giovedì, Aprile 18, 2024

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TEMPI BELLI – Facilmente migliorabile

Questa è una squadra facilmente migliorabile. E’ il sospiro di sollievo che si può tirare alla fine di un’annata pazzesca, dolorosa, irritante, ma comunque degna di essere vissuta come sempre quando si parla di Lazio.

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E’ facilmente migliorabile perché fare un buon mercato non sarà difficile in sostituzione di determinati elementi visti in queste settimane. Mesi. Qualcuno anche anni. Ecco, qualcuno andava migliorato prima, se si può allargare il termine a una visione più completa.

E’ facilmente migliorabile perché non è semplice, nel corso di un anno, mancare tutti gli obiettivi che contano ad uno ad uno, senza neanche riuscire a dare un motivo di gioia a tifosi ormai rivoltati gli uni contro gli altri. Un altro aspetto facilmente migliorabile, o forse no perché tutte le dirigenze prima o poi passano, l’abitudine a sghignazzare quando la tua squadra del cuore perde ti lascia invece un buco nel cuore che è difficile ricoprire, anche quando vorresti cambiare marcia.

E’ facilmente migliorabile perché basterà scegliere un allenatore, uno, per aprire un nuovo ciclo e non rinchiudersi in un autismo che porterebbe a gestire tutto dentro le mura di Formello, mentre fuori c’è un mondo che va avanti. Servono idee nuove, che arrivano sempre da fuori le mura di cinta.

C’è solo una cosa che non sarà possibile migliorare: un altro Klose non lo si troverà mai. Per l’eleganza e lo stile dimostrati ieri sera, un giocatore al passo d’addio che non voleva nemmeno tirare un rigore finale. Per il calore di un pubblico con molti che hanno ingoiato un grosso rospo per essere lì ad applaudirlo.

Ecco, in quel giro di campo finale si è ritrovata la lazialità. Compostezza, sorrisi, eleganza, bambini emozionati e qualche ragazza in lacrime, ma per un secondo la percezione che tutto fosse calcio e nulla più. Come se in una famiglia in lite l’arrivo di un vecchio parente avesse avuto l’effetto della madeleine di Proust, riportando tutti ad un passato in cui il giro di campo finale era un saluto per l’estate, un arrivederci a settembre.

Profumi nuovi, idee nuove. Non sarà difficile migliorare.

Fabio Belli

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