SALISBURGO LAZIO Conferenza di Inzaghi al termine della sfida persa malamente dai biancocelesti in Austria. Un 4-1 che ha decretato l’uscita dei biancocelesti dall’Europa League.
SALISBURGO LAZIO Conferenza di Inzaghi
Che è successo stasera in quei quattro minuti?
“C’è da ammettere che una squadra che vuole andare in semifinale non può prendere l’1-1 dopo 30 secondi e dopo 3 gol in 4 minuti. Prendere 4 gol in 18 minuti non va bene. Al di là delle autoreti. C’è rammarico, ma dobbiamo mettercelo alle spalle. È stata una bella cavalcata, ma purtroppo non ce l’abbiamo fatta. Adesso recuperiamo energie perché domenica c’è il derby”.
I cambi?
“Basta non stava bene, però gli avevo chiesto di tenere duro. Ho messo Lukaku, e Lulic è passato a destra. Poi ho inserito Felipe Anderson che ha dato la palla a Luis Alberto per l’occasione del 2-1, poi nella ripartenza l’abbiamo subito. Come ho detto una squadra come la nostra non può subire 4 reti in 18 minuti”.
Qual è il motivo del crollo?
“Il goal del pareggio ha rimesso in partita sia loro che il pubblico. Ci sono state 2 autoreti, ma dovevamo riuscire ad andare in semifinale. Stasera non abbiamo nulla da recriminare, visto che abbiamo preso 4 gol”.
Con che spirito si affronta il derby adesso?
“Ci saranno due spiriti differenti. In Europa abbiamo sbagliato 20 minuti, ma qui sappiamo che nessuno ti perdona. Bisogna però voltare pagina e pensare da subito al derby”.
Hai spostato Luis Alberto al posto di Milinkovic. E’ lì che le certezze sono state minate?
“Abbiamo perso lucidità. Luis Alberto e Milinkovic stavano facendo un’ottima gara, ma volevo mettere Felipe Anderson. Con il 2-1 sulla ripartenza sarei stato il più bravo del mondo, ma ora è giusto che ci siano critiche. Forse era scritta l’eliminazione. Abbiamo avuto molto più occasioni di loro che in due tiri e mezzo hanno fatto 4 gol”.
Avevi già subito 4 gol in 6 minuti?
“Non mi era mai capitato, servirà da lezione a me e ai ragazzi. Dispiace non aver regalato la semifinale ai nostri tifosi che ci hanno seguito molto calorosi”.
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