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Rossi: “Peruzzi non basta a ricucire lo strappo con i tifosi. Immobile? mi ricorda…”

Dopo tanti (troppi) giorni di calma piatta, finalmente nel calciomercato biancoceleste si muove qualcosa, non solo a livello di parco giocatori – con gli acquisti di Lukaku ed Immobile – ma anche  livello dirigenziale: cioè il ritorno di Peruzzi alla Lazio come dirigente. Di queste e di altre tematiche ha parlato l’amato ex mister biancoceleste, Delio Rossi, ai microfoni di Radiosei:

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PERUZZI – “Angelo è una figura di spicco, fa parte della storia della Lazio. Sarebbe una pedina importante, con il giusto ruolo. E sarebbe di supporto anche a Simone, con la sua esperienza e carisma. Non penso che potrebbe diventare un tutor. Non penso che Peruzzi voglia essere un allenatore, ma ha questa capacità di farsi seguire dai compagni e dallo spogliatoio. Non credo ci sia sovrapposizione di ruoli, sarebbe buono anche per Simone. E’ uno che parla poco”. Già in passato si parlo di un ritorno di Peruzzi come dirigente: “Era programmato un incontro, quando Angelo lasciò il calcio giocato. Un incontro che non ci fu, né venne richiamato: non è uno che mendica, Peruzzi, per cui si fece da parte. Sono stato sorpreso di questo riavvicinamento, sarebbe buono. Angelo non lo tieni lì per fare l’uomo immagine. Vuole le sue mansioni. Non cerca la ribalta, ma gli farebbe piacere rimanere nel mondo Lazio, conosce il territorio, il calcio fa parte della sua vita. E poi, non è solo un patrimonio della Lazio, ma è un patrimonio mondiale: è conosciuto in tutto il mondo. Se trovasse il ruolo giusto e accettasse, su questo punto di vista è spendibile. La società però non è molto chiara su cosa vuole fare e dove vuole andare. Non mi sembra di vedere un minimo di programmazione: la gente apprezza se qualcuno ammette di poter competere fino a un certo punto, non piace invece di vedere disattese sempre le promesse. La frattura è molto ampia, non basterà Peruzzi a rimaginare, i tifosi dovranno vedere una squadra nella quale riconoscersi e ci vorrà tempo. E’ qualcosa che prescinde dai risultati, per cui questo strappo sarà difficile da ricucire”

INZAGHI ED IL DOGMA DEL 4-3-3 –  “Prima di testare le varianti, devi avere un modulo conclamato. Se Simone si accorge di avere dell’eccellenze, per esempio una seconda punta, può applicare varianti. Io diffido di chi cambia troppo spesso modulo: i giocatori devono sapere precisamente come giocare”.

IMMOBILE – “A me piace molto, è un profilo giusto per la Lazio. Assomiglia un po’ a Rocchi, secondo me è un giocatore che può ancora dare tanto, forse il meglio lo deve ancora dare. E’ un giocatore idoneo per il 4-3-3, ma può giocare bene anche con un altro attaccante vicino. E’ una prima punta che può fare anche la seconda. Le parole di Zeman? Non sono d’accordo, un giocatore allenato bene può fare entrambe le cose. Forse voleva dire che adesso magari è più preso ad aiutare la squadra che a finalizzare”.

IL FUTURO DI DELIO – “Per il momento sto aspettando. C’era qualcosa all’estero, ma poi non se n’è fatto più niente. Era la Nazionale romena, ce n’è stata anche una africana. Radu? Convocato da me sarebbe venuto in Nazionale!

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