Originario di una frazione di Amatrice, il presidente della Lazio, Claudio Lotito, ha di nuovo ricordato la sua infanzia e i suoi trascorsi ad Amatrice, cittadina colpita duramente dal terremoto. Intervistato da Il giornale, Lotito ha promesso di non lasciare sola la gente dei luoghi colpiti e rilancia che farà di tutto per far risorgere Amatrice:
“E’ sconfitta ma non battuta, come nel calcio può rivincere, deve rialzarsi, là dove è stata messa in ginocchio.Potrebbe interessarti
Chivu ammette: “Io e l’Inter, che delusione! Dobbiamo ritrovare il fuoco per dominare sul campo”
Dimarco ci crede: l’Inter sogna in grande. I biancocelesti pronti alla sfida!
Lazio, invasione a San Siro: tifosi biancocelesti pronti a colorare di azzurro il settore ospiti per una sfida da veri guerrieri!
Candreva ritorna: l’ex biancoceleste pronto a ispirare i giovani dell’Under 15. Riuscirà a portare lo spirito laziale anche in campo?
“Le mille partite di ping pong, le sfide a biliardino, le gite al santuario della Filetta, l’allegria di
un’adolescenza che non ha altri pensieri se non la gioia di vivere. Ero un chierichetto e la chiesa era il rifugio pomeridiano, l’angolo della riflessione prima del gioco. Poi andavamo a bagnarci nelle acque sotto la diga, quel ritaglio, nei nostri sogni, era la piscina, così la chiamavamo; ballavamo con le canzoni di Battisti, la sua musica accompagnava le nostre sere, alla discoteca lo Scoiattolo, poi in quella dentro l’hotel Roma. Non posso più cercarle, non potrei ritrovarle ma non le cancello. Ogni estate era una pagina da sfogliare di nuovo, il momento per ritrovare gli amici e i parenti, per ricordare giochi e passioni, il parco dei divertimenti che per tutti è l’infanzia, è l’adolescenza. Oggi una fetta di quegli amici, un’altra di quei parenti, non ci sono più, improvvisamente scomparsi. Li piango, non li dimentico così come Amatrice piange straziata i morti ma non può morire assieme, anzi deve ricominciare a vivere. Io provo questo dolore fortissimo, come una lesione sul mio corpo. Ma so che la mia città antica saprà rinascere nuova e uguale a se stessa. Il mio impegno sarà profondo e continuo ed è già avviato, io ci sono. Lo sport potrà aiutare a raggrumare idee e denari, a trovare lo spirito per iniziative certe, sicure, senza angoli bui, senza zone oscure, soprattutto in tempi brevi. Questo dovremo fare. Questo farò io“.

