Gigi Buffon sul suo ritiro: “Smettere è un po’ come morire”

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Ancora pochi mesi e poi, molto probabilmente, l’addio al calcio giocato. Parlando del futuro Gigi Buffon sul suo ritiro si è lasciato andare e ha spiegato le sensazioni che sta vivendo. Il portiere della Juventus e dell’Italia ha inoltre commentato le parole del CT azzurro Di Biagio che lo ha invitato a restare per dare ancora il suo prezioso contributo alla Nazionale.

Le parole rilasciate ai microfoni Mediaset da Buffon sul suo ritiro: “L’anno prossimo non devo fare niente di particolare. L’unica cosa che devo fare è concentrarmi ora sul finale di questa stagione. Sono sicuro e molto tranquillo sulla mia scelta che comunicherò, in accordo con il club, al momento giusto. Ora bisogna pensare al presente e basta. Un futuro da dirigente? Ognuno deve seguire la strada e la passione che cova dentro. Spero in futuro di poter svolgere un ruolo che mi appassioni. Per chi vive di emozioni così forti come noi calciatori smettere di giocare è come se fosse la ‘prima morte’ che si subisce. Lo choc è grandissimo perché si ferma un’esperienza talmente bella che tutto il resto sembra senza valore. Poi però ti accorgi che ci sono anche altre cose che ti fanno sentire importante e che ti possono soddisfare”.

Sulla Nazionale: “Alle parole di Di Biagio su di me e la Nazionale non bisogna aggiungere altro se non che ho un grande senso di responsabilità e di attaccamento e che sentivo di poter dare ancora qualcosa.

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Specialmente in questo passaggio di transizione. Ci sono delle amichevoli delicate da affrontare. Avevo anche pensato di andare in vacanza con la famiglia. Ma quando la Nazionale ha bisogno di te bisogna rispondere presenti. Poi da giugno le cose saranno diverse. Ripeto, è una forma di fedeltà e di responsabilità verso l’Italia. Sta nascendo una Nazionale nuova. Le prime gare non sono proprio tranquille, affronteremo Argentina e Inghilterra in trasferta. Credo che qualche giocatore esperto all’inizio sia utile, anche se per dare solo qualche consiglio ai giovani”.

 

 

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2 Novembre 2025 - 17:02 — Ultima alle 17:02