Onazi: “Giocare a Roma è meraviglioso ma non quando le cose vanno male. Il ricordo più bello…

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Eddy Onazi ha concesso ai microfoni dei media del suo paese una lunga intervista nel corso della quale ha parlato di tutto, sia della sua esperienza in biancoceleste sia per ciò che concerne la sua vita privata. Nonostante la distanza da Roma la Lazio è sempre al centro dei suoi penseri: “Giocare a Roma è qualcosa di meraviglioso, i tifosi sono molto vicini alla squadra, rendono tutto più piacevole, ma non quando le cose vanno male. La nostra squadra è forte, siamo molto preparati tatticamente e Pioli ha portato una mentalità vincente. Il nostro è un gruppo unito: lavoriamo tutti insieme puntando molto sul pressing, attaccando e difendendo compatti. Roma è molto bella, si respira un’atmosfera speciale”. Il momento più bello da quando indossa la maglia della Lazio: “Senza dubbio il derby del 26 maggio è stato un momento speciale, ma io mi preparo sempre allo stesso modo perchè qualsiasi partita lo è. Il derby è sempre una partita particolare, sia per me che per i tifosi, ma cerco di approcciarlo nel modo più normale possibile”. Dal calcio si passa alla vita privata: “La mia vita è il calcio ma anche la musica mi rende felice. Se non avessi giocato a pallone probabilmente la musica sarebbe stata la mia strada, è il mio primo amore. Mi sono avvicinato alla musica grazie ad un Pastore, Jos, che mi ha incoraggiato a suonare nel coro. Cantare in chiesa è un privilegio, mi consente di servire Dio. Jos mi ha insegnato molte cose, soprattutto a pensare agli altri meno fortunati. E’ per questo che ho comprato quei regali per i più poveri. Mi preoccupo per loro, soprattutto a Natale, che è anche il giorno del mio compleanno, e Capodanno”. Poi un pensiero sulla sua Nigeria: “Questa è una stagione particolare, la mancata qualificazione alla Coppa d’Africa 2015 mi ha influenzato molto ed ho avuto un approccio differente. Se avessimo preso parte alla competizione le cose sarebbero andate diversamente ma grazie a Dio posso dare ancora molto”.

 

 

Articolo pubblicato da Danilo Tramontana il giorno 27 Dicembre 2015 15:54