Che si chiami destino, cabala o semplice coincidenza, ci sono dei periodi in cui sembra inevitabile che tutto vada male. Momenti in cui la sfortuna, generalmente cieca, invece ci vede benissimo e decide di accanirsi su di te. Per l’attuale tecnico della Lazio, Stefano Pioli, questo periodo nero è certamente identificabile nel mese di novembre.
NOVEMBRE DA INCUBO PER PIOLI: IN CARRIERA MEDIA DI 3,5 PUNTI – Nell’attuale campionato sono già due sconfitte su due (Roma prima, Milan poi), ma il dato preoccupante è che si tratta di numeri negativi che si ripetono nel corso del tempo. Nelle sue varie esperienze in panchina in serie A, infatti, la media nel mese di novembre è di appena 3,5 punti: sostanzialmente una vittoria “abbondante”, niente di più. Un andamento da retrocessione, fortunatamente compensato dai mesi successivi, dove Pioli riesce a far crescere la media: 4,8 a dicembre, 5,2 a gennaio, 6 a febbraio, 7,7 a marzo (nella “benedetta primavera” il suo periodo migliore), 6,5 ad aprile e 6 a maggio (statistiche LazioPage). Anche l’anno scorso, nella cavalcata che ha condotto la Lazio al terzo posto in classifica, Pioli non è riuscito ad andare oltre i 4 punti: vittoria con il Cagliari e pareggio con il Chievo. Per migliorare la preoccupante media almeno in questa stagione, il tecnico biancoceleste dovrà riuscire a vincere entrambe le due partite rimanenti, contro il Palermo in casa e nella successiva trasferta a Empoli. Magari potrebbe aiutare non guardare sul calendario la data.
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A integrare la notizia, poi, il portale romeno ProSport riporta ancora una volta le parole di Vladimir Cohn, ex azionista della Dinamo Bucarest, già diffuse mesi fa: “Tutto è stato elaborato presso l’hotel dove alloggiavano gli ospiti (la Lazio, ndr) e con un po’ di contrattazione è stato trovato un buon prezzo. L’accordo è stato raggiunto prima della partita e nell’intervallo è stato detto ai nostri giocatori che potevano ‘andare a un party’. Non escludo che ci sia stato dietro un giro di scommesse, con la Dinamo avanti il primo tempo e la Lazio vincitrice finale. La trattativa è avvenuta tra Borcea e Lotito, il prezzo finale sono i 4,5 milioni per Radu, una cifra che il difensore all’epoca non valeva, nonostante poi sia diventato un buon giocatore”. In riferimento a queste accuse, però, nel corso degli ultimi mesi non è stata trovata alcuna conferma e la Lazio non ha mai ricevuto alcun richiamo ufficiale.
Fonte : La Repubblica


