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Rovella, Lazio accelera: il piano audace per trasformarlo in stella, ignorando i rivali sonnolenti

La Lazio sta per blindare il talento Rovella fino al 2030: un colpo da maestro per il futuro biancoceleste? #Lazio #Calcio #GiovaniTalenti

Immaginate una squadra che guarda oltre l’oggi, puntando su un giovane centrocampista per costruire un domani solido. È proprio questo il piano della Lazio, che secondo quanto riportato da Tuttosport nell’edizione odierna, sta accelerando per rinnovare il contratto di Nicolò Rovella. Il presidente Claudio Lotito avrebbe in mente un accordo a lungo termine, fino al 30 giugno 2030, a dimostrazione della fiducia crescente nel giocatore.

Arrivato nella scorsa stagione come parte dell’operazione che ha portato anche Pellegrini in biancoceleste, Rovella ha saputo farsi valere in un centrocampo affollato e competitivo. Le sue qualità tecniche, l’intelligenza tattica e la capacità di leggere le situazioni di gioco lo stanno trasformando in un pilastro per la squadra, attirando l’attenzione per le sue prestazioni sempre più convincenti.

Rinnovo in vista: la Lazio crede in Rovella

Ma perché tutto questo interesse? Il rinnovo non è solo una formalità: rappresenta una mossa astuta per tenere a bada i club rivali italiani ed europei, pronti a fare offerte. Con un contratto fino al 2030, la Lazio potrebbe valorizzare ulteriormente Rovella, visto come uno dei prospetti più brillanti della Serie A, e garantire stabilità in un reparto chiave.

La società biancoceleste è ben consapevole del valore di Rovella, non solo sul campo ma anche in termini economici. Bloccandolo con un accordo lungo, eviterebbe le incertezze del mercato, dove i trasferimenti possono sconvolgere equilibri delicati. Si tratta di un investimento su un giocatore giovane e versatile, ideale per lo sviluppo del gioco della squadra.

Che succederà ora? Non ci sono ancora dettagli ufficiali su tempistiche e cifre, ma l’intenzione di Lotito sembra chiara: chiudere l’accordo al più presto per evitare distrazioni. La volontà di Rovella sarà decisiva, ma dai segnali, appare che il centrocampista sia soddisfatto del suo percorso con la Lazio. Con un rinnovo del genere, i biancocelesti confermerebbero ancora una volta la loro strategia di puntare sui giovani talenti italiani, costruendo un futuro affidabile e promettente.

Sorteggi Champions League: ecco le avversarie di Napoli, Inter, Atalanta e Juventus

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Negli ultimi anni, le squadre italiane hanno affrontato la Champions League con una miscela di entusiasmo e aspettative crescenti. Ogni annata porta con sé storie, rivalità e la possibilità di sfide imprevedibili che possono cambiare il volto di una stagione.

Per Atalanta, Inter, Juventus e Napoli, il sorteggio non è mai solo un momento formale: è l’inizio di un viaggio fatto di strategia, preparazione e, inevitabilmente, qualche sorpresa. Ogni avversario ha caratteristiche che richiedono attenzione e studio.

Alcune squadre puntano su un gioco fisico e aggressivo, altre sulla tecnica e sul possesso palla. Alcuni allenatori sono abili nell’adattarsi ai cambiamenti del match, altri prediligono schemi consolidati che mettono alla prova la capacità tattica delle italiane.

Non mancano poi le sfide psicologiche: confrontarsi con club che vantano storie prestigiose o tifoserie appassionate significa dover affrontare anche la pressione mediatica e la tensione della Champions.

L’attenzione sarà quindi tutta rivolta agli incroci del girone, alla capacità di Atalanta, Inter, Juventus e Napoli di interpretare ogni partita e di reagire agli imprevisti. Ogni match diventa una piccola storia, un racconto di resistenza, strategia e talento, che anticipa quello che sarà, alla fine, il vero banco di prova per il calcio italiano nella competizione più prestigiosa d’Europa. Ecco le avversarie delle italiane (H=HOME/casa, A=AWAY/ospite):

NAPOLI: Chelsea (H), Manchester City (A), Francoforte (H), Benfica (A), Sporting Lisbona (H), Napoli (A), Qarabag (H), Copenhagen (A)

INTER: Liverpool (H), Borussia Dortmund (A), Arsenal (H), Atletico Madrid (A), Slavia Praga (H), Ajax (A), Kairat Almaty (H), Union SG (A)

ATALANTA: Chelsea (H), PSG (A), Club Brugge (H), Francoforte (A), Slavia Praga (H), Marsiglia (A), Athletic Bilbao (H), Union SG (A)

JUVENTUS: Borussia Dortmund (H), Real Madrid (A), Benfica (H), Villareal (A), Sporting Lisbona (H), Bodo/Glimt (A), Pacos (H), Monaco (A)

Calciomercato, Ivan Zazzaroni equipara il blocco della Lazio alla Roma di Gasperini

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Ivan Zazzaroni, celebre giornalista sportivo e conduttore televisivo italiano, è stato categorico riguardo il calciomercato delle romane. Tramite un post sul proprio profilo Instagram ufficiale, il noto opinionista ha equiparato il mercato della Lazio, seppur bloccato da mesi, a quello fatto dalla Roma di Gasperini. Ecco il suo messaggio ai fan:

Nella primavera del ’91 arrivai per la prima volta al Corriere dello Sport e una delle cose che mi vennero immediatamente spiegate fu di non unire mai Roma e Lazio in un articolo o un titolo. «Sono irrimediabilmente agli opposti, mai collegabili» disse Sergio Rizzo, il migliore tra i caporedattori con cui ho lavorato.

«Sappi che le tifoserie non gradirebbero». Trentaquattro anni dopo ho deciso di fottermene delle raccomandazioni di Sergione, tanto so che mi perdonerà, perché troppe sono le analogie (pur se casuali) tra i due club per quanto riguarda il mercato 2025.

La Lazio ce l’ha bloccato in entrata, e ce ne siamo accorti subito, e la Roma, per solidarietà da derby, se l’è bloccato da sola: deve peraltro rispettare i maledetti paletti del settlement agreement; paletti che erano ugualmente alti anche un’estate fa quando furono comunque abbattuti da Ghisolfi.

Il ds finito al Sunderland spese oltre 110 milioni per i soli Le Fée (23), Soulé (30), Koné (18) e Dovbyk (40). L’unico senza l’accento. Per Ricky Massara, che ha sostituito il collega francese, gli ostacoli sembrano invece insormontabili e producono ritardi e delusioni intollerabili: tratta per settimane Fabio Silva e alla fine il portoghese va al Borussia Dortmund per un milione e mezzo in più; prova insistentemente a convincere Jadon Sancho e l’inglese gli risponde una volta su tre prima di negarsi definitivamente.

Per non dire di baby Echeverri, sondato, sedotto e infine prestato dal City. Non alla Roma bensì al Leverkusen. Il guaio per Massara è di avere un allenatore per niente morbido quando le cose non vanno come vorrebbe (lo trovo giusto: i tecnici aziendalisti sono destinati a soccombere).

Ricordo che Gasperini riuscì a far fuori Sartori dall’Atalanta quando questi aveva preso secondo lui troppo potere, e ha resistito con D’Amico ma senza parlare di calcio per un anno con Percassi e insomma a questo punto non vorrei essere al posto di Ricky.

Massara ha l’alibi di aver ereditato una situazione infernale: ho però la sensazione che abbia sottovalutato un filo le condizioni in cui avrebbe dovuto lavorare.

Sorteggi Champions League, Incredibile novità nella prossima edizione

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Negli ultimi anni, le finali di Champions League hanno sempre rappresentato il culmine della stagione calcistica europea: tifosi che si preparano da ore, città che si animano, televisioni di tutto il mondo che trasmettono la magia di un evento unico.

L’attesa della serata, la cena davanti allo schermo, il rito del fischio d’inizio alle 21:00, tutto contribuiva a creare quell’atmosfera che distingue una finale da qualsiasi altra partita. Eppure, dietro le quinte, gli organizzatori affrontano ogni anno problemi logistici enormi: flussi di tifosi da gestire, sicurezza, traffico, controlli agli ingressi, ordine pubblico.

Non è raro che le autorità locali debbano pianificare giorni interi per evitare disordini o situazioni pericolose. Basti solamente pensare che negli ultimi anni non sono stati rari i casi in cui il fischio d’inizio è stato posticipato per via di disagi legati alla gestione dell’enorme flusso di persone dentro e fuori lo stadio.

L’equilibrio tra spettacolo e sicurezza è sempre delicato, ma negli ultimi tempi il tema è diventato centrale, soprattutto considerando le dimensioni mondiali dell’evento e la mobilitazione di decine di migliaia di persone. È proprio per questo che, a partire da questa stagione, la finale non sarà più alle consuete 21:00, ma anticipata alle 18:00.

Una scelta pensata per facilitare la gestione dei tifosi e ridurre i rischi legati agli spostamenti serali. Certo, l’evento perderà un po’ della sua aura serale, quel fascino della notte che avvolge il calcio più prestigioso, ma guadagna in sicurezza e organizzazione. Un compromesso necessario in un calcio sempre più globale e complesso.

Roma e Stadio Olimpico: accordo trovato

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Come riporta la Gazzetta dello Sport, l’A.S. Roma ha ufficialmente rinnovato l’accordo con Sport e Salute per l’utilizzo dello Stadio Olimpico, prorogando l’intesa fino alla stagione 2027-28. L’annuncio è arrivato nella giornata odierna, confermando che il club giallorosso festeggerà il suo centenario ancora nel “suo” impianto tradizionale.

Non si tratta solo dello Stadio: il progetto completo

La partnership non si limita al solo utilizzo dell’arena: si inserisce in un modello di gestione innovativo e sostenibile, affinato sulle migliori pratiche internazionali. L’obiettivo è valorizzare il Foro Italico come fulcro dello sport e della comunità, con uno sguardo già rivolto verso l’Euro 2032, per cui lo stadio è candidato come sede degli eventi principali.

Diego Nepi Molineris, amministratore delegato di Sport e Salute, ha definito l’intesa “un’evoluzione naturale di una partnership già forte e proficua”, mentre dal club giallorosso è emersa grande soddisfazione per la continuità di un rapporto storico, consolidato da decenni nell’arena capitolina.

Nel frattempo, i lavori per il nuovo stadio della Roma a Pietralata procedono, con l’auspicio che diventi operativo nel 2028. Ma, per ora, la casa della Roma rimane – ancora – lo Stadio Olimpico. In attesa di uno snodo nella questione Stadio Flaminio, la casa del calcio a Roma verrà ancora condivisa tra le due compagini capitoline: A.S. Roma e Lazio.

Designazioni Lazio Verona, partita a Crezzini: i precedenti

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Sarà Valerio Crezzini della sezione di Siena a dirigere la sfida di domenica 31 agosto tra Lazio e Hellas Verona, valida per la seconda giornata del campionato di Serie A 2025/26. Al suo fianco ci saranno gli assistenti Costanzo e Garzelli, con Colombo quarto uomo. La sala VAR sarà invece affidata a Pezzuto, coadiuvato da Maresca all’AVAR.

Per Crezzini si tratta di una designazione particolarmente significativa: il giovane fischietto toscano è infatti alla sua prima direzione ufficiale della Lazio e non ha mai incrociato neppure l’Hellas Verona. In altre parole, non esistono precedenti né positivi né negativi con le due squadre, dettaglio che rende l’incrocio del tutto inedito e dal sapore di debutto assoluto.

Il curriculum del direttore di gara in massima serie è molto limitato: l’unico gettone in A risale all’11 maggio 2025, quando arbitrò la sfida Udinese–Monza alla Dacia Arena. Una prova considerata positiva dalla Commissione arbitrale, tanto da aprirgli le porte a un impiego stabile nella nuova stagione.

Lazio e Verona si troveranno dunque di fronte a un arbitro emergente, pronto a confermare le buone impressioni destate al suo esordio. Per i tifosi resta la curiosità: quale sarà il suo approccio in una partita che promette intensità e grande equilibrio?

Lazio Verona: orario, probabili formazioni e dove vederla in tv

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La Lazio si prepara ad affrontare il Verona allo Stadio Olimpico nella seconda giornata di Serie A 2025/26. La partita è in programma domenica 31 agosto alle ore 20:45 e si annuncia equilibrata e combattuta. I biancocelesti vogliono rialzarsi dopo il brutto esordio contro il Como, mentre gli scaligeri puntano a fare bene in casa di una big.

Dove vederla in TV

Il match sarà trasmesso in diretta su DAZN, accessibile tramite Smart TV, PC, smartphone, tablet e console. Anche Sky Sport garantirà la diretta streaming tramite Sky Go e Now TV, permettendo ai tifosi di seguire la gara in qualsiasi luogo. Con più opzioni disponibili, tutti gli appassionati avranno la possibilità di non perdere l’incontro.

Probabili formazioni

Maurizio Sarri dovrebbe confermare il 4-3-3: tra i pali potrebbe essere la volta di Mandas dal primo minuto, mentre in difesa agiranno Marusic, Provstgaard, Gila e Nuno Tavares. A centrocampo, Guendouzi e Rovella saranno affiancati da Dele-Bashiru.

Ancora in dubbio Vecino. In attacco spazio a Zaccagni e Cancellieri, con Castellanos a completare il tridente. L’assenza di Romagnoli per squalifica obbligherà a qualche adattamento nel reparto difensivo.

Il Verona cercherà di sorprendere con compattezza e ripartenze rapide. La Lazio dovrà partire forte, controllare il ritmo e sfruttare le proprie qualità offensive per conquistare tre punti fondamentali davanti al proprio pubblico.

Mourinho e il clamoroso epilogo: fuori già ad agosto. Sfida alla Roma?

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José Mourinho, chiamato anche “The Special One“, non sarà presente nella fase a gironi della Champions League 2025–26. Il suo Fenerbahce è stato eliminato nei playoff dal Benfica, che dopo il pareggio 0-0 in Turchia ha vinto 1-0 al “Da Luz” grazie a un gol di Aktürkoglu al 35′.

Tale risultato sancisce il definitivo addio agli ottavi europei per il tecnico portoghese, che mancava la fase principale della Champions da sei stagioni.

Si completa così il tabellone delle 36 squadre che accederanno alla nuova Champions a girone unico: tra queste Bruges, Copenaghen e Qarabag guadagnano l’accesso alla fase a gironi.

Per Mourinho, l’esclusione rappresenta una battuta d’arresto significativa, considerando i suoi due trionfi sulla scena europea. È un momento di frustrazione che s’inserisce in un contesto già carico di tensioni: aveva espresso forte insoddisfazione per la gestione del mercato e la mancanza di rinforzi chiave nel Fenerbahce, alimentando voci e polemiche interne.

Senza la Champions, la stagione del Fenerbahce prosegue in Europa League, dove sarà interessante osservare se Mourinho riuscirà a riscattarsi e magari fronteggiare vecchi avversari, come la Roma. Niente conferenze stampa shock, niente polemiche sollevate per la minima cosa, nulla di tutto ciò accadrà nella nuova Champions League. Vedremo cosa il futuro riserverà al tecnico portoghese.

Calciomercato Lazio, scontro Provedel-Mandas: con la panchina il calciatore verrà ceduto

Uno dei temi più caldi dell’estate biancoceleste è rappresentato dal dubbio riguardo la titolarità nella porta di Maurizio Sarri. La Lazio potrà contare su due estremi difensori di livello come Mandas e Provedel per proteggere i propri pali. Tuttavia, ad entrambi una possibile panchina non aggraderebbe, soprattutto in vista del proseguo delle loro carriere.

Ivan Provedel è partito titolare nella partita persa per 2 a 0 contro il Como di domenica. Il portiere italiano si è messo in mostra con due buoni interventi, senza i quali il passivo sarebbe potuto essere ben peggiore. Inoltre, la sensazione data in partita è di un estremo difensore sempre ben posizionato. Non può nulla sulle due reti subite.

Christos Mandas, dal canto suo, aveva sottratto la titolarità al compagno qualche mese fa sotto la gestione di Marco Baroni. Grande talento tra i pali che la Lazio non vuole farsi sfuggire. A Verona, con ogni probabilità, sarà lui il titolare designato da Sarri. Successivamente, in base alla prestazione, il tecnico farà le sue considerazioni finali per la stagione.

Il portiere non ci sta: in caso di non titolarità potrebbe essere addio

Secondo Transferfeed, noto sito inglese specializzato in calciomercato, Christos Mandas non gradirebbe un ruolo secondario nello scacchiere di Sarri. Infatti, in caso di panchina, la società biancoceleste valuterebbe una cessione già da gennaio, così da poter guadagnare un’ottima plusvalenza da reinvestire nella prossima sessione di trattative estiva.

Rambaudi trema: Lazio, riscattatevi col Verona o il crollo è vicino!

La Lazio è pronta a reagire? Rambaudi avverte: serve una scossa mentale contro il Verona per invertire la rotta

La squadra biancoceleste è sotto i riflettori dopo l’avvio stentato in campionato, con la sconfitta a Como che ha lasciato più di un dubbio. Ora, l’opportunità per una pronta rimonta arriva subito: nel secondo turno della Serie A 2025-2026, la Lazio ospiterà il Verona allo Stadio Olimpico. Una sfida che potrebbe segnare la stagione, soprattutto per l’aspetto psicologico, come sottolineato da Roberto Rambaudi, ex calciatore e voce di spicco nell’ambiente, in una recente intervista.

Rambaudi non ha dubbi su cosa serva davvero alla squadra: «La Lazio deve ritrovare motivazioni, non solo tattica». L’ex giocatore ha messo in luce che il vero nodo da sciogliere non è il sistema di gioco, ma l’atteggiamento mentale dopo la prestazione opaca vista all’esordio.

Secondo Rambaudi, è essenziale un cambio di mentalità immediato: «Non credo che Sarri cambierà qualcosa», ha spiegato. «Il suo credo è chiaro: centrocampo a tre, gioco posizionale. Ma ora il vero problema non è lo schema, quanto la testa. La partita contro il Verona deve essere quella che riaccende l’anima della Lazio, quella che fa ritrovare convinzione e grinta». La squadra è apparsa scarica e poco aggressiva, e l’ex calciatore insiste che non ci sia tempo da perdere.

Un altro aspetto cruciale è il rapporto con lo Stadio Olimpico, spesso un tallone d’Achille: «Va sfatato il tabù-Olimpico», ha ribadito Rambaudi. «In certe squadre, i giocatori non amano inseguire sempre gli altri, giocare in funzione dell’avversario. Serve una Lazio padrona del campo». Questa partita potrebbe essere il momento ideale per dimostrare una maggiore dominanza in casa.

Parlando delle scelte tecniche, Rambaudi ha toccato anche la formazione: «Sarri è un ottimo allenatore, ha una sua identità di gioco ben definita, soprattutto in fase difensiva. Però qualcosa davanti va sistemato. Questa rosa non è affatto scarsa». E su un elemento chiave, ha aggiunto: «Togliere Rovella sarebbe un errore. Per me è fondamentale. Cataldi può fare bene da mezzala, ma non è questione di moduli: conta come interpreti la partita. E in questo momento vedo troppo nervosismo».

In vista dello scontro con il Verona, la Lazio deve dimostrare di saper reagire sul campo, non solo a parole. Con il campionato che ha appena iniziato, una prestazione convincente potrebbe essere l’inizio di una stagione da protagonista, ma un altro passo falso rischierebbe di pesare come un macigno.

Verona spiazza Lazio: il nuovo acquisto potrebbe dare agli gialloblu l’edge decisivo

Verona sorprende con un colpo last minute prima della sfida con la Lazio!

Chissà se questo nuovo attaccante cambierà le carte in tavola nella partita contro la Lazio? Il Verona ha messo a segno un acquisto intrigante dalla Bundesliga, e potrebbe rendere il match allo Stadio Olimpico ancora più elettrizzante. #Verona #Lazio #SerieA #Calcio

A pochi giorni dalla sfida tra Lazio e Verona, prevista allo Stadio Olimpico per la seconda giornata di Serie A 2025-2026, il club scaligero ha piazzato un colpo di mercato che potrebbe influenzare l’andamento del match. Il Verona ha annunciato ufficialmente l’arrivo di un nuovo attaccante proveniente dall’Hoffenheim, attirando subito l’attenzione e aggiungendo un tocco di mistero a un incontro già carico di aspettative.

Il comunicato diffuso dalla società veneta nella giornata odierna non solo ha entusiasmato i tifosi gialloblù, ma ha anche fatto riflettere l’ambiente biancoceleste, che si prepara a un match delicato dopo il ko della Lazio a Como. Questo rinforzo arriva proprio al momento giusto, suscitando curiosità su come potrebbe impattare il gioco.

Un elemento chiave per l’allenatore Paolo Zanetti in vista di Lazio-Verona è proprio questo nuovo attaccante, il cui nome non è stato ancora confermato in via ufficiale nei dettagli del comunicato. Il giocatore è stato ingaggiato per rafforzare il reparto offensivo, visto che nella prima giornata contro l’Udinese la squadra ha dimostrato compattezza ma è mancata incisività negli ultimi metri. Con questo innesto, il Verona mira chiaramente a diventare più pericoloso in attacco, e la tempistica dell’arrivo non fa che aumentare l’interesse per la partita.

La sfida tra Lazio e Verona si preannuncia come un crocevia importante per entrambe le formazioni. I biancocelesti sono obbligati a riscattare la pessima prestazione della prima giornata, mentre il Verona vuole dare continuità al punto conquistato a Udine e sfruttare una Lazio ancora in fase di assestamento. Il nuovo acquisto potrebbe rivelarsi un’arma in più, magari da utilizzare a gara in corso per sorprendere la difesa avversaria.

In programma domenica 31 agosto alle ore 20:45, Lazio-Verona promette spettacolo e tensione, con due squadre alla ricerca di risposte e di punti cruciali per dare forma alla loro stagione. Non perdetevi questa sfida che potrebbe riservare colpi di scena imprevisti.

La speranza - AAA cercasi Zaccagni disperatamente. Il calo (motivazionale) del capitano della Lazio

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La Lazio non ha potuto fare calciomercato e gli uomini a disposizione di mister Sarri sono gli stessi dello scorso anno. La dirigenza e il gruppo hanno confermato il capitano della squadra, quel Mattia Zaccagni che non appare più quello di due anni fa.

Cresciuto nella giovanili del Verona, venne acquistato da Lotito a luglio 2021 per quindici milioni. Zaccagni è un centrocampista offensivo, non troppo veloce, ma molto bravo tecnicamente e anche a livello tattico, seppur poco propenso a ripiegare in fase difensiva. Nonostante il calo, una sorta di velata svogliatezza, Zaccagni anche nello scorso anno in Serie A, ha collezionato otto reti e sei assist. I numeri dicono che Mattia ha sempre dato il suo contributo alla Lazio: il primo anno, proprio con Sarri sulla panchina biancoceleste (stagione 2021/22) dopo cinque anni di Inzaghi, collezionò ventinove presenze con quattro gol e sei assist.

Il rendimento di Zaccagni con la Lazio

L’anno successivo, quello del famoso secondo posto della Lazio, Zaccagni ha giocato praticamente quasi sempre (35 gare su 38), realizzando ben dieci reti e sette assist. Poi qualcosa si è leggermente incrinato, (l’anno dell’esonero di Sarri a cui subentrò Tudor), il numero dieci della Lazio giocò meno (28 gare di campionato) con solo sei gol e due assist. Lo scorso anno con Baroni, Mattia è tornato a fare dei buoni numeri (34 presenze) otto gol e sei assist.

Ma quello che appare evidente a molti, è il fatto che Zaccagni sembra quasi demotivato, svolgendo il suo compitino e poco altro. Fermo restando che non abbia caratteristiche da capitano, il trentenne della Lazio si trova ora di fronte una stagione decisiva per la sua personale carriera. Chissà se Sarri riuscirà di nuovo a valorizzare le sue caratteristiche offensive per ritrovare quella rete che manca ormai dalla vittoria mozzafiato in casa del Milan andata in scena il 2 marzo scorso. Daje Mattia, la Lazio ha bisogno del tuo talento!

Noslin e la Lazio: un matrimonio traballante? Le mosse della squadra biancoceleste

Noslin rimane alla Lazio: rifiuta l’offerta del Parma e resta una pedina chiave! #Lazio #Calcio #TransferMarket

Il destino di Tijjani Noslin con la Lazio sembra più solido che mai, almeno fino a gennaio prossimo. Immaginate la sorpresa quando l’offerta del Parma è stata respinta senza esitazioni: un prestito oneroso da 1,5 milioni di euro con diritto di riscatto, che poteva sembrare allettante, ma la dirigenza ha scelto di tenere saldo il giocatore. Noslin resta alla Lazio: un’alternativa fondamentale per Sarri – questa frase riecheggia come un’eco tattica, evidenziando quanto il suo ruolo sia cruciale per le strategie della squadra.

Ma perché questa decisione? Innanzitutto, ragioni economiche che fanno riflettere: Noslin è stato acquistato dal Verona solo tre mesi fa per circa 15 milioni di euro, un investimento significativo che la società non vuole sottovalutare. Mandarlo in prestito senza garanzie concrete rischierebbe di deprezzare un asset chiave, andando contro la logica di mercato adottata dalla dirigenza.

E poi, c’è l’aspetto tecnico che intriga ancora di più. Con l’arrivo della Coppa d’Africa, prevista tra dicembre e gennaio, la Lazio potrebbe perdere Boulaye Dia per settimane, lasciandosi con Castellanos come unica punta centrale. Ecco perché la permanenza di Noslin diventa strategica, dato che, nonostante sia un esterno offensivo, ha già dimostrato di adattarsi al ruolo di centravanti, offrendo flessibilità e soluzioni imprevedibili.

Non è tutto: Sarri ha espresso chiaramente il suo desiderio di mantenere Noslin in rosa, apprezzando il suo dinamismo e la capacità di inserirsi negli spazi con intelligenza. Queste qualità potrebbero fare la differenza in un sistema di gioco che richiede versatilità, rendendo il giovane olandese un elemento imprevedibile e affascinante da seguire.

Insomma, per ora Noslin resta a Formello, continuando la sua crescita in una squadra ambiziosa. La Lazio scommette su di lui non solo per l’immediato, ma anche per il futuro, con la finestra di gennaio che potrebbe riaprire scenari solo se ci fossero cambiamenti nella rosa o proposte più convincenti. Chissà come si evolverà questa storia?

Rigore sospetto: Lazio infuriata dopo Como, cosa nasconde l’episodio su Castellanos?

Polemiche infuocate per la Lazio dopo il ko a Como: l’arbitra Nicolosi rivela dettagli sul rigore negato! #Lazio #SerieA #Arbitraggio

Le tensioni non accennano a spegnersi per la Lazio, reduce da una sconfitta amara sul campo del Como, con al centro di tutto un episodio che ha fatto discutere: il rigore non assegnato a Castellanos. Quell’intervento dubbio nell’area avversaria ha acceso i riflettori sulle decisioni arbitrali, lasciando i tifosi a chiedersi cosa sarebbe successo se l’arbitro avesse optato per il penalty. Ora, entra in scena l’arbitra internazionale Manuela Nicolosi, che ha condiviso il suo punto di vista in una recente apparizione televisiva, alimentando ancora di più la curiosità su una partita che ha lasciato più domande che risposte.

Nicolosi non ha risparmiato parole forti sull’episodio: «Per la Lazio era rigore netto». Analizzando il momento chiave, l’arbitra ha ricostruito la scena con precisione: durante la trasmissione, ha esaminato con attenzione il controverso istante al 40° minuto del primo tempo, dove Castellanos era in pieno possesso del pallone all’interno dell’area di rigore del Como. «Perrone interviene da dietro, e dalle immagini disponibili sembra chiaro che non tocchi il pallone, ma colpisca direttamente la gamba d’appoggio dell’attaccante della Lazio».

Secondo Nicolosi, tutti gli elementi per un rigore c’erano: «L’attaccante biancoceleste ha pieno controllo della sfera e viene sbilanciato da un intervento che non sembra in alcun modo regolare. Il fatto che l’arbitro Manganello fosse vicino all’azione rende ancora più inspiegabile la sua decisione di lasciar correre». Questa valutazione non fa che aumentare l’interesse intorno a una scelta che potrebbe aver cambiato il corso della gara, lasciando spazio a speculazioni su cosa è successo davvero in quel frangente.

Ma c’è un altro aspetto che Nicolosi ha voluto evidenziare, suscitando ancora più interrogativi: il silenzio dei media su questa vicenda. «Mi colpisce che nessuna trasmissione sportiva abbia analizzato l’azione nel dettaglio durante il weekend. Quando si tratta della Lazio, sembra che alcuni episodi passino sotto traccia, e questo non aiuta a creare trasparenza». È un punto che fa riflettere, specialmente per chi segue da vicino le dinamiche del campionato, dove ogni dettaglio può fare la differenza.

Mentre il club biancoceleste non ha emesso dichiarazioni ufficiali, l’atmosfera tra i tifosi è palpabile, con molti che vedono in quel rigore negato un turning point cruciale per la partita contro il Como. Questo malumore si aggiunge alle difficoltà di un inizio stagione complicato, tenendo viva l’attenzione su un tema che continua a infiammare le discussioni.

Ora, con la prossima sfida all’Olimpico contro il Verona all’orizzonte, la Lazio deve ritrovare equilibrio e focus, ma le polemiche arbitrali restano un argomento che tiene banco, lasciando i fan in attesa di sviluppi che potrebbero ribaltare le prospettive.

Formazioni audaci per Lazio-Verona: Gli allenatori sfidano le regole del gioco?

#LazioRiscatto: Dopo lo stop con il Como, i biancocelesti sfidano il Verona per una rimonta epica all’Olimpico! #SerieA #Biancocelesti #Verona

La Lazio arriva a questo scontro con il Verona carica di motivazioni, dopo una sconfitta bruciante che ha lasciato l’amaro in bocca. Immaginatevi i giocatori, decisi a cancellare quella delusione e a dimostrare di che pasta sono fatti, tornando tra le mura amiche dello Stadio Olimpico per la seconda giornata di Serie A 2025-2026. Domenica 31 agosto, alle 20:45, sarà l’occasione perfetta per rialzare la testa contro una squadra agguerrita – chissà se riusciranno a trasformare la rabbia in gioco vincente?

L’ambiente biancoceleste è in fermento, con i tifosi che attendono una risposta forte e immediata. Si parla di una formazione collaudata, pronta a scendere in campo con il solito 4-3-3, ma con qualche sorpresa che potrebbe fare la differenza. LAZIO (4-3-3): Provedel; Marusic, Gila, Provstgaard, Nuno Tavares; Guendouzi, Rovella, Dele-Bashiru; Cancellieri, Castellanos, Zaccagni. In panchina ci sono opzioni come Mandas, Furlanetto, Lazzari, Hysaj, Pellegrini, Cataldi, Belahyane, Basic, Noslin, Pedro e Dia, con l’allenatore che dovrà gestire assenze e dubbi, come quelle su Vecino, le cui condizioni sono ancora in bilico, mentre Patric, Isaksen e Gigot rimangono indisponibili.

Dall’altra parte, il Verona di Paolo Zanetti arriva dopo un pareggio solido a Udine, mostrando una squadra compatta e pronta a sorprendere. VERONA (3-5-2): Montipò; Nunez, Ebosse, Frese; Oyegoke, Niasse, Bernede, Serdar, Bradaric; Giovane, Mosquera. I gialloblù potrebbero sfruttare contropiedi letali, e la Lazio dovrà stare attenta per evitare brutte sorprese – ma è proprio questo il bello di una sfida del genere, dove ogni mossa potrebbe ribaltare il match.

Con l’Olimpico pronto a infiammare l’atmosfera, i biancocelesti non hanno alternative: una vittoria è essenziale per ridare slancio al morale e alle ambizioni stagionali. Riusciranno a lasciarsi alle spalle quel ko e a iniziare una nuova storia? L’attesa è palpabile, e tutto dipenderà da come si muoveranno in campo.

Biglietti Lazio-Verona. Prezzi aggiornati e vendita in salita. Previsti 40.000 tifosi

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COMUNICATO UFFICIALE

La S.S. Lazio informa che sono in vendita i biglietti per la gara di Serie A Enilive Lazio–Hellas Verona, in programma domenica 31 agosto alle ore 20:45 presso lo Stadio Olimpico.

Nonostante la sconfitta di Como, a oggi sono stati staccati circa 6.000 biglietti per la gara contro il Verona, a cui si aggiungono i 30.000 tifosi della Lazio abbonati. Si prevedono per domenica sera circa 40.000 tifosi pronti a sostenere la Lazio

Modalità di acquisto

I tagliandi potranno essere acquistati attraverso i seguenti canali:

  • On-line tramite il circuito Vivaticket;
  • Punti vendita Vivaticket presenti sul territorio.

Le tariffe agevolate per invalidi al 100% e disabili in carrozzella, entrambe comprensive di accompagnatore, saranno disponibili esclusivamente presso i negozi Lazio Style 1900.

Fidelity Card

Tutti i possessori di Fidelity Card “Millenovecento” o “Eagle” non abbonati potranno richiedere, anche online, che il titolo di ingresso venga caricato elettronicamente sulla propria tessera al momento dell’acquisto.

Prezzi e riduzioni

  • Al costo dei biglietti online sarà applicata una commissione di servizio pari al 3,80%.
  • I biglietti ridotti per invalidi civili al 100% e per la Tribuna Tevere non deambulanti (con accompagnatore) sono disponibili solo presso i negozi Lazio Style 1900.
  • Tariffa Ridotto Under 16: riservata ai ragazzi nati dal 01/01/2009.
  • Omaggio Under 14: tutti i nati dal 01/01/2011, accompagnati da un genitore o parente entro il 4° grado con biglietto a pagamento, potranno accedere gratuitamente allo stadio ritirando contestualmente biglietto omaggio e titolo d’ingresso dell’accompagnatore.Prezzi_ok.jpg
    • Il ritiro potrà avvenire esclusivamente presso i negozi Lazio Style 1900 e, il giorno della gara, presso la biglietteria di Via Nigra.
  • I bambini nati dal 01/01/2021 entrano gratuitamente senza biglietto, previa presentazione di documento d’identità o tessera sanitaria.

Accessi allo Stadio Olimpico

  • Via dei Gladiatori: Media, Sponsor Hospitality, Tribuna d’Onore, Autorità, Tribuna Monte Mario;
  • Piazza Lauro De Bosis: Tribuna Tevere, Distinti Sud Est;
  • Viale delle Olimpiadi: Curva Maestrelli;
  • Via Nigra – Stadio dei Marmi: Tribuna Disabili in Carrozzella;
  • Piazza Piero Dodi: Curva Nord, Distinti Nord Est e Nord Ovest, Tribuna Tevere.

Norme di sicurezza e vendita

  • L’acquisto in punto vendita richiede obbligatoriamente l’esibizione di un documento d’identità valido, pena l’impossibilità di emettere il titolo d’accesso (D.L. 8/2/2010 n. 8).
  • Non sono considerati validi i documenti di guida di nuova generazione che non riportino l’indirizzo di residenza.
  • In vendita libera è possibile acquistare fino a quattro biglietti per persona, presentando anche solo la copia dei documenti per gli altri tre.

Cambio nominativo

  • È consentito il cambio nominativo di biglietti e abbonamenti (con corrispondenza tariffaria: donna per donna, under per under, ecc.), ad eccezione dei biglietti del settore ospiti.
  • La procedura può essere effettuata online.

Biglietteria giorno gara

  • Dalle ore 16:45 sarà attiva la biglietteria presso il box di Via Nigra – Stadio dei Marmi.
  • Nello stesso orario (16:45–18:45) e presso il medesimo punto vendita saranno distribuiti i biglietti CONI e FIGC (Sportello Accrediti).

Striscioni

Per esporre striscioni non censiti dall’Osservatorio, è obbligatorio presentare richiesta entro 48 ore dall’evento, compilando l’apposito modulo e inviandolo all’indirizzo SLO@ssLazio.it. L’interessato sarà ricontattato solo in caso di esito negativo.

Lazio in fibrillazione: il ritorno di Lotito è una bomba in arrivo? Nuova indiscrezione agita i tifosi

Dove è finito il presidente Lotito dopo la sconfitta della Lazio? Una scelta che fa discutere e potrebbe sorprendere i tifosi! #Lazio #SerieA #Calcio

La Lazio sta ancora digerendo l’amara sconfitta contro il Como, un colpo che ha lasciato ferite aperte nel gruppo. Ma c’è un’assenza che sta accendendo la curiosità: il presidente Claudio Lotito, infatti, è rimasto lontano dalla squadra. Secondo fonti attendibili, si trova a Cortina d’Ampezzo e non ha piani per tornare a Roma prima dell’inizio della prossima settimana. Una distanza fisica che, per ora, significa nessun intervento diretto dal numero uno del club.

Questa scelta arriva in un momento cruciale per l’ambiente biancoceleste, con la squadra che deve reagire in fretta a questo inizio stentato. Lotito ha deciso di non anticipare il suo rientro, e questo potrebbe tradursi in un’assenza anche per l’esordio casalingo all’Olimpico contro il Verona. Immaginate i tifosi che si chiedono: è un segnale di fiducia nello staff, o un modo per evitare tensioni in una fase delicata? Una mossa che non mancherà di far chiacchierare addetti ai lavori e appassionati.

In fondo, le prime giornate di campionato sono sempre un test cruciale, soprattutto per una Lazio rinnovata dal mercato estivo. Senza Lotito sugli spalti, potrebbe essere interpretato come un approccio più defilato, ma chissà se nasconde qualcos’altro. La squadra, però, ha l’obbligo di rialzarsi subito e dimostrare che la battuta d’arresto contro il Como è solo un incidente isolato. La sfida contro il Verona sarà un vero banco di prova, non solo per i giocatori, ma anche per vedere come risponderà il pubblico.

Eppure, anche da lontano, Lotito non resterà indifferente alle vicende del club. Come al solito, continuerà a seguire tutto da vicino, magari con un messaggio o un intervento discreto per supportare il gruppo. Alla fine, ciò che conta è che la Lazio dimostri sul campo di essere all’altezza delle aspettative, con o senza il suo presidente al timone.

Ultime notizie Lazio: Caressa analizza la prima Lazio del Sarri-bis

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Fabio Caressa, noto giornalista e telecronista italiano, ha analizzato la prima giornata di Serie A appena conclusa tramite un video sul suo canale YouTube ufficiale. Tra i vari temi di discussione, è emerso anche quello relativo alla disastrosa partita preparata da Sarri contro il Como di Cesc Fabregas.

Caressa riponeva molta speranza nella Lazio di Mau per l’esordio stagionale. Secondo il giornalista, il tecnico toscano era avvantaggiato rispetto agli altri per non aver fatto mercato. Quello che poteva essere interpretato da molti come uno svantaggio, per Caressa era in realtà in piccolo “pro” in suo favore.

Questo perché non avendo nuovi elementi da dover allenare e plasmare in base alle proprie volontà, Sarri ha avuto la squadra al completo fin dai primi giorni della preparazione pre-campionato.

Tuttavia, malgrado infortuni e assenze varie, il tecnico ex Napoli non è riuscito a imporre il proprio gioco contro un Como letteralmente imPAZzito. La soluzione secondo Caressa è solo una. Di seguito le sue dichiarazioni:

“Lazio flop. I biancocelesti hanno giocato male a como. Ero convintissimo che la Lazio sarebbe partita forte perché pensavo che sarri, non avendo fatto mercato e avendo la squadra completa da inizio preparazione, sarebbe partito forte con le sue convinzioni. Ma non è andata così. Questo perché c’è un clima un po’ particolare: quando non ti puoi muovere sul mercato, deve scattare una scintilla nello spogliatoio di andare tutti verso la stessa direzione. Se scatta, invece, una scintilla opposta, quella della depressione, senza esaltazione, non si fanno le cose bene.  Sarri deve fare un lavoro alla Mourinho: far sentire la squadra sola contro tutti

Ultime notizie Lazio: Cassano e Sarri, un rapporto ambivalente: “la sua comunicazione non mi piace”

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Antonio Cassano

, durante l’analisi della prima giornata di campionato fatta nel podcast “Viva el Futbol” insieme a Lele Adani e Nicola Ventola, ha esaminato i vari progetti tecnici delle big di Serie A.

Tra questi, l’ex attaccante giallorosso ha dichiarato di riporre maggiore fiducia a Maurizio Sarri, alla guida della Lazio, rispetto a Massimiliano Allegri, tecnico del Milan.

Nella fattispecie, tra i vari argomenti di discussione, durante il podcast, è uscito quello relativo alla capacità dei singoli allenatori di saper allenare un gruppo squadra ai fini di un miglioramento individuale. Come riferito da “fantantonio“, Allegri non è un mister su cui riporre le basi per un progetto che miri a una crescita di gruppo, perché “bravo a vincere solo con squadre già forti“.

Il tutto è emerso durante l’analisi della partita del Milan, che ha visto i rossoneri perdere a San Siro per 2 a 1 contro la Cremonese, regalando a Davide Nicola la prima storica vittoria dei grigiorossi, dopo più di un secolo, alla scala del calcio.

Cassano, andando controcorrente rispetto al pensiero di Ventola e Adani, ha dichiarato di non riporre fiducia nel progetto Milan guidato da Allegri, facendo un paragone con quanto sta facendo Sarri alla Lazio. Ecco le sue parole a tal proposito:

“Sarri è un presuntuoso come Allegri, però è uno che dalla terza categoria ad oggi ha fatto un tipo di calcio lavorando tanto. Poi può essere bravo, meno bravo, ma lui ha sempre detto che dalle serie inferiori è arrivato a vincere lo Scudetto (con la Juventus nella stagione 2019-2020). Bravo perché ha lavorato e sa lavorare. Poi la Lazio ha qualche problema, ma io do fiducia a uno come Sarri (rispetto ad Allegri), anche se la sua comunicazione non mi piace”

Calciomercato Lazio: Gigot in fuga verso l’estero, il difensore francese non si trattiene!

Il futuro di Samuel Gigot lontano dalla Lazio: verso l’estero per una nuova sfida? #Calciomercato #Lazio #DifensoriInMovimento

Immaginate un difensore esperto come Samuel Gigot, classe 1993, che si trova improvvisamente ai margini di un grande club come la Lazio. Dopo una stagione segnata da una fastidiosa lombosciatalgia che lo ha tenuto fuori dal campo nelle ultime settimane, il francese è stato escluso dai piani tecnici della squadra. Questa mossa del club biancoceleste lascia spazio a intriganti possibilità: Gigot è ormai avviato verso una cessione, con la sua condizione fisica non ancora ottimale che ha spinto a evitare ulteriori rischi.

Ma cosa attende il giocatore noto per la sua aggressività difensiva e la leadership in campo? Nei mesi scorsi, diverse società estere hanno mostrato interesse per lui. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, anche la Cremonese aveva sondato il terreno, ma Gigot ha rifiutato questa destinazione, preferendo esplorare opportunità al di fuori dell’Italia. Questa scelta solleva la domanda: quali orizzonti internazionali lo attirano davvero?

Con il mercato italiano ormai chiuso, la Lazio sta valutando opzioni in leghe dove le trattative sono ancora attive. In Grecia, ad esempio, la finestra si chiuderà il 12 settembre, e il PAOK Salonicco ha espresso un interesse concreto. Il club, guidato da Razvan Lucescu, sta considerando anche altri profili come Alessandro Vogliacco del Genoa, il che rende la corsa per Gigot ancora più incerta e avvincente.

In Turchia, dove il mercato resta aperto fino all’8 settembre, la situazione si scalda ulteriormente. Squadre come il Rizespor sono in pole position per accaparrarsi le prestazioni del difensore francese, alla ricerca di rinforzi per la difesa. Potrebbe essere l’occasione perfetta per Gigot di rilanciare la sua carriera in un contesto nuovo e stimolante.

Non dimentichiamo, però, piste più esotiche che potrebbero stuzzicare la curiosità. Dubai e Qatar emergono come opzioni valide, soprattutto per gli aspetti economici. In questi mercati, Gigot potrebbe trovare un ambiente meno competitivo ma con contratti allettanti, aprendo scenari imprevedibili per il suo futuro.

La vicenda di Samuel Gigot resta fluida e piena di colpi di scena, con la Lazio determinata a chiudere una trattativa prima della fine delle finestre internazionali. Gli appassionati del calciomercato non potranno fare a meno di seguire gli sviluppi: chissà dove atterrerà il difensore?