differenza in partite cruciali.

A centrocampo, invece, c’è un vero colpo di scena: il futuro di Toma Basic, dato per partente, ora non è più così scontato. Con il passaggio al 4-3-3, il croato potrebbe rientrare nei piani, dimostrando come una semplice tattica possa ribaltare le prospettive. Nonostante le pressioni economiche, il presidente ha concesso al tecnico il diritto di veto sulle cessioni, permettendogli di aspettare fino al 2 settembre, la data ultima per le liste. Un gesto di fiducia che sottolinea quanto sia fondamentale una rosa al completo per puntare a un posto in Europa – chissà se questa strategia pagherà alla fine della stagione.

Gattuso scuote la Lazio: due giocatori nel mirino, ma la sorpresa è imprevedibile!

Gattuso a Formello: sorprese in arrivo per la Nazionale! #Nazionale #Gattuso #Lazio

Il tour di Gennaro Gattuso sta accendendo i riflettori nel mondo del calcio italiano, lasciando tutti con il fiato sospeso su quali mosse adotterà per rafforzare la squadra. Dopo la tappa di ieri a Bologna, oggi il neo-CT della Nazionale si sposta a Formello, il cuore pulsante del centro sportivo della Lazio, con l’obiettivo di creare legami diretti e tessere una rete di collaborazioni per le qualificazioni ai Mondiali. Che cosa potrebbe riservare questa visita? Un mix di valutazioni e incontri che promette di scuotere le prossime convocazioni.

Accompagnato dai suoi fidati collaboratori Riccio e Bonucci, oltre che dal capo delegazione Buffon, Gattuso ha un’attenzione particolare su due talenti biancocelesti: Nicolò Rovella e Mattia Zaccagni. Per Rovella, il centrocampista classe 2001, l’interesse è alto, visto che Gattuso lo considera un “valore aggiunto” per il centrocampo azzurro. Questa occasione permetterà di sondare le sue condizioni dopo il suo rientro e osservarlo in azione durante l’allenamento, alimentando la curiosità su come potrebbe integrarsi nella Nazionale.

Sul fronte di Zaccagni, l’occhio di Gattuso è puntato sul suo recupero dalla pubalgia e sulla sua “fame” di Nazionale, un elemento che potrebbe fare la differenza nelle partite cruciali contro Estonia e Israele a settembre. Ma non è tutto: questa visita offre a Gattuso l’opportunità di ricongiungersi con vecchie glorie, come Bonucci, suo ex compagno al Milan, e Alessio Romagnoli, con cui ha condiviso la difesa rossonera nella stagione 2017-18. Una chance che potrebbe ridare slancio al difensore, assente dal giro azzurro da tempo, e aprire scenari inaspettati.

Con il tour che prosegue verso Sassuolo e Udine, l’intensità delle preparazioni per gli impegni della Nazionale è palpabile. Quali sorprese emergeranno da questi incontri? Il calcio italiano resta in attesa, mentre Gattuso continua a plasmare la squadra per le sfide future.

Lazio, il trucco degli agenti: Sarri proposto a Fabiani per un affare inaspettato

Gattuso a Formello: un faccia a faccia tra ex rivali che nasconde retroscena sorprendenti! #Nazionale #SerieA #CalcioItaliano

Gennaro Gattuso sta proseguendo il suo giro nei ritiri della Serie A, e dopo la sosta a Bologna, oggi arriva a Roma. Nel pomeriggio, il nuovo commissario tecnico della Nazionale è atteso al centro sportivo di Formello, quartier generale della Lazio. Si tratterà di un’occasione per incontrare “Mau” Sarri e il suo staff, ma anche per un confronto che promette scintille, carico di storie di mercato da non perdere.

L’incontro di oggi a Formello tra Gattuso e Sarri non sarà una semplice formalità. I due allenatori, “Ringhio” Gattuso e “Mau” Sarri, si ritroveranno faccia a faccia, e questo richiama alla mente incroci avvenuti solo pochi mesi fa. Come noto, si tratta di due figure che, fino a poco tempo addietro, erano in lizza per lo stesso ruolo, rendendo l’appuntamento odierno un mix intrigante di passato e presente.

Il retroscena che rende tutto più affascinante risale a due mesi fa, quando la panchina della Lazio era in bilico dopo l’addio di Baroni. Il candidato principale per il presidente Lotito è sempre stato “Mau” Sarri, ma non è mancato un tentativo inaspettato. Agenti vicini al ds Fabiani proposero proprio il nome di Gattuso, una candidatura di peso. Eppure, Fabiani ha sempre spinto con forza per il ritorno di “Mau” Sarri, chiudendo la questione.

Ora, i destini di Gattuso e “Mau” Sarri si sono intrecciati in modo imprevedibile. Gattuso ha afferrato l’opportunità di guidare la Nazionale dopo l’uscita di scena del predecessore, mentre “Mau” Sarri è tornato a Formello dopo un’assenza di 489 giorni. Questo incontro segna la fine di una vecchia rivalità, trasformandola in una collaborazione che potrebbe fare la differenza per il calcio italiano, lasciando i fan con un senso di attesa per ciò che verrà.

Oliviero della Lazio Women non si trattiene: “Indossiamo la maglia con orgoglio, per la squadra e i tifosi contro ogni scettico”

Elisabetta Oliviero della Lazio Women: Emozioni da Euro 2025 e orgoglio biancoceleste! #LazioWomen #CalcioFemminile #AzzurreSulCampo

Elisabetta Oliviero, difensore centrale della Lazio Women, è tornata a Formello carica di entusiasmo dopo l’esperienza con la Nazionale italiana a Euro 2025. Come punto di riferimento della difesa biancoceleste, ha condiviso le sue sensazioni ai microfoni del club, narrando le emozioni vissute in una competizione di alto livello. Ma cosa ha significato per lei rappresentare l’Italia e portare quell’energia in vista della nuova stagione? Le sue parole svelano un mix di orgoglio e motivazione che potrebbe ispirare i tifosi.

Con un tocco di magia sul campo, Oliviero ha raccontato i momenti indimenticabili del torneo, evidenziando il legame con i compagni e il sostegno dei fan. «Si era creata una magia speciale tra di noi che si rifletteva in campo. I tifosi della Lazio? Siamo state seguite, molto fortunate. Qualcuno ci ha seguito allo stadio altri fuori dall’albergo, bello sentire club e tifosi presenti. Gol? Non ricordo cosa sia successo, ho sentito un abbraccio e poi avevo voglia di festeggiare con le mie compagne. Un momento indimenticabile in una partita importante, me lo porterò dietro per sempre». Questa citazione non solo cattura l’essenza di un gol epico, ma fa sorgere la curiosità su come quei ricordi possano influenzare le prestazioni future della squadra.

Passando al tema degli allenatori, Oliviero ha offerto uno sguardo intrigante sul mondo del calcio femminile, confrontandolo con quello maschile. «Come tutti quelli che hanno allenato gli uomini, quando approcciano al femminile sono titubanti. Poi vengono travolti dall’entusiasmo e dalla voglia di lavorare che abbiamo, così si alza il livello e si può arrivare a un grande traguardo. Sono uomini che hanno capito con empatia le nostre sfaccettature sia come giocatrici sia come donne. Se si somigliano? Per alcune cose sì, gli piace giocare a calcio e improntano la loro visione sulle giocate e sul non buttare via il pallone». Queste riflessioni invitano a pensare a come il calcio stia evolvendo, con un focus sull’empatia e la strategia che potrebbe fare la differenza nella prossima stagione.

Infine, Oliviero ha rivolto un messaggio diretto ai tifosi, sottolineando l’orgoglio di indossar la maglia biancoceleste ogni giorno. «Un messaggio? Indossiamo questa maglia con orgoglio ogni giorno. Con la Lazio, per la Lazio e per i tifosi. Speriamo che questo messaggio sia passato dal campo, il dodicesimo uomo serve». Parole che risuonano come un invito all’unità, lasciando i lettori a chiedersi come questo spirito possa tradursi in successi sul campo e rafforzare il legame con i sostenitori. Con queste emozioni ancora vive, la Lazio Women sembra pronta a sorprendere nella prossima avventura calcistica.

Calciomercato Lazio: Sarri incappa in un nuovo pasticcio, mentre i rinforzi tardano

Dubbi e conferme nel calciomercato della Lazio: chi conquisterà il posto da titolare dopo le amichevoli in Turchia? #CalciomercatoLazio #SerieA #AttaccantiInConcorrenza

Il calciomercato della Lazio continua a tenere banco anche dopo l’inizio della stagione, con diverse questioni ancora irrisolte, soprattutto in attacco. Le prestazioni durante il ritiro in Turchia hanno offerto spunti interessanti, mescolando segnali positivi e qualche incertezza che la squadra biancoceleste dovrà chiarire nei prossimi giorni.

Uno dei nodi principali è nel reparto offensivo, dove Giovanni Simeone e Santiago Castellanos si contendono una maglia da titolare. Nelle amichevoli contro squadre turche, Castellanos ha fornito buone indicazioni, mostrando una ripresa dopo un periodo complicato. Il suo gioco di squadra e l’integrazione nel modulo tattico hanno raccolto apprezzamenti, ma la situazione rimane aperta, alimentando curiosità su chi emergerà come opzione principale.

Nel frattempo, Moussa Diaby non delude le aspettative, mantenendo viva la concorrenza grazie alla sua velocità, al dribbling e alla determinazione nel farsi valere. Questa rivalità sta influenzando le scelte di mercato della Lazio, con la dirigenza che valuta attentamente la rosa per decidere se rafforzare ulteriormente l’attacco o affidarsi alla crescita interna dei giocatori attuali.

Attualmente, il titolare sembra essere Diaby, anche se la sua condizione fisica non è al top. Qualche fastidio muscolare lo ha costretto a saltare alcune sedute di allenamento, creando discontinuità nel suo rendimento. Questo apre le porte a possibili rotazioni con Castellanos, che appare come l’alternativa più plausibile, soprattutto in vista della prossima gara contro il Como.

Come riportato oggi dal Corriere dello Sport, la strategia potrebbe prevedere un utilizzo alternato dei due attaccanti per garantire competitività e freschezza offensiva. Questa gestione rispecchia anche le riflessioni sul mercato, dove il club monitora eventuali opportunità senza forzare interventi superflui.

Il calciomercato della Lazio resta quindi dinamico, con l’obiettivo di forgiare una rosa equilibrata e competitiva per tutti i fronti. La decisione su Castellanos e Diaby potrebbe essere cruciale per il successo della stagione e per il futuro dell’attacco biancoceleste.

Ballotta affonda Sarri: “L’alternanza dei portieri è una sciocchezza, serve un titolare”

Ex leggenda della Lazio critica l’alternanza tra i portieri: “L’alternanza non va bene” #Lazio #Calcio #SerieA

Marco Ballotta, l’ex portiere che ha fatto la storia biancoceleste tra il 2005 e il 2008, è tornato a parlare con passione del mondo del calcio. Conosciuto per la sua lunga carriera in Serie A, ha condiviso le sue riflessioni su una questione che sta accendendo il dibattito tra i tifosi: l’ipotesi di alternare i portieri Christos Mandas e Ivan Provedel. In un’intervista, Ballotta ha analizzato le possibili conseguenze di una scelta del genere, evidenziando come possa influenzare l’equilibrio tecnico e psicologico della squadra.

Le sue parole non lasciano dubbi su cosa pensa dell’alternanza, offrendo un punto di vista basato sulla sua esperienza: “L’alternanza, secondo me, non va bene, non ha senso. Sarri deve puntare su un portiere e se farà bene si dovrà continuare con quello, se le cose non vanno come devono si può provare l’altro. Sono due portieri bravi, più o meno allo stesso livello. Provedel può giocare più sull’esperienza, Mandas ha dimostrato di avere capacità, è giovane e deve crescere. Penso che due portieri di livello ci vogliano anche senza competizioni, possono capitare infortuni e cali di forma. Alternando crei instabilità, anche per la difesa. Il portiere è un ruolo delicato e Sarri deve fare una scelta ben precisa. Poi andranno tenuti sulla corda entrambi senza far sentire nessuno un secondo”.

Ballotta non si ferma qui, approfondendo la situazione di Provedel e riflettendo su come le prestazioni passate possano influenzare il presente. Con un tocco di realismo, l’ex giocatore sottolinea l’importanza di superare i momenti difficili, collegando tutto al contesto più ampio della squadra: “Il Provedel di due anni fa sarebbe inamovibile come titolare, ma ha avuto un momento di calo che spero abbia superato. Se ritorna il Provedel di prima non penso ci sia storia. Se si è ripreso penso che il posto sia suo. Se hai il pensiero di sbagliare in testa non puoi giocare a pallone. Il portiere è sempre sotto pressione e l’errore lo fa sempre, il giocatore e l’uomo si vedono nel momento di difficoltà. Così si vede se sei di alto livello o mediocre. La Lazio con questo problema del mercato riparte dall’anno scorso, ma cambiando l’allenatore. La squadra non è male, qualche apporto andava fatto, ma non c’è la possibilità. Sarri secondo me non era consapevole, però sono sicuro che i ragazzi daranno qualcosa d più. Hanno visto svanire per niente una competizione europea e vorranno dimostrare qualcosa di meglio, così come Sarri che, essendo stato fuori un anno, avrà voglia di rientrare e dimostrare. Tutti insieme sono convinto possano fare bene”.

In un ruolo come quello del portiere, dove ogni decisione può cambiare il corso di una partita, le opinioni di un veterano come Ballotta non fanno che aumentare la curiosità su come si evolverà questa storia alla Lazio. I tifosi si chiedono se la squadra riuscirà a trovare stabilità tra i pali, con queste riflessioni che alimentano il dibattito sul futuro della rosa.

Lazio, tifosi testardi in boom nonostante la contestazione: cosa li spinge?

Boom di abbonamenti per la Lazio: un successo inaspettato tra tensioni e passione! #Lazio #CalcioItaliano #TifosiFedeli

In un’estate segnata da tensioni, incertezze e proteste tra i tifosi, la Lazio sta dimostrando una fedeltà incredibile da parte del suo pubblico, un segnale che non lascia indifferenti. Con oltre 27.200 tessere stagionali vendute proprio il 6 agosto, come riportato dal Corriere dello Sport, emerge un legame profondo e appassionato con la squadra, nonostante il calciomercato continui a essere al centro di discussioni accese.

A un passo da risultati storici, bastano solo 100 abbonamenti in più per eguagliare il quarto miglior dato dell’era Lotito, mentre 1.500 tessere aggiuntive potrebbero proiettare la Lazio sul podio, superando i 28.730 della stagione 2004/2005. Questo boom sorprende, soprattutto considerando le polemiche recenti, ma fa sorgere una domanda: riusciranno i tifosi a spingere verso quei numeri record di 29.036 e 30.333 abbonati delle stagioni più affollate?

Il fascino di questo fenomeno è evidente, anche con un calciomercato che non ha ancora entusiasmato tutti: cessioni importanti, ritardi nei rinforzi e questioni gestionali hanno creato malumore tra i supporter biancocelesti. Eppure, la passione per i colori della squadra rimane inarrestabile, come un fuoco che non si spegne facilmente.

Il ritorno di Maurizio Sarri in panchina e l’ambizione di lottare per l’Europa sembrano aver mantenuto viva la speranza, influenzando positivamente la campagna abbonamenti. È affascinante vedere come i tifosi continuino a essere uno dei pilastri più solidi della Lazio, pronti a sostenere la squadra nei momenti più complicati.

Sul fronte del calciomercato, la società sta lavorando per rafforzare l’organico, con priorità a un difensore centrale per risolvere le difficoltà in difesa, e possibili aggiunte a centrocampo e in attacco. I prossimi giorni saranno cruciali per tradurre questa fiducia in azioni concrete, alimentando l’entusiasmo dimostrato dai tifosi e confermando che la Lazio ha un futuro promettente.

Colantuono spara alto: Lazio potrebbe centrare l’obiettivo, nonostante il mercato dei pazzi!

Lazio in rampa di lancio per l’Europa: le insights di Colantuono sulla Serie A 2025/2026 #Lazio #SerieA #Calcio

Chissà come si evolverà la lotta per un posto in Europa nella prossima Serie A? L’allenatore Stefano Colantuono ha condiviso una visione affascinante durante un’intervista a TMW Radio, focalizzandosi sulla Lazio e sul suo potenziale in un campionato che promette di essere più equilibrato che mai. Le sue parole invitano a riflettere su come i biancocelesti possano inserirsi tra le big, nonostante le sfide in agguato.

«L’Inter sarà ancora in cima insieme al Napoli, perché sono state le squadre più forti lo scorso anno» – ha esordito Colantuono – «Subito dietro metto il Milan, soprattutto dopo il ritorno di Allegri, che ha a disposizione un organico completo e tante frecce al suo arco. Poi vedo bene anche la Roma e la Lazio. Il ritorno di Sarri in panchina, nonostante i limiti sul mercato, può rappresentare una spinta importante per il gruppo».

Ma cosa significa tutto questo per la Lazio? L’ex tecnico di Atalanta e Salernitana offre uno spunto intrigante, evidenziando come il team biancoceleste stia affrontando una stagione chiave. Con l’entusiasmo rinnovato, ci si chiede se riusciranno a superare le difficoltà del mercato e le uscite significative, contando su elementi esperti come Cataldi, Zaccagni e Immobile, oltre ai giovani emergenti.

E in vista dell’esordio, una mossa curiosa: nella recente amichevole contro il Burnley, la scelta è ricaduta su Cataldi come regista, magari indicando gerarchie che potrebbero definire il loro cammino. La battaglia per l’Europa si annuncia serrata, e la Lazio è decisa a giocarsela fino in fondo.

Secondo Colantuono, il campionato sarà «molto interessante», con squadre come Fiorentina e Juventus pronte a dire la loro. Eppure, la Lazio, senza stravolgimenti di mercato, potrebbe fare la differenza grazie a un’identità tattica solida, che in un contesto così competitivo potrebbe rivelarsi l’arma vincente.

Mentre il campionato si avvicina, l’attenzione è tutta su come la Lazio saprà capitalizzare le sue risorse per stupire ancora una volta, in una stagione che promette emozioni a non finire.

Calciomercato Lazio: Rovella corteggiato da una big, la fuga è vicina?

Inter mette nel mirino Rovella della Lazio, ma Lotito non cede: un intreccio da non perdere! #Calciomercato #Lazio #Inter

Il calciomercato della Lazio è un vero e proprio palco di emozioni, con Niccolò Rovella che continua a essere al centro di una storia appassionante e ricca di colpi di scena. Il giovane centrocampista biancoceleste ha attirato l’attenzione dell’Inter, che non smette di monitorare la situazione, alimentando le speculazioni su un possibile trasferimento che potrebbe scuotere il panorama calcistico italiano.

Secondo quanto riportato da Il Messaggero, in caso di cessioni importanti in casa nerazzurra, l’Inter potrebbe accelerare per un affondo su Rovella, visto come un elemento cruciale per rafforzare il proprio centrocampo nel futuro. Eppure, la strada è piena di ostacoli: la clausola rescissoria è ormai scaduta, lasciando la Lazio libera di decidere le sue mosse e rendendo ogni sviluppo imprevedibile e intrigante.

Il presidente Claudio Lotito e il direttore sportivo Fabiani hanno espresso chiaramente la linea dura del club, sottolineando che Rovella è un giocatore essenziale e non è sul mercato. La società ha ribadito la volontà di tenerlo almeno fino a gennaio, una mossa che protegge il cuore della squadra e mantiene intatto il suo potenziale in un momento chiave della stagione.

Anche l’agente di Rovella è stato messo al corrente della posizione ferma della Lazio, che non prevede cessioni imminenti. Questo non esclude, tuttavia, che gennaio possa portare novità, con eventuali offerte allettanti o scelte strategiche che potrebbero cambiare le carte in tavola.

Con il calciomercato della Lazio sempre sotto i riflettori, Rovella rimane uno dei gioielli più ambiti della rosa. La strategia del club è chiara: rafforzare il gruppo senza cedimenti affrettati, ma chissà cosa riserverà il futuro, con scenari che potrebbero evolvere in modi sorprendenti e tenere i tifosi con il fiato sospeso.

Lazio, Dia al centro: occhio a quel rivale che potrebbe rubargli il trono!

Duello infuocato in attacco per la Lazio: Chi tra Castellanos e Dia guiderà l’offensiva contro il Como? #Lazio #SerieA #Calcio

La Lazio si trova di fronte a un intrigante dilemma in vista del debutto stagionale, con un duello acceso tra Taty Castellanos e Boulaye Dia che potrebbe fare la differenza in attacco. Le recenti amichevoli in Turchia hanno fornito spunti importanti, anche se la situazione resta in evoluzione, lasciando i tifosi a chiedersi chi emergerà come protagonista.

Castellanos ha impressionato con segnali incoraggianti: più coinvolto nel gioco della squadra, ha dimostrato maggiore concretezza e disponibilità al sacrificio. Dopo una stagione altalenante, l’attaccante argentino sembra aver superato il periodo di appannamento, riproponendosi come candidato ideale per il ruolo di titolare e suscitando curiosità su quanto possa incidere nelle partite decisive.

D’altra parte, la Lazio non sottovaluta le potenzialità di Dia, uno dei rinforzi più attesi dal calciomercato estivo. Il senegalese, pur senza brillare in modo eclatante, ha offerto prestazioni convincenti nei minuti giocati, grazie al suo impatto fisico, alla capacità di attaccare la profondità e a una naturale propensione al gol. Tuttavia, va considerato che ha saltato alcune sedute di allenamento nel ritiro turco a causa di piccoli fastidi fisici, un dettaglio che potrebbe aver rallentato il suo adattamento ai meccanismi della squadra.

In base a quanto riportato dal Corriere dello Sport, per la sfida contro il Como si sta valutando una staffetta tra i due, con l’argentino favorito per partire dall’inizio e il senegalese pronto a subentrare nella ripresa. Questa soluzione tattica potrebbe permettere alla Lazio di gestire al meglio i ritmi della gara, sfruttando le caratteristiche diverse dei due attaccanti e tenendo i fan col fiato sospeso su come si evolverà questa rotazione.

La concorrenza tra Castellanos e Dia potrebbe trasformarsi in uno degli elementi chiave della stagione biancoceleste, alla ricerca di un equilibrio tra difesa solida e attacco incisivo. Avere due opzioni affidabili per il ruolo di prima punta rappresenta un vantaggio tattico che potrebbe fare la differenza nei momenti cruciali.

L’ambiente della Lazio osserva con attenzione questa dinamica, consapevole che la convivenza tra i due attaccanti potrebbe diventare una risorsa essenziale. L’obiettivo è affrontare il campionato con una rosa completa e competitiva, pronta a rispondere a ogni sfida grazie al contributo alternato di questi talenti.

Lazio nel caos difensivo: eppure, quel big rischia di volare via! Che autogol

Svolta inaspettata nel calciomercato Lazio: Ruggeri in partenza, e la difesa è in crisi?

Ma cosa succederà ora alla Lazio con una difesa così decimata? Il calciomercato biancoceleste si intensifica con una decisione chiave: dopo settimane di valutazioni, la società ha scelto di non rinnovare il contratto di Ruggeri, in scadenza a giugno 2026, aprendo di fatto alla sua cessione in questa sessione. “Se inizialmente il giovane difensore era stato considerato una possibile risorsa interna, utile per affrontare la carenza numerica nel reparto arretrato, oggi lo scenario è completamente cambiato.”

Il trasferimento di Ruggeri alla Carrarese è praticamente imminente, con il via libera che potrebbe arrivare da un momento all’altro. Questa mossa evidenzia la volontà della Lazio di alleggerire la rosa e ridefinire le gerarchie difensive, ma solleva anche domande cruciali sulle opzioni disponibili. “Un’operazione che conferma la volontà della Lazio di sfoltire la rosa e definire meglio le gerarchie difensive, ma che apre anche a interrogativi importanti sulle alternative disponibili per Maurizio Sarri.”

Intanto, il reparto arretrato è in piena emergenza: Patric è tornato ko per uno stiramento, dopo aver recuperato da un infortunio alla caviglia, mentre Gigot sta lottando con un mal di schiena persistente che lo ha afflitto durante il ritiro estivo. A complicare tutto, c’è la squalifica di Alessio Romagnoli, che salterà le prime due giornate di campionato. “Il tecnico toscano, infatti, deve fare i conti con un reparto in piena emergenza.”

In questo momento, ci sono solo tre difensori centrali di ruolo su cinque, rendendo ogni mossa di mercato una priorità assoluta. Il calciomercato Lazio deve quindi concentrarsi sull’arrivo di un nuovo centrale affidabile, pronto a garantire solidità fin da subito. “Attualmente, Sarri può contare su soli tre difensori centrali di ruolo su cinque, una situazione che rende ancora più delicato ogni movimento di mercato.”

Con la cessione di Ruggeri che sembra inevitabile, la Lazio è chiamata a intervenire in fretta per non affrontare le prime partite con una difesa falcidiata. La chiave è trovare un profilo giovane ma già esperto per la Serie A, capace di integrarsi rapidamente. “La priorità resta quella di trovare un profilo giovane ma già pronto per la Serie A, in grado di adattarsi rapidamente al sistema di gioco di Sarri.”

I prossimi giorni saranno decisivi per rimpolpare un reparto cruciale, con il calciomercato Lazio che continua a evolversi in vista della nuova stagione. Riusciranno a risolvere questa grana prima che sia troppo tardi? #Calciomercato #Lazio #SerieA

Fabiani: Il predestinato della Lazio è una promessa, ma Castellanos deve alzare l’asticella!

Fabiani entusiasta sui talenti della Lazio: chi è il predestinato che potrebbe sorprendere tutti? #Lazio #Calcio #Provstgaard

Il direttore sportivo della Lazio, Angelo Fabiani, ha condiviso riflessioni accattivanti durante un intervento radiofonico, accendendo la curiosità sui progressi della squadra in questo precampionato. Con parole che mixano elogi e aspettative, Fabiani ha delineato un quadro intrigante su alcuni protagonisti, lasciando intendere possibili sorprese nel prossimo futuro. Chi sono i giocatori che potrebbero fare la differenza? Le sue dichiarazioni invitano a scoprire di più su certezze emergenti e potenziali evoluzioni.

Fabiani ha espresso ottimismo per il lavoro della squadra, focalizzandosi su singoli elementi che stanno catturando l’attenzione. Senza rivelare tutto in una volta, il dirigente ha parlato di un giovane difensore come una promessa assoluta, elogiato la dedizione di un centrocampista esperto e indicato dove serve un miglioramento per un attaccante chiave. È un mix che fa pensare a una squadra in evoluzione, con storie personali che potrebbero riservare colpi di scena.

Nelle sue parole, Fabiani ha tracciato un bilancio sui giocatori, creando attesa su chi potrebbe emergere. Ecco la dichiarazione completa del ds biancoceleste: «Credo che si sentirà nel prossimo futuro parlare di Provstgaard che per me è un predestinato. Abbiamo poi tanti altri calciatori importanti ma a onor del vero devo dire che anche Cataldi si è ripresentato molto bene. Ecco forse un anno di “esilio” gli ha fatto bene. Ma dico un po’ tutti quanti, mi auguro un qualcosa in più da parte del Taty che possa acquisire quella sicurezza che serve».

L’elogio a Provstgaard è stato particolarmente incisivo, con Fabiani che lo ha definito «un predestinato». Questa etichetta non fa che aumentare l’interesse attorno al giovane difensore danese, suggerendo che la società vede in lui un elemento centrale per il futuro. In un contesto di necessità per la difesa, queste parole suonano come un segnale forte, spingendo i fan a seguire da vicino le sue prestazioni.

Infine, Fabiani ha espresso fiducia nel veterano Cataldi, notando come si sia presentato in forma smagliante, e ha lanciato un appello per l’attaccante Castellanos, auspicando «un qualcosa in più» da lui per raggiungere la continuità e la sicurezza necessarie. Con queste riflessioni, il ds lascia aperta la porta a sviluppi intriganti, alimentando l’attesa per ciò che riserverà la stagione.

Mancini, 5 testate per vincere. E alla Lazio, chi lo farebbe?

“Se il mio allenatore mi dicesse: ‘Gianluca, per vincere la partita devi dare 5 testate a un albero’, lo farei.”

È una dichiarazione reale di Gianluca Mancini, difensore della Roma. E per quanto folle – e sì, anche un po’ divertente – questa frase racconta un certo tipo di mentalità: quella di chi è disposto a tutto per vincere, una disponibilità totale e una dedizione assoluta alla maglia.

Una domanda, da questa parte del Tevere, ce la dobbiamo fare: alla Lazio, oggi, chi avrebbe questo stesso atteggiamento? Chi è pronto a mettersi completamente a disposizione, a trascinare, a sporcarsi le mani – sempre metaforicamente – per portare la squadra al risultato?

Negli ultimi anni la Lazio, tecnicamente parlando, non è mai stata inferiore alla Roma. Ma quando si parla di cattiveria agonistica, di personalità, di voglia disperata di vincere, troppo spesso ci siamo fermati un passo prima. Il derby è l’esempio perfetto: ne abbiamo persi tanti non per mancanza di qualità, ma per mancanza di carattere.

Il problema non è che Mancini è disposto a dare cinque testate. Il problema è che da noi, spesso, non c’è nemmeno chi è disposto a darne una – metaforicamente – per difendere questa maglia fino in fondo.

È ora di chiederci: alla Lazio, chi farebbe davvero lo stesso?

Lazio, Ballotta: “In porta serve una scelta chiara. Alternanza tra Mandas e Provedel è controproducente

L’ex portiere biancoceleste Marco Ballotta ha espresso la sua opinione ai microfoni di Radio Laziale in merito al possibile dualismo tra Mandas e Provedel nella nuova stagione della Lazio. Secondo Ballotta, l’idea di alternare i due estremi difensori non ha senso e potrebbe creare instabilità in un ruolo chiave come quello del portiere.

L’alternanza, secondo me, non va bene. Sarri deve scegliere un titolare e proseguire con lui finché le prestazioni lo permetteranno. Se le cose dovessero andare male, allora si può pensare a un cambio,” ha dichiarato Ballotta. Il veterano del ruolo ha poi sottolineato come sia importante avere due portieri di livello, anche senza l’impegno delle coppe europee: “Gli infortuni e i cali di forma possono sempre capitare.

Ballotta ha anche analizzato le caratteristiche dei due contendenti: “Provedel ha esperienza, mentre Mandas è giovane, ma ha già mostrato qualità. Tuttavia, creare incertezza nel ruolo può influire negativamente anche sulla difesa. Il portiere deve dare certezze, serve una scelta precisa.

Il commento si è poi spostato sul Provedel visto due stagioni fa: “Quel Provedel sarebbe stato intoccabile, poi ha avuto un calo che mi auguro sia superato. Se torna quello di prima, non ci sarà storia.

Infine, Ballotta ha toccato il tema del mercato e del nuovo inizio con Sarri in panchina: “Si riparte da dove si era finito, ma con un nuovo allenatore. La squadra non è male, anche se servivano rinforzi. Sarri e i ragazzi vorranno dimostrare il loro valore dopo una stagione amara.

Giovanni Capuano su TMW Radio: “Lazio senza mercato è un’anomalia, ma non sono pessimista”

Durante l’appuntamento con Calciomercato e Ritiri su TMW Radio, è intervenuto il giornalista Giovanni Capuano, analizzando la situazione attuale della Lazio, tra mancate operazioni di mercato e prospettive per la nuova stagione. Le sue parole offrono uno sguardo lucido ma non allarmista sulla squadra biancoceleste.

Capuano ha sottolineato come la Lazio stia vivendo un’estate anomala, contrassegnata dall’assenza di movimenti significativi sul mercato: “Non fare mercato è un’anomalia – ha detto – soprattutto per una squadra che ha ambizioni europee e che ha chiuso la scorsa stagione in calo”. Secondo il giornalista, però, questa inattività non è solo frutto di strategie sbagliate, ma anche della necessità di ricalibrare il progetto tecnico, dopo un’annata in cui la squadra “si è consumata”.

Capuano ha ricordato come molti dei calciatori a disposizione abbiano caratteristiche che non si sposano perfettamente con il calcio verticale e propositivo di Sarri: “Ci sono giocatori con valori assoluti, ma non tutti erano sovrapponibili al sistema sarriano. Questo ha inciso sulla resa della squadra”.

Nonostante tutto, Capuano non si dice del tutto pessimista sulle prospettive biancocelesti: “Credo che la Lazio possa comunque restare nei pressi della zona Champions. Non sono così negativo come altri”. La chiave, secondo lui, sarà nella capacità dell’allenatore di valorizzare al meglio la rosa esistente e nell’eventuale arrivo di rinforzi, anche last minute.

FUTURO - Calciomercato Lazio, parla l’agente di Insigne: novità sul futuro dell’attaccante italiano

Calciomercato Lazio – Il futuro di Lorenzo Insigne è sempre più incerto. Tra Lazio e un clamoroso ritorno sotto l’ombra del Vesuvio, nulla è certo. A rompere il silenzio è stato il suo procuratore, nonché amico fidato, Andrea D’Amico. Le parole non lasciano trasparire nulla di buono, ma la speranza è sempre l’ultima a morire a Formello.

Calciomercato Lazio, Andrea D’Amico sicuro: “C’è questo gradimento, vedremo”

Le parole del direttore sportivo Angelo Fabiani non hanno fatto fare i salti di gioia ai tifosi. “Insigne gran giocatore, ma non fa al caso nostro” ha riferito il DS durante un’intervista esclusiva a Radio Radio Lo Sport. E così si chiude in maniera negativa l’ennesimo nome accostato ai biancocelesti nel calciomercato Lazio. Ma nulla è ancora finito.

Infatti, l’agente di Lorenzo si è lasciato andare ad alcune dichiarazioni riguardo il futuro del calciatore napoletano. Le sue parole sanno di addio certo alla pista italiana, ma il tutto è riferito ad una semplice squadra: il Napoli. La società in cui Insigne è cresciuto prima che come calciatore, come uomo. Napoli dà e Napoli toglie. Lorenzo lo sa bene.

Ecco le parole di Andrea D’Amico a tal proposito:

Calciomercato Lazio
Calciomercato Lazio, L’ex calciatore dei Toronto Insigne è attualmente svincolato

IN QUESTO MOMENTO NO, CI SAREBBERO I PRESUPPOSTI TECNICI E TATTICI. IL PRESIDENTE VUOLE CONTINUARE PER UN NUOO CORSO E CONTINUA QUESTO NEW DEAL, CREDO CHE PREVALGA QUESTA LINEA. PERò A LIVELLO UMANO C’è QUESTO GRADIMENTO

 

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