Ormai è vero caos alla Lazio, difficile trovare un aspetto positivo a cui aggrapparsi. Il pareggio con il Palermo fa male non solo per il risultato, ma perché arriva dopo tre sconfitte consecutive e troppi malumori. Le dichiarazioni e i comportamenti dei big gettano forti ombre sull’unità del gruppo e la società corre subito ai ripari.
IN RITIRO PUNITIVO Il giorno dopo è ancora più duro, perché ci si ritrova subito a Formello per la ripresa degli allenamenti. Il ds Tare si è confrontato con il tecnico Pioli, che infatti inizialmente non ha diretto la seduta, poi con tutta la squadra. Toni decisi, musi lunghi, clima teso: la dirigenza biancoceleste opta per il ritiro punitivo, da stasera e a tempo indeterminato: potrebbe chiudersi con la sfida di Europa League contro il Dnipro o continuare fino alla trasferta di Empoli. E’ già successo dopo il 5-0 contro il Napoli, ma in quel caso è stato Pioli stesso a decidere per il ritiro: un modo per ricompattare il gruppo e l’ambiente, stavolta è un po’ diverso.
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MARCHETTI RINNOVA, LULIC NO Questa sarà una settimana decisiva anche se al momento è escluso l’esonero del tecnico come la cessione dei pezzi pregiati a gennaio: a meno di richieste esplicite dei giocatori, nessun addio nell’immediato ma a giugno rischia di essere vera rivoluzione. Il rinnovo di Lulic si fa sempre più complicato, il bosniaco è tra quelli che potrebbe salutare in estate senza firmare un nuovo accordo con la Lazio: la società biancoceleste gli offre un ingaggio da 1,3 milioni a stagione o un’offerta da almeno 15 milioni per salutare la Capitale. Più vicino invece quello di Marchetti, che alla fine si sarebbe deciso ad accettare la proposta della società biancoceleste: 1,5 milioni a stagione più premi legati alle prestazioni personali e di squadra fino al 2018. Nessuna opzione per un eventuale terzo anno, le firme nero su bianco dovrebbero arrivare nel mese di dicembre. Almeno un sorriso, nel caos Lazio.
Fonte : Il Tempo

