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UNITI PER LA PACE – Le grandi emozioni dei protagonisti

Termina con un 4-3 per la squadra di Maradona la partita della pace organizzata da Papa Francesco allo Stadio Olimpico. Nonostante la scarsa cornice di pubblico la serata è stata molto emozionante per i protagonisti ecco le parole di alcuni di loro rilasciate ai cronisti presenti in mixed zone:

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CLAUDIO LOPEZ “Mi sono tornati in mente tanti ricordi è stato bellissimo. Ritrovare vecchi giocatori, rigiocare con loro all’Olimpico, mi sembra di tornare indietro, Ci sono tantissimi campioni, da Veron a Ronaldinho. Mi mancano un po’ le gambe per correre al massimo, ma ci siamo divertiti. Un messaggio ai tifosi? Forza Lazio, sempre. Io non dimentico, ora so che quello che vuole la grande tifoseria della Lazio è una grande squadra”.

STEFANO MAURI – L’ex capitano biancoceleste ha dichiarato: “È una cosa importante quella che stiamo facendo oggi, ci ha invitato il Papa e siamo contenti di essere qua, c’è tanta tecnica in campo. Abbiamo parlato di tante cose, anche dopo che si è smesso. Il futuro? Mi sto allenando in attesa di trovare una squadra. La Lazio? La seguo sempre. Penso che settimana prossima vado a Formello a trovare i ragazzi. È una buona formazione, sta facendo bene. A Udine ha fornito anche una bella prestazione, vedremo come prosegue il campionato. I tifosi sono importanti per i giocatori e per lo spettacolo. Duettare con Totti e Maradona? È stato senz’altro particolare, anche se in queste partite conta poco”.

ALESSANDRO MURGIA – È stata una grande emozione giocare con questi giocatori, è stata un bella serata, c’era anche abbastanza gente e questo è l’importante. Ho parlato con Veron, è una grandissima persona, ama questa piazza e questa città, sono contento di avervi scambito un paio di battute, poi vedendolo in campo imparo sempre qualcosa. Mauri? Ci siamo scambiati un saluto. Questa sera ho rappresentato la Lazio e per me è stato un orgoglio, sono tanti anni che indosso questa maglia e ringrazio la società e gli organizzatori dell’evento. Se ho scambiato la maglia con qualcuno? No, tengo la mia in ricordo di questa bella partita. Ho fatto qualche foto e me la porterò dietro. I miei obiettivi? Voglio migliorarmi per questa squadra e per questa gente”.

JUAN SEBASTIAN VERON –  Molta emozione per il ritorno all’Olimpico, poi in una partita come questa per la beneficienza, è ancora più attraente. La Lazio di oggi? Penso che si stia riprendendo insieme a Simone, sicuramente lui aspettava questa opportunità, ci vorrà tempo, deve crescere, c’è sempre margine per migliorare. Il sogno di tornare c’è sempre. A me per ora mi basta stare nei ricordi dei tifosi della Lazio. Ultimamente non ci sono tanti tifosi allo stadio e questo non va bene, perché il cuore di una squadra sono loro. Se si sono allontanati però sicuramente ci saranno dei responsabili. Qualcuno ha allontanato non solo i tifosi ma anche la gente che ha fatto la storia nella Lazio e che oggi per diverse questioni non riesce più ad avvicinarsi alla squadra. Sulla vicenda Bielsa? Conoscendo le parti, soprattutto Marcelo, sapevo fin dall’inizio che difficilmente sarebbe finita bene. Cragnotti? Non lo sto sentendo e purtroppo non l’ho visto, mi sento sempre con i miei ex compagni con cui ho lottato per degli obiettivi e per una maglia. Biglia? È un buon giocatore, è migliorato tanto e ha una personalità giusta per essere un leader in una squadra come la Lazio. Il ricordo con la Reggina? Mi è venuto subito in mente entrando in campo. L’Olimpico mi evoca sempre grandi ricordi. Ho incontrato tanti campioni con cui ho giocato con la Lazio. Roma è casa mia e finché ci sarà certa gente in società è difficile”. 

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