Hector Cuper dopo aver guidato per anni squadre di club dal 2015 è alla sua prima esperienza da allenatore di una Nazionale. Tra le tante soddisfazioni del tecnico però anche un grande rimpianto: l’ormai famoso 5 maggio. Giorno in cui l’Inter perse allo Stadio Olimpico con la Lazio lo scudetto a favore della Juventus. Intervenuto ai microfoni Cuper torna a parlare di Lazio Inter del 2002 e della prossima competizione internazionale.
Le parole di Cuper su Lazio – Inter rilasciate a La Gazzetta dello Sport: “Partita incredibile, difficile da spiegare. Ancora oggi non riesco a capacitarmi di quanto successo ma anche se non ho vinto nessun titolo con l’Inter sono orgoglioso di quanto fatto. Dopo diverse stagioni complicate abbiamo cambiato mentalità. Poi con Mancini e Mourinho i nerazzurri vinsero tutto, probabilmente grazie anche al nostro lavoro. Certo, mi avrebbe fatto piacere vincere qualcosa ma mi ritengo soddisfatto”.
Sulla coppia Ronaldo –Vieri: “Non conta il singolo ma il gruppo. I fuoriclasse con le loro giocate possono farti vincere ma cosa farebbero senza l’aiuto dei compagni? Pensate a quella Inter: Toldo, Cordoba, Materazzi e Zanetti in difesa, Di Biagio a centrocampo, quando c’era bisogno Kallon e Ventola in attacco. Solo per fare qualche nome. Conta la squadra lo ripeterò fino alla morte”.
L’allenatore argentino è riuscito nell’intento di portare l’Egitto alla fase finale di un Mondiale 28 anni dopo l’ultima volta: “Sono felice che i tifosi siano riconoscenti nei miei confronti.Potrebbe interessarti
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