STADIO ROMA Lotito — Nel corso della conferenza a margine della presentazione di Pitagora, la relazione annuale sulla pubblica amministrazione, il patron biancoceleste è intervenuto a proposito dell’impianto giallorosso
STADIO ROMA Lotito: “L’imprenditore ha bisogno di tempi certi, la famosa certezza del diritto, e non quello che è successo fino a oggi, con norme che dicono tutto e il contrario di tutto e devono essere interpretate. Mi torna in mente il detto ‘la legge per gli amici si interpreta, per i nemici si applica’. Oltre ad avere ragione devi trovare chi la pensa come te. Questo non è possibile perché poi si scoraggiano le iniziative e si creano responsabilità nei confronti della classe atta ad assumere determinati provvedimenti, che vengono puntualmente bocciati da chi è meno coraggioso e non vuole assumersi eventuali responsabilità. L’esempio lampante, in questo senso, è ciò che sta succedendo con lo stadio della Roma. Senza entrare nel merito, quell’intervento della magistratura è nato in mancanza di preventivo assenso. Non so se ci sono state violazioni, non spetta a me dirlo.
Probabilmente chi ha agito lo avrà fatto in buona fede, ma il problema è la mancanza preventiva degli atti: serve un assenso che non è politico, ma tecnico, giuridico, amministrativo e contabile.Potrebbe interessarti
Il vero problema è che questo Paese produce debiti, nessuno lo dice ma è così. Quando ho acquistato la Lazio la situazione era la seguente: 84 milioni di ricavi, 86,5 di perdite, 500 milioni di debiti. Io la considerai una sfida al limite, e la prima cosa di cui mi sono preoccupato è stato di bloccare le perdite. Bisogna cercare di contenere la spesa: alla fine ci vuole buon senso in tutte le cose. Urgono norme certe, applicate non in forma discrezionalità. Serve la verifica sull’applicazione in fase preventiva e consultiva”.

