Due cortei renderanno dal punto di vista dell’ordine pubblico quella di oggi una giornata veramente calda nella Capitale.
Partenza da piazza Vittorio con arrivo a Colle Oppio per il corteo di CasaPound Italia “Difendere l’Italia” contro le politiche sulla gestione della crisi dei migranti. Raggiungeranno Roma militanti e simpatizzanti di estrema destra da tutta Italia. Alle 9 invece a piazza dell’Esquilino l’Associazione nazionale partigiani, gli antifascisti e i collettivi dei centri sociali si ritroveranno in un sit-in proprio contro la manifestazione di CPI. Imponente lo spiegamento delle forze dell’ordine, che blinderanno il corteo per evitare che i due schieramenti possano entrare in contatto.
La manifestazione di Casapound avverrà in concomitanza con altri eventi simili organizzati dai partiti locali neofascisti Alba Dorata, Alternativ Europa e Hogar Social, ad Atene, Budapest e Madrid, e inoltre cade nell’anniversario della morte dell’attivista di estrema destra Dominique Venner, suicida nella Cattedrale di Notre-Dame il 21 maggio 2013.Potrebbe interessarti
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L’Anpi di Roma nei giorni precedenti aveva scritto al Prefetto per chiedere di vietare la manifestazione di Casapound: “Basta con l’apologia del fascismo”. Secondo l’Anpi il corteo sarebbe dovuto essere vietato “per non consentire qualsiasi apologia o esaltazione del fascismo a cui il movimento di estrema destra fa sempre ricorso”. L’associazione ha annunciato esposti alla Procura della Repubblica “per ogni espressione di stampo fascista che dovesse essere intrapresa senza il pronto intervento delle forze dell’ordine”. L’incontro all’Esquilino è stato organizzato dall’Anpi ma vi prenderanno parte anche i centri sociali e l’universo antagonista. Sui siti di riferimento la linea è chiara: “Casapound not welcome. Razzisti, fascisti, sessisti fuori dalle nostre città”. E già da venerdì 13 maggio a “La Sapienza”, l’Università romana, in un’assemblea era emersa “con convinzione l’intenzione di opporsi allo svolgimento della manifestazione indetta da Casapound”, che “soffia sul fuoco della crisi seminando parole d’odio e intolleranza all’interno della campagna elettorale più assurda degli ultimi anni”.

