Si è disputata a Zenica la gara valevole per le qualificazioni mondiali tra Bosnia e Grecia. Al termine dell’incontro Edin Dzeko e Kostas Manolas entrano a contatto. I due giallorossi si scambiano insulti e arrivano al punto di mettersi le mani addosso. A quel punto la situazione degenera. Giocatori e addetti ai lavori delle due squadre dato vita a una vera e propria rissa da stadio. “E’ stata una vergogna – ha raccontato Manolas –, i bosniaci ci hanno anche mancato di rispetto al nostro inno nazionale. Queste cose non rappresentano il calcio. Noi dobbiamo pensare al pallone invece sembrava una guerra. Certe cose andrebbero risolte nei tribunali”. Nel finale di partita salta addirittura un dente al greco Giannotas, forse per un pugno dello stesso Dzeko.
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Il clima sin dall’inizio si preannunciava bollente. All’andata Dzeko fu espulso per aver abbassato i pantaloncini a un avversario (Sokratis). Sugli spalti venne esposto uno striscione vergognoso sul massacro di Srebrenica. La federazione greca per quest’ultimo si era dovuta scusare pubblicamente.
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Il compagno giallorosso Rudiger posta la foto dei due con un commento ironico.Potrebbe interessarti
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Lite #Dzeko–#Manolas: #Rudiger ci scherza sopra… "Who will win?", ma la questione rimane aperta… pic.twitter.com/prOvOyPkTL
— Eurosport IT (@Eurosport_IT) June 10, 2017
Resta da capire se la Fifa interverrà sull’episodio, magari sanzionando le due nazionali con una multa o una squalifica.


