La prima 500, fabbricata nel 1936, venne “ordinata” da Benito Mussolini. O meglio, il Duce invitò “caldamente” il senatore del Regno d’Italia Giovanni Agnelli, fondatore della Fiat (Fabbrica Italiana Automobili Torino), a mettere in produzione una vettura che motorizzasse la Nazione: indistruttibile meccanicamente e, soprattutto, con un prezzo popolare.
Dopo alterne vicende il progetto venne affidato a Dante Giacosa che realizzò la 500 A, ribattezzata “Topolino“. Fu un successo nonostante il prezzo tutt’altro che popolare e la semplicità meccanica dell’auto. Grazie al peso contenuto in 535 kg e al cambio manuale a 4 rapporti raggiungeva gli 85 km/h. Venne declinata nelle versioni berlina due porte, berlina due porte trasformabile – vale a dire dotata di tetto apribile – e furgone, destinata al Regio Esercito. La successiva 500 B uscita nel 1948 aveva prestazioni superiori e il riscaldamento nell’abitacolo. La versione più amata della 500 B fu la Giardiniera Belvedere, prima wagon al mondo a quattro posti dotata di portellone e fiancate rivestite in listelli di legno. Nel 1949 l’uscita della 500 C introdusse elementi stilistici “moderni” quali i fari incassati nella carrozzeria e la ruota di scorta a scomparsa.
Il “Cinquino” più famoso, vale a dire la Fiat Nuova 500, nacque nel 1957.Potrebbe interessarti
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Nel 1958 nacque la versione Sport in configurazione Berlina e Berlina Tetto Apribile mentre nel 1959 arrivarono l’omologazione per quattro persone e un divanetto degno di questo nome. L’anno della definitiva consacrazione fu il 1960, con il debutto della wagon Giardiniera, e della Commerciale, vale a dire l’allestimento furgoncino. Entrambe erano più lunghe di 20 cm rispetto alla city car, che nel frattempo si era evoluta attraverso le serie D e F. 500 F che, per la prima volta, presentò le portiere incernierate anteriormente e alcuni componenti in plastica in sostituzione del metallo.
Una novità assoluta, tanto rivoluzionaria da fornire la base per la L del 1968, detta Ercolino per i tubi di rinforzo cromati ai paraurti; una delle 500 più raffinate mai costruite, forte di sedili reclinabili, rivestimenti in moquette nonché plancia e tunnel ricoperti in plastica. Nel 1972 arriva la R – ossia “Rinnovata” – che raggiungeva, finalmente, i 100 km/h. Sebbene destinata a essere sostituita dalla 126, la 500 non è mai uscita dal cuore degli Italiani. Ma ora dopo tanti anni e tante versioni, dal 4 luglio 2007, la 500 è tornata a splendere. L’attuale modello è il vero erede dell’auto progettata da Giacosa.

