Sequestrato tritolo, la Sacra Corona Unita voleva uccidere il procuratore di Napoli

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L’obiettivo era quello di uccidere il procuratore di Napoli Giovanni Colangelo. A questo sarebbe servito il tritolo sequestrato il 29 aprile in provincia di Bari. La notizia è stata rivelata agli inquirenti della Dda di Bari da un collaboratore di giustizia vicino alla Sacra Corona Unita ma originario del napoletano il quale, in cella, alla fine del 2015, sarebbe entrato in contatto con uomini della camorra che parlavano di un agguato al magistrato.

Sulla vicenda indaga il pm Antimafia barese Roberto Rossi, che ha coordinato anche le indagini che hanno portato al sequestro dei 550 grammi di esplosivo letale, nascosto sotto un albero, di fronte al cancello della tenuta di un boss di Gioia del Colle (Bari), il trafficante di armi Amilcare Monti Condesnitt, il quale per questa vicenda è ora in carcere con altre 4 persone. E proprio aGioia del Colle, stando alle dichiarazioni del pentito, sarebbe dovuto avvenire l’attentato. Il clan che lo stava progettando aveva infatti studiato gli spostamenti di Colangelo fra Puglia eCampania e avrebbero colpito a Gioia, dove il capo dellaProcura di Napoli abita.