Alfonso e Roberto Mercurio, coloro che hanno progettato lo Stadio delle Aquile, sono intervenuti ai microfoni di Radiosei proprio per parlare di questo argomento. Ecco le loro parole.
“Con Tor di Valle ci sono delle differenze enormi. Da una parte c’è un’area che è all’interno della città, dall’altra una che è vicinissima alla città. Come lo era anche il Foro Italico, che era fuori Roma al momento della progettazione. Uno stadio per quello che rappresenta non c’è dubbio che finisca per attirare lo sviluppo delle città da una parte e dall’altra. La differenza sostanziale sta nella situazione viaria. Arrivare all’ipotetico stadio della Lazio, essendoci la Tiberina e l’autostrada, sarebbe molto più facile. La struttura è stata pensata non soltanto come un’unità calcistica, ma risponde alle richieste di una Polisportiva come lo è la Lazio. L’area intorno allo stadio sarebbe progettata al 90% per le strutture sportive. Ci sarebbe un grande complesso commerciale, poiché avresti la possibilità di utilizzare questa struttura per 7 giorni su 7″.
LE PROBLEMATICHE
“Il problema che esiste è che questa è una zona esondabile, come lo è d’altronde anche quella dell’area della Roma.Potrebbe interessarti
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