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Il cantante Jesse Hughes in un’intervista alla tv francese iTélé, ricordando quel maledetto 13 Novembre 2015, ha lanciato una provocazione: “La politica francese di controllo delle armi è riuscita a salvare anche una sola f*** persona al Bataclan? Se c’è qualcuno che può dire di sì, mi piacerebbe sentirlo, perché io non la penso così – ha accusato il frontman californiano -. Credo che l’unica cosa che è servita sono state alcune delle persone più coraggiose che abbia visto in vita mia buttarsi verso la morte con delle armi in pugno. So che in molti non saranno d’accordo con me, ma quella notte le pistole potevano rendere le persone uguali. E mi fa schifo che le cose stiano così. Perché non ho mai visto morire una persona che aveva un’arma, e voglio che tutti possano averne una. Ho visto morire persone che forse avrebbero potuto vivere”. Sono stati invitati tutti gli spettatori che erano presenti al Bataclan e un gruppo di psicologi è stato messo a loro disposizione. “Non posso permettere che i cattivi l’abbiano vinta. Devo finire quel concerto, per me è una grandissima responsabilità”.

