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Focolari: “Con Lotito vietato sognare. Balotelli? Non lo prenderei mai”

Il noto giornalista e tifoso della Lazio, Furio Focolari, è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia per parlare della stagione appena terminata, del calciomercato e di alcuni giocatori di Simone Inzaghi.

SUL TECNICO PIACENTINO

“Io non ho mai massacrato Inzaghi. Simone è uno di noi, ha vinto uno scudetto con la Lazio. All’inizio mi aspettavo Bielsa e quindi avevo dei dubbi. Lui era già a Salerno, l’hanno fermato all’autogrill per farlo tornare a lavorare in uno spogliatoio che non mi è mai piaciuto molto. Invece ha mostrato grande capacità e sapienza. Anche all’inizio non si è perso dietro al problema Keita”.

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SU KEITA

“Come figlio non lo vorrei ma come calciatore non si discute. Si è trovato contro alcune persone diverse volte senza che fosse lui a creare problemi”.

SULLA STAGIONE BIANCOCELESTE

“La stagione della Lazio è stata buona. Sia per il piazzamento che per la finale della Coppa Italia e i derby vinti. Ma ho ancora dei dubbi. Se si guardano i punti fatti con le big l’analisi è impietosa. Non va bene così. E’ stato un buon campionato ma non esaltante come si dice. Grande è stato il cammino in Coppa Italia. Contro la Juventus onestamente non si poteva fare di più”.

SUL MERCATO

“Un mese fa dissi  che tra Keita e la Juventus avevano trovato l’accordo, che de Vrij voleva lasciare la Lazio e che Biglia non avrebbe firmato. Poi ho parlato di due acquisti già portati a compimento. Un brasiliano o un olandese da 12 milioni e un altro da 7. E confermo ancora. Inoltre, per fonti dirette di cui non faccio nome, confermo che i problemi di Anderson non sono invenzioni. Un acquisto come De Roon prima di cedere qualcuno? Non sono sogni che possiamo fare con Lotito. Se c’è una forbice di 3 milioni non c’è alcuna chiusura immediata. Comunque non è detto che le cose vadano male. Se vendi bene e dai a Tare 100 milioni ti costruisce una grande squadra”.

SULL’IPOTESI BALOTELLI

“Se fossi la società non prenderei mai un giocatore di Raiola. Dove arriva comanda, vuole piazzarlo a cifre importanti. Alla Lazio pagare certe cifre per Balotelli sarebbe da ricovero. L’allenatore del Nizza prima di Natale disse che doveva giocare ma era un corpo estraneo. Lui ha fatto 14 gol in Francia, con 5 rigori. Non mi sembra abbia fatto una grande stagione. Secondo me non è questione di atteggiamenti, è che non ha carattere”.

SU CATALDI E LE CESSIONI

“Non hai rischi di minusvalenza. Puoi venderlo anche a cifre basse per farci soldi. Lui viene ancora convocato per gli stage della Nazionale e fa parte dell’Under 21. Ha un’esposizione internazionale, ma secondo me a 5-6 milioni lo vendi dove vuoi. Il problema sono le altre cessioni appunto. Djordjevic è talmente scarso che non capisco come fa a non gradire piazze di basso livello. Ed è un esempio”.

SUI GIOCATORI

“Puntare su Strakosha è come puntare un numero solo alla roulette e vincere. Milinkovic-Savic vale Pogba, Felipe Anderson vale il prezzo del biglietto. E ci sono altri bei profili”.

SUL PROGETTO

“Credo che non ci sia un progetto. C’è la capacità di Lotito di fare squadre discrete tenendo fede a bilanci in attivo, cosa che una squadra di Serie A non dovrebbe avere. Un leggero deficit sarebbe logico. Che ci teniamo a fare i soldi in banca”.

SU BIGLIA

“Biglia perché va via? Per i pochi soldi di differenza? Certamente no. Va a un Milan che sta costruendo una squadra per vincere. La Lazio la fa per confermarsi in una buona posizione. La mia proiezione è questa. Non mi sembra che la Lazio stia lavorando per andare in Champions e andarsi a prendere i 50 milioni”.

 

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