Clima battagliero in casa Bayer a poco meno di 24 ore dal ritorno del preliminare di Champions. Il messaggio postato su Twitter (“Non abbiamo mai perso nella storia dei preliminari”) è stato di buon auspicio per la compagine tedesca, che ha rimpolpato la propria striscia positiva e interrotto invece quella della Lazio, anch’essa imbattuta ai playoff Champions con 3 passaggi del turno su 3 apparizioni. Il quarto purtroppo non è arrivato e adesso la strada dei rimpianti si allarga decisamente: perché i biancocelesti ci credevano, speravano di archiviare con un impresa un estate travagliata che invece si è conclusa nella maniera più ovvia. Molte sono le cause di questa situazione, ma forse una più di tutte può aiutare a capire meglio come si sia arrivati al tracollo. Vale a dire la mancanza di personalità, carattere ed esperienza, determinante sia nel fallimento degli obiettivi stagionali (la Supercoppa a Shanghai e il preliminare ieri) sia nella difficoltà di affrontare, anche nella scorsa stagione, impegni importanti. Davvero poco confortante il bilancio dell’ultimo anno, corredato inoltre dalle due sconfitte nel detby e attenuato in parte dalla conquista del terzo posto in quel di Napoli. Anche se nemmeno lì la gestione della gara è stata impeccabilissima.
Per il resto le ultime finali giocate non hanno regalato sorrisi alla truppa capitolina, rimasta a guardare la Juventus alzare al cielo ben due Coppe.Potrebbe interessarti
E non va meglio sul fronte degli scontri diretti con Juve e Roma, dove in 4 gare i biancocelesti hanno rimediato solo un pari (per giunta amaro, all’andata con i giallorossi) a fronte di 3 sconfitte (di cui 2 pesanti con i bianconeri e una amatissima, perché è costata il secondo posto, nel derby di ritorno). Il bottino pieno è riuscito solo con la Fiorentina, mentre Napoli, Milan e Inter hanno tolto punti in almeno un occasione. E, per concludere, nemmeno il mercato ha contribuito a infondere nella rosa biancoceleste quelle virtù utili a non sentire la paura e a salire a 4 per volta gli scalini che portano alle vette più alte.

