Una Supercoppa italiana contro la Juventus e la Coppa Italia di due settimane fa con l’Atalanta. Inzaghi è l’allenatore biancoceleste più vincente dopo Eriksson e ha il diritto di pretendere uno sforzo da parte della società sul mercato.
Che Simone Inzaghi sia laziale non lo scopriamo certo oggi. La sua reticenza nel proseguire con la squadra del suo cuore non può essere collegata certamente a un mero fattore economico. Il mister piacentino si rende conto che la Lazio è a un bivio: alcuni giocatori partiranno perché hanno bisogno di cambiare aria e quindi c’è bisogno di un rinnovamento della rosa con pedine all’altezza. Le voci sulle cessioni di Milinkovic e Luis Alberto non possono far dormire sonni tranquilli al tecnico senza avere la certezza di rimpiazzi di qualità.
Bene quindi il fatto che Simone batta i pugni: solo lui che è laziale di dichiarata fede può cercare di far comprendere a Lotito e Tare che c’è bisogno di investire in calciatori affermati che conoscano il calcio italiano.Potrebbe interessarti
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