Le lacrime di rabbia e frustrazione a fine gara dei giocatori della Lazio non possono certo ripagare gli spettatori che hanno sfidato il gelo per assistere ad uno spettacolo indegno per certi palcoscenici. I biancocelesti e la Sampdoria hanno giocato il peggiore calcio della stagione e il punticino che si portano a casa ha l’effetto di un brodino riscaldato: non scalda il cuore di nessuno. Anzi. In casa Lazio la rabbia è tanta perché oltre a non aver affatto affrontato una gara definita da Pioli decisiva non si è riusciti nemmeno a gestire il gol segnato da Matri a dieci minuti dalla fine. Puntuale è arrivato il pasticcio che ha generato la punizione del pareggio doriano. La paura ha vinto su tutto e così la classifica resta da mani nei capelli. E pensare che di fronte c’era una Sampdoria che definire modesta è davvero tanto.
ZERO ASSOLUTO
Serviva una scossa per uscire da una crisi che ha afferrato la squadra biancoceleste e la sta portando sempre più giù, invece l’ennesima doccia gelata ha gettato tutto nel più assoluto sconforto.Potrebbe interessarti
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FUTURO OSCURO
Pioli resta in bilico e forse l’ultima occasione per mangiare un buon panettone sarà quella di comprarlo domenica a Milano quando i biancocelesti affronteranno l’Inter capolista. Si va avanti così, nessun cambio in panchina. E’ nella tradizione di Lotito che si ritrova anche il fardello monetario della causa con Petkovic a frenare possibili colpi di testa. Il tempo delle riflessioni è scaduto, serve che qualcuno prenda in mano la situazione perché ora come ora nessuno dei tesserati è in grado di trascinare la Lazio fuori dalle sabbie mobili.
Fonte : Il Messaggero

