Alle porte di Roma, sui Monti Prenestini, sono stati ritrovati tre fossili – una vertebra e due frammenti ossei del bacino – appartenenti a un nuovo dinosauro italiano.
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I tre fossili ritrovati sono stati mostrati per la prima volta al Museo di Storia Naturale di Milano da un gruppo di paleontologi guidati da Cristiano Dal Sasso – scopritore anche di Ciro, il primo dinosauro italiano – che afferma: “Le articolazioni della vertebra di Tito sono così bizzarre che potrebbe trattarsi di una nuova specie”.
Il ritrovamento dei resti di Tito, descritti sulla rivista Cretaceous Research, indica che nel Cretaceo inferiore la nostra paleo-penisola doveva formare una catena di grandi piattaforme che consentivano il passaggio di dinosauri e di altri animali terrestri tra Africa ed Europa attraverso il Mare di Tetide, antenato del Mediterraneo.
