CULTURA – Il Premio Nobel George Bernard Shaw

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Il 26 luglio 1856 a Dublino, in Irlanda, nasce lo scrittore e drammaturgo George Bernard Shaw. Venuto alla luce in una famiglia di origine inglese, si ritrova un padre alcoolizzato, che perde il lavoro e costringe la famiglia a vivere in povertà.

Riesce comunque a frequentare, anche se saltuariamente, varie scuole. La sua istruzione crescerà attraverso la lettura di William Shakespeare e della Bibbia. A venti anni, nel 1876, si trasferisce a Londra dove la mamma insegna canto. La lettura del “Capitale” di Karl Marx lo fa aderire al socialismo; entra a far parte della “Fabian Society”, gruppo intellettuale di socialisti attenti più ai problemi dell’uguaglianza sociale che non a quelli della lotta di classe.

Nel 1885 diviene critico letterario per la “Pall Mall Gazette”, poi critico d’arte per “The World”, e tra il 1888 e il 1890 è anche critico musicale per “The Star”.

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Solo dopo anni inizia a dedicarsi al teatro, prima come critico per il “Saturday Review”, poi nel 1928 come saggista con “The quintessence of Ibsenism”. Shaw diventa un convinto ammiratore di Richard Wagner e si avvicina alle teorie di Henrik Ibsen. In questi anni elabora la riflessione che il teatro deve essere una fucina di pensieri, una guida della coscienza, un commentario della condotta sociale, una corazza contro la disperazione e la stupidità, e un tempio per l’elevazione dell’uomo.

Nel 1892 scrive le sue prime commedie: “Le case del vedovo” e nel 1894 “La professione della signora Warren” dove tocca il tema della prostituzione femminile. Nel 1898 si sposa con Charlotte Payne-Townshend, un’ereditiera irlandese che gli permette di dedicarsi a tempo pieno al teatro. Scrive i drammi “Cesare e Cleopatra”, “Uomo e superuomo” e “Il maggiore Barbara”, anche se la sua opera più famosa sarà “Pigmalione”, scritto nel 1914 e dove affronta alcuni dei suoi temi principali, dall’emancipazione femminile al discorso sul linguaggio. Nel 1923 scrive quello che è considerato il suo capolavoro: “Santa Giovanna” (Saint Joan). Nel 1925 gli viene conferito il premio Nobel per la Letteratura. Rifiuta di ritirare il premio in denaro dichiarando: “Posso perdonare Alfred Nobel per aver inventato la dinamite, ma solo un demone con sembianze umane può aver inventato il Premio Nobel“.

Muore il 2 novembre 1950 in seguito ad una caduta, mentre inseguiva una farfalla, nella sua residenza di Ayot St Lawrence.

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