A pochi giorni dalla partita dell’Italia contro l’Azerbaijan ha parlato in conferenza stampa il centrocampista biancoceleste Marco Parolo. Ecco cosa ha detto: “Sabato non sarà una partita semplice, loro ci tengono a fare bella figura nel nuovo stadio e daranno il 110%. Il fatto che vengono da 4 risultati utili li dà morale. Noi sappiamo che vincendo questa partita chiuderemmo la vicenda qualificazione quindi la stiamo preparando come se fosse una finale”. Ha sollevato qualche polemica la scelta di Insigne di lasciare gli Azzurri, ma Parolo difende il compagno: “Chiunque viene in Nazionale vuole starci il più possibile, se un giocatore va via è perché ha qualche fastidio fisico e sa di non poter giocare. E’ un peccato per Insigne che sta facendo bene, è un giocatore importante e speriamo si riprenda presto. Pressioni della società? Conta quello che vuole il giocatore. Chi mette la maglia della Nazionale vuole dare il massimo e il club viene messo da parte. Lorenzo ha parlato sia con lo staff della Nazionale che con quello del Napoli e hanno deciso insieme che era meglio lasciare il ritiro. Sicuramente non avremo il giocatore più in forma della serie A, però ci sono altri attaccanti che stanno facendo molto bene in campionato. Non bisogna mai dipendere da un giocatore, tutti devono essere in grado di cambiare la partita.
Parolo non sa se giocherà sabato: “Il mister ci tiene tutti sulle spine, coinvolgendoci tutti quanti.Potrebbe interessarti
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C’è spazio anche per parlare di Lazio: “L’inizio di stagione è stato complicato per i tanti infortuni che non ci hanno permesso di lavorare tutti insieme. Quando sono rientrati i giocatori importanti abbiamo ritrovato compattezza e la possibilità di ruotare i giocare. Abbiamo ripreso il discorso abbandonato nella scorsa stagione. Siamo in una buona posizione di classifica ma dobbiamo migliorare le nostre prestazioni. Se mettiamo sempre lo spirito delle ultime gare lottando su tutti i palloni possiamo rimanere in alto in classifica fino a fine stagione. Dopo Napoli c’è stata la presa di coscienza che dovevamo tornare umili e lottare l’un per l’altro. Se non si lavora di squadra e non ci si mette a disposizione del compagno non si va da nessuna parte. Noi ci siamo cullati del terzo posto della scorsa stagione e ci serviva una sberla per ritrovare umiltà e cattiveria che avevamo l’anno scorso. La gara del San Paolo ci ha permesso di rimetterci in carreggiata. Il ritorno di Biglia e Djordjevic ci ha ridato delle certezze e la possibilità di giocare in un certo modo”.
Fabrizio Piepoli


