Il presidente della Regione Zingaretti nei giorni scorsi aveva chiesto al Campidoglio di smetterla con la tiritera che va avanti ormai da tempo – tra l’altro utilizzata da tutte le forze politiche per anni -, riguardante il nuovo stadio della Roma a Tor di Valle e ieri l’assessore del M5S Paolo Berdini ha risposto in modo che più chiaro non avrebbe potuto essere.
Intervenendo ai microfoni di Radio Roma Capitale l’ass.Potrebbe interessarti
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L’assessore ha voluto così spiegare l’atteggiamento per il quale da privato è contro ma istituzionalmente a favore (anche se con riserva) al progetto del nuovo stadio dei gallorossi, rimandando il tutto alla Conferenza dei Servizi in atto presso la Regione Lazio. L’assessore Berdini ha inoltre aggiunto che considera inutili “opere pubbliche come il ponte dall’autostrada per Fiumicino a poca distanza dal ponte dei Congressi che sarà costruito oppure il prolungamento della metropolitana, che metterebbe in crisi il funzionamento dell’intera linea B. Dal 5 novembre, ci sarà tutto il tempo ragionevole per aprire una discussione se è giusto accettare delle inutili opere pubbliche o è meglio cancellarle e costruire solo lo stadio. Il piano regolatore permette una cubatura aggiuntiva che è già di per sé imponente. Io su quella cifra non muoverò una virgola, sono il tutore del rispetto delle regole. Se la Roma accetterà queste regole, ben vengano investimenti privati”.
Praticamente non si può cancellare tutto (come proposto da importanti urbanisti) pena l’esposizione di Roma Capitale a una causa di risarcimento milionaria dagli esiti quasi scontati ma si conferma ciò che è sempre stato dichiarato dal Campidoglio da quando il M5S si è insidiato: stadio sì, grattacieli no. Quindi, ancora una volta “no alla speculazione”. Ora tutto passa nelle mani dei privati che vorrebbero ricoprire l’area di Tor di Valle con una colata di cemento. Tutto dipenderà da loro, da cosa ne pensano di questa idea simile tanto a una proposta irrifiutabile. Avranno davvero voglia di impostare una trattativa?


