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EURO 2016 – Parolo: “Conte ci tiene molto a vincere contro l’Irlanda. Io come Tardelli? Un orgoglio”

Sempre titolare nelle prime due uscite della Nazionale all’Europeo, Marco Parolo ha parlato in conferenza stampa da casa azzurri. Per prima cosa, il centrocampista della Lazio ha parlato del paragone con Marco Tardelli: “Per me è un onore e mi riempie d’orgoglio questo paragone. Nella mia carriera ho sempre cercato di prendere esempio da lui. Ognuno deve mettere in campo quello che sa fare. Siamo un mix di talenti tutti con caratteristiche differenti. Eder? Se il suo gol l’avesse fatto Messi o Cristiano Ronaldo sarebbe stato eletto il più bello dell’Europeo. Comunque non è giusto identificare la Nazionale in un giocatore. Dobbiamo andare avanti con l’orgoglio”. La prima cosa che salta all’occhio in questo Europeo è che le big stanno faticando: “Non giocano benissimo e poi si è alzato il livello medio delle altre nazionali, tutte sanno leggere le gare e giocano bene tatticamente. Inoltre sono composte da giocatori che giocano in grandi club. Tuttavia, le grandi stanno comunque ottenendo risultati: Francia e Spagna hanno raccolto 6 punti, mentre la Germania è stata fermata dalla Polonia. Poi tornando a parlare del gruppo azzurro e sulla sua condizione: “Sto bene, siamo tutti vicini e coinvolti. Si sente la passione per questa maglia. Il mister sente forte anche la gara contro l’Irlanda: vincere aiuta a vincere. Conte già il giorno dopo di Italia Svezia, ha cominciato a martellare sulla gara contro l’Irlanda, ancor prima di sapere il risultato del Belgio. Vogliamo i tre punti: le due vittorie hanno aumentato le nostre consapevolezze. Erano difficili ma le abbiamo affrontato nella maniera giusta”.

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Dopo aver parlato della squadra, Parolo parla delle sue caratteristiche e di ciò che gli chiede Conte: “Ho licenza di segnare ma facendo le due fasi non sempre riesco ad arrivare fino all’altra parte. Spero di segnare già nella prossima gara. A centrocampo facciamo un gran lavoro: pressiamo gli avversari, ci sacrifichiamo per la squadra. Facciamo tanto lavoro oscuro ma siamo contenti. Verratti e Marchisio? Ci hanno mandato messaggi di complimenti. Peccato non averli qui, sono due campioni. Sappiamo del loro sostegno e siamo orgogliosi di rappresentarli. Critiche? Ne ho ricevute tante in carriera, specie all’inizio mentre sono stato apprezzato alla fine. Credo che le critiche facciano bene, ti fanno tirar fuori la forza che hai dentro. Ti dà la scossa a fare qualcosa di più. Io ho sempre fatto così, ho sempre alzato l’asticella. Imparo dagli errori e cerco di migliorarmi. Sono un 31enne giovane. Tifosi? Vedere la gente allo stadio con la maglia azzurra è un’emozione per noi. Dobbiamo mostrare questo senso di appartenenza in tutti gli sport”.

Fabrizio Piepoli

 

 

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