Anche l’occhio vuole la sua parte, recita un vecchio adagio. E quando le tifose laziali presenti ad Auronzo per il ritiro hanno potuto ammirare da vicino uno dei nuovi acquisti biancocelesti, i commenti sono stati positivi così come non avveniva da tempo. Wesley Hoedt si è preso immediatamente i cuori della parte “rosa” della tifoseria biancoceleste, fisico possente e faccia da attore. Ma solo il campo avrebbe potuto emettere il verdetto più importante: ok la bellezza, ma la sostanza? Il primo esame da titolare contro l’Udinese è stato superato a pieni voti: un sospiro di sollievo per tutti, visto che sia l’occhio maschile che quello femminile dei tifosi non era stato troppo rassicurato dai test estivi dell’ex AZ Alkmaar.
I DURI HANNO DUE CUORI – La Lazio, che ha dimostrato un occhio clinico particolare nelle ultime stagioni nella scoperta di nuovi talenti, ha puntato forte sul difensore olandese, classe ’94, sin dallo scorso anno, quando provò a portarlo a parametro zero nella rosa di Pioli.Potrebbe interessarti
CIME TEMPESTOSE – Lo scenario di Lazio-Udinese è stato in fondo da pellicola d’altri tempi: pioggia battente, grida in mezzo al campo e gioco duro nel fango, in attesa di quel riscatto che Matri ha portato per la gioia di tutto il popolo biancoceleste. Ma sotto l’acquazzone il profilo di Hoedt si stagliava come su una locandina di Hollywood: con De Vrij ai box, il connazionale che spera di ricalcarne le orme nella Nazionale orange (per ora Hoedt fa parte dell’Under 21) ha dimostrato di essere più di una faccia da copertina. Buone chiusure e applicazione tattica feroce contro la velocità di Zapata e Thereau. E alla fine anche lui è andato a raccogliere gli applausi della Curva Nord, zuppo dalla testa ai piedi, ma con la gioia di aver dimostrato di esserci a tutti gli effetti. Il sogno è fare coppia con De Vrij: la concorrenza interna è tanta, ma Wesley il bello, ora che ha dimostrato di essere anche buono, non ha paura: sperando di non doversi fare largo tra i compagni come avvenuto all’AZ Alkmaar… ma quelle in fondo, sono rare eccezioni: cose da film.
Fabio Belli

