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Deborah Compagnoni, la pluricampionessa italiana

Il 4 giugno 1970 a Bormio nasce Deborah Compagnoni, la prima atleta ad aver vinto una medaglia d’oro in tre differenti edizioni dei Giochi Olimpici invernali nella storia dello sci alpino. Nonostante due gravi infortuni ai legamenti crociati è stata la sciatrice italiana più vittoriosa di sempre.

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A sedici anni, nel 1986, vince la medaglia di bronzo in discesa libera ai Mondiali juniores e, nell’edizione successiva, l’oro in slalom gigante e un altro bronzo in discesa. Due anni dopo subisce il primo dei suoi gravi infortuni, la rottura del ginocchio destro, seguito da un grave blocco intestinale che ne mise a rischio la vita. Una volta ripresasi, nel 1989, vince la medaglia d’oro in tutte e quattro le specialità dello sci alpino moderno ai Campionati Italiani. Nel 1991 nella Coppa del Mondo ottiene il primo podio nel gigante di casa, a Santa Caterina di Valfurva e la prima vittoria nel supergigante di Morzine nel 1992. Al debutto ai XVI Giochi olimpici invernali di Albertville 1992 conquista una medaglia d’oro nel supergigante, ma il giorno dopo in una scivolata di poco conto subisce un altro dei suoi infortuni alle ginocchia.

Quando ha potuto dimostrare il suo talento e la sua classe la sciatrice valtellinese ha sempre dominato la scena agonistica internazionale, specialmente nello slalom gigante dove tra il 1994 e il 1998 ha conquistato tutti gli ori tra Olimpiadi e Mondiali. In Coppa del Mondo ha raccolto sedici vittorie in singole gare (tredici in slalom gigante, due in supergigante e una in slalom speciale) e nel 1997 una Coppa del Mondo di slalom gigante. La Compagnoni però a causa dei suoi ricorrenti infortuni ha disputato poche stagioni complete. Tra le sue imprese una striscia di nove vittorie consecutive in slalom gigante nel 1997-1998 (otto in Coppa del Mondo più una ai Mondiali di Sestriere) e il distacco abissale di 3″41 inflitto alla Alexandra Meissnitzer nel 1997 al gigante di Park City.

Una volta ritiratasi dalle competizioni sposa Alessandro Benetton, da cui ha avuto tre figli. Nel 2002 insieme ad alcuni amici fonda a Bormio l’associazione filantropica “Sciare per la vita”, dedicata alla lotta contro la leucemia. A febbraio del 2006 è protagonista della parte finale della staffetta della fiamma olimpica all’interno dello Stadio Olimpico nella cerimonia di apertura dei XX Giochi olimpici invernali di Torino 2006. Ricevette la torcia da Piero Gros e dopo un tratto la consegnò nelle mani della fondista Stefania Belmondo.

Nel suo palmarès si contano:

4 medaglie Olimpiche: 3 ori (supergigante ad Albertville 1992; slalom gigante a Lillehammer 1994; slalom gigante a Nagano 1998), 1 argento (slalom speciale a Nagano 1998);

3 medaglie Mondiali: 3 ori (slalom gigante a Sierra Nevada 1996; slalom gigante, slalom speciale a Sestriere 1997);

3 medaglie Mondiali juniores: 1 oro (slalom gigante a Sälen/Hemsedal 1987) e 2 bronzi (discesa libera a Bad Kleinkirchheim 1986 e discesa libera a Sälen/Hemsedal 1987);

Coppa del Mondo: Vincitrice della Coppa del Mondo di slalom gigante nel 1997, 44 podi di cui 16 vittorie (13 in slalom gigante, 2 in supergigante, 1 in slalom speciale, 15 secondi posti (10 in slalom gigante, 5 in slalom speciale) e 13 terzi posti (8 in slalom gigante, 4 in slalom speciale, 1 in supergigante);

12 medaglie Campionati Italiani: 9 ori (discesa libera, supergigante, slalom gigante, slalom speciale nel 1989; supergigante, slalom gigante nel 1991; slalom gigante nel 1993; slalom gigante nel 1994; slalom gigante nel 1997), 1 argento (slalom gigante nel 1987) e 2 bronzi (slalom speciale nel 1991, slalom gigante nel 1998);

– inoltre è stata premiata con una Medaglia d’Oro al Valore Atletico.

 


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