martedì, Aprile 16, 2024

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Paradisi ‘fiscali’. Lo scandalo coinvolge ministri, re e calciatori. Anche italiani..

Il più grande scandalo finanziario della storia legato all’evasione fiscale vede coinvolti assieme ministri, re, presidenti, miliardari, calciatori.

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PARADISO FISCALE – Così chiamati, sono tutti quei paesi con una tassazione nulla o agevolata dove vengono trasferite grosse somme di denaro. La ragione di una scelta del genere è più che altro politica: attirare molto capitale proveniente dai paesi esteri, fornendo in cambio una tassazione estremamente ridotta.

Avendo fatto questa premessa sfogliamo la margherita dei conti ‘offshore’, scandalo denominato Panama papers, che sta tirando in causa i potenti del mondo, aventi conti ‘agevolati’ all’estero, che grazie alle rivelazioni di un informatore alla Suddeutsche Zeitung stanno venendo a galla. Quest’ultimo ha divulgato le informazioni con più di 100 giornali di oltre 70 paesi che fanno parte dell’International Consortium of Investigative Journlists (ICIJ).

WHO ? – Il presidente russo Vladimir Putin sembra avere fatto ricorso nel modo più abile e massiccio — due miliardi di dollari — ai servizi panamensi. Il suo nome non compare mai direttamente nei documenti, e questo è un aspetto che conterà non poco nella sua difesa. Coinvolta la famiglia del leader cinese Xi Jinping a sua volta promotore di dure campagne anti-corruzione, i capi di Stato, tra cui il re Salman dell’Arabia Saudita, il presidente ucraino Petro Poroshenko acerrimo nemico di Putin, il premier islandese Sigmundur Gunnlaugsson, il presidente argentino Mauricio Macri, il presidente degli Emirati Arabi Uniti Khalifa bin Zayed — e le star del calcio come il campione argentino Lionel Messi e il presidente (sospeso) dell’Uefa, Michel Platini.

MADE IN ITALY – Tanti gli italiani coinvolti. L’Espresso che ha l’esclusiva per lo stivale, cita tra i coinvolti Luca di Montezemolo, l’imprenditore Giuseppe Donaldo Nicosia coinvolto in un’inchiesta per ‘truffa’ con Marcello Dell’Utri e il pilota di Formula 1 Jarno Trulli. Focus di questo ‘enorme’ giro di denaro lo studio Mossack Fonseca, che ha sede a Panama, e che avrebbe curato gli interessi di Montezemolo per creare un conto all’estero. Circa un migliaio i clienti provenienti dall’Italia, tra cui due grandi istituti di credito: Unicredit e Ubi.

 

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