martedì, Maggio 7, 2024

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RASSEGNA STAMPA – Mistero Lazio a due velocità

C’è una Lazio che vola in Europa League, che ha strappato addirittura con un turno di anticipo il pass per i sedicesimi di finale e si è assicurata il primo posto matematico nel girone G. E con quali risultati, poi: la parola sconfitta, quella sconociuta. In cinque partite i biancocelesti hanno conquistato quattro vittorie (all’andata col Saint-Etienne, doppia col Rosenborg e al ritorno col Dnipro) e un solo pareggio con gli ucraini. Un totale di 13 punti, con 12 gol siglati e soltanto 5 subiti: praticamente la media di 2.4 reti segnate e una subita a partita. C’è una Lazio che crolla in serie A, che gioca in bilico a sole cinque lunghezze dalla zona retrocessione. Dodicesimo posto in classifica, 19 punti conquistati e soprattutto un misero punto nelle ultime sei partite. I biancocelesti hanno una delle peggiori difese del campionato, ma anche uno degli attacchi meno prolifici.

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Sembrano due squadre diametralmente opposte, eppure sono la stessa. Con una notevole differenza di rendimento che Pioli ha provato a spiegare in più occasioni: «In Europa League giochiamo meno spesso che in serie A, le avversarie non ci conoscono e riusciamo a esprimere meglio il nostro gioco», in sintesi la giustificazione del tecnico emiliano. Se la sua panchina traballa, d’altra parte, è proprio per i risultati negativi in campionato mentre gli unici sorrisi in stagione sono arrivati unicamente nella competizione internazionale. Ecco la ricetta della Lazio per risalire la china e scacciare la crisi, imparare dall’Europa League è l’unico ingrediente. E anche se la sfida con il Saint-Etienne domani sera in Francia conta poco o nulla, i biancocelesti vogliono mettere la ciliegina sulla torta sulla fase a gironi: i 13 punti nel gruppo G sono già il miglior risultato nelle ultime cinque edizioni della competizione a cui la Lazio ha partecipato. Insomma una motivazione in più per fare bene con i francesi, ma soprattutto un incredibile trampolino di lancio per i più giovani. Che sono dalla parte del tecnico emiliano e hanno troppa voglia di approfittare del momento buio della Lazio per ritagliarsi fiducia e una chance. Oikonomidis ad esempio scalpita per prendersi una maglia da titolare e sogna l’esordio assoluto in prima squadra: Pioli ha testato l’australiano da esterno nel 4-4-2 e il classe ’95 è pronto al suo debutto in Europa League.

Cataldi poi, nonostante le ultime quattro panchine consecutive in serie A, torna protagonista a centrocampo: nella fase a gironi ha collezionato 286 minuti ed è partito tre volte titolare. Al centro della difesa c’è Hoedt, 11 presenze tra campionato e coppa europee, 21 anni e spesso una lucidità maggiore dei compagni di reparto più anziani. Il tecnico emiliano punterà sulla loro spensieratezza con il Saint-Etienne poi con la Sampdoria si affiderà ai suoi giocatori chiave – da Biglia a Parolo – per tornare a respirare anche in campionato: lunedì sera all’Olimpico serviranno tutti gli uomini di Pioli a far quadrato attorno a lui.

Fonte : Il Tempo

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