Gli assegni per il nucleo familiare e di maternità che vengono erogati dai comuni in base alla soglia del modello ISEE, un documento che raccoglie tutte le informazioni economiche della famiglia e indica lo stato di ricchezza della stessa, hanno subito nell’ultimo anno una serie di modifiche.
Gli assegni per il nucleo familiare e di maternità possono essere richiesti da:
– i nuclei famigliari la cui composizione sia formata da almeno un genitore e tre figli minori (con certificazione anagrafica della famiglia stessa che attesti che i figli siano del genitore richiedente dell’assegno o del coniuge oppure che i genitori si trovino in situazione di affidamento pre-adottivo);
– madri non lavoratrici che possono richiedere entro 6 mesi dall’ingresso dei minori nel nucleo famigliare al proprio Comune di residenza un’integrazione dell’assegno al reddito per la nascita, l’adozione o l’affidamento dei propri figli;
– madri lavoratrici possono chiedere l’assegno famigliare qualora non abbiano diritto ad un’indennità di maternità all’INPS oppure alla retribuzione per il periodo di maternità.Potrebbe interessarti
Niente acquisti, solo cessioni: la nuova realtà dei grandi club europei
Lazio, l’ultimo disperato salvataggio di Lotito: Sarri è la scialuppa di salvezza!
Chi è Wesley França? Il nuovo romanista ha un tatuaggio che sembra fatto apposta…
Lazio, affare lampo con l’Udinese: preso il nuovo talento albanese!
Dall’1 gennaio 2015 le soglie del modello ISEE prevedono:
– un assegno per il nucleo familiare per l’anno 2014 pari a 141,02 euro qualora il valore ISEE famigliare non superi gli 8.538,91 euro;
– un assegno di maternità, per le adozioni senza affidamento avvenute in un periodo che va dall’1 gennaio 2014 al 31 dicembre 2014, le nascite e gli affidamenti pre-adottivi per un importo pari a 338,21 euro per cinque mensilità (con un conseguente complessivo totale pari a 1691,05 euro). In questo caso il valore ISEE famigliare non deve superare i 16.921,11 euro annuali.
Per effettuare la richiesta gli utenti si potranno recare presso il comune di residenza o l’ufficio INPS (a seconda dell’organizzazione della regione) con l’apposita documentazione.

